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lunedì 11 agosto 2014

Bonus fiscale di 80 euro e la sorpresa del conguaglio fine anno 2014




Innanzitutto a chi spetta. l bonus Irpef spetta a tutti i lavoratori dipendenti e a chi percepisce redditi assimilati al lavoro dipendente come:

soci lavoratori delle cooperative;

disoccupati che percepiscono l’indennità di disoccupazione;

lavoratori in mobilità e in cassa integrazione;

titolari di borse di studio e assegni di formazione professionale;

collaboratori coordinati e continuativi e quelli a progetto;

lavoratori impiegati in lavori socialmente utili.

Per percepire il bonus il contribuente non deve fare alcuna richiesta, in quanto questo scatta in automatico e il sostituto d’imposta è tenuto a versarlo nel momento in cui quest’ultimo, dai calcoli effettuati ritiene che il contribuente ne abbia diritto.

Vi sono comunque casi specifici in cui è prevista una richiesta scritta da parte del contribuente:

nel caso di due o più rapporti di lavoro part-time il contribuente che ritenga di avere diritto al bonus può comunicare per iscritto ai suoi datori di lavoro di avere diritto al bonus e farsi versare da solo uno dei titolari il bonus;

nel caso di diversi contratti a termine con diversi titolari il contribuente può chiedere all’ultimo titolare il conguaglio del bonus spettante;

lo stesso vale per i lavoratori con contratti co.co.pro. o co.co.co. con più committenti.

nel caso in cui il contribuente si accorga che per effetto di più redditi superi la soglia dei 24.000 o dei 26.000 € deve comunicare al proprio sostituto d’imposta di non avere diritto al bonus ed eventualmente di voler restituire la somma già indebitamente percepita.

Hanno diritto al bonus anche colf e badanti, ma in questo caso i datori di lavoro non devono corrisponderlo. Saranno i lavoratori stessi che, per ottenerlo, dovranno presentare la dichiarazione dei redditi (730 o Unico) l’anno prossimo.

A chi non spetta. Sono esclusi dall'applicazione del bonus gli incapienti, coloro che possiedono un reddito fino a 8.000 euro. Ciò in quanto l'imposta prodotta dal reddito (8000 euro) è tutta assorbita dalla detrazione per lavoro dipendente spettante.

Diverso è il discorso per coloro che risultano incapienti per effetto delle detrazioni carichi di famiglia (coniuge e/o figli a carico). In questo caso il bonus viene erogato ugualmente.

Sono esclusi per l'anno 2014 anche i pensionati, coloro che hanno un reddito superiore a 26mila euro/anno e gli autonomi.

In modo particolare l’attenzione deve essere rivolta da coloro che percepiscono redditi da locazioni assoggettati a cedolare secca. In questo caso anche questo reddito concorre al raggiungimento del limite annuo che da diritto al bonus. Non concorrono al reddito totale che da diritto al bonus Irpef, (26mila euro) i redditi soggetti all'imposta sostitutiva per l'incremento di produttività.

ll bonus degli 80 euro ci sarà invece per chi ha perso il lavoro prima di maggio che, potrà recuperare il credito Irpef nella dichiarazioni dei redditi del 2015 e per i lavoratori deceduti. In quest'ultimo caso gli eredi potranno recuperare il credito in occasione della presentazione della sua dichiarazione dei redditi. In molti casi potrà accadere che l’imponibile di fine anno porti il lavoratore a perdere il diritto per intero o in parte del credito già percepito e a costringere il datore di lavoro a recuperarlo in fase di conguaglio. In questo caso, il lavoratore si troverebbe decurtata la busta paga di somme importanti. Per evitarlo, il lavoratore che non possa avere certezza della fascia di reddito in cui cadrà a fine anno, può richiedere al datore di lavoro di non applicare il bonus.

Il bonus Renzi di 80 euro potrebbe comunque presentare delle spiacevoli sorprese, infatti per effetto del calcolo del Bonus, che tiene conto del periodo di paga, si potrà ricevere un bonus ridimensionato. I famosi 80 euro potrebbero ridursi a 53 o 65 euro in base ai giorni effettivamente lavorati nel mese di riferimento. Il calcolo è il seguente: (640/245) per giorni di lavoro mese, dove 245 sono i giorni che mancano alla fine dell'anno.

