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mercoledì 5 settembre 2012

Sardegna appesa tra Alcoa e Sulcis


Prima notte all'addiaccio per i tre operai dell'Alcoa che da ieri stanno occupando la sommità di un silos dell'acqua a 70 metri d'altezza all'interno dello stabilimento di Portovesme.

La multinazionale statunitense, in una nota, aveva annunciato un rallentamento nello spegnimento dell'impianto con un congelamento sino alla settimana prossima della fermata contemporanea di 85 celle, prevista per venerdì 7 settembre. La decisione è stata presa per attendere l'esito degli incontri tra governo e Glencore, la multinazionale svizzera interessata ad acquisire lo stabilimento del Sulcis - come confermato anche ieri sera dal presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, che ha incontrato i vertici della Glencore - e quello tra Alcoa, Governo, Regione e sindacati, fissato per lunedì 10 settembre.

C'è bisogno di una stretta tra i problemi dell’approvvigionamento energetico e produzioni da salvare, come quella dell’alluminio, che da sola alimenta l’intero fabbisogno nazionale, la regione ridiscute il suo futuro, in un’ottica di sostenibilità per l’ambiente e di efficienza degli impianti industriali.

Vediamo quale potrebbe essere il futuro dei poli industriali in Sardegna.

La sfiducia e le difficoltà sono nate dal fatto che si è puntato tutto su queste attività industriali e non si è sfidato il presente rispetto a un’ipotesi futura di una economia sostenibile. . Adesso la Regione Sardegna nel Sulcis sembra che stia lavorando sull’esistente per conservarlo, Carbosulcis, Alcoa, Allumina, ma nello stesso tempo si sta proponendo anche il piano di sviluppo per il Sulcis, che immagina questo territorio con un diverso assetto con la green economy.

La Regione Sardegna si sta muovendo per trasformare in chimica verde, l’attività mineraria. Per Euroallumina e Alcoa, che sono la filiera dell’alluminio in Italia, è stato chiesto al governo di dichiarare se quelle produzioni sono ancora strategiche per il Paese (l’alluminio è impiegato anche nell’industria militare).

Si è aperta  all'Alcoa di Portovesme l'assemblea dei lavoratori, per decidere le prossime mosse in vista dell'avvio del tavolo delle trattative con il governo il 10 settembre. Il 7 settembre scade infatti la settimana chiesta da Glencore per sciogliere la riserva sulla sua intenzione di rilevare l'azienda che produce alluminio. Alcoa definisce non serio l'interesse di Glencore e l'accusa di parlare solo con il governo e non con la proprietà. Una delegazione sindacale ha incontrato a Roma i leader dei partiti di maggioranza.

Il presidente della Regione Sardegna, Cappellacci, al termine del confronto con i vertici della Glencore, conferma un interesse all'acquisto dello stabilimento Alcoa di Portovesme da parte della multinazionale svizzera, a condizione di soluzioni per i nodi energia, infrastrutture e processi produttivi. "Ora occorre accelerare i tempi e risolvere le questioni che causano delle diseconomie", afferma il governatore. "Vogliamo atti concreti. Ci continuano a dire che il problema energia è stato risolto, ma ancora non abbiamo niente in mano", dichiarano le Rsu.

Per quanto riguarda l'attività produttiva nella miniera della Carbosulcis a Nuraxi Figus, è stata ripresa dopo una settimana di presidio con l'occupazione dei pozzi a 373 metri di profondità.

sabato 1 settembre 2012

Alcoa, nessun rinvio chiusura per i lavoratori


La multinazionale svizzera Glencore è interessata a subentrare ad Alcoa nell'impianto sardo, ma non ha al momento presentato alcun impegno scritto. E' quanto emerge da un comunicato del ministero dello Sviluppo economico. La Glencore ha chiesto una settimana di tempo per esaminare meglio il caso. L'appuntamento è fissato al prossimo 5 settembre. Il ministero dello Sviluppo economico ha anche assicurato che i dipendenti di Alcoa e quelli dell'indotto saranno tutelati con appositi ammortizzatori sociali.

"L'avvio delle procedure di spegnimento non è significativo per la produzione e noi speriamo che nei prossimi due mesi si arrivi a un accordo". "Ora - ha aggiunto - aspettiamo questa settimana chiesta da Glencore per sciogliere la riserva. Il 3 settembre intanto incontriamo di nuovo i vertici della società svizzera" Sul vertice con il ministro Passera, ha detto: "E' durato più di due ore. Si è parlato delle strategie per il Sulcis".

L'Alcoa avrebbe detto no alla proposta di rinvio della data di chiusura dello stabilimento. I vertici dell'Azienda avrebbero rifiutato la richiesta di proroga avanzata dal presidente della Regione Sardegna, Cappellacci. Il 3 settembre partiranno come previsto le procedure di arresto della produzione che dovrebbero concludersi il 31 dicembre. La notizia era già stata anticipata dallo stesso Cappellacci, per il quale però non era ancora stata confermata.

Intanto sembra calata la tensione nella miniera di carbone a Nuraxi Figus. Nel corso dell'assemblea generale sarà deciso lo scioglimento del presidio e lo stop all'occupazione dei pozzi a meno 373 metri. Nel corso di un'informativa con i lavoratori i delegati della Rsu Carbosulcis hanno illustrato quanto appreso ieri notte nella riunione col presidente della Regione Ugo Cappellacci, l'assessore dell'Industria Alessandra Zedda e il presidente della Provincia Salvatore Cherchi. "E' stato fatto un passo avanti e c'é una speranza - ha detto Stefano Meletti, Rsu Uil - il progetto che non si doveva più fare dovrà essere rimodulato. Noi staremo attenti, Meletti ha aggiunto che "non ce la sentiamo più di mantenere questo stato di allerta". Giancarlo Sau, altro componente della Rsu, ha spiegato che "l'operato della Rsu sarà quello di una marcatura a uomo e un pressing con le istituzioni affinché ci siano tempi certi". Davanti all'ingresso della miniera ha espresso fiducia anche Luigi Marotto, Rsu Cisl: "Mercoledi non avevamo nulla, oggi c'é una speranza". Nel corso dell'informativa i delegati della Rsu hanno annunciato che una delegazione "porterà un saluto all'assemblea Alcoa in programma a Portovesme". Oggi, intanto, gli operai hanno riaperto il cancello della discenderia che era stato saldato ieri. "Lunedì mattina ci sarà l'assemblea generale - ha spiegato Sau - e quindi si deciderà tutti assieme la ripresa della produzione".
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