martedì 29 novembre 2016
Contratto dei metalmeccanici i dettagli sul rinnovo del contratto
E' stato siglato il contratto nazionale dei metalmeccanici per il periodo 2016-2019. A regime si stima un aumento mensile medio di circa 92 euro, calcolando tutte le diverse voci, dal recupero previsto per l’inflazione al welfare. Sempre a regime, si stimano incrementi mensili medi in busta paga di 51,7 euro per la prevista inflazione (con un tasso stimato al 2,7%), di 7,69 euro per la previdenza integrativa, di 12 euro per l’assistenza sanità, estesa ai familiari. A cui si aggiungono 13,6 euro di salario non tassato (che includono 450 euro annui di ‘ticket’ più l’una tantum di 80 euro da erogare a marzo prossimo). Completano il quadro 7,69 euro di formazione. Riassumendo si tratta precisamente di 92,68 euro mensili. Così si chiude il rinnovo per un milione di metalmeccanici dopo una trattativa durata più di un anno e una ‘no stop’ iniziata mercoledì. Sul filo di lana sono stati infatti superati gli scogli: niente decalage e recupero del 100% dell’inflazione per tutta la durata del contratto e riconoscimento pieno degli scatti di anzianità.
Più peso alle prestazioni di welfare, premi di risultato realmente variabili, assorbimento nei minimi contrattuali degli incrementi retributivi individuali e degli aumenti fissi collettivi. Nell’ipotesi di contratto nazionale dei metalmeccanici 2016-2019 firmato sabato 26 novembre viene confermato il suo ruolo regolatorio.
Entrando nel merito: gli aumenti del Ccnl sono riconosciuti a tutti i lavoratori, ma non sono più erogati a gennaio, bensì a giugno. Se verranno confermate le attuali previsioni sull’andamento dell’inflazione nel triennio, il nuovo contratto a regime in media equivale a 51 euro di incremento.
Dal lato della sanità integrativa, viene azzerato il contributo a Metasalute a carico del lavoratore, mentre 156 euro annui vengono assicurati dall’azienda per la copertura di prestazioni mediche con un valore di mercato stimato in 700 euro. Questo è inoltre il primo contratto nazionale che prevede l’introduzione del diritto soggettivo alla formazione continua della durata di 24 ore pro-capite nel periodo 2017-2019. Per chi non coinvolto in piani di aggiornamento sarà disponibile un contributo massimo di 300 euro da spendere per attività formative.
Tra il 19 ed il 21 dicembre si svolgerà il referendum tra i lavoratori per la validazione del rinnovo. Il contratto sarà valido se votato a maggioranza semplice, un principio che le stesse imprese hanno riconosciuto valido in un allegato al testo dell’accordo.
I punti salienti dell’intesa:
Aumenti – L’intesa prevede a regime un aumento medio mensile di 92,67 euro, cifra comprensiva di parte salariale, welfare, formazione. Per il recupero dell’inflazione sono previsti 51,7 euro, per il salario non tassato 13,5, 7,69 per la previdenza, 12 per sanità e 19 per welfare; in totale sono 85 euro a cui vanno aggiunti 7,69 euro per la formazione. L’aumento medio calcolato al quinto livello è di 89 euro. I 13,6 euro comprendono anche 80 euro come una tantum in pagamento a marzo prossimo.
Posizioni di partenza – Federmeccanica non prevedeva alcun incremento per il 2016 e un beneficio solo per chi ha un salario individuale inferiore a quello di garanzia. La proposta è stata immediatamente bocciata da Fim, Fiom, Uilm, secondo cui l’aumento sarebbe andato ad appena un 5% dei lavoratori. La piattaforma di Fim e Uilm chiedeva un aumento di 105 euro mensili (per il quinto livello), e sulla stessa linea la Fiom. I sindacati hanno risposto con venti ore di sciopero, decine di manifestazioni, blocchi degli straordinari e delle flessibilità.
Salario - Riconoscimento dell’inflazione ex post anno su anno a partire dal 2017. Incrementi retributivi dal mese di giugno di ciascun anno (e non gennaio).
Assistenza sanitaria - Prevista Meta’salute, l’assistenza sanitaria integrativa (156 euro totalmente a carico delle aziende e riconosciuto a tutti i lavoratori metalmeccanici e ai loro familiari a carico, anche ai conviventi).