L'esempio caratteristico riguarda coloro che hanno un contratto di lavoro a tempo determinato o a progetto con scadenza entro l'anno. In questo caso il calcolo puntuale del bonus terrà conto dei giorni di lavoro e quindi sarà: (Bonus/365)* moltiplicato i giorni effettivi  di contratto.

Ad esempio, un dipendente assunto a tempo determinato dal 1/04/2014 al 30/10/2014 con un reddito superiore a 8145 € avrebbe diritto ad un bonus mensile di 53 euro.

Discorso analogo per i dipendenti pubblici ( es. gli insegnanti). Loro hanno diritto non a 80 euro ma a 53,33 euro al mese. Ciò in quanto bisogna tener conto che, per questa categoria di lavoratori, il periodo di lavoro effettivo è di 10 mesi su 12.

Per questo motivo non in tutti i mesi l’importo del bonus irpef in busta paga sarà di 80.00 €, ma l’importo varierà in base al numero dei giorni che compongono il mese di riferimento. Per il mese di maggio l’importo è di 80,98 euro (640 / 245 x 31).

Se il periodo di lavoro nell’anno 2014 è inferiore a 365 giorni, l’importo del credito spettante, come precedentemente determinato, deve essere parametrato al numero dei giorni di lavoro dell’anno, calcolati tenendo conto delle regole ordinariamente applicabili per l’applicazione delle detrazioni previste dall’art. 13 del TUIR.

Ad esempio, un lavoratore il cui reddito complessivo è di euro 22.000 e che:

ha cessato il rapporto di lavoro il 30 aprile 2014 (120 giorni di lavoro nel 2014) avrà diritto soltanto a parte del credito, pari a euro 640/365 x 120 = euro 210,41;

ha iniziato un rapporto di lavoro a tempo indeterminato il 3 giugno 2014 (212 giorni di lavoro del 2014) avrà diritto soltanto a parte del credito, in quanto euro 640/365 x 212 = euro 371,73.

Per verificare la spettanza del bonus, cercando di evitare conguagli a fine anno, i datori di lavoro devono eseguire una proiezione partendo del reddito (imponibile fiscale) del mese. Poiché, con molta probabilità questo calcolo verrà eseguito per la prima volta a maggio, si dovrà moltiplicare la retribuzione assoggettata a tassazione ordinaria per il numero dei mesi mancanti sino alla fine dell'anno. Al totale ottenuto si dovranno aggiungere gli emolumenti a tassazione autonoma (mensilità aggiuntive, gratifiche, premi ecc.) nonché l'imponibile fiscale progressivo da gennaio ad aprile (presente negli archivi dei dipendenti).

La dinamica si ripeterà alla fine dell'anno. Il datore di lavoro a fine 2014 avendo a disposizione tutti i dati per il calcolo dell'imponibile fiscale complessivo, potrà eseguire un controllo finale. Nei casi in cui i lavoratori si siano avvalsi della facoltà di chiedere il conguaglio riassuntivo all'ultimo datore di lavoro, questi avrà a disposizione anche il modello Cud rilasciato dal precedente sostituto di imposta da cui potrà ricavare il reddito e l'ammontare del bonus che i lavoratori hanno percepito nel corso dell'altro rapporto di lavoro. Il venir meno delle condizioni di spettanza del credito obbligherà il sostituto di imposta che esegue il conguaglio al recupero immediato di quanto erogato in precedenza perché non più spettante.

Comunque per stimare il reddito complessivo, alla proiezione annuale dello stipendio mensile vanno aggiunti gli emolumenti a tassazione autonoma, quali le gratifiche, i premi e le mensilità aggiuntive e, ovviamente, i primi quattro mesi del 2014

Per i lavoratori a tempo indeterminato che lavorano 365 presso la stessa azienda, il sostituto d’imposta dovrà procedere al calcolo del Bonus dovuto e poi dividere l’importo per 245 (numero di giorni che vanno dal 1 maggio al 31 dicembre 2014) e successivamente determinare l’importo che il sostituto deve erogare in ciascun periodo di paga.


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