mercoledì 11 gennaio 2012

Mercato del lavoro e l’art 18. E’ un anomalia l’istituto del reintegro

La riforma del mercato del lavoro è un tema molto sentito dalle imprese e bisogna dimostrare il problema di competitività che esiste. Lo ha detto la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, al termine del direttivo, spiegando che Confindustria ha preparato «un documento di benchmark con i Paesi europei su tre temi: flessibilità in entrata, ammortizzatori sociali, flessibilità in uscita. I dati dimostrano alcune anomalie con l'Europa. Emma Marcegaglia anticipa che presenterà al ministro del Lavoro Elsa Fornero un confronto tra il mercato del lavoro in Italia e gli altri Paesi. Confindustria non affronta il tema ''in modo ideologico'',spiega: dai dati emergono ''anomalie nel sistema italiano'' sulle flessibilità in uscita, ''il reintegro in altri paesi europei non viene utilizzato''. ''Noi ci sediamo a questo tavolo senza ideologia, con grande senso di responsabilità, con grande apertura''. Lo dice il leader di Confindustria, Emma Marcegaglia, dopo il confronto con il ministro del Lavoro, Elsa Fornero: ''Il nostro atteggiamento deve essere ed è produttivo, ci aspettiamo che anche le altre parti sociali abbiano lo stesso''.
Quindi non ci sono eccessi di flessibilità in entrata, ma in uscita sì. Ed è onesto il nostro sistema di ammortizzatori sociali  Dal quadro stilato da Confindustria emerge che «non c'e un eccesso di flessibilità in entrata» nel mondo del lavoro. E che «il nostro sistema degli ammortizzatori sociali tutto sommato è buono». Mentre sulla flessibilità in uscita dai dati di Confindustria emerge «un benchmark europeo dove si evidenzia che il tema del reintegro esiste formalmente in altri paesi europei ma sostanzialmente non viene quasi mai utilizzato. Ci sono quindi alcune anomalie sul sistema italiano. Il reintegro in altri paesi europei non viene utilizzato».
Quello dell'articolo 18 è «un tema molto ideologico» e, garantisce la leader degli industriali, Confindustria guarda al confronto che si apre sul mercato del lavoro senza alcuna intenzione di «affrontarlo in modo ideologico: portiamo i dati per fare un confronto con gli altri paesi», spiega. Quanto agli altri due temi sul tavolo, dai dati che Confindustria presenterà oggi al ministro emerge «che non c'e un eccesso di flessibilità in entrata in termini di forme contrattuali, soprattutto nell'industria, la Cgil ne ha contate 46, non è assolutamente così, le forme sono 15 o 16. Quindi su questo tema bisogna essere cauti». Sono «dati in linea con l'Europa» guardando anche ai «paesi europei a maggior tutela sociale», dimostrano quindi che «non abbiamo un problema di eccesso di flessibilità in entrata. e soprattutto nell'industria; se c'e un problema è nella pubblica amministrazione ed in alcune aree dei servizi».
Mentre «il nostro sistema degli ammortizzatori sociali è tutto sommato buono, i dati dimostrano che le imprese si sono sostanzialmente autofinanziata Cig, Cig straordinaria, e mobilità. Abbiamo un sistema assicurativo per l'industria, pagato dalle imprese, che funziona. Quindi anche su questo, sicuramente siamo disponibili a ragionare per vedere se ci sono eccessi o anomalie, ma è un sistema interessante».
Vediamo alcuni aspetti del reintegro del posto del lavoro ch è visto, a volte, come rimedio "normale ed esclusivo" in caso di licenziamento valutato come illegittimo dal giudice esiste nell'Unione europea oltre che in Italia solo in Austria e in Portogallo. E' quanto si legge nella scheda sui licenziamenti nell'Ue contenuta nel libro "I licenziamenti individuali in Italia e nell'Unione europea".
In Italia la legge n 604 del 1966 prevede che il licenziamento individuale possa avvenire solo per giusta causa o giustificato motivo. L'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori (l. n 300 del 1970) prevede che il giudice che valuti il licenziamento illegittimo "ordini" al datore di lavoro (nelle aziende con oltre 15 dipendenti) il reintegro del dipendente nel posto di lavoro. Il dipendente può scegliere in alternativa il risarcimento pari a 15 mensilità. Nelle aziende più piccole il lavoratore illegittimamente licenziato ha diritto solo a un risarcimento (da 2,5 a 14 mensilità).
Mentre in Francia non esiste il reintegro nel posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo. Si ha diritto a un risarcimento del danno pari a 6 mesi di retribuzione più una quota delle retribuzione per ogni anno di anzianità aziendale.
In Germania il reintegro è teoricamente previsto ma il giudice su richiesta delle parti può non disporlo.
In Gran Bretagna il reintegro esiste in teoria ma il datore di lavoro può rifiutare la reintegrazione pagando un compenso aggiuntivo. L'indennità risarcitoria può essere pari al massimo a 90.000 euro.
In Spagna non esiste il reintegro nel posto di lavoro mentre è prevista una quota di risarcimento sulla retribuzione legata agli anni di anzianità fino a un massimo di 42 mesi di salario.