Welfare aziendale – Previsti Flexible Benefits pari a 100 euro nel 2017, 150 euro nel 2018, 200 euro nel 2019. Soldi netti da spendere, a titolo di esempio, come “carrello della spesa”, buoni carburante, spese scolastiche, e altri beni e servizi.
Formazione – Dal 1 gennaio 2017 le aziende coinvolgeranno i lavoratori a tempo indeterminato ad effettuare, nel triennio, almeno un percorso di formazione di 24 ore pro-capite a loro carico. In assenza di percorsi aziendali, il lavoratore ha il diritto di ricercare e partecipare a corsi di formazione all’esterno, con un contributo di spese direttamente a carico delle aziende fino a 300 euro.
Diritto allo studio – Per i lavoratori studenti universitari, oltre i giorni retribuiti per ciascun giorno d’esame e le 120 ore annue non retribuite, le 150 ore retribuite triennali (50 ore annue) potranno essere utilizzate con maggior flessibilità per la preparazione degli esami. Oltre i 9 esami triennali il lavoratore avrà diritto a 16 ore retribuite aggiuntive per ogni esame.
Congedi parentali - Il padre lavoratore e la madre lavoratrice, per ogni bambino nei primi suoi dodici anni di vita, hanno diritto al congedo parentale che potrà essere utilizzato anche su base oraria (a gruppi di due o quattro ore) oltrechè giornaliera o continuativa.
Previdenza complementare – Cometa, la previdenza integrativa, vede aumentare il contributo a carico dell’azienda dall’1,6% al 2% per incentivare e valorizzare uno strumento fondamentale per le pensioni del futuro, soprattutto per i giovani.
Permessi per eventi, cause particolari, ex art 33, L.104. - Il lavoratore ha diritto ad usufruire di 3 giorni di permesso retributi in caso di decesso o di grave infermità del coniuge anche legalmente separato, o di un parente di secondo grado anche non convivente. I permessi legge 104 sono cumulabili; il lavoratore deve presentare un piano di programmazione mensile.
Salute e sicurezza – Istituita un Commissione con il compito di realizzare un evento annuale a livello nazionale, degli approfondimenti. Nelle aziende con almeno 200 dipendenti si terranno due incontri annuali nelle diverse aree di lavoro, per metà del tempo in orario di lavoro, sui fattori di rischio e per individuare le possibili soluzioni; saranno sperimentati i cosiddetti break formativi dei lavoratori, di 15/20 minuti in orario di lavoro, di aggiornamento sulle procedure di sicurezza dell’area di lavoro. Si introduce infine una piccola ma significativa novità, prevedendo Gli RLS saranno dotati di elementi di identificazione (cartellino, badge, spilla, ecc.) per valorizzare il loro ruolo in azienda. Vengono aumentate lievemente le ore a disposizione del singolo RLS nelle aziende oltre i 300 dipendenti (elevate a 72 ore annue) e oltre i 1000 (elevate a 76 ore annue).
Trasferimenti – Per i trasferimenti individuali di sede di lavoro viene portata a 52 anni (oggi 50) per gli uomini e a 48 per le donne (oggi 45) l’età oltre la quale i trasferimenti possono avvenire solo in casi eccezionali.
Comitato consultivo di partecipazione – Viene istituito nelle aziende con oltre 1.500 dipendenti e con almeno due unità produttive con più di 300 dipendenti, o almeno una unità produttiva con almeno 500 dipendenti, su richiesta di una delle parti. Il comitato verrà convocato dall’azienda in caso di scelte strategiche rilevanti su cui verrà chiesto il parere del sindacato.
Appalti – Viene introdotto, in modo condiviso, il principio di salvaguardare l’occupazione in caso di cambio appalto nell’ambito dei pubblici servizi. Su richiesta di una delle parti, verrà attivato un tavolo di confronto che coinvolgerà le organizzazioni sindacali, l’impresa uscente e quella subentrante, allo scopo di definire l’ambito del “cambio appalto”, il numero dei lavoratori coinvolti.
