mercoledì 7 agosto 2013

I migliori master post laurea per trovare lavoro 2013-2014



Dopo la Laurea triennale o specialistica i Master universitari di Primo o Secondo livello rappresentano un titolo di perfezionamento scientifico e di alta formazione permanente o ricorrente. I master delle Università hanno finalità ed organizzazione diverse rispetto ai master delle Business School. Innanzitutto, essi seguono l'iter della formazione universitaria e si dividono in due tipologie (I e II livello) in base al momento del percorso formativo universitario a cui si riferiscono. I master di I livello sono destinati a concludere e completare con una specializzazione teorica e pratica il percorso della Laurea Breve triennale.

I Master universitari possono spaziare in diverse discipline, da quelle economiche a quelle giuridiche, dagli ambiti tecnici a quelli medici e scientifici, oltre naturalmente alle aree umanistiche e manageriali. I laureati, per poter frequentare questa tipologia di corsi di alta formazione devono aver conseguito la laurea almeno la triennale.

Per trovare lavoro specializzarsi non basta, bisogna farlo nella giusta direzione e con un master che abbia un occhio di riguardo verso l'internazionalizzazione è quello che sta richiedendo il mercato del lavoro. Nonostante la crisi che attanaglia l'Italia, trovare lavoro è possibile, ovviamente se si cerca nelle direzioni giuste, ovvero quelle in cui la richiesta di candidati da parte delle aziende è superiore all'offerta.

Secondo una indagine de Il Sole 24 Ore esisterebbero dei corsi post laurea in grado di garantire  un tasso di occupazione del 100% degli iscritti.

Il segreto per trovare lavoro, dunque, non starebbe tanto nel fare un master di specializzazione quanto farlo in quelle discipline per le quali le aziende non riescono a trovare lavoratori e, visto che si andranno a spendere tempo e soldi, meglio ancora se il corso che si sceglierà avrà competenze internazionali. In questo modo si allargherà il bacino di aziende presso le quali potersi candidare una volta concluso il corso.

In un periodo di generale di difficoltà contrazione economica dopo l'improvviso crollo del sistema finanziario, il mercato del lavoro sembra attraversare una fase critica. Molte sono le aziende anche di grande profilo costrette a tagliare sul versante del personale, e di conseguenza anche le assunzioni hanno subito un arresto.

Secondo diversi studi, portiamo ad esempio quelli promossi dalla prestigiosa Fondazione CUOA di Vicenza, la risposta tanto alla contrazione quanto all'ampliamento del mercato del lavoro non può che consistere nell'alta formazione. Con un comunicato SDA Bocconi informava che “L’attenzione per i programmi Mba è particolarmente forte in questi mesi, perché sono considerati un investimento anticiclico. I giovani manager preferiscono investire nel completamento a tempo pieno della propria formazione quando i salari a cui devono rinunciare risentono del momento di crisi”.

Esistono Facoltà che storicamente consentono sbocchi professionali più agevoli, come Ingengeria o Agraria, altre che intrinsecamente prevedono un durissimo iter di specializzazione post laurea, come Medicina o Giurisprudenza.

E' bene ricordare che la maggior parte dei Master vanta un certo numero di partner, più o meno prestigiosi, che oltre a fornire docenti per le lezioni reclutano tirocinanti ed eventualmente li inquadrano nel proprio personale. Vi sono imprese che si occupano in prima persona dell'organizzazione di corsi, con l'obiettivo di formare i propri futuri lavoratori: Finmeccanica, ad esempio, propone un “Master in International Business Engineering”, e restituisce la quota di iscrizione a quegli allievi che alla fine del corso stipulano un contratto di lavoro con l'azienda. La stessa ENI ha costituito negli anni, in collaborazione con alcuni Atenei italiani, un ente di formazione che promuove master sull'energia e la raffinazione: la ENI University.

