domenica 20 novembre 2011

Apprendistato 2011: indicazioni del Ministero del Lavoro

Vediamo le prime indicazioni del Ministero del Lavoro in riferimento al Testo Unico dell'apprendistato.    Nella circolare ministeriale n. 29 sono stati affrontati due dei profili di maggiore e significativo rilievo, ossia: il regime transitorio e quello sanzionatorio.
Analizzando quello transitorio il ministero ha precisato che il regime transitorio ha una durata delimitata e tassativa, non potendo andare oltre il 25 aprile 2012 (sei mesi). Durante questo periodo, laddove non sia possibile applicare la nuova disciplina, a causa del mancato intervento di disposizioni regionali e contrattuali, cui il Testo unico ha demandato la regolamentazione, trovano applicazione le regole legislative e contrattuali precedenti. Per cui le vecchie norme termineranno al temine del semestre (25 aprile 2012).
Per l'apprendistato professionalizzante, le nuove regole potranno operare anche prima della scadenza del semestre transitorio, a condizione che la Regione e la contrattazione ne abbiano regolamentato i profili.
Vediamo il nuovo apprendistato previsto per i lavoratori in mobilità. E' stato precisato che l'instaurazione di tale contratto segue le regole valide per le diverse tipologie di apprendistato. Dove, tuttavia, non sia operativa la nuova disciplina, anche per questi soggetti sarà possibile ricorrere alla normative (legislative e contrattuali) già esistenti. Due sono le nuove regole in ogni caso applicabili: quella riferita al licenziamento (solo per giusta causa o giustificato motivo) e quella relativa al regime contributivo che sarà quello dettato dalla legge n. 223 del 1991 all'articolo 25.

Vediamo l'aspetto sanzionatorio. Il datore di lavoro che assume un apprendista senza consegnargli il contratto scritto deve essere sanzionato, previa diffida che è obbligatoria; egli potrà provvedere alla regolarizzazione entro e non oltre 30 giorni) scrivendo e redigendo l'atto in forma scritta consegnandolo al lavoratore anche dopo l'instaurazione del rapporto di lavoro evitando, così, la trasformazione in modo automatico in un normale rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. Analoga procedura si deve applicare anche se il contratto di apprendistato è stato regolarmente scritto ma presenta delle differenze di contenuto rispetto a quanto stabilito dalla contrattazione collettiva. Stessa sorte, ossia sanzione e diffida anche per altre violazioni come per esempio la mancanza della formalità del patto di prova ovvero del piano formativo individuale, l'assenza del referente aziendale, l'adozione di retribuzione a cottimo, l'errata applicazione del sotto inquadramento o del regime retributivo progressivo in percentuale.
In vista delle nuove regole sull'apprendistato. Imprese e lavoratori possono utilizzare le tre tipologie diverse di contratto per l'ingresso o per il reinserimento nel mondo del lavoro: apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, professionalizzante o contratto di mestiere e, infine, di alta formazione e di ricerca. Tutti caratterizzati da importanti agevolazioni contributive e dall'obbligo di formazione del lavoratore con contratto di apprendistato.