domenica 8 gennaio 2012

Offerte di lavoro gennaio 2012

La sfida principale per il 2012 e  per le politiche per il lavoro, deve essere in maggior misura per le strutture interessate  (agenzie per il lavoro)  quella di accompagnare la persona attraverso un percorso che attualmente è poco lineare, che sta  diventando sempre più incerto e precario. Probabilmente  è legato al momento storico ed economico. Le agenzie di lavoro devono rispondere sempre ed in modo più intransigente  ad una duplice esigenza: da parte delle aziende, di fruire di lavoro interinale- provvisorio), e da parte dei lavoratori, di trovare un impiego adatto, per mansioni e retribuzione, alle proprie competenze, rimanendo in un contesto di flessibilità del lavoro.
Vediamo alcune offerte di lavoro per gennaio 2012
Veratour che è uno dei principali tour operator attualmente presenti sul territorio nazionale è pronto a fare piena occupazione e mettere sul mercato del lavoro molti contratti di lavoro per giovani e meno giovani. Le nuove forze lavoro ed i nuovi contratti di lavoro andranno a rinforzare il personale di strutture alberghiere in modo particolare in Sardegna. I profili ricercati sono: camerieri, receptionist, capi partita, chef: per queste figure sono pronti 300 contratti stagionali per un periodo che va da 5 a 7 mesi. Chiaramente spazio anche per gli animatori con esperienza i quali dovranno dare una disponibilità minima di tre mesi.
I settori che interessano alla Veratour sono: Servizio alberghiero; Animazione e Sport; Servizio assistenza Sede operativa e si può accedere alla pagina del sito Veratour lavora con noi.

Data entry amministrazione in Sulbiate per attività di archivio e inserimento dati, indispensabile esperienza; product engineer settore automotive nella metalmeccanica la funzione ricercata e quella di technical & engineering , la risorsa è un neolaureato con laurea quinquennale (laurea specialistica) in ambito meccanico o aerospaziale per ulteriori  informazioni si può visitare la pagina del sito della Ranstad cerca lavoro.

Sky tv Italia in vista delle olimpiadi 2012 che si svolgeranno a Londra la prossima estate il gruppo teklevusivo ha deciso di inserire un elevato numero di stagisti. I settori interessati sono comunicazione e marketing e si ricercano laureati in discipline economiche ed umanistiche con ottima conoscenza ndella lingua inglese e l'uso dei programmi office. Inoltre sono aperte le opportunità nell'area della direzione broadcasting, agenti direzione business e altre posizioni che si possono consultare nella pagina lavora con noi.  
L'azienda Computers di Udine cerca personale Segreteria, Staff, Call center per mansioni di front office e segreteria con precedente esperienza, conoscenza pacchetto office, buona conoscenza inglese, esperienza anche minima bollettazione e fatturazione. Richiesta disponibilità immediata anche a tempo parziale con obiettivo assunzione a tempo pieno. Per ulteriori informazioni si consiglia di visitare il sito Ial web nella pagina dedicata alle offerte di lavoro.

Addetta vendite lingue cinese e inglese per la zona di zona di Firenze nel settore del Commercio al dettaglio Titolo di studio richiesto Diploma di laurea o laurea breve/Laurea triennale, Agente di commercio junior ed altre tipologie di offerte di lavoro che si possono trovare sul sito Lavoro.doc Agenzia per il lavoro

sabato 7 gennaio 2012

Eurostat rapporto sul lavoro: 3 su 4 lo chiedono ai sindacati

In Italia 3 persone su 4 in cerca di un lavoro bussano alla porta di amici, parenti o sindacati. L'aiuto di un intermediario risulta lo strumento preferito per trovare un impiego. Ricorrere a chi si conosce già è, così, la prima strada che si percorre per trovare un posto.
Lo riferisce uno studio di Eurostat (Istituto europeo di statistica). Nel dettaglio, in Italia, nel secondo trimestre del 2011, le persone alla ricerca di un posto di lavoro che si sono rivolte ad amici, parenti o sindacati sono il 76,9%, sopra la media dei 17 Paesi dell'Ue (68,9%) e circa il doppio rispetto alla Germania (40,2%). E' quanto emerge da tabelle Eurostat (rapporto Methods used for seeking work).
Dai dati del rapporto emerge che nell'Unione europea si fa molta pubblicità del proprio curriculum, del proprio percorso di studi, (68,8% Ue 17 e 71,5% Ue 27), una modalità che viene anche seguita in Italia ma con una percentuale abbastanza inferiore (63,9%), tra le più basse, in particolare a confronto con Irlanda e Slovenia, dove quello che Eurostat definisce come lo Study advertisement è praticato da più di nove persone su dieci in cerca di lavoro.
Tornado alle preferenze degli italiani, la seconda via scelta per trovare un'occupazione consiste nel chiedere direttamente al datore di lavoro, sempre secondo le tabelle di Eurostat oltre sei persone su dieci in cerca si rivolge al principale. Molto probabilmente si tratta di una modalità favorita dalla struttura produttiva del Paese, con tantissime piccole e medie aziende, dove, quindi, è più facile entrare in rapporto con i dirigenti.
Vediamo la situazione dell’occupazione nell’Unione europea.
Male i paesi dell'area mediterranea. Spagna al 23 per cento, Francia mai così disoccupata. Ma la Germania cresce, mezzo milione di nuovi posti di lavoro nel 2011. Si parla di euro a due velocità, ma per il momento la divisione principale riguarda il mondo del lavoro. Sì perché, statistiche alla mano, l’Europa appare divisa tra paesi in cui la disoccupazione aumenta e altri in cui rimane stabile o addirittura è in diminuzione. Nel primo gruppo troviamo Spagna, Grecia, Portogallo e, purtroppo, l’Italia. Tra i secondi Germania, Austria e Olanda. Sotto accusa le misure di austerità messe in atto in molti stati, specie nell’area mediterranea.
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