Vediamo di chiarire alcuni aspetti in materia di lavoro con l’approvazione della nuova Manovra finanziaria e il Titolo III del decreto legge 138 del 2011 vediamo quelli che interessano a chi cerca lavoro. Uno riguarda il tirocinio formativo e un altro il collocamento obbligatorio .E si aggiunge anche la formazione continua.
Tirocinio formativo.
E’ stabilito dalla nuova legislazione che può essere proposto da un’università, un ente formativo etc solo per un massimo di sei mesi, i quali non sono prorogabili, ed in modo esclusivo a un diplomato o un laureato da non più di dodici mesi.
Vediamo l’ipotesi di un giovane diplomato da più di una anno e iscritto all’università. Questo studente trova un tirocinio di suo interesse e chiede alla sua università di siglare la necessaria convezione con’Azienda pronta ad accoglierlo come tirocinante. Il tirocinio formativo non è esplicitamente previsto dal proprio percorso di studi e quindi è extracurriculare.
In caso di controllo da parte di un ispettore del lavoro, l’università sarebbe passibile di una sanzione che potrebbe arrivare fino all’obbligo dell’assunzione. Evento che non può accadere in quanto tale tirocinio (circolare n. 24 12 settembre 2011) è equiparato al tirocinio curriculare. Quindi è l’abuso del tirocinio da parte delle aziende che si è voluto sanzionare con questa legislazione. La circolare chiarisce, inoltre, che per prevenire gli abusi e un utilizzo distorto di questo strumento formativo, il personale ispettivo responsabile verificherà l’effettiva tipologia del tirocinio e la sua legittimità alla luce della normativa.
Qualora il tirocinio non risulti conforme alla nuova disciplina, il personale ispettivo potrà riqualificare il rapporto come di natura subordinata, con relativa applicazione delle sanzioni amministrative e con il recupero dei contributi previdenziali e dei premi assicurativi omessi.
Quindi i limiti posti dalla manovra riguardano i tirocini non curriculari: sono quelli non inseriti in programmi di alternanza scuola-lavoro o legati a istituti professionali. I master universitari non sono stati toccati. Per tutti gli altri, la norma prevede una sorta di uno-due: possono essere promossi unicamente a favore di neo-diplomati o neo-laureati entro dodici mesi dal conseguimento del titolo di studio E non possono avere una durata superiore a sei mesi, comprese le proroghe.
Collocamento obbligatorio
Per il collocamento obbligatorio è stabilito che la quota obbligatoria di categoria protette rispetto al resto del personale non deve essere calcolata sede per sede ma nel numero complessivo sull’intero organico dell’azienda
Formazione continua
Si è stabilito che si può fare ricorso ai fondi interprofessionali non solo al personale dipendente, come si verificati fino adesso, ma anche per gli apprendisti e ai collaboratori a progetto.
domenica 2 ottobre 2011
Novità in materia di lavoro tirocinio formativo, collocamento obbligatorio e formazione continua
Finestra mobile pensioni 2011
La finestra mobile è una nuova modalità per calcolare le decorrenze pensionistiche dei lavoratori sia pubblici che privati. A distanza di poco più di tre mesi dall’applicazione di tale norma, anche l’Inps ha deciso di illustrare nel dettaglio gli estremi della nuova disposizione.
Dal primo gennaio 2011, i lavoratori dipendenti hanno conseguito il diritto alla decorrenza del trattamento pensionistico di anzianità e vecchiaia dopo 12 mesi dalla data di maturazione dei previsti requisiti anagrafici e contributivi. Per i lavoratori autonomi, invece, la decorrenza è prevista dopo 18 mesi dalla data di maturazione dei requisiti. Quindi le novità della finestra mobile toccano i soggetti che maturano il diritto all'accesso al pensionamento di vecchiaia a 65 anni per gli uomini e a 60 anni per le lavoratrici del settore privato, i lavoratori del settore pubblico che maturano il diritto all’accesso al pensionamento per età e contributi, le lavoratrici iscritte alle forme esclusive dell'assicurazione generale obbligatoria per l'invalidità e la vecchiaia.
Secondo i dati esposti dall’Inps le nuove pensioni hanno registrato un forte calo soprattutto grazie agli interventi della manovra 2010. Secondo questi dati con l'entrata in vigore della finestra mobile e dell'aumento di un anno per l'età minima per la pensione di anzianità nei primi 8 mesi dell'anno, le nuove pensioni sono passate da 257.940 a 208.134 (-19,3%). I dati dimostrano che le riforme hanno funzionato, ha detto il presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua ricordando l'entrata in vigore quest'anno dell'aumento dell'età minima per la pensione di anzianità (a 60 anni per i dipendenti e 61 per gli autonomi) e della cosiddetta finestra mobile ossia 12 mesi di rinvio della decorrenza dal momento del raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia e di anzianità, 18 per gli autonomi.
Sono rimasti bloccati dalla misura sulla finestra mobile soprattutto i lavoratori dipendenti: nei primi otto mesi del 2011 sono usciti con una pensione di vecchiaia solo in 43.221 a fronte dei 68.070 dei primi otto mesi del 2010 (-36,5%) mentre per i coltivatori diretti, artigiani e commercianti i cali sono stati molto meno consistenti (per i commercianti sono state solo 1.000 in meno, tra le 19.829 dei primi 8 mesi 2010 a 18.852 dei primi otto mesi 2011).
"L'Inps chiuderà anche il 2011 con un avanzo finanziario come ha sottolineato il presidente dell’ente di previdenza. "Siamo impegnati perché il piccolo segno meno del bilancio preventivo assestato 2011 diventi un segno più a consuntivo. Le riscossioni aumentano e i dati sull'occupazione ci fanno ben sperare. Anche i dati sulle nuove pensioni sono migliori del previsto. Penso che chiuderemo l'anno in avanzo".
