domenica 29 gennaio 2012

Lavoro e professioni con internet

Nel mondo di internet molti progetti validi che permetterebbero di lavorare e guadagnare online non riescono ad essere portati avanti a causa del ritardo di sviluppo delle nuove professioni.
Per riuscire a sviluppare un vera idea di business online è necessario trovare degli esperti competenti in tutti gli ambiti, che riescano a svolgere nel migliore dei modi i compiti e le funzioni che il nuovo business comporta: quali specialisti di rete internet; esperti dell’informazione; specialisti di tecnologie informatiche; webmaster (progettisti e realizzatori di siti web ); esperti di web marketing e di vendita online.
Esaminiamo le professioni che confluiscono al mondo del lavoro di internet:
La figura del project manager sovrintende alla realizzazione di tutte le applicazioni tecnico-tecnologiche e commerciali e compete a lui trasformare le idee in vere opportunità di lavoro visto come produttività.
Il redattore online deve progettare il sito dal punto di vista editoriale predisponendone i testi da utilizzare nelle pagine web. Ed è sua cura provvedere alla corrispondenza dell’impaginazione e della veste grafica con i testi che scrive.
La figura di Grafico web ha il compito di progettare, realizzare immagine e grafici, nonché fare l’animazione che deve essere l’anima del sito web.
Pubblicitario web ha il compito di realizzare la pubblicità che deve comporre nel web e deve sviluppare e gestire gli interventi di web marketing che sono necessari e deve essere un esperto della promozione via internet. E’ opportuno che il datore di lavoro configuri ai lavoratori online delle ipotesi di contratto di lavoro che possono andare da una attività a tempo parziale, o ad una forma di prestazione lavorativa con contratto di lavoro occasionale o con un contratto di lavoro a progetto.
In questo momento i Social Network sono diventati elementi importanti del nuovo mercato del lavoro e rappresentano sempre più spesso canali complementari per contattare nuovi candidati, ottimizzando i tempi di networking quindi bisogna curare  la propria immagine su Facebook LinkedIn, e Twitter.
Ad utilizzare i social network per trovare e monitorare nuovi candidati possono essere le aziende ed i selezionatori, che grazie a community come Facebook riescono ad avere informazioni, che a volte sono positive ed altre negative, sugli eventuali futuri candidati.

