sabato 28 dicembre 2013

Lavoro accessorio: dal 15 gennaio 2014, la comunicazione deve essere inviata all’INPS



Per l'avvio di prestazioni da lavoro accessorio la comunicazione va inviata esclusivamente all'INPS, per via telematica.

Per attivare forme di lavoro accessorio i committenti sono obbligati ad inviare, prima dell’inizio della prestazione, una comunicazione solo all’INPS tramite i canali consueti (sito istituzionale, contact center integrato o sede), e non più con l’invio del fax all’INAIL.

La comunicazione deve contenere:
    la data di inizio attività;
    i dati anagrafici e il codice fiscale del committente e del prestatore;
    il luogo dove si svolge l’attività lavorativa;
    il periodo presunto di durata di quest’ultima.

Finora l’assolvimento dell’obbligo di comunicazione è avvenuto, per i voucher cartacei distribuiti presso le sedi INPS, con la trasmissione della dichiarazione all’INAIL a mezzo fax o tramite il sito www.inail.it/Sezione Servizi on line.

L'INPS si impegna a trasmettere in tempo reale all'INAIL le comunicazioni ricevute, concernenti anche le variazioni, nel rispetto della normativa vigente relativa al trattamento dei dati personali e a garantire qualità e completezza di ogni informazione di cui all'art. 5, comma 1, del DM 12/3/2008.

Quindi a partire dal 15 gennaio 2014, le comunicazioni di inizio attività relative all’impiego dei voucher cartacei distribuiti dalle sedi territoriali dell’INPS, contenenti i dati riferiti all’attività lavorativa affidata al prestatore (luogo e periodo della prestazione) nonché i dati anagrafici del committente e del prestatore, dovranno essere effettuate esclusivamente on line, tramite i seguenti canali, già attivi per i voucher distribuiti da tabaccai, uffici postali e Banche popolari:
procedura informatica già disponibile sul portale del sito www.inps.it; accessibile, dal sito dell’Istituto, tramite i seguenti percorsi alternativi:

Per i committenti muniti di PIN: Servizi On Line - Lavoro Occasionale Accessorio - Committenti/Datori di Lavoro (accesso con PIN);

Per i possessori di voucher (accesso con codice fiscale e codice di controllo): Servizi On Line - Lavoro Occasionale Accessorio - Attivazione voucher INPS;
Per i delegati: Servizi On Line - Lavoro Occasionale Accessorio - Consulenti associazioni e delegati (accesso con PIN).

Dal 15 gennaio 2014 quindi andranno inviate all’INPS non solo le comunicazioni telematiche di inizio attività, ma anche eventuali variazioni, come specificato nella circolare n. 177 del 19 dicembre 2013.

giovedì 26 dicembre 2013

La cessione del quinto dello stipendio sempre più richiesta




La cessione del quinto è una tipologia di prestito rivolta ai lavoratori dipendenti (pubblici, statali, di enti parastatali, di aziende private) e da qualche anno a questa parte ai lavoratori in pensione definita cessione del quinto pensionati, ovvero ai soggetti che possono contare su una busta paga o una pensione su cui può essere addebitata la rata del finanziamento.

Nella miriade di offerte che ci sono nella galassia dei prestiti personali un italiano su quattro si affida alla cessione del quinto dello stipendio. Sono questi i risultati di un'indagine svolta dai portali Facile.it e Prestiti.it, secondo cui a richiedere questa forma di prestito sono soprattutto dipendenti e pensionati.

La cessione del quinto della pensione deve essere un prestito personale a tasso fisso e rata costante, da estinguersi mediante cessione pro solvendo di una quota della pensione fino al quinto della stessa, valutato al netto delle ritenute fiscali e fatto salvo l'importo corrispondente al trattamento minimo, per periodi non superiori a dieci anni.

Un quarto degli italiani cede un quinto dello stipendio.

Secondo l'indagine condotta dai due portali internet, la cessione del quinto è una forma di finanziamento cui - nel periodo che va da maggio a ottobre 2013 - ha guardato con interesse il 25,9% delle persone con intenzione di richiedere un prestito.

