Il lavoro non c’è o, se c’è, è precario e deludente? Parti per la Nuova Zelanda, dove c’è posto per 30mila stranieri, di cui mille italiani, per una “vacanza-lavoro”. Oppure in Australia, dove il governo ha stanziato 3,2 milioni di dollari per cercare giovani disposti a trasferirsi a Sydney o Melbourne per un periodo di lavoro a tempo. Ma anche il Canada è una meta valida: il governo cerca e non trova professionisti per 20mila posti di lavoro nei trasporti e nel turismo.
Partiamo dalla Nuova Zelanda che offre un visto di 12 mesi per consentire ai giovani tra i 18 e i 30 anni di cercare un’occupazione, cosa normalmente non permessa visto che per lavorare in questo Paese bisogna avere un contratto prima della partenza. Coloro che ottengono la working holiday visa possano lavorare anche a tempo pieno e per l’intera durata del visto, ma con un paletto: restare alle dipendenze di un singolo datore per non più di tre mesi. Il Sole 24 Ore ha spiegato come si può procedere.
Il visto per la vacanza-lavoro può essere richiesto a una delle sedi consolari neozelandesi in Italia oppure compilando il modello online in questo secondo caso è necessario essere in possesso di una carta di credito Visa o Mastercard). La domanda può essere presentata a partire dal 1° aprile e ha un costo di 70 euro. I posti messi a disposizione dal programma Working holiday sono circa 30mila ogni anno, di cui un migliaio destinati agli italiani.
Per essere ammessi al programma è necessario essere in possesso del passaporto italiano con scadenza non inferiore a tre mesi dopo la fine del visto, disporre di un biglietto aereo a/r o di documenti comprovanti che il richiedente ha mezzi economici sufficienti ad acquistare un biglietto aereo per ritornare nel paese di origine estratto conto bancario o altro documento comprovante che il richiedente ha almeno 4.200 dollari neozelandesi (equivalenti a poco meno di 2.700 euro ai valori attuali) per soddisfare le proprie esigenze di vita una volta arrivati; disporre di un'assicurazione sanitaria e di un certificato medico comprovante che ci si è sottoposti ai raggi X e non è emersa la tubercolosi; infine non avere figli a carico.
Invece l'Australia ha stanziato l'equivalente di 3,2 milioni di euro per cercare giovani disposti a trasferirsi a tempo determinato, offrendo loro una vacanza lavoro. Le professioni sono tra le più remunerate e le più divertenti immaginabili: specialista del divertimento, esploratore dell'outback, ossia il profondo entroterra, ranger dei parchi nazionali, guardiano della fauna selvatica e specialista gustatore di cibi e vini. Per i giovani europei - alle prese con la crisi economica e una ricerca del lavoro sempre più difficile - l'idea di trasferirsi agli antipodi può rappresentare un'exit strategy di tutto rispetto. Questa campagna di promozione di lavoro di «Tourism Australia» è stata lanciata dal ministro del Turismo Martin Ferguson per diffondere in tutta l'Australia il mercato giovanile, finora concentrato attorno alle località più note. Punta sui ragazzi provenienti dai cinque continenti fra 18 e 30 anni, cui si offre un visto di vacanza-lavoro e la possibilità di impiego in una delle sei posizioni, una per ogni stato d'Australia, per una durata di sei mesi e un compenso pari a 78 mila euro.
Le domande devono essere presentate online su www.facebook.com/australianworkingholiday oppure www.australia.com/bestjobs. I candidati dovranno mandare un video di 30 secondi esponendo perché pensano di essere la persona giusta per quel lavoro. I giovani selezionati dovranno essere ai loro "posti di lavoro" il primo agosto, e poi dovranno raccontare la loro esperienza sui loro blog e sui social media.
Il governo australiano cerca anche figure professionali tra ingegneri, architetti, igienisti dentali. Infatti, le figure quali Ingegneri, navali, meccanici, delle costruzioni, architetti e paesaggisti, agronomi, chimici, veterinari, ma anche igienisti dentali e osteopati.
In Canada le professionalità ricercate sono ingegneri, architetti, tecnici in materia di costruzioni, ma anche avvocati, medici, infermieri. Un piano governativo, annunciato nel 2011, prevede di creare 20mila posti di lavoro ogni anno nei prossimi 25 anni nei settori dei trasporti, nel turismo, ma anche nell’industria energetica e alimentare. Sul sito www.cic.gc.ca (citizenship and immigration Canada) ci sono passo passo tutte le tappe dell’iter di trasferimento, dalla domanda di lavoro al permesso di studio, in inglese e francese.
Il visto è rinnovabile e può essere fatto sul posto e chi c'è stato racconta di procedure semplici. Una volta trascorsi i dodici mesi del visto, si può ottenere il rinnovo (ad esempio se si lavora in un ristorante e il datore certifica di aver bisogno di un italiano per accogliere i connazionali che arrivano in loco per turismo).