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domenica 18 ottobre 2015

Rinnovato CCNL chimico farmaceutico 2016- 2018


Federchimica, Farmindustria e tutte le organizzazioni sindacali di settore - Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil, Ugl Chimici, Failc-Confail, Fialc-Cisal - hanno rinnovato il Contratto collettivo nazionale di lavoro per gli addetti all'industria chimica, chimico-farmaceutica, delle fibre chimiche e dei settori abrasivi, lubrificanti e Gpl.

L'accordo riguarda oltre 171.000 lavoratori e circa 3.000 imprese e riconosce 75 euro nel triennio In riferimento al contratto precedente anche attraverso la scelta di nessun onere economico per le imprese nel corso del 2016 e l'abolizione del premio presenza annuo (circa 220 euro medie). Importante novità contrattuale rispetto al passato è anche la verifica ex-post degli scostamenti tra inflazione programmata e reale.

Il rinnovo del CCNL prevede un aumento medio sui minimi di 90 euro (cat. D1), distribuiti in tre “tranche”: la prima di 40 euro dal 1 gennaio 2017; la seconda, 35 euro dal 1 gennaio 2018; la terza, 15 euro dal 1 dicembre 2018.In sostituzione della tranche di incremento del trattamento contrattuale mensile prevista dal vigente CCNL per il mese di ottobre 2015, sarà erogato un E.d.r. (Elemento distinto della retribuzione) di pari importo: tale importo sarà erogato fino al 31 dicembre 2016, per poi cessare definitivamente. Ma la vera novità dell’intesa è la verifica annuale dei minimi agli eventuali scostamenti rispetto all’inflazione: a partire dal 2017, nel giugno di ogni anno, si riscontrerà lo scostamento di inflazione relativo all’anno precedente tra il consuntivo Istat e la previsione utilizzata in fase di rinnovo.

Sempre più partecipative e di indirizzo, soprattutto per l'estensione della contrattazione di secondo livello a cui dare più responsabilità e compiti ma anche più strumenti. Consolidati e migliorati gli Osservatori aziendali per affidare loro materie come le politiche degli investimenti, progetti di sviluppo, le dinamiche salariali complessive. Proprio sulla contrattazione di secondo livello, le parti hanno ritenuto utile il suo rafforzamento, la sua estensione e la sua qualificazione attraverso un rinnovamento della normativa del contratto. Infatti a livello nazionale viene cancellato il premio di presenza, le cui disponibilità economiche vengono messe a disposizione della contrattazione di 2° livello. In tutte quelle imprese in cui non si fa contrattazione aziendale, una quota parte del premio di presenza viene messa a disposizione per implementare la quota perequativa.

Oltre a proseguire nel rafforzamento della previdenza e sanità integrative, veri fiori all'occhiello del settore, l'ipotesi di accordo prevede anche la trasformazione della festività della Pasqua (1/25 della retribuzione mensile) in contribuzione aggiuntiva per il welfare contrattuale, con una equivalente erogazione da parte aziendale: +0,25 (8 euro) su “Fonchim” (previdenza integrativa), 2 euro in più per la prestazione del turno notturno.

Sui provvedimenti disciplinari, confermato il sistema di tutele previste dal contratto in materia di progressività e proporzionalità delle sanzioni.

Potenziata la formazione continua e il ruolo dell'Obc, l'organismo bilaterale per la formazione chimica. Rafforzata la figura del delegato alla formazione per programmare e indirizzare piani di formazione continua da sviluppare in azienda. Aumentate anche le ore per la formazione e l'aggiornamento annuo degli Rlssa (rappresentanti dei lavoratori su salute sicurezza e ambiente, n.d.r.). L'ipotesi di accordo stipulata – fanno sapere i sindacati – sarà unitariamente e immediatamente sottoposta all'approvazione delle assemblee dei lavoratori che termineranno entro novembre 2015.

“Abbiamo accettato (e vinto) la scommessa di fare il contratto in tempi brevi.- dichiarano con soddisfazione Emilio Miceli, Angelo Colombini, Paolo Pirani, rispettivamente segretari generali di Filctem, Femca, Uiltec – Un segnale di responsabilità utile per riaprire il tavolo confederale e gli altri tavoli di categoria, che i sindacati e le imprese chimiche e farmaceutiche offrono al paese; una concreta risposta in difesa del reddito dei lavoratori del settore, del welfare contrattuale, della prestazione lavorativa proprio in un comparto che ha saputo dare risposte innovative anche attraverso il rinnovo contrattuale”.
“Con questo rinnovo le Parti si sono impegnate, a rendere il Ccnl sempre più uno strumento moderno e flessibile. E anche idoneo a incentivare una contrattazione di secondo livello che colga le esigenze e le specificità aziendali” commenta la nota delle associazioni imprenditoriali. Il rinnovo contrattuale intessa più di 171.000 lavoratori impiegati in quasi 3.000 imprese, di cui il 90% di piccole e medie dimensioni.

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