sabato 18 agosto 2012

Cassa integrazione per i lavoratori Wind Jet

«Tutti i dipendenti della Windjet stanno firmando la cassa integrazione a tempo indeterminato, perché la compagnia potrebbe anche bluffare e magari sta prendendo tempo perché spera ci sia qualche acquirente», ha detto Alessandro Grasso, responsabile Trasporto aereo della Filt Cgil, mentre nell'aeroporto di Catania continua il presidio dei dipendenti della compagnia, dopo lo stop ai voli deciso dalla compagnia low cost.

Nei prossimi giorni, anche i piloti, i tecnici e gli assistenti di volo di Wind Jet entreranno nella richiesta di cassa integrazione straordinaria. La procedura e' stata già avviata solo per gli impiegati amministrativi della compagnia. I dipendenti della low cost catanese sono in tutto 504. Cgil, Cisl, Uil, Ugl e le loro federazioni di categoria "terranno altissima l'attenzione nelle prossime ore e nei prossimi giorni affinché tutti i lavoratori dipendenti vengano tutelati soprattutto se il prossimo passaggio sarà la newco e tutti i lavoratori dovranno esserne coinvolti", si legge in una nota. Venerdì 24 agosto, intanto, dovrebbe esserci un ulteriore incontro al ministero con le segreterie nazionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Ugl, che per quella data si attendono dal governo comunicazioni circa lo stato di avanzamento delle iniziative per la continuità aziendale annunciate da Wind Jet. I sindacati chiedono alla compagnia "chiarimenti rispetto a come intende procedere, con quali partner e con quali garanzie per i 504 lavoratori dipendenti". Sabato 25 agosto nell'aeroporto di Catania si svolgerà un'assemblea dei lavoratori di Wind Jet per valutare le risposte di azienda e governo. I lavoratori, che intanto mantengono il loro presidio nello scalo di Fontanarossa, decideranno poi sulle iniziative da intraprendere.

martedì 14 agosto 2012

Lettera dei lavoratori di Wind Jet


"Il dossier con Wind Jet non si può riaprire". Lo ha detto l'ad di Alitalia, Andrea Ragnetti, entrando al Ministero dello sviluppo economico. "Con loro non c'é più nessuna possibilità di ricominciare alcun tipo di dialogo". Ragnetti ha respintoe ogni accusa rivolta in questi giorni ad Alitalia: "Soltanto un ingenuo - ha detto - può pensare che Alitalia abbia cercato scientemente di far fallire Wind Jet, che invece è fallita o fallirà semplicemente per cattiva capacità gestionale".

Noi non ci arrendiamo. Continuiamo a lottare perché con noi non si ferma solo Wind Jet, ma un intero aeroporto e tutte le imprese che grazie a lei sono nate e cresciute". E' un passo di un volantino distribuito nell'aeroporto di Catania dai lavoratori della Wind Jet che continuano a protestare nello scalo dopo lo stop ai voli della compagnia low cost. "Chiediamo la vostra solidarietà - continuano nel volantino i lavoratori della Wind Jet - perché vi abbiamo portato con noi ovunque, perché e c on noi che la Sicilia ha iniziato a volare. Vogliamo continuare a farlo oggi e domani". " Wind Jet e Alitalia - conclude il volantino - lasciano tutti a terra: le famiglie di migliaia di siciliani senza più futuro e tutti voi passeggeri senza più i vantaggi di una compagnia low cost".

Il Codacons ha diffidato tutti i principali circuiti di pagamento delle carte di credito, Visa, Diners, Mastercard, American Express, Abi e le associazioni di categoria delle agenzie di viaggio, Fiavet, Assotravel e Assoviaggi a non riversare alla compagnia aerea Wind Jet il denaro incassato dai consumatori per l'acquisto dei biglietti di viaggio. "Essendo i voli bloccati, infatti, rigirare i soldi a Wind Jet per il pagamento di tali biglietti configurerebbe il reato di appropriazione indebita e truffa aggravata", dice il presidente del Codacons, Carlo Rienzi. Il Codacons ha annunciato fin d'ora che, se la diffida non sarà recepita, denuncerà per appropriazione indebita e truffa ogni singola agenzia di viaggio o gestore di carta di credito che riverserà a Wind Jet le somme incassate dai consumatori dopo, e nonostante, il blocco dei voli.

lunedì 13 agosto 2012

Laureati senza lavoro, è boom: +41%




L'Istat ha  evidenziato quanto si sia ristretto il campo delle opportunità nel lavoro più qualificato. In Italia, secondo l'istituto, nel primo trimestre del 2012 si è rilevato un vero e proprio boom di disoccupati laureati: sono 304 mila le persone con un titolo di laurea e post laurea in cerca di lavoro.

E' quanto emerge da dati Istat sul primo trimestre 2012. Si tratta del livello più alto almeno dal 2004, periodo fino al quale sono disponibili i dati. Su base annua il rialzo è del 41,4%. La maggior parte sono donne (185 mila).

Quindi tra i 2,8 milioni di disoccupati dei primi tre mesi dell'anno non mancano coloro che hanno studiato per anni e anni, anzi. Naturalmente il numero dei laureati è in crescita e ha raggiunto quasi i 6 milioni. Infatti sono in rialzo anche gli occupati con i massimi titoli di studio, pari a 4 milioni 187mila, ma il loro incremento annuo (+3,5%) è nettamente più esiguo rispetto all'allargamento della disoccupazione. Un'altra buona parte di laureati, fatta di 1 milione 444mila persone (+2,8% su base tendenziale), rientra nella zona grigia dell'inattività, coloro che né hanno né cercano un lavoro. Un fenomeno, ovviamente, su cui pesa anche lo scoraggiamento.
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