Dal punto di vista strettamente amministrativo, i Master possono essere Universitari, cioè organizzati da atenei pubblici, o meno. Tra i Master Universitari ne esistono alcuni accessibili ai possessori di qualsiasi diploma di Laurea, ed è il caso dei Master di I livello, e altri riservati esclusivamente a coloro che hanno conseguito una laurea almeno quadriennale, e dunque laureati nel vecchio ordinamento o possessori di Laurea Magistrale: sono i Master di II livello. Sulla carta, istituzionalmente, non esiste differenza tra le due tipologie in termini di spendibilità: in pratica un Master di II livello non è più “prestigioso”, non garantisce maggiori possibilità di occupazione, ma semplicemente ha un orientamento più specialistico, mentre un Master di I Livello va a sostituire un percorso di Laurea magistrale avvicinandosi più al mondo aziendale che a quello strettamente accademico.

La scelta del corso da frequentare è molto delicata anche in virtù dei costi di iscrizione e partecipazione. Tendenzialmente, i Master degli Atenei pubblici risultano più abbordabili, ma siamo sempre nell'ordine delle migliaia di euro, soprattutto al Nord.

Vediamo dove si possono frequantare master

L'Università di Bologna offre una delle più ampie scelte di Master, Corsi di specializzazione e di Alta formazione. Solo i Master di I e II livello sono quasi un centinaio. Naturalmente vengono coperte tutte le tematiche inerenti le facoltà dell'ateneo. Dai master economici (lavoro, risorse umane, business management, marketing), ai master legali, ai master socio-culturali e ai master dell'area medica

LUniversità di Trento offre diversi master sia in ambito economico (Gestione delle imprese sociali, Tourism management, e-procurement), Giuridico e Politico, della Pubblica-Amministrazione (e-government, informatore europeo) e nelle nuove tecnologie (Sistemi elettronici, Computational and systems biology e Integrated Design for Energy Efficiency)

Centro di Formazione Permanente dell'Università di Genova - offre diversi prodotti formativi nelle aree Umanistica, Economica, Scientifica e Socio-sanitaria. In particolare, rilevanti i Corsi di perfezionamento in traduzione e i Master in commercio internazionale e il master in logistica

Università Cattolica sono molti e spaziano su quasi tutte le discipline (dal business management, al mercato dei petroli, alle risorse umane, alla progettazione di eventi, alla museologia, alla psicologia sino al terzo settore). Inoltre, ogni sede (Milano, Roma, Piacenza-Cremona e Brescia) offre una propria offerta formativa e la possibilità di seguire in sede le ore d'aula

L'Università Statale di Milano offre diversi master nell'area economica, scientifico-tecnologica, umanistica e sanitaria. L'offerta dei master è particolarmente sensibile alle nuove tecnologie con master in Editoria multimediale, TV digitale e redazione su internet

Libera Università di Lingue e Comunicazione - IULM I master sono naturalmente legati al mondo della comunicazione e vanno a trattare questa tematica all'interno delle varie aree professionali e lavorative dal giornalismo, al turismo, alla cultura, alla politica, alla moda e al marketing

L'Università di Padova offre molte possibilità ed in molte aree formative. Si può scegliere tra i Master, Master FSE, Master Internazionali e Master in Lingua straniera. Un'offerta post-laurea che presenta una scelta ricca e che copre tutte le tematiche di insegnamento

L'Università Ca' Foscari di Venezia offre una quarantina di master tra quelli prodotti dall'Ateneo, quelli consorziati e quelli compartecipati. Di particolare rilievo i master economici, ma molto importanti sono anche i master in ambito umanistico e dell'ambiente

Università di Torino offre una scelta ampissima di master in tutte le discipline, dall'agraria, all'economia, al diritto, alla comunicazione e la medicina. Un'offerta di qualità molto legata ai percorsi formativi delle facoltà

Università di Firenze Molto ricca l'offerta didattica della Facoltà di Ingengeria, Medicina, Scienze politiche. Tra i master interfacoltà, Gestione e sviluppo delle risorse umane e Progettista e gestore di formazione

Università di Pisa Alla Facoltà di Lettere e Filosofia un Master in "Comunicazione pubblica e politica". A Matematica "Web and Wireless". "Management Sociale e Sviluppo locale" e "Scienza della Legislazione" alla Facoltà di Scienze Politiche