A presentare la richiesta sono soprattutto i dipendenti privati (58,6%), anche se c'è' un 16% di richieste che arriva da pensionati. L'importo medio richiesto e' pari a 17.000 € e l'età del richiedente e' in media di 44 anni con un reddito medio mensile di 1.600 euro.

Gli importi più alti si richiedono in Sardegna (19.000 €) a seguire vi sono la Sicilia (18.700€) il Friuli Venezia Giulia, le Marche e la Puglia anche se per quest'ultima il dato subisce una riduzione significativa ( nel 2012 l'importo richiesto era pari a 22.500€).

Rispetto ad altre forme di prestito, la cessione del quinto possiede alcune caratteristiche particolari. Tra di esse, il fatto che la quota del prestito sia trattenuta direttamente sulla busta paga da parte del datore di lavoro per i lavoratori dipendenti o sulla pensione del richiedente il finanziamento per personale in pensione.

I vantaggi che si devono avere per ottenere questo prestito sono generalmente: tempi rapidi e a tassi convenienti; documenti facilmente reperibili; importi elevati, rateizzabili fino a 120 mesi, erogazione in tempi rapidi. In mancanza di queste condizioni difficilmente si può parlare di convenienza e vantaggi.

Groupon, l'Antitrust apre un'indagine pubblicità ingannevole



Il sito di annunci low cost nel mirino per pratiche commerciali scorrette. “L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha deciso di avviare un procedimento per verificare possibili pratiche commerciali scorrette da parte di Groupon”.

La società online che offre coupon per promozioni e supersconti «fino al 90%» in centri benessere, ristoranti e viaggi, ora è nel mirino dell'Antitrust per possibili pubblicità ingannevoli.

L’Autorità, su segnalazione delle associazioni dei consumatori, ha aperto un’istruttoria per verificare possibili pratiche commerciali scorrette.

L’istruttoria, informa una nota, è stata decisa alla luce delle denunce ricevute da Altroconsumo, Cittadinanzattiva, Adiconsum-Veneto, Sportello Europeo Consumatori-Trento, Associazione Consumatori Utenti-ACU Piemonte, Nero su Bianco e da oltre 600 singoli cittadini.

Secondo gli uffici dell’Antitrust, alcune società del gruppo internazionale Groupon (Groupon s.r.l., Groupon International GmbH, Groupon International Travel GmbH, Groupon Goods Global GmbH) potrebbero avere posto in essere pratiche commerciali scorrette a danno dei consumatori. In particolare dovranno essere verificati due comportamenti: la diffusione, attraverso il sito internet www.groupon.it, nella fase precedente all’acquisto dei coupon, di informazioni commerciali ingannevoli, omissive e in grado di creare confusione nel consumatore, in relazione ai prezzi e alle caratteristiche delle offerte pubblicizzate; nonché l’incapacità del servizio di assistenza-clienti a far fronte ai reclami dei consumatori nelle diverse ipotesi di non utilizzabilità dei coupon acquistati, ostacolando così l’effettivo esercizio dei diritti contrattuali.

Potrebbero rientrare in tale pratica il rimborso effettuato attraverso i buoni anziché con la restituzione dei soldi, il mancato o parziale rimborso dei coupon non utilizzati per cause addebitabili alle società del gruppo Groupon o ai loro partner (es. nei casi di overbooking), i comportamenti dilatori del call center nel rispondere o nel dare seguito alle richieste di rimborso e di recesso.

Groupon "si impegna costantemente per fornire un servizio capace di soddisfare gli interessi della clientela" e assicura che il proprio modello di business e le proprie procedure organizzative "evolvono costantemente per garantire ai consumatori la migliore esperienza d'acquisto ed alti standard qualitativi". Così l'azienda commenta l'apertura dell'istruttoria da parte dell'Antitrust, con la quale dice in una nota di collaborare "attivamente per far sì che i diritti dei consumatori siano pienamente rispettati".


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