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mercoledì 20 giugno 2012
ISTAT: aprile 2012 nero per gli ordini dell'industria
Fatturato ed ordinativi dell'industria italiana in netta flessione. Il fatturato cala dello 0,5% rispetto a marzo, trascinato in basso dall'estero, e del 4,1% (corretto per effetti calendario) su base annua. Lo rileva l'Istat. Sulla performance tendenziale pesa invece l'andamento registrato sul mercato interno. Gli ordinativi dell'industria ad aprile scendono dell'1,9% su marzo, risentendo dell'andamento sull'estero, e calano del 12,3% su base annua (dato grezzo), con una diminuzione più evidente per il mercato interno.
La diminuzione congiunturale degli ordinativi deriva da una flessione dello 0,3% sul mercato nazionale e da una caduta del 4% all'estero. Mentre il risultato tendenziale è frutto di una diminuzione del 15,3% delle commesse interne e del un calo del 7,3% degli ordini esteri. Analizzando i diversi comparti, l'indice su base annua segna ribassi in tutti i settori. Nel dettaglio, la riduzione più rilevante riguarda la fabbricazione di mezzi di trasporto (-16,5%).
L'unico aumento si registra per i beni strumentali (+7,5%). L'incremento tendenziale maggiore del fatturato si registra per il settore della fabbricazione di mezzi di trasporto (+22,7%, dovuto essenzialmente al forte aumento registrato nell'industria cantieristica), mentre la diminuzione più marcata riguarda l'estrazione di minerali da cave e miniere (-12,3%). Per gli ordinativi tutti i settori risultano in calo. La diminuzione tendenziale maggiore si osserva per la fabbricazione di mezzi di trasporto (-16,5%).
La diffusione del comunicato stampa dell'Istat su fatturato e ordinativi di aprile è avvenuta nonostante lo stato di agitazione proclamato da 42 ricercatori e tecnologi dell'Istituto vincitori di un concorso per cui non vedono riconosciuta la loro posizione. E' quanto fanno sapere i ricercatori stessi, in attesa per il secondo anno, intervenendo in sala stampa in occasione del briefing. "L'espressione dello stato di disagio causato da questa situazione si paleserà anche attraverso la partecipazione ad iniziative di protesta e mobilitazioni, interne ed esterne all'Istat, che potranno anche mettere in discussione le uscite dei prossimi comunicati stampa", sottolineano.
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