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venerdì 22 giugno 2012
Imprenditoria femminile 2012 aspetto giuridico
Dal punto di vista della forma giuridica, l’impresa può essere costituita come: società semplice, società in nome collettivo, società in accomandita semplice, società a responsabilità limitata, società per azioni, società in accomandita per azioni, società cooperativa, sono escluse le società di fatto.
I parametri relativi alla componente femminile dovranno essere mantenuti per almeno 5 anni.
L’imprenditoria femminile accede a fondi speciali erogati dal Ministero per lo Sviluppo Economico ed enti territoriali locali che predispongono ogni anno bandi di concorso appositi per aiutare l’Italia che lavora a crescere e ad aumentare, la capacità di creare imprenditoria per le donne.
Le caratteristiche principali che deve avere una azienda che vuol richiedere fondi per l’Imprenditoria femminile devono essere in primo luogo la partecipazione di donne per almeno 2/3 dell’impresa, che il progetto riguardi determinati settori di sviluppo, ancor meglio se legati ad un progetto innovativo magari promosso dalla stessa regione in cui appartiene l'azienda o sia di supporto al mondo femminile di interesse.
Hanno accesso a tali fondi le cosiddette piccole imprese cioè quelle con meno di 50 dipendenti, la richiesta di fondi per l’Imprenditoria femminile può essere diversa chiaramente a seconda dello scopo. I tipi di agevolazioni previsti sono tre: contributo a fondo perduto, credito d’imposta e finanziamento agevolato.
Fondo perduto: varia in base alle spese effettuate ed alla zona in cui l'impresa opera.
Fino al 60% delle spese ritenute ammissibili nelle zone svantaggiate
Fino al 50% delle spese ritenute ammissibili nelle altre zone
La copertura della spesa ammessa nelle misura di cui sopra, sarà possibile solo se: l'importo ottenuto non superi i 100.000 ECU nell'arco del triennio (de minimis) eventuali altri aiuti finanziari concessi alla stessa impresa a titolo di de minimis, sommati a quello richiesto ai sensi della presente legge, non eccedono il suddetto limite.
Nel caso in cui l'importo di 100.000 ECU venga superato nel triennio, i benefici non potranno superare i limiti massimi stabiliti dall'Unione Europea, calcolati in ESL (equivalente sovvenzione lorda) e relativi all'investimento ammesso; i limiti sono:
Del 40%, 55% o 65% per le aree Ob. 1 (Mezzogiorno)
Del 20% per le zone in deroga all'art. 92.3 c) del Trattato CEE (zone depresse del Centro Nord)
Del 15% per le altre zone.
Credito d’imposta: viene concesso in alternativa al finanziamento a fondo perduto (viene previsto che, su determinato tipo di costi, l’impresa possa usufruire di un credito detraibile dall’imposta lorda nella dichiarazione dei redditi).
Finanziamento agevolato (finanziamento a medio e lungo termine ad un tasso di interesse inferiore a quello di mercato): le agevolazioni riconosciute all’imprenditoria femminile promuovono progetti con un investimento totale tra i € 60.000 e € 400.000.
L’agevolazione per l’imprenditoria femminile è corrisposta per il 50% attraverso il contributo in conto capitale e per l’altra metà attraverso il finanziamento con tasso agevolato al 0,50%. Tale finanziamento non può avere una durata superiore ai 10 anni.
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