L’Italia ha il record negativo in Europa per la disoccupazione giovanile: sono 1.138.000 gli under 35 senza lavoro. A stare peggio i ragazzi fino a 24 anni: il tasso di disoccupazione in questa fascia d’età è del 29,6% rispetto al 21% della media europea.
«Rendere ancor più incentivato l'apprendistato e incoraggiare il telelavoro soprattutto nel momento della nascita dei figli in una famiglia». Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maurizio Sacconi ha riassunto così l'orientamento del suo ministero nei prossimi mesi, intervenendo al convegno di Cometa Formazione Oltre alla presentazione del rapporto sulla solidarietà, è stata illustrata l'esperienza della Scuola Oliver Twist e il modello di integrazione Scuola Azienda nella progettazione e realizzazione delle attività di formazione che ha realizzato.
Gli apprendisti in Italia sono realmente pochi e non ricevono adeguata formazione (meno del 30% di quella programmata dalle Regioni), hanno contratti di durata limitata (il 42% dura meno di tre mesi) e godono di elevati (in termini relativi) stipendi corrisposti: in media, i più alti d'Europa.
Il contratto di apprendistato dovrebbe essere una delle forme più efficaci per contrastare una disoccupazione giovanile che non ha eguali in Europa.
Vediamo alcuni dati solo il 26% degli apprendisti è coinvolto in attività formative per l'apprendistato programmate dalle regioni. Un'incapacità a valorizzare la formazione in ambiente di lavoro indirettamente confermata dalle retribuzioni medie. Nel Regno Unito gli apprendisti sono pagati da un minimo del 45% (nell'industria) a un massimo del 60% (nel commercio) della retribuzione di un operaio con le stesse mansioni, mentre ancor più limitato è l'importo che gli apprendisti ricevono in Germania (sotto il 35%) e Svizzera (inferiore al 20%). come sostenuto dal Sole 24 ore.
La Fondazione Cometa e Fondazione per la Sussidiarietà hanno promosso un convegno sui Giovani e lavoro: esperienze e prospettive, l’opportunità dell’apprendistato. Bisogna favorire la complementarietà tra i diversi livelli di istruzione scolastica e istruzione e formazione professionale, la personalizzazione dei percorsi per valorizzare tutte le potenzialità insite nella conoscenza dei giovani e studiare un reale pluralismo dei soggetti erogatori.
lunedì 17 ottobre 2011
domenica 16 ottobre 2011
E-learning formazione e lavoro
I corsi per la formazione e l’educazione lavorativa possono portare generalmente ad una scelta di un master o di un corso, comunque resta una decisione di fondamentale importanza per una formazione continua e per un miglioramento professionale. L’aggiornamento professionale va visto come una metodologia di gestione dell’innovazione che tende ad accrescere e organizzare il patrimonio di conoscenze e competenze generato dall’esperienza ed eventualmente accresciuto da investimenti precisi per informazioni e notizie si consiglia di visitare le pagine di Mondo lavoro.com sulla formazione e lavoro.
L'era della formazione a distanza denominata Fad, rappresenta una risposta concreta alla domanda di formazione continua di un pubblico generalmente adulto e molto spesso già inserito nel mondo del lavoro.
I suoi contenuti, sono strumenti fortemente strutturati e di estrema flessibilità e sono composti da software multimediali e tecnologie partecipative che hanno permesso un salto di qualità nei programmi di formazione a distanza. L’e-learning opera in un ambiente di apprendimento aperto, flessibile e informale che ovviamente deve viaggiare in rete – on line, facendo così si abbattono le frontiere di spazio e tempo e si contribuisce in modo veloce alla diffusione delle conoscenze, competenze e ad una formazione continua.
Le metodologie dell’e-learning puntano sempre più ed in modo efficace a forme di apprendimento collaborativo, le quali pongono il discente al centro di una molteplicità di relazioni e lo rendono partecipante attivo. Il singolo diventa il centro della rete della formazione continua, contribuendo alla creazione dei contenuti e li condivide in modo interattivo.
Perché bisogna usufruire della formazione e-learning.
Innanzitutto si può conseguire un titolo e aggiornare le proprie competenze senza dover lasciare la residenza o un posto di lavoro. Le tecniche e i metodi della formazione a distanza (FAD)- affiancate e monitorate da una struttura didattica dedicata - consentono un’offerta culturale di qualità ed una totale autonomia nella gestione della propria formazione, perché conciliano il problema del poco tempo a disposizione con la necessità di un aggiornamento continuo.
Obiettivo primario della formazione continua e-learning è quello di raggiungere attraverso la rete un soddisfacente livello di interazione tra docente ed allievo e tra gli stessi allievi per una organizzazione cooperativa della conoscenza.
Per un panorama dei corsi e-learning si consiglia di visitare IALweb che offre, attraverso la propria piattaforma di e-Learning, un vastissimo catalogo di attività formative on-line, nei quali sono presenti tutor on line e servizi quali forum, messaggistica, chat, interscambio di documenti e sessioni live.
L'era della formazione a distanza denominata Fad, rappresenta una risposta concreta alla domanda di formazione continua di un pubblico generalmente adulto e molto spesso già inserito nel mondo del lavoro.
