domenica 17 ottobre 2010

FIOM E CGIL DOVE SIAMO ARRIVATI?

Sono mesi che da occidente fino ad oriente si parla di crisi economica, di crisi di valori sociali. Di crisi del LAVORO.

Il problema nostrro non è di fazione ma riguardano tutto ciò che è inerenti al lavoro ed alle sue sfaccettature e dovrebbe riguardare tutti noi lavoratori dipendenti, lavoratori a progetto, lavoratori occasionali ed altro.

Quasi due anni fa si parlava della crisi attuale come quella del 29’ del secolo scorso, probabilmente con grande fatica di tutti gli uomini di governo da occidente fino ad oriente si è arrivati, con estrema difficoltà ad una svolta. La soluzione è ancora lontana ma con l’impegno di tutti arriveremo ad una situazione economica e lavorativa migliore con vere opportunità.

Il pensiero dei lavoratori, dei precari e dei possibili nuovi disoccupati,veri e presunti in questo momento non deve essere rivolto  ad una battaglia fine a se stessa. Con il pensiero sempre contro a priori.

Parlare di sciopero generale adesso, per di più a piazza San Giovanni a Roma, sembra anacronistico ed antipolitico. Se realmente si vuole dare una svolta sindacale e politica in questa difficile fase economica che sta attraversando il nostro Paese. L’abilità dei leader, delle guide che dettano l’indirizzo politico-sindacale   dovrebbe rivolgersi con animo propositivo e non distruttivo di fronte alle masse. Si dialettica, si scambio di opinioni ma sicuramente no ad animare le persone verso una distruzione sociale, politica e soprattutto verso una disgregazione economica che vada a colpire in primis i  lavoratori. Attenzione ad indire scioperi generali non torniamo indietro di quarantanni. Guardiamo avanti e ad un progresso economico senza coercizioni di parte.

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