sabato 9 giugno 2012

Turismo lavoro stagionale 2012


Firmata la nuova intesa che rinnova il settore del turismo, che rispetto al 2008 vengono contemplate nuove professioni, dal pizzaiolo agli addetti all’accoglienza, la nuova disciplina dei contratti di apprendistato dovrebbe favorire l’occupazione e la formazione di figure professionali.
Grazie all’accordo firmato da Federturismo Confindustria e Aica e dalle organizzazioni sindacali, vengono contemplate, all’interno dell’apprendistato figure specifiche dell’industria turistica e alberghiera. Nello specifico, si possono contemplare figure come l’addetto ai piani, addetti alla produzione, manutenzione e ricevimento. Oltre ai camerieri, saranno disciplinati contratti come governanti, cuoco, chef, pizzaiolo, pasticciere e altre figure.

L‘accordo per i nuovi contratti di apprendistato professionalizzanti  contempla inoltre, l’addetto ai servizi di spiaggia, addetto all’animazione e ai servizi marinareschi, contabili e affini all’area amministrativa dell’azienda, figure professionali nell’ambito del marketing, dei servizi pubblicitari, grafica e web.
Per gli apprendisti che lavorano solo per alcuni mesi e completano il proprio percorso formativo negli anni successivi, con la sommatoria di periodi di lavoro dislocati entro un arco temporale molto lungo. È l'apprendistato stagionale: una forma contrattuale disciplinata dal contratto collettivo del turismo, che in passato è stata molto controversa, perché secondo alcune voci critiche la durata stagionale non era compatibile con la finalità formativa del contratto. Questi dubbi sono stati superati con il Testo Unico sull'apprendistato (Dlgs 167/2011): la riforma, pur affermando in generale il principio che l'apprendistato è un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, e quindi si svolge con un percorso unitario privo di interruzioni, ha riconosciuto un'eccezione per i datori di lavoro che svolgono la propria attività in cicli stagionali. Per queste aziende, la riforma sancisce espressamente la possibilità di assumere apprendisti con contratti a termine, secondo le condizioni previste dai contratti collettivi nazionali di lavoro.

I nuovi contratti potranno durare da 36 a 48 mesi, con iscrizione ai fondi di assistenza sanitaria del settore turismo. La retribuzione sarà pari al’80% di quanto previsto per il lavoratore qualificato e potrà raggiungere, entro il 4anno, il 95%. Gli apprendisti stagionali potranno beneficiare del diritto di precedenza per la riassunzione nella stagione successiva e potranno prestare servizio anche per brevi periodi tra una stagione e l’altra. Il diritto di precedenza non si applica ai lavoratori licenziati dalla stessa azienda per giusta causa. L'accordo del turismo chiarisce anche che si devono computare nel periodo di durata massima del contratto le eventuali prestazioni di breve durata svolte tra una stagione e l'altra; pertanto, anche durante questi periodi si applicherà la disciplina dell'apprendistato.

L'accordo collettivo è disciplinato dall'intesa con il quale il 17 aprile 2012 le parti sociali del turismo hanno attuato l'apprendistato professionalizzante. Questa riprende le esperienze degli anni passati, prevede che sia possibile articolare lo svolgimento dell'apprendistato in più stagioni, con più rapporti a tempo determinato. La norma è immediatamente applicabile, e quindi già da questa stagione estiva gli operatori turistici possono attivare il contratto: la forma da usare sarà quella ordinaria, con la particolarità che il contratto di lavoro avrà una data di scadenza predeterminata.

Nei periodi di lavoro stagionale dovrà essere comunque adempiuto l'obbligo di formazione. L'intesa del 17 aprile prevede che per gli apprendisti stagionali debba essere riproporzionato, in base alla durata del rapporto, il monte ore di formazione previsto in generale per gli apprendisti ordinari. Questo monte ore varia, in funzione dei livelli di inquadramento, dalle 40 alle 80 ore medie annue, per quanto riguarda la formazione tecnico professionale e specialistica.

venerdì 8 giugno 2012

Regione Lazio merito garantito prorogati i termini

Sono stati prorogati i termini per la presentazione delle domande per le borse di studio Merito Garantito

Ancora due settimane di tempo per presentare domanda per le borse di studio stanziate dalla Regione Lazio con l’obiettivo di sostenere gli studenti più meritevoli figli di lavoratori svantaggiati, percettori di cassa integrazione, mobilità, disoccupazione o precari.