I suoi contenuti, sono strumenti fortemente strutturati e di estrema flessibilità e sono composti da software multimediali e tecnologie partecipative che hanno permesso un salto di qualità nei programmi di formazione a distanza. L’e-learning opera in un ambiente di apprendimento aperto, flessibile e informale che ovviamente deve viaggiare in rete – on line, facendo così si abbattono le frontiere di spazio e tempo e si contribuisce in modo veloce alla diffusione delle conoscenze, competenze e ad una formazione continua.
Le metodologie dell’e-learning puntano sempre più ed in modo efficace a forme di apprendimento collaborativo, le quali pongono il discente al centro di una molteplicità di relazioni e lo rendono partecipante attivo. Il singolo diventa il centro della rete della formazione continua, contribuendo alla creazione dei contenuti e li condivide in modo interattivo.
Perché bisogna usufruire della formazione e-learning.
Innanzitutto si può conseguire un titolo e aggiornare le proprie competenze senza dover lasciare la residenza o un posto di lavoro. Le tecniche e i metodi della formazione a distanza (FAD)- affiancate e monitorate da una struttura didattica dedicata - consentono un’offerta culturale di qualità ed una totale autonomia nella gestione della propria formazione, perché conciliano il problema del poco tempo a disposizione con la necessità di un aggiornamento continuo.
Obiettivo primario della formazione continua e-learning è quello di raggiungere attraverso la rete un soddisfacente livello di interazione tra docente ed allievo e tra gli stessi allievi per una organizzazione cooperativa della conoscenza.
Per un panorama dei corsi e-learning si consiglia di visitare IALweb che offre, attraverso la propria piattaforma di e-Learning, un vastissimo catalogo di attività formative on-line, nei quali sono presenti tutor on line e servizi quali forum, messaggistica, chat, interscambio di documenti e sessioni live.
sabato 15 ottobre 2011
Settembre 2011, riparte la cassa integrazione guadagni (cig)
La richiesta di ore di cig a livello nazionale è cresciuta di circa il 50% rispetto al mese di agosto, "azzerando la riduzione registrata nei tre mesi precedenti e mettendo a segno la quarta richiesta più alta dell'anno in corso". Il record nell'incremento è della Sardegna.
E’ ripartita a settembre la corsa della cassa integrazione guadagni . Mettendo insieme i dati di tre distinte ricerche di Cgil, Cisl e Uil, emerge infatti che la cassa integrazione, dopo l'estate, ha ripreso a correre, con un aumento del 50% rispetto ad agosto (mese che potrebbe però essere viziato dal calo stagionale dovuto alle ferie) e del 3,7% su luglio, e un incremento particolarmente significativo nelle regioni del Mezzogiorno (+80% su agosto). I lavoratori in cassa a zero ore sono 470mila.
Anche la cassa integrazione straordinaria (cigs) a settembre aumenta su agosto del 32,10% per un totale di 33.703.819 ore. Nel corso dei primi nove mesi dell'anno le ore di cigs sono state 315.146.549 per un -13,45% sul periodo gennaio-settembre 2010. Infine, anche per quanto riguarda la cassa integrazione in deroga (cigd) si marcano aumenti sul versante congiunturale. A settembre conta 28.839.083 di ore richieste, segnando così un +19,84% su agosto, mentre da inizio anno le ore sono state 250.044.328 per un -12,53% sui primi nove mesi del 2010.
Dallo studio della Cgil si segnala come, parallelamente alla cig, cresca anche il numero di aziende in cassa integrazione straordinaria di circa l'8% da inizio mese sui primi nove mesi dello scorso anno, "per motivi legati strettamente alla crisi economica", e dove si confermano essere 470 mila i lavoratori in cig a zero ore che hanno perso nel loro reddito oltre 2,8 miliardi di euro, pari a circa 6 mila euro per ogni singolo lavoratore.
E’ ripartita a settembre la corsa della cassa integrazione guadagni . Mettendo insieme i dati di tre distinte ricerche di Cgil, Cisl e Uil, emerge infatti che la cassa integrazione, dopo l'estate, ha ripreso a correre, con un aumento del 50% rispetto ad agosto (mese che potrebbe però essere viziato dal calo stagionale dovuto alle ferie) e del 3,7% su luglio, e un incremento particolarmente significativo nelle regioni del Mezzogiorno (+80% su agosto). I lavoratori in cassa a zero ore sono 470mila.
Anche la cassa integrazione straordinaria (cigs) a settembre aumenta su agosto del 32,10% per un totale di 33.703.819 ore. Nel corso dei primi nove mesi dell'anno le ore di cigs sono state 315.146.549 per un -13,45% sul periodo gennaio-settembre 2010. Infine, anche per quanto riguarda la cassa integrazione in deroga (cigd) si marcano aumenti sul versante congiunturale. A settembre conta 28.839.083 di ore richieste, segnando così un +19,84% su agosto, mentre da inizio anno le ore sono state 250.044.328 per un -12,53% sui primi nove mesi del 2010.
Dallo studio della Cgil si segnala come, parallelamente alla cig, cresca anche il numero di aziende in cassa integrazione straordinaria di circa l'8% da inizio mese sui primi nove mesi dello scorso anno, "per motivi legati strettamente alla crisi economica", e dove si confermano essere 470 mila i lavoratori in cig a zero ore che hanno perso nel loro reddito oltre 2,8 miliardi di euro, pari a circa 6 mila euro per ogni singolo lavoratore.
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