venerdì 26 aprile 2024

Quanto si paga di Irpef in busta paga?



Scaglioni e aliquote IRPEF e calcolo stipendio: come incidono tasse e detrazioni e come si arriva al netto partendo dal lordo.

A partire dagli scaglioni e aliquote IRPEF in busta paga (detrazione sul lavoro dipendente), chiariamo come funziona la tassazione del lavoro dipendente e come calcolare lo stipendio netto partendo dal lordo.

Stipendio netto: come si ottiene

Il parametro fondamentale da considerare per calcolare lo stipendio al netto delle tasse è proprio il calcolo dell’IRPEF, che dipende dallo scaglione nel quale si rientra in base alla propria retribuzione lorda annua (RAL).

Tra le tasse sullo stipendio, trattenute dal datore di lavoro in qualità di sostituto di imposta, ci sono infatti le imposte sul reddito (IRPEF) e le addizionali comunali e regionali, oltre alle ritenute previdenziali e assistenziali (ovvero i contributi INPS a carico del lavoratore). Anche nel calcolo delle agevolazioni che incrementano lo stipendio netto in busta paga (come le detrazioni fiscali per lavoro dipendente e per carichi familiari) bisogna tenere conto dell’IRPEF, non potendo essere superiori all’imposta da pagare. Quindi, riassumendo, per sapere quanto si toglie dal lordo al netto sullo stipendio:

si parte dalla RAL;

si sottraggono i contributi previdenziali e assistenziali, ottenendo l’importo imponibile;

si sottrare l’IRPEF calcolato sull’imponibile;

si sommano eventuali detrazioni e bonus.

Applicazione scaglioni e aliquote IRPEF

Il nostro Ordinamento prevede che l’imposta sul reddito delle persone fisiche sia proporzionale al reddito generato. Quindi, l’IRPEF si calcola applicando una percentuale al reddito, con aliquote differenziate in base allo scaglione di reddito prodotto.

La revisione del meccanismo IRPEF per il 2024 ha lo scopo di abbassare le tasse ed aumentare lo stipendio netto in busta paga. Come? Riducendo l’aliquota d’imposta applicata al proprio reddito imponibile. Le attuali aliquote IRPEF prevedono dunque tre scaglioni e le seguenti percentuali impositive:

scaglione IRPEF (redditi fino a 28mila euro): aliquota 23%

scaglione IRPEF (redditi 28-50mila euro): aliquota 35%

scaglione IRPEF (oltre 50mila euro): aliquota 43%.

Dall'anno 2024 le aliquote Irpef passano da quattro a tre aliquote. I contribuenti pagano una aliquota Irpef del 23% fino a 28.000 euro, essendo state accorpati i primi due scaglioni di reddito.

L’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) è un’imposta diretta, progressiva e proporzionale al reddito. Per calcolare l’Irpef dovuta è necessario applicare al reddito complessivo del contribuente le aliquote e scaglioni Irpef per scaglioni di reddito, che sono stabilite in misura percentuale dal TUIR, il Testo Unico sulle imposte sui redditi.

Le aliquote Irpef 2024 vanno dal 23% al 43% per il calcolo della tassazione annuale del contribuente e sono le seguenti tre aliquote dell'imposta sul reddito delle persone fisiche:

"L’imposta lorda è determinata applicando al reddito complessivo, al netto degli oneri deducibili indicati nell'articolo 10, le seguenti aliquote per scaglioni di reddito:

a) fino a 28.000 euro, 23 per cento;

b) oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro, 35 per cento;

c) oltre 50.000 euro, 43 per cento".

Sono state accorpate le prime due aliquote con una riduzione dell'Irpef del 2% dal 2024 rispetto al 2023 (del 4% dal 2021).

Calcolare lo stipendio netto. Per capire nella pratica di quanto si può ridurre lo stipendio netto in busta paga una volta che sono state applicate le tasse sulla retribuzione lorda (applicando le detrazioni spettanti e calcolando la contribuzione dovuta), facciamo un esempio realistico. 

Non ci dovremo stupire se, in modo progressivo e proporzionale all’importo lordo, il netto arriva a diminuire anche del 40%, con un minimo del 25% circa di riduzione rispetto al lordo: più elevata è la RAL e più pesante è l’imposizione fiscale IRPEF.

Vediamo: se uno stipendio lordo mensile di 2.450 euro (con IRPEF al 23% fino a 28mila euro annui,

corrispondente ad una RAL annua di circa 30mila euro (da cui sottrarre la ritenuta INPS),

equivale ad uno stipendio netto mensile di 1850 euro (applicando le detrazioni e dividendo per le mensilità contrattuali).



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