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domenica 10 novembre 2013
Assunzioni scuola in tre anni 2014- 2016 69mila docenti
Il decreto scuola è legge. Via libera tra gli altri provvedimenti all’assunzione di 69mila docenti, 27mila dei quali di sostegno. Le assunzioni saranno spalmate su tre anni, tra il 2014 e il 2016.
Oltre ai professori il decreto prevede anche l’assunzione di 16mila unità di personale Ata: ovvero amministrativi, tecnici e ausiliari. Il decreto prevede l’abrogazione della normativa del 2012 che declassava a personale Ata i docenti inidonei per motivi di salute.
La metà dei nuovi docenti verrà scelta fra i vincitori dell’ormai famoso concorsone e dei concorsi precedenti e l'altra metà fra i precari presenti nelle graduatorie a esaurimento.
Il piano triennale rappresenta il proseguimento di un analogo intervento disposto per il 2011-2013 con il decreto legge 70/2011. Tra i quasi 70mila nuovi docenti ci saranno anche 26mila insegnanti di sostegno (12mila nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria e 14mila in quella secondaria di I e II grado). E proprio a proposito del sostegno, per l'anno scolastico 013/2014 la dotazione organica di diritto relativa ai docenti deve essere pari al 75% (prima era al 70%) del numero dei posti di sostegno attivati nel 2006/2007. Nel prossimo anno scolastico la percentuale salirà al 90% e arriverà al 100% a decorrere dall'anno scolastico 2015/2016. Dal prossimo anno scolastico il riparto dei docenti di sostegno sarà distribuito in maniera equa a livello regionale. Con l'assunzione dei 26mila docenti di sostegno si darà una risposta stabile a più di 52mila alunni oggi assistiti da insegnanti che cambiavano da un anno all'altro.
Un'altra misura introdotta dal decreto scuola e che riguarda gli insegnanti di sostegno è quella relativa all'unificazione delle quattro aree disciplinari delle attività di sostegno nella scuola secondaria di secondo grado (area scientifica, area umanistica, area psicomotoria ed area tecnica, professionale e artistica).
Per gli insegnanti arriva anche un'altra importante novità: il periodo di servizio necessario per la richiesta di trasferimento in un'altra provincia si riduce da cinque a tre anni: in questo modo sarà più veloce riavvicinarsi alla propria provincia per chi, pur di ottenere una cattedra, ha accettato trasferimenti in altre città. Prima delle modifiche apportate dall'articolo 9 del Dl 70/2011 – che aveva innalzato il periodo minimo a cinque anni – i docenti di ruolo non potevano chiedere il trasferimento ad altra sede nella stessa provincia prima di due anni e in altra provincia prima di tre.
Cambia anche la procedura per il reclutamento dei dirigenti scolastici: d'ora in poi sarà effettuato attraverso un corso-concorso selettivo di formazione bandito annualmente dalla Scuola nazionale dell'amministrazione. Le graduatorie del concorso bandito nel 2011 resteranno valide fino all'assunzione di tutti i vincitori e idonei, che dovrà avvenire prima dell'indizione del nuovo corso-concorso.
Il piano terrà conto dei posti vacanti e disponibili in ciascun anno e dei pensionamenti. Nella nuova legge sono previsti anche borse per il trasporto studentesco, fondi per il wireless in aula e il comodato d'uso di libri e strumenti digitali per la didattica, finanziamenti per potenziare l'orientamento in uscita dalla scuola secondaria e per la lotta alla dispersione, innovazioni nell'ambito dell'alternanza scuola-lavoro.
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