martedì 5 aprile 2011

Cliclavoro: il portale istituzionale del lavoro

Cliclavoro è il portale istituzionale per chi cerca e per chi offre lavoro. Il portale del  Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che è stato realizzato per favorire e migliorare la domanda e l’offerta di lavoro collegata con i sistemi delle imprese, dell’istruzione, della formazione e delle politiche sociali.
L’obiettivo principale di Cliclavoro dovrebbe essere di garantire a tutti gli operatori del mercato del lavoro un accesso semplice ed immediato ad un catalogo completo e dettagliato di informazioni e servizi per il lavoro, disponibili in un sistema informativo condiviso e cooperativo.
Attraverso il portale istituzionale, sia gli aspiranti lavoratori che i datori di lavoro possono, pubblicare candidature ed offerte di lavoro ed effettuare ricerche per entrare in contatto con chi cerca o offre lavoro attraverso il sito www.cliclavoro.gov.it/, pagina Servizi. Tra le novità del portale, la vetrina delle opportunità per lavorare nelle pubbliche amministrazioni, la banca dati dei percettori di sostegno al reddito e un’area informativa e di comunicazione.
Cliclavoro consente di:
visionare tutte le opportunità di lavoro presenti sul web, messe a disposizione da un motore di ricerca; quindi, contattare direttamente gli operatori o le aziende che le hanno inserite e le stesse aziende possono inserire direttamente sul portale le proprie opportunità di lavoro;
visionare i curricula dei laureati delle università pubbliche e private e quelli dei diplomati delle scuole superiori pubbliche e private.
Il portale lavoro “a portata di clic” con tutte le informazioni e i servizi sia per il lavoratore e che per le aziende si trova al seguente indirizzo online
Ed è sicuramente  uno strumento efficace per garantire la circolazione delle informazioni per l'insieme del sistema lavoro.

Il portale del Ministero del Lavoro è predisposto per che mira  ad una nuova occupazione e  può effettuare una ricerca per professioni dei concorsi pubblici ma anche proporsi per un impiego nel privato attraverso la ricerca per qualifica e per luogo. L’obiettivo del nuovo portale online, come ha già spiegato il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi è quello di renderlo semplice sia per la  domanda che per l’ offerta di lavoro.

domenica 3 aprile 2011

CCNL: che cosa è?

Il contratto collettivo nazionale di lavoro detto in modo abbreviato CCNL è il contratto stipulato a livello nazionale con i sindacati e i datori di lavoro, che predeterminano congiuntamente la disciplina dei rapporti individuali di lavoro e aspetti delle relazioni presente nel luogo di lavoro (orari di lavoro, particolari permessi, sicurezza sul lavoro ed aspetti che rappresentano cambiamenti nell’ambito dell’azienda presa di coscienza e conoscenza delle linee politiche e di intervento in determinati settori dell’azienda (evoluzioni strategiche).
Nel settore del pubblico impiego il CCNL è stipulato tra le rappresentanze sindacali dei lavoratori e l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN), che rappresenta per legge l’Amministrazione Pubblica, l’ente di appartenenza nella contrattazione collettiva.
La funzione del CCNL è di dettare dei minimi economici e normativi validi per tutti i lavoratori di un determinato  settore è garantire, in quasi tutti gli ordinamenti che prevedono l'istituto, da specifiche procedure volte ad estendere le norme collettive a tutti i soggetti.
Il rapporto di lavoro è disciplinato da una molteplicità di fonti: legge, contratti collettivi e contratto individuale. Ricordiamo che il CCNL non ha mai efficacia abrogativa nei confronti delle leggi ordinarie, salvo il caso di recepimento delle disposizioni del contratto in un atto avente forza di legge.
Il CCNL deve essere interpretato secondo i criteri ermeneutici dettati dal codice civile agli artt 1362 e seguenti. L'interprete deve quindi ricercare la "comune volontà delle parti", riferendosi: all'elemento letterale delle clausole; al comportamento complessivo delle parti, anche posteriore alla conclusione del CCNL; al contesto contrattuale, interpretando le clausole del contratto le une per mezzo delle altre.
Vediamo i CCNL più significati per numero di dipendenti e per l’omogeneità dei lavoratori che né fanno parte sono: CCNL commercio, il contratto collettivo dei metalmeccanici, la tanto discussa scuola ed il turismo , oltre a tanti altri CCNL presenti nel panorama del lavoro.

domenica 27 marzo 2011

Collegato al lavoro novità sui permessi e congedi

Il collegato al lavoro del 2010 ha introdotto numerosi elementi di innovazione nel sistema del lavoro pubblico e privato , quindi modifiche che riguardano sia i dipendenti pubblici che i dipendenti privati. e fra le molte disposizioni in materia di lavoro, per alcune delle quali il governo è delegato ad emettere propri provvedimenti, il testo contiene modifiche all’articolo 33 della legge 104/1992 relativo ai permessi ai lavoratori che assistono familiari con handicap grave.
Chi sono i beneficiari dei permessi?
La legge 104/1992, che regolamenta i permessi sui portatori di handicap, sono stati modificati art 33  (permessi per l’assistenza a portatori di handicap in situazione di gravità);
la fruizione dei permessi – congedi con la nuova normativa è limitata ai coniugi, parenti o affini entro il secondo grado, tranne il caso in cui i genitori o il coniuge della persona da assistere abbiano superato i 65 anni o siano deceduti o mancanti, o siano anche loro affetti da grave disabilità. Inoltre  viene reso esplicito il divieto di riconoscere a più di un lavoratore il diritto di assistere la stessa persona (tranne il caso di assistenza a figli con handicap grave);
E’ fatto esplicitato il diritto a scegliere la sede lavorativa più vicina al proprio domicilio viene trasformato nel diritto a scegliere la sede lavorativa più vicina al domicilio della persona da assistere.
Prima di questa legge era presente sia nella pubblica amministrazione che nel settore privato un enorme esasperazione nelle richieste di questi congedi, infatti ne beneficiava,  i tre giorni di permesso erano  riconosciuti al malato, oppure a un qualunque parente entro il terzo grado.
Adesso i tre giorni di permesso non possono essere riconosciuti a più di una persona per assistere uno stesso familiare, a meno che non si tratti di due genitori per l'assistenza del figlio, che possono usufruirne alternativamente.
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