La Scuola Superiore di Pisa offre dei Master specialistici in ambito tecnico-scientifico (International master on communication networks engineering, Management, innovazione e ingegneria dei servizi, Gestione e controllo dell'ambiente: tecniche e tecnologie per il ciclo dei rifiuti e International master in information technology) nell'ambito socio-politico (Master of arts in human rights and conflict management) e nell'ambito medico (Medicina subacquea e iperbarica, Master in Management e sanità e Master internazionale in cardiologia, cardiochirurgia, anestesia e radiologia)

Università La Sapienza di Roma prevede moltissimi master in molti settori dall'architettura, all'economia, alle scienze politiche e amministrazione pubblica, al diritto alla medicina, alla comunicazione e persino in ambito aerospaziale. Ogni facoltà prevede un percorso di specializzazione post-laurea con master di qualità e alcuni di importanza nazionale ed internazionale

Università di Tor Vergata  di Roma offre un numero molto elevato di Master sia di I che di II livello. In particolare, rivestono un particolare interesse i Master delle facoltà di Ingegneria ed Economia

Università degli Studi Roma 3 Un'offerta di master completata dall'offerta delle Scuole di perfezionamento e dai Corsi di perfezionamento. Molto interessanti i master prodotti dalla facoltà di Economia "Federico Caffè" ed in particolare il Master sull'innovazione e management della P.A. Rilevanti sono anche i master della facoltà di Scienze della Formazione e di Scienze Politiche

 LUISS - Guido Carli I prodotti formativi della Luiss Guido Carli sono di assoluta qualità ed anche i Master sono in linea con gli standard dell'ateneo. Master nei settori "classici" (economia, gestione della P.A. e diritto) ma anche in ambito particolare come gli Studi strategico militari o la Gestione del Non-profit. Rilevanti anche le Scuole di specializzazione in Giornalismo e professioni legali

Politecnico di Bari I master del Politecnico sono di alta specificità tecnica poiché si rivolgono a dei destinatari che hanno delle specifiche competenze. Sono prodotti master in ambito edilizio, delle telecomunicazioni, della sicurezza e dell'energia

Università di Napoli "Federico II" offre moltissime opportunità di formazione e specializzazione post-laurea. Ogni Facoltà presenta diversi percorsi per implementare le proprie competenze e le proprie conoscenze. Un master molto importante è quello in "Economia e Finanza" dove vi sono moltissimi docenti internazionali

Università di Lecce  ha un'offerta formativa post-laurea dell'ateneo si divide tra i master offerti dall'Università (economia, giurisprudenza, scienze della formazione), dalle scuole di specializzazione e dalla Scuola di specializzazione I.s.u.f.i. che offre 4 master internazionali di grande interesse.

Naturalmente dipende dall'area formativa scelta, ma in generale i percorsi di carriera di chi ha frequentato un Master universitario di primo livello si caratterizzano per una crescita a livello manageriale grazie alla specializzazione acquisita.

domenica 4 agosto 2013

Riordino delle professioni sanitarie




Secondo l’ultimo rapporto Excelsior-Unioncamere l’infermiere occupa il primo posto nella classifica delle 30 professioni di sbocco per i laureati d’Italia. E nonostante la crisi, l’area medico-sanitaria è stata quella che ha riscontrato una maggiore crescita dell’offerta di neo-laureati (+3,2%). In questo ambito il lavoro sembrerebbe non mancare. Tuttavia risulta difficoltoso trovare una collocazione stabile nel panorama professionale. Se da noi quindi i giovani infermieri vivono i primi anni di lavoro nel precariato, in Germania sono una merce così pregiata da spingere le aziende che operano nel settore sanità a reclutare infermieri in Italia, pagando loro anche i corsi di lingua che preludono all’inserimento nel mondo del lavoro.

La decisione assunta dal Ministro alla Salute di presentare un disegno di legge sul riordino complessivo del sistema ordinistico delle professioni sanitarie è una scelta opportuna per il reale rilancio di tutte le professioni sanitarie”. Lo affermano in una nota congiunta Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl.

“Nel Sistema Sanitario Italiano che si fonda sulla regolamentazione delle professioni sanitarie in ordini” spiegano le federazioni del pubblico impiego, “con la trasformazione dei collegi degli infermieri, delle ostetriche e dei tecnici sanitari di radiologia medica in ordini e con l’istituzione degli albi e degli ordini delle altre professioni sanitarie si completa il percorso iniziato nell’anno 2006. E finalmente riparte il percorso di riforma, riconoscimento e valorizzazione dei professionisti della salute, che per troppo tempo è stato sospeso”.