domenica 13 novembre 2011

Natale 2011: opportunità di lavoro


Le migliori opportunità di lavoro per questo periodo di feste arrivano ovviamente dal settore vacanze, con le conseguenti figure professionali legate ai luoghi di ritrovo e di villeggiatura, ossia animatori, maestri di sci e personale alberghiero. E non solo, in questo periodo è rilevante l'offerta nei centri commerciali di personale quali cassieri, addetti alle vendite, addetti al confezionamento dei pacchi regalo e addetti alle consegne.
Infatti, le opportunità di lavoro per Natale 2011 sono particolarmente interessanti per chi cerca un impiego nei supermercati, ipermercati, grandi magazzini e nei negozi di abbigliamento, fashion e lusso, negli aeroporti, nella ristorazione e hotel.
Sono tante le aziende che in questo momento vogliono raddoppiare la propria forza lavoro per far fronte alle aperture festive caratterizzate dall’elevato numero di clienti e dagli orari di lavoro estenuanti. Inoltre, in occasione del Natale sono previste nuove aperture di ipermercati e quindi molte opportunità a tempo determinato potrebbero trasformarsi in rapporti di lavoro stabili. Queste  opportunità di lavoro sono distribuite in tutta Italia e i contratti proposti sono generalmente di durata bimestrale o trimestrale, da novembre 2011 a gennaio 2012.
Riassumendo le figure più ricercate nel periodo di Natale sono: cassieri per i negozi e per le grandi catene commerciali, addetto ai pacco regali, addetti agli addobbi e vetrinisti. Ma in questo periodo si farà anche molto ricorso a lavori ad ore quali Baby sitter ed addetti alla consegna regali.
Comunque la prima regola prima di procedere a lavorare è che ci sia un contratto e nel quale ci sia scritto in modo chiaro la mansione da svolgere e il luogo dove verrà svolto il lavoro e sarà molto importante che nel CV inviato ci dia la disponibilità ad orari flessibili con effettiva turnazione, caratteristica principale per i lavori stagionali e nel periodo di Natale.
Se siete persone attive e positive, brillanti e capaci di adattarvi a situazioni diverse siete proprio le perone che fanno per lui; specie se avete qualche esperienza in campo teatrale. E’ necessario però parlare le lingue l’inglese, il russo, ed altre.
Per informazioni si consiglia di visitare il sito Informazione giovani città di Lerici, comunque il CV deve essere inviato all’indirizzo e-mail: rekrytointi@santapark.com.

sabato 12 novembre 2011

ISTAT: rapporto sulla occupazione dati degli inattivi

Vediamo una fotografia dell’occupazione e della mancata occupazione, dati pubblicati dall’ISTAT.

L'Ufficio statistico dell'Unione europea (Eurostat) ha recentemente concordato con i paesi dell'Unione Europea la diffusione di alcuni indicatori aggiuntivi al classico tasso di disoccupazione.
Vediamo i risultati del rapporto. Nel 2010 gli inattivi che non cercano un impiego ma sono disponibili a lavorare sono pari a 2 milioni 764 mila unità (1 milione 64 mila uomini e 1 milione 700 mila donne). Questo gruppo di inattivi è pari all'11,1% delle forze di lavoro. Il fenomeno, fortemente caratterizzato dallo scoraggiamento, risulta tre volte più elevato della media europea (3,5%). Gli inattivi che cercano un impiego ma non sono disponibili a lavorare nel 2010 sono 126 mila unità (55 mila uomini e 71 mila donne). Si tratta dello 0,5% delle forze di lavoro (l'1% nell'Ue).
Il fenomeno degli inattivi è più ampio di quello rappresentato dai disoccupati per l'Istat è pari a 2 milioni e 102.000 unità corrispondente ad un tasso di disoccupazione dell'8,4%, più contenuto del 9,6% denunciato dall'Europa. Sommando dunque l'esercito degli inattivi a quello dei disoccupati si ottiene la reale fotografia di quanti potenzialmente sarebbero impiegabili in un processo produttivo in Italia: circa 5 milioni di persone nella media 2010.
E nel l’ultimo periodo crescono anche i sottoccupati con contratto di lavoro a tempo parziale che rappresentano, nel 2010 l'1,7% delle forze di lavoro, con una incidenza più contenuta per gli uomini rispetto alle donne, come riflesso della maggiore diffusione dell'occupazione a tempo parziale tra le lavoratrici.
Evidenti sono le differenze territoriali: gli individui che non cercano ma vorrebbero comunque lavorare equivalgono nel Mezzogiorno a circa un quarto delle forze di lavoro; un risultato di oltre 6 volte maggiore a quello del Nord. In calo invece, negli ultimi due anni, i lavoratori che cercano un impiego ma non sono subito disponibili a lavorare: dalle 165.000 unità del 2004 alle 126.000 del 2010. Un gruppo “di scarsa numerosità” che resta sempre al di sotto dell'1% delle forze lavoro.
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