Contrattazione territoriale – Rilancio della contrattazione aziendale con parametri variabili per rilanciare la produttività aziendale e far crescere i salari. Gli Osservatori territoriali, per la prima volta, avranno il compito di promuovere la contrattazione aziendale anche in quelle aziende in cui non c’è.
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Responsabili delle risorse umane: lo smart working piace
Lo smart working (lavoro agile) è una prestazione di lavoro subordinato prestata, parzialmente, all'interno dei locali aziendali e dietro i soli vincoli di orario massimo desunti dalla legge e dalla contrattazione collettiva.
Ovvero, il telelavoro, il papà dello smart working, è andato in soffitta, e si apre una nuova era. Almeno dal punto di vista delle tutele, perché - come riportano i dati dell'Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano - quasi il 50% delle grandi aziende sta già sperimentando questo tipo di prestazione.
Uno studio Citrix, intervistando un campione di oltre 300 Responsabili di Risorse Umane, rivela che lo smart working è sostenuto attivamente nel 44% delle aziende intervistate e il 61% (con picchi del 70% per quelle che contano oltre 200 dipendenti) ha una policy ben definita per regolarlo all'interno dell’organizzazione; un trend in continua crescita considerato che il 66% dichiara che la policy per lo smart working è parte della vision futura dell’azienda.
Secondo un’indagine commissionata da Citrix, azienda che si occupa di spazi di lavoro mobili, ad Ales Market Research, la nuova modalità di lavoro che non prevede la presenza in ufficio è sostenuta attivamente nel 44% delle aziende intervistate e il 61% di queste (con picchi del 70% per quelle che contano oltre 200 dipendenti) ha una policy ben definita per regolarlo all'interno dell’organizzazione.
Il 66% dei responsabili delle risorse umane intervistati hanno affermato che la policy per lo smart working è parte della vision futura dell’azienda e il 77% del campione ritiene che le esigenze dei dipendenti sullo smart working siano ben presenti al reparto Hr. Nel 64% dei casi lo smart working viene incoraggiato, mentre il 60% ha risposto positivamente alla domanda sull'adozione di una policy di “bring your own device”.
Il sondaggio ha messo in luce anche alcuni dei principali vantaggi percepiti dello smart working: l’84% dei responsabili afferma che questa modalità di lavoro offra maggior flessibilità all’organizzazione, permettendo ai dipendenti di connettersi ovunque e con qualsiasi dispositivo, ma un elemento particolarmente interessante nasce dal fatto che lo smart working, per l’81% degli intervistati, rende un posto di lavoro più appetibile, e il 63% degli intervistati afferma che viene offerto soprattutto alle generazioni più giovani.
L’81% del campione è anche convinto che lo smart working migliori la produttività dei dipendenti, permettendo loro di essere operativi dove e quando ci sia bisogno. Il 68%, del resto, percepisce che per i dipendenti l’essere connesso in maniera continuativa rappresenti un fattore più positivo che negativo e il 57% prevede che la tradizionale postazione di lavoro sarà sostituita da un workplace virtuale nel prossimo futuro.
Non è tutto rose e fiori, però: il 52% dei responsabili delle risorse umane intervistati vede nello smart working un pericolo concreto per la dimensione sociale dell’azienda, e il 57% teme ancora che la mancanza di controllo possa impattare negativamente sulle performance lavorative dei dipendenti.
Lo smart working è anche percepito come un investimento altamente costoso per il 64% del campione mentre il 59% pensa che non sia una priorità nell’agenda dell’alta dirigenza e del board. La mancanza di regole definite e responsabilità chiare rappresenta un ostacolo per il 57% del campione, mentre per il 56% il problema è soprattutto a livello di cultura aziendale. Un altro dato che suscita preoccupazione è che il 55% delle aziende non si sente pronto a supportare lo smart working dal punto di vista tecnologico e il 48% è preoccupato per tutto ciò che riguarda la sicurezza.
«La strada per lo smart working non è tutta in discesa - spiega Benjamin Jolivet, country manager di Citrix Italia, South Eastern Europe e Israele - ma anche in Italia la cultura del lavoro sta cambiando e sono sempre di più le aziende che pensano allo spazio di lavoro non più come a un luogo fisico, ma come a uno spazio virtuale sempre disponibile che permetta l’accesso alle app e ai dati in qualsiasi luogo e da qualsiasi dispositivo».