Quest’anno possono partecipare anche gli studenti delle medie e delle università; gli studenti delle scuole secondarie di primo e di secondo grado e gli studenti universitari iscritti all'anno scolastico 2011/2012 riceveranno, rispettivamente, borse di studio pari a 300, 500 e 800 euro, in aggiunta a quelle concesse dall'istruzione.

Merito garantito premia l’impegno nello studio e allo stesso tempo va incontro a quelle famiglie in difficoltà economica; una misura di welfare aziendale che conferma l’attenzione della giunta regionale non solo nei confronti del lavoratore ma verso tutto il nucleo familiare.

Le domande possono essere presentate fino a venerdì 15 giugno 2012 ore 16.00 .

Per ulteriori informazioni: www.portalavoro.regione.lazio.it/portalavoro/

Lavoro sui licenziamenti: nuovo scontro Camusso Fornero


"Il ministro Fornero ha una passione per i licenziamenti che dimostra una non particolare sensibilità per i problemi della crisi". Così il segretario della Cgil, Camusso, spiegando che sullo sviluppo c'è la sensazione che "il governo abbia scelto la linea di tanti microinterventi. Sembra di trovarci di fronte ad una Tremonti quater, ma già la ter non andava bene". Camusso ha parlato anche di fisco: "Non si fa una cosa fondamentale: la tassazione delle rendite sui grandi patrimoni".

Fornero, ministro del Lavoro, ha replicato in modo indiretto alla Camusso, leader della Cgil: "Vogliamo un mercato del lavoro che porti dentro,con contratti di flessibilità, quelli che sono ai margini del mercato". E spiega: "Non è dal gusto per il licenziamento che nasce la riforma ma dalla volontà di creare un mercato del lavoro dinamico, che dia migliori performance per tutti". E a chi le chiede un commento diretto a Camusso che l'ha accusata di avere "la passione di licenziare" dice:"Non commento frasi che si commentano da sole".

L'attacco arriva dal segretario della Cgil a margine di un convegno alla Camera dei Deputati. La Camusso - interpellata dai giornalisti sul riequilibrio delle norme sul lavoro tra il settore pubblico e quello privato a margine della presentazione dei «Discorsi parlamentari» di Giulio Pastore, il segretario Cgil ha risposto: «Ogni volta che il ministro del Welfare parla del lavoro pubblico si dimentica che il datore di lavoro pubblico e il datore di lavoro privato non sono gli stessi e che loro dovrebbero intervenire per modificare l'insieme delle norme fatte dal governo precedente che hanno sottoposto nuovamente  il rapporto di lavoro pubblico alla politicizzazione invece che all'essere un contratto di lavoro effettivo». Immediata la replica del ministro: «Non mi sembra di dover commentare una frase che si commenta da sola» ha detto Elsa Fornero.

Quanto sta avvenendo in tema di lavoro pubblico, ha continuato il numero uno del sindacato di corso d'Italia «dimostra che questo governo, invece di affrontare le emergenze e adottare strategie utili per la crescita, preferisce seguire gli attacchi qualunquistici che stanno investendo i lavoratori pubblici. Un atteggiamento irresponsabile che contrasta con le esigenze che derivano dai necessari processi di riforma della pubblica amministrazione, a partire dal fornire risposte serie ai tanti lavoratori precari». Per Camusso «il dualismo del mercato del lavoro che il ministro del Lavoro Fornero dice a parole di non volere perseguire in realtà è quello che rischia di manifestarsi sui temi del lavoro se, come sta avvenendo, il governo non manterrà l'impegno assunto con l'accordo del 3 maggio e la conseguente adozione della legge delega. Se dovesse proseguire questo inspiegabile e inaccettabile ritardo si aprirà, di certo più celermente, un ulteriore fronte di scontro con il governo», ha concluso.
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