giovedì 18 novembre 2010

Il Lavoro interinale: un'opportunità per chi cerca lavoro

Ormai il mondo del lavoro richiede il concetto di flessibilità: un concetto che si traduce in un radicale cambiamento del modo di pensare del passato, rivolto al posto fisso, a favore di  altre tipologie di contratti di lavoro (atipici). Ed in questo contesto sono nate le agenzie per il lavoro interinale.
  • Che cosa sono le agenzie interinali?
Sono agenzie private e, a differenza dei centri per l’impiego, un lavoratore può iscriversi a tutte le agenzie per il lavoro che ritenga opportune.
  • Che cosa offrono?
Le agenzie interinali si propongono di offrire alle aziende un insieme di strumenti innovativi per trovare le proprie risorse che garantiscano la trasparenza del mercato del lavoro, in modo da offrire nuovi canali di inserimento soprattutto ai disoccupati, a chi è in cerca della prima occupazione, a chi è in cerca di uno sviluppo di carriera.
  • Come è il contratto?
Questa tipologia di contratto di lavoro rispetto alle forme tradizionali vede coinvolte tre figure: il lavoratore, l’impresa e l’agenzia per il lavoro interinale che funge da intermediario tra la domanda e l’offerta di lavoro, svolgendo un ruolo che in passato era stato monopolio del Centro per l’impiego (ufficio di collocamento) che avevano una caratterizzazione locale.
L’azienda stipula con l’agenzia interinale un contratto di lavoro ad interim (prestazioni professionali), per un periodo di tempo determinato. Con questo contratto, il lavoratore non dipende dall’impresa ma dall’agenzia e sarà quest’ultima a corrispondergli la retribuzione che dovrà in ogni caso corrispondere a quella degli impiegati presenti all’interno dell’impresa, poiché il legislatore allo scopo di evitare norme discriminatorie ha equiparato il livello retributivo del lavoratore temporaneo a quello dei lavoratori dipendenti.

martedì 16 novembre 2010

CONTRATTO DI INSERIMENTO CHI DEVE ESSERE INTERESSATO?

Il contratto di inserimento ha lo scopo di inserire nel mondo del lavoro determinate categorie di persone, attraverso un progetto individuale di adattamento delle competenze professionali del singolo a un determinato contesto lavorativo. Il momento centrale del contratto è la redazione del piano di inserimento lavorativo, che deve garantire l'acquisizione di competenze professionali attraverso la formazione.
Questa fattispecie contrattuale si pone l’obiettivo di garantire l’inserimento (o la ricollocazione) nel mercato del lavoro di soggetti socialmente più deboli.

Chi sono i lavoratori interessati?
Questo contratto di lavoro potrà essere stipulato nei seguenti casi:
giovani di età compresa dai 18 ai 29 anni;
disoccupati di lunga durata da 29 a 32 anni, soggetti che, dopo aver perso un posto di lavoro o cessato un’attività di lavoro autonomo, siano alla ricerca di una nuova occupazione da più di un anno;
lavoratori con più di 50 anni privi di un posto di lavoro;
lavoratori che intendono riprendere un’attività e che non hanno lavorato per almeno due anni;
donne di qualsiasi età che risiedano in aree geografiche disagiate, in cui il tasso di occupazione femminile sia inferiore di almeno il 20% rispetto a quello maschile oppure il cui tasso di disoccupazione sia superiore del 10%;
persone diversamente abili ossia colpite da un grave handicap fisico, mentale o psichico.

Quali possono essere i datori di lavoro?
Enti pubblici economici, imprese e loro consorzi; gruppi di società aggregazioni di imprese che, se pur formalmente indipendenti, risultano assoggettate alla direzione di una società capogruppo, la quale direttamente o indirettamente le controlla, coordinandole per il raggiungimento di un interesse economico unitario e comune a tutto il gruppo; Associazioni professionali socio-culturali e sportive; Fondazioni; Enti di ricerca pubblici e privati; Organizzazioni e associazioni di categoria.

Chi può usufruirne?
Quei datori di lavoro che hanno mantenuto in servizio almeno il 60% dei lavoratori il cui medesimo contratto sia venuto a scadere nei 18 mesi precedenti la nuova assunzione. Ossia: dimissionari; licenziati per giusta causa; coloro che, al termine del rapporto di lavoro, abbiano rifiutato la proposta di rimanere in servizio con rapporto di lavoro a tempo indeterminato; quelli con contratto risolto nel corso o al termine del periodo di prova.

Per ulteriori informazioni invito a visitare il sito Mondo lavoro.

lunedì 15 novembre 2010

Volantinaggio: un'idea per guadagnare qualcosa

Spesso tra i giovani ed i giovanissimi c'è la voglia di avere un lavoro ad ogni costo: qualche occasione arriva dal volantinaggio. Soprattutto per far conoscere offerte dei supermercati, negozi che propongono “eccezionali occasioni” e  per chi ha in mente di fare operazioni di marketing.
A volte negli annunci si dice: “La persona che stiamo cercando sarà inserita nel dipartimento marketing e avrà tra i suoi compiti l'implementazione e il controllo delle azioni di marketing”, a volte si parla di “azienda specializzata nella pubblicità vogliosa di ampliare le sue conoscenze”. Fino a dire offerte professionali per il "volantinaggio" elencando le diverse località dove è possibile svolgere il lavoro.
Comunque è giusto saper che chi svolge attività di volantinaggio deve essere a conoscenza che: il volantino che verrà distribuito deve riportare sul frontespizio l’esatta e ben visibile indicazione del nome e del domicilio legale dello stampatore nonché dell’anno di effettiva pubblicazione.
Per evitare problemi durante il volantinaggio, nei giorni che precederanno la diffusione dei documenti si consiglia di accertarsi sull’invio, da parte dell’azienda, da un ufficio postale, tramite fax o postacelere di quattro copie del dossier e del volantino alla Prefettura. Chi fa volantinaggio deve portare con sè una copia della ricevuta di tale avviso alla prefettura per eventuali controlli. Altrettanto importante avere con sè un documento di identità valido e in buono stato. Buon volantinaggio!
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