Anche in Italia sono sempre di più le aziende che percepiscono lo Smart Working come un driver per il successo del loro business. Come recentemente rilevato dall'Osservatorio del Politecnico di Milano, con il quale collaboriamo da anni, lo smart working interessa oggi oltre 250.000 lavoratori, ma potenzialmente abbraccia un bacino di oltre 5 milioni” dice Benjamin Jolivet, Country Manager di Citrix Italia, South Eastern Europe e Israele “Se pensiamo a un target come quello dei Millennials, infatti, il classico modo di lavorare di fronte a una scrivania e con orari definiti non esiste praticamente più e, proprio per questo, lo smart working è uno strumento vincente per restare competitivi anche nell'attrarre i migliori talenti.”
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venerdì 25 novembre 2016
Neolaureati offerte di lavoro
Nuove opportunità di lavoro per entrare a far parte della FAO.
L’organizzazione internazionale che si batte per i diritti umani è infatti alla ricerca di personale per incrementare l’organico della sede di Roma in Italia
La FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura - Food and Agriculture Organization of the United Nations) è una delle più famose agenzie specializzate dell’ONU che si occupa di promuovere lo sviluppo in agricoltura e nella sicurezza alimentare, e della lotta alla fame nel mondo. La FAO, inoltre, offre il proprio contributo a tutti gli Stati membri fornendo assistenza sulle tematiche legate alla nutrizione, alla produttività agricola e al miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni che si trovano in condizione di disagio.
Francesca Mancini, 25 anni, dopo aver frequentato il Mimec, il Master in Marketing e comunicazione della Bocconi, è al primo anno del graduate program di AbInbeev, multinazionale produttrice delle birre Corona, Budweiser e Stella Artois, mentre Giorgia Rauso, laureatasi l’anno scorso in Economia all’Università Bocconi e nel 2014 alla State University di New York, è ora responsabile comunicazione corporate di Kraft Heinz. Sono due delle ragazze che hanno presentato i programmi dedicati ai giovani neolaureati al Bocconi&Jobs che si svolge due volte all’anno (oltre il 94% degli studenti trova occupazione entro un anno dal conseguimento della laurea) e che abbiamo visitato per sondare il terreno da vicino.
Per quanto riguarda Kraft Heinz c’è tempo fino al 30 novembre, per i laureati in Economia ed Ingegneria, per candidarsi per una decina di stage di 6 mesi, in partenza a gennaio. La multinazionale ne accoglierà altri dieci in luglio. AbInbeev prenderà quattro neolaureati a febbraio e 2 a settembre per il suo programma di diciotto mesi e altri sei per il global management program di dieci mesi.
Vodafone invece prevede di inserire nel graduate di due anni una cinquantina di giovani con laurea anche in Economia. «Tutti devono passare dalle funzioni di vendita o call center» riferisce Giulia Torre, recruiting&employer branding Vodafone Italia. Ogni anno Vodafone offre inoltre un centinaio di internship di 6 mesi. Anche Mars Italia propone una decina di stage a talenti con orientamento al risultato e voglia di imparare. Disponibili anche una decina di posti in tutta Europa per il graduate program di tre anni.
E per chi ama l’università è possibile inoltre lavorare proprio in Bocconi. Sono tra i 60 e gli 80 gli stage retribuiti a 800 euro lordi per tutti i laureati. Un’altra realtà italiana importante del settore food che crescerà all’estero, soprattutto negli Usa, è Eataly che ha appena lanciato il progetto di formazione Born to be Eatalian (pagina Linkedin). «Abbiamo bisogno di diversi talenti per nuove aperture a Copenaghen, Parigi, Londra, Las Vegas, Boston, Mosca, siamo in continua espansione» spiega Chiara Agosta, dell’ufficio ricerca e selezione.
Riso Scotti, poi, offre due internship di sei mesi. Sempre nel settore food un altro colosso come Mondelez prevede l’inserimento di una decina di persone per sei mesi entro aprile 2017. Per l’anno prossimo una quindicina di internship sono previsti anche in Expedia che cerca laureati non solo in Economia, ma anche in Lingue, Scienze del turismo, Marketing, con la conoscenza dell’inglese e se possibile del tedesco e la passione per i viaggi.