sabato 28 gennaio 2012

EURES, il portale per lavorare e cercare lavoro all’estero

EURES (European Employment Services - Servizi europei per l'impiego) è una rete creata per facilitare la libera circolazione dei lavoratori all'interno dello Spazio economico europeo, a cui partecipa anche la Svizzera. La rete è coordinata dalla Commissione europea, Eures che  è un portale finanziato dall’Unione Europea che funziona come una vera e propria banca dati per chi cerca una occupazione all’estero. Eures si rivolge sia alle aziende che ai potenziali candidati, raccogliendo offerte di lavoro e curricula provenienti da tutta Europa. Il servizio è totalmente gratuito.
Attraverso il portale EURES è possibile avere accesso alle informazioni relative alla mobilità professionale, agli strumenti per la ricerca di lavoro e ad un notevole numero di consulenti. Per farlo basta andare nella sezione riservata ed interesse.
E cliccando sulla finestra Cercare un lavoro è possibile avere accesso a offerte di lavoro. Gli annunci si lavoro sono aggiornati in tempo reale e arrivano da ben trentuno Paesi. Oltre all’Unione Europea, infatti, hanno aderito al progetto anche Norvegia, Liechtenstein, Islanda e Svizzera.
Inoltre registrandosi gratuitamente su My EURES per i candidati alla ricerca di un lavoro all’estero è possibile creare il proprio CV e renderlo disponibile ai datori di lavoro registrati e ai consulenti EURES, aiutando i datori di lavoro a trovare candidati idonei. E con un account personale il portale permette di pubblicare annunci e Cv, fornire informazioni sul proprio profilo e ricevere risposte via email. I candidati possono creare i profili di ricerca e ricevere un avvertimento via e-mail quando si presenta un lavoro che corrisponde a uno di quei profili. Il servizio CV On-line di EURES, disponibile in tutte le lingue dell'Unione europea, dà la possibilità di pubblicare il proprio CV e di renderlo visibile ai consulenti EURES e ai datori di lavoro registrati. Aprendo un account My EURES, i datori di lavoro possono cercare tra i CV dei candidati, creare e memorizzare profili di ricerca e ricevere avvisi via e-mail.
Mentre accedendo alla sezione Vita e lavoro è possibile trovare tutte le informazioni necessarie per essere informato al meglio sul mercato dell'occupazione e le condizioni di vita e di lavoro nei paesi aderenti allo Spazio economico europeo. E scoprire quali sono le università straniere più adatte per continuare uno specifico corso di studi.
I principali obiettivi di EURES sono: informare, orientare e consigliare i lavoratori candidati alla mobilità sulle possibilità di lavoro e sulle condizioni di vita e di lavoro nello Spazio economico europeo;assistere i datori di lavoro che intendono assumere lavoratori di altri paesi; fornire informazioni e assistenza a chi cerca e offre lavoro nelle regioni transfrontaliere.
Tra le azioni europee per far fronte alla crisi e aiutare gli Stati in difficoltà, sono previsti per il 2012-2013 nuovi finanziamenti ad Eures per facilitare l’assunzione di 5.000 ragazzi in Paesi diversi dal proprio. I fondi supporteranno il programma «Il tuo primo posto di lavoro Eures», nell’ambito dell’iniziativa comunitaria Opportunità per i Giovani. Per saperne di più su Eures si coniglia di visitare il salone Io Lavoro che si terrà il 16 e 17 marzo a Torino nel il sito http://www.iolavoro.org/.
I consiglieri EURES sono specialisti che offrono i tre servizi fondamentali di EURES, informazione, assistenza e collocamento, a chi cerca lavoro e ai datori di lavoro interessati al mercato professionale europeo. Essi hanno acquisito un'esperienza specializzata in questioni pratiche, giuridiche e amministrative legate alla mobilità a livello nazionale e transfrontaliero. I consulenti lavorano nei servizi pubblici per l'impiego di ciascun paese o in seno ad altre organizzazioni partner della rete EURES.

domenica 22 gennaio 2012

“Ora riforma del mercato del lavoro. L’art 18 non deve essere tabù”

"Per anni si sono rispettati gli interessi delle singole categorie, che però hanno dato luogo a una gabbia che danneggia il Paese, che sprofonda". Lo ha detto il premier Mario Monti alla trasmissione di Lucia Annunziata a "1/2 Ora", su Rai Tre. Il premier ha parlato anche di mercato del lavoro, "bisogna riformarlo a favore dei giovani", e l'articolo 18, "non deve essere un tabù". Monti si è soffermato poi sullo scorporo della Snam, su cui "non si è mai osato andare avanti", e sulle semplificazioni, che "migliorano la condizione delle imprese".

Per Monti, liberalizzazioni e lavoro sono legati - "C'é un legame stretto tra l'operazione decisa venerdì e quello che avvieremo domattina a Palazzo Chigi". "L'Italia sta o non sta nel mercato internazionale per la sua capacità di collocare i suoi prodotti. Nel determinare il costo dei prodotti entrano tante cose, il lavoro in modo importante". Monti, con semplificazioni migliora condizione imprese - Varato il decreto concorrenza-infrastrutture e "avere la prossima settimana le semplificazioni vuol dire che la condizione delle imprese è destinata a migliorare: risparmieranno sui costi".

Sul problema del mercato del lavoro ha detto il premier che bisogna riformalo a favore dei giovani - "Dobbiamo riformare il mercato del lavoro a favore dei giovani". "Tutto si lega. Più agiamo su altre cose meno dobbiamo agire sul lavoro che però è quota molto grande dei costi delle imprese".

In questi ultimi anni e grazie anche alla legge Biagi, il mercato del lavoro è diventato sempre più flessibile: è l’effetto è stato che molte più persone lavorano. Ma Il problema del mercato del lavoro è che la flessibilità del lavoro è stata raggiunta imponendo un costo considerevole ai giovani, mentre i lavoratori più anziani continuano ad essere protetti da contratti a tempo indeterminato. E, se occupati in imprese con più di quindici dipendenti preservati dall’ articolo 18 dello Statuto dei lavoratori  che ne sancisce la difficoltà di licenziare. E se poi la loro azienda è in difficoltà li soccorre la cassa integrazione, un istituto estraneo alla gran maggioranza dei giovani.
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