“La necessità di regolamentare compiutamente e omogeneamente l’esercizio professionale degli operatori sanitari è ormai indifferibile” continuano Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl, “L’istituzione di ordini realmente rappresentativi, autorevoli e democratici è una garanzia ulteriore per contrastare il dilagante abusivismo professionale. Questo a tutela dei cittadini che potranno ricevere sempre più servizi di qualità da personale competente e formato. Ma anche a vantaggio delle nuove competenze dei professionisti della salute che, nei propri spazi di autonomia professionale, possono assicurare prestazioni migliori ai bisogni di salute di una popolazione sempre più anziana e in cui crescono le patologie croniche, le pluripatologie e le fragilità sociali. Auspichiamo che, con la conclusione di questo percorso, che continueremo a sostenere nel suo iter, sarà possibile ripartire per affrontare e risolvere tutti i dubbi e le problematiche inerenti le opportunità di sviluppo, i costi reali a carico dei professionisti dipendenti e dei liberi professionisti, l’autonomia, la responsabilità e l’organizzazione del lavoro”.

“E’ un interesse di tutti aprire una nuova stagione delle professioni sanitarie per realizzare concretamente gli obiettivi organizzativi di un sistema salute che sia in grado di rispondere efficacemente ai reali bisogni dei cittadini”, concludono Fp Cgil, Cisl fp e Uil fpl che ora chiedono “una rapida prosecuzione dei lavori parlamentari per la definitiva approvazione del Disegno di Legge”.

Le novità sulla questione borse di studio per l'anno accademico 2013-2014


La questione borse di studio è sempre più confusa. Tra decreti e dietrofront si capisce ben poco e mentre gli studenti si preparano ad affrontare un nuovo anno accademico, il Governo non sa come sciogliere il bandolo della matassa.

Il Governo prepara un correttivo sulle misure di sostegno al diritto allo studio. È stato depositato in commissione un emendamento dell'Esecutivo al decreto del fare che, tra le altre cose, elimina la destinazione a un programma nazionale gestito dalla Fondazione per il merito prevista dalla riforma Gelmini di una parte (250 milioni) delle quote premiali previste per gli atenei e assegnate sulla base delle classifiche dell'Anvur.

Nella versione approvata precedentemente dalla Camera, il decreto del fare prevedeva sia un piano per le borse di mobilità agli studenti meritevoli (articolo 59) sia un programma nazionale per il merito (articolo 59-bis).

L'emendamento ultimo depositato dal Governo sconvolge il precedente ed interviene su entrambe le disposizioni. Per la seconda l'intervento immaginato è più radicale.

Significa che scomparirà la destinazione alla Fondazione per il merito di 250 milioni di quota premiale del Fondo di finanziamento ordinario (Ffo) degli atenei.

Al suo posto, il comma 10 dell’articolo 59 prevede di lasciare tutto nelle mani del MIUR. Quest’ultimo avrà infatti il dovere, attraverso un nuovo decreto, di emanare un piano nazionale per il merito e la mobilità degli studenti universitari capaci, meritevoli e privi di mezzi, che definisce la tipologia degli interventi e i criteri di individuazione dei beneficiari»

Il Piano durerà 3 anni e sarà finanziato mediante le risorse reperite annualmente con la legge di stabilità.

L’articolo 59 del decreto del fare stabilisce l’assegnazione di borse di mobilità destinate agli studenti che decidono di frequentare un’università situata al di fuori della propria regione di residenza. Gli studenti che volessero usufruire della borsa di mobilità dovranno farne richiesta. Spetterà poi al MIUR il compito di comunicare la graduatoria e assegnare la borsa stessa.

Posto che il bando dovrà essere adottato entro 15 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione, tale comunicazione non potrà essere effettuata entro il 3 settembre 2013 come attualmente previsto dal Dl. Bensì entro 45 giorni dal bando e comunque non oltre il 30 settembre 2013, cioè in tempo utile per l'iscrizione all'anno accademico 2013-2014.

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