E sono una decina i posti per il Lab graduate program del gruppo L’Oréal. Da segnalare inoltre la possibilità di fare stage retribuiti a 850 euro e il Commercial Excellence, un programma europeo di cui l’obiettivo è di selezionare giovani talenti per inserirli all’interno dei team commerciali della divisione Consumer Product.
Engineering lavoro: ecco le opportunità per i neolaureati. Engineering, importante realtà della consulenza tecnologica con 40 sedi in Italia e all'estero, offre opportunità d’inserimento a candidati neolaureati con interesse per il settore It presso diverse sedi italiane.
I candidati inseriti saranno coinvolti in attività di consulenza, analisi, progettazione e sviluppo, e avranno l’opportunità di disegnare la propria carriera in linea con il proprio percorso di studi e le proprie aspettative. La proposta di Engineering permette infatti di frequentare il campus della Scuola aziendale di IT & Management “Enrico Della Valle”: la scuola offre percorsi di studio che permettono di verticalizzare la formazione fino a rendere le giovani leve dei veri specialisti di settore.
Le sedi di lavoro previste in Italia sono: Roma, Milano, Bari, Bologna, Brescia, Napoli, Orvieto (TR), Osimo (AN), Padova, Pont-Saint-Martin (AO), Torino, Trento, Venezia.
Il candidato ideale ricercato da Engineering è un neolaureato in discipline scientifiche ed economiche, parla inglese fluentemente, ha un forte interesse per il settore dell’IT ed è disponibile a trasferte in Italia e all’estero. I candidati ideali sono persone che hanno voglia di crescere in un’azienda italiana ma di respiro internazionale, che dimostrino proattività, spirito di iniziativa e desiderino fortemente far parte “di una grande e coesa realtà”, è scritto nell’area dedicata alle candidature del sito aziendale.
La multinazionale della consulenza per le sedi di Milano e Roma, offre in questo momento alcune decine di opportunità professionali, in particolare a profili esperti nella consulenza tecnologica e informatica. Nell’area dedicata alle carriere in Accenture sono disponibili tutte le informazioni per candidarsi.
La grande banca italiana cerca in questo momento diverse figure professionali qualificate, tra cui profili informatici quali database administrators e manageriali come chief compliance officer e chief operating officer, attuari ed esperti di audit. Tutti i dettagli sul sito dedicato alle carriere in Banca Intesa.
Lo storico istituto di credito piemontese offre diverse opportunità di lavoro presso la sede centrale di Biella: si cercano in particolare commerciali, responsabili pianificazione e controllo di gestione, prop trader, financial analyst, neolaureati. Tutti i dettagli sono disponibili nel sito dedicato alle carriere in Banca Sella.
Sono diverse le opportunità disponibili anche al Gruppo Barilla, storica azienda alimentare presente in tutto il mondo. In particolare si cercano figure di manutentori meccanici esperti per la sede di Ascoli Piceno. Dettagli sul sito dedicato alle carriere in Barilla.
Sono alcune decine le opportunità di lavoro offerte da Calzedonia, azienda della moda retail italiana ormai presente in tutto il mondo. Le posizioni aperte sono sia nella rete di negozi, che nello staff di sede a Dossobuono (Verona), e spaziano dal responsabile di negozio allo specialista di logistica, dal neolaureato al commesso. Dettagli e candidature sul sito Calzedonia.
La PwC mette a disposizione per laureandi o laureati in Economia 2 Stage di Risk e di Assistant Auditor – Audit/Financial Services.Essi sono incaricati della revisione del bilancio di banche, compagnie assicurative, intermediari finanziari o svolgeranno la loro attività nell’ambito del IT Risk Assurance. Per la candidatura è necessario compilare l'application form sul sito www.pwc.com/it/it/careers/graduate.html indicando come area di interesse 1° scelta “Audit” o la scelta “RiskLa SIMEST, la finanziaria pubblico – privata che sostiene lo sviluppo delle imprese italiane, ricerca neolaureati in discipline economiche, per offrire loro uno Stage di Pianificazione e Controllo di Gestione delle durata di 6 mesi.
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