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venerdì 30 settembre 2011
Infortuni sul lavoro 2011 in calo
Definiamo per un attimo l'infortunio sul lavoro.
L'infortunio sul lavoro è un incidente avvenuto in occasione di lavoro a chiunque presti la propria opera, dipendente, collaboratore, familiare, socio, dal quale sia derivata o la morte o l' inabilità permanente o temporanea al lavoro e che comporti l’astensione dal lavoro per più di tre giorni.
Infortuni sul lavoro in calo nei primi 6 mesi del 2011 secondo i dati provvisori dell'Inail: sono stati 372mila, 16mila in meno rispetto allo stesso periodo del 2010 (-4%).
Il calo degli infortuni, secondo i primi dati Inail del semestre, ancora provvisori, è più pronunciato nell'industria (-5,6%) rispetto ai servizi (-3,2%) ed all'agricoltura (-2,6%). "Positivo" il dato delle costruzioni (-5,8%) anche se condizionato dal calo degli occupati nel settore (-4,3%).
Il presidente dell’INAIL Marco Fabio Sartori sostiene che : "La riforma del Welfare continua a dare i suoi frutti", va evidenziato che quel cammino di riforma del sistema che abbiamo iniziato ormai diversi anni fa insieme a tutti gli attori del sistema Welfare continua a dare risultati. Se, infatti, ogni singolo incidente è sempre un dramma per il lavoratore che lo vive e per la sua famiglia, non possiamo non sottolineare che i dati riferiti agli infortuni nel primo semestre 2011 - con tutta la prudenza statistica del caso - testimoniano una sempre crescente attenzione sia da parte dei lavoratori che dei datori di lavoro alla tematica della sicurezza".
L'analisi delle varie attività economiche evidenzia riduzioni diffuse, ma di diversa intensità: il calo degli infortuni è più pronunciato nell'industria (-5,6%) rispetto ai servizi (-3,2%) e all'agricoltura (-2,6%). Da sottolineare, peraltro, è che per tutti i rami di attività l'Istat registra un lieve aumento occupazionale (compreso tra +0,2% e +0,4%). Positivo il dato delle costruzioni (-5,8%), anche se condizionato dalla crisi occupazionale del settore (-4,3%). Per i casi mortali si è registrata una sostanziale stabilità dei dati, con un aumento o una diminuzione di poche unità nei diversi rami di attività.
Alla luce di questi risultati è bene puntare a una diffusione sempre più minuziosa e mirata delle azioni di prevenzione. Dieci anni di progressi non bastano: ed è sempre improrogabile un ulteriore salto di qualità ossia raggiungere grazie a una nuova politica della prevenzione pere il rapporto INAIL, si consiglia di visitare il sito dell’Ente.
Per verificare i dati degli infortuni sul lavoro del primo semestre del 2011 si può anche visitare la pagina del Ministero del Lavoro e delle Politiche .
L'infortunio sul lavoro è un incidente avvenuto in occasione di lavoro a chiunque presti la propria opera, dipendente, collaboratore, familiare, socio, dal quale sia derivata o la morte o l' inabilità permanente o temporanea al lavoro e che comporti l’astensione dal lavoro per più di tre giorni.
Infortuni sul lavoro in calo nei primi 6 mesi del 2011 secondo i dati provvisori dell'Inail: sono stati 372mila, 16mila in meno rispetto allo stesso periodo del 2010 (-4%).
Il calo degli infortuni, secondo i primi dati Inail del semestre, ancora provvisori, è più pronunciato nell'industria (-5,6%) rispetto ai servizi (-3,2%) ed all'agricoltura (-2,6%). "Positivo" il dato delle costruzioni (-5,8%) anche se condizionato dal calo degli occupati nel settore (-4,3%).
Il presidente dell’INAIL Marco Fabio Sartori sostiene che : "La riforma del Welfare continua a dare i suoi frutti", va evidenziato che quel cammino di riforma del sistema che abbiamo iniziato ormai diversi anni fa insieme a tutti gli attori del sistema Welfare continua a dare risultati. Se, infatti, ogni singolo incidente è sempre un dramma per il lavoratore che lo vive e per la sua famiglia, non possiamo non sottolineare che i dati riferiti agli infortuni nel primo semestre 2011 - con tutta la prudenza statistica del caso - testimoniano una sempre crescente attenzione sia da parte dei lavoratori che dei datori di lavoro alla tematica della sicurezza".
L'analisi delle varie attività economiche evidenzia riduzioni diffuse, ma di diversa intensità: il calo degli infortuni è più pronunciato nell'industria (-5,6%) rispetto ai servizi (-3,2%) e all'agricoltura (-2,6%). Da sottolineare, peraltro, è che per tutti i rami di attività l'Istat registra un lieve aumento occupazionale (compreso tra +0,2% e +0,4%). Positivo il dato delle costruzioni (-5,8%), anche se condizionato dalla crisi occupazionale del settore (-4,3%). Per i casi mortali si è registrata una sostanziale stabilità dei dati, con un aumento o una diminuzione di poche unità nei diversi rami di attività.
Alla luce di questi risultati è bene puntare a una diffusione sempre più minuziosa e mirata delle azioni di prevenzione. Dieci anni di progressi non bastano: ed è sempre improrogabile un ulteriore salto di qualità ossia raggiungere grazie a una nuova politica della prevenzione pere il rapporto INAIL, si consiglia di visitare il sito dell’Ente.
Per verificare i dati degli infortuni sul lavoro del primo semestre del 2011 si può anche visitare la pagina del Ministero del Lavoro e delle Politiche .
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