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mercoledì 2 maggio 2012

Il tasso di disoccupazione sale ancora a marzo di 0,2% punti percentuali rispetto ai dati del mese di febbraio, portandosi al 9,8%, ai massimi dal gennaio 2004 (data di inizio delle serie storiche mensili) e dal terzo trimestre 2000, guardando alle serie storiche trimestrali. Lo comunica l'Istat che ha anche rivisto al rialzo il dato di febbraio, al 9,6% dal 9,3%. In aumento anche il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni): a marzo è al 35,9%, due punti in più di febbraio. E' il tasso più alto dal gennaio 2004 (inizio delle serie storiche mensili). Il numero dei disoccupati è aumentato di 476 mila unità su base annua.

Gli occupati sono calati di 35 mila unità rispetto a febbraio scendendo a quota 22.947 mila. Mentre su base annua sono scesi di 88mila unità. Pesa soprattutto il calo dell'occupazione maschile.  Il tasso di disoccupazione maschile cresce di 0,3 punti percentuali su febbraio, portandosi al 9,0%; quello femminile segna un aumento di 0,1 punti e si attesta all'11,0%. Rispetto all'anno precedente, quindi, il tasso di disoccupazione maschile sale di 1,6 punti percentuali e quello femminile di 1,9 punti.

Vola la disoccupazione giovanile e la fascia 15-24 anni a marzo 2012 segna un aumento di due punti su febbraio e arriva al 35,9%. Quindi, risulta disoccupato oltre un giovane su tre tra i 15-24 enni attivi, ossia coloro che hanno un lavoro o lo cercano, la forza lavoro.

E' il tasso più alto da gennaio 2004 (inizio serie storiche mensili). Guardando le serie trimestrali è il più alto dal quarto trimestre 1992. Ai massimi dal 2004 anche il tasso medio di disoccupazione, al 9,8% ed in rialzo di 0,2 punti su febbraio e di 1,7 punti su base annua. Il numero dei disoccupati a marzo è di 2 milioni e 506 mila, in rialzo del 2,7% su febbraio, con un aumento boom su base annua di 476 mila unità (+23,4%) e su base mensile di 66 mila.

domenica 22 aprile 2012

Lavoro e crisi economica esplode a marzo 2012 la richiesta di CIG


Secondo i dati della Cgil con poco meno di 100 milioni di ore è il peggiore risultato degli ultimi 10 mesi. Le 99.722.546 ore di marzo 2012 segnano su febbraio un +21,63%. Da inizio anno oltre 455 mila lavoratori hanno subito un taglio del reddito (in busta paga) per circa 908 milioni, pari a 1.900 euro per ogni lavoratore.
''Ci sono lacerazioni sempre più profonde dietro lo stillicidio quotidiano di dati drammatici, dall'esercito di cinque milioni di persone in cerca di un lavoro che non trova al pesantissimo tonfo degli ordinativi nell'industria, fino ai spaventosi dati sulla cassa'', commenta il segretario confederale della Cgil, Vincenzo Scudiere: ''Il sistema produttivo si e' avviluppato in una crisi profondissima, con il rischio di un inesorabile declino''.
Nel dettaglio, il ricorso alla cassa integrazione ordinaria torna a crescere in modo considerevole a marzo attestandosi ad un +12,83% sul mese precedente per un monte ore pari a 28.376.553. Nei primi tre mesi del 2012 il totale delle ore di Cigo è stato pari a 73.824.858 con un aumento sullo stesso periodo dello scorso anno del +21,79%.
In forte aumento la richiesta di ore anche per la cassa integrazione straordinaria dove il monte complessivo registrato a marzo è stato pari a 33.733.721 per un +30,93% su febbraio. Le ore registrate in questi tre mesi del 2012 (80.899.375) segnano un -14,65% sullo stesso periodo dell'anno passato.
Infine la cassa integrazione in deroga con le sue 37.612.272 ore di marzo aumenta consistentemente sul mese precedente del +21,04%, così come il dato del periodo gennaio-marzo, pari a 81.967.777 ore autorizzate, segna un +7,27% sullo stesso trimestre del 2011.
Le ore registrate in questi tre mesi del 2012 (80.899.375) segnano un saldo in negativo di 14,65% sullo stesso periodo dell'anno passato. «Professionisti, artisti, scuole private, istituti di vigilanza, case di cura private, e altro ancora: sono queste le attività che sopportano il 51% del totale delle richiese di cigs. Mentre il commercio al minuto subisce una richiesta sostenuta sul mese precedente del +103,34%», è quanto si evince dal rapporto. Infine la cassa integrazione in deroga (cigd) con le sue 37.612.272 ore di marzo 2012 aumenta in modo consistente sul mese precedente del +21,04%, così come il dato del periodo gennaio-marzo, pari a 81.967.777 ore autorizzate, segna un +7,27% sullo stesso trimestre del 2011. I settori che presentano un maggiore volume di ricorso alla cigs in questi tre mesi sono quello del commercio con 29.551.967 ore (+28,37%) - pari al 36% del totale delle ore di cigd - e il meccanico con 16.264.584 (-28,67%). Le regioni maggiormente esposte con la cassa in deroga da inizio anno sono la Lombardia con 15.656.157 ore, il Lazio con 9.783.411 ore e l'Emilia Romagna con 8.948.556.
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