E' battaglia tra il Governo e i sindacati sull'ipotesi di abolire la cassa integrazione straordinaria per sostituirla con un sussidio di disoccupazione. Lo scopo del Governo è di mettere in campo una revisione importante del sistema degli ammortizzatori sociali sostituendo una situazione di grande segmentazione (con differenze in caso di crisi tra lavoratori di aziende grandi e piccole, tra licenziamenti collettivi ed individuali) con un sistema più omogeneo ed una platea di beneficiari più grande.
Ricordiamo i dati che fotografano questo periodo di crisi economica. Nel 2011 i lavoratori che si sono trovati in cassa integrazione sono stati un milione e mezzo, quelli in mobilità 189 mila, quelli in disoccupazione più di 2 milioni. Diamo uno sguardo alla spesa. Per gli ammortizzatori sociali che è passata da 8 miliardi del 2006 a una media di più di 18 miliardi all’anno nel’ultimo triennio.
Nel 2011 la voce che ha prosciugato più risorse è stata l’indennità di disoccupazione: 10 miliardi e mezzo di euro tra ordinaria, agricola e a requisiti ridotti . L’assegno può durare al massimo 12 mesi. È pari al 60% della retribuzione per i primi sei mesi, poi cala fino al 40%. Al secondo posto, con quasi 2,4 miliardi, l’indennità di mobilità, che viene corrisposta per 2 anni, 3 per che a più di 50 anni, ai lavoratori allontanati dalle aziende in crisi. Al terzo, con 2,3 miliardi, la cassa integrazione straordinaria, erogata per un massimo di due anni ai lavoratori non ancora espulsi. Al quarto posto la cassa integrazione in deroga, che dal 2009 ha fornito un sussidio (in genere non più di 12 mesi) anche ai lavoratori delle piccole imprese e dei settori fino ad allora non coperti da ammortizzatori, ma che è servita anche a prorogare la cassa integrazione ordinaria e straordinaria una volta scaduta. Per la deroga si è speso quasi un miliardo e 600 milioni. Al quinto posto la cassa integrazione ordinaria, con 1 miliardo e cento milioni, che interviene al massimo per un anno in caso di crisi temporanee. Tranne la cassa in deroga, che è finanziata con la fiscalità generale, cioè da tutti noi, gli altri ammortizzatori sono alimentati da specifici contributi che imprese e lavoratori versano all’Inps. Di solito le entrate sono superiori alle spese. Ma non è stato più così dal 2008. Nel 2011 il saldo negativo, a carico del bilancio pubblico, è stato di 9,3 miliardi, dei quali 6,5 in capo all’indennità di disoccupazione, 1,7 alla mobilità e 1,6 alla deroga. Nell’ultimo triennio il rosso sale a 28,3 miliardi.
Il governo dei tecnici ha annunciato una revisione profonda del sistema degli ammortizzatori sociali anche se l'operatività non scatterà subito a causa della crisi economica (probabilmente nel 2014). Si cercherà di mettere a punto un sussidio di disoccupazione più considerevole di quello attuale dando invece una grossa stretta alla cassa integrazione straordinaria. Sarà invece rafforzata la cassa ordinaria limitando quindi lo strumento ai casi di effettivo reinserimento dei lavoratori in azienda.
A tal proposito , il leader della Fiom, Landini, ha detto no all'ipotesi di una stretta sulla Cassa integrazione straordinaria. "Sostituirla con l'indennità di disoccupazione è come aprire ai licenziamenti collettivi di fronte alle riorganizzazioni aziendali", risponde al ministro del Lavoro Fornero che ha avanzato la proposta. Landini chiede piuttosto di "estendere la Cassa anche a chi non ce l'ha". "Da sempre la Cigs è stata lo strumento che ha impedito i licenziamenti di massa", sottolinea.
Anche la Cisl ha bocciato l'ipotesi di cancellazione della Cassa integrazione straordinaria e la sostituzione con un sussidio di disoccupazione. "Siamo contrari, il ministro sa che vogliamo confermare il sistema degli ammortizzatori esistenti", ha sostenuto Bonanni.
La Cgil ha rielaborato i dati di gennaio sulla cassa integrazione, citando i dati delle rilevazioni Inps da parte del proprio osservatorio Cig, affermando che il calo del mese di fatto è in segnale di una "progressiva transizione verso la disoccupazione". A gennaio erano in cassa integrazione l'equivalente di 312.000 lavoratori con una perdita media in busta paga di 675 euro.
sabato 18 febbraio 2012
domenica 12 febbraio 2012
Offerte di lavoro febbraio 2012
Il Ministero degli Affari Esteri ha bandito un concorso per 35 posti di Segretario di Legazione in prova. Al concorso possono partecipare tutti gli interessati di età non superiore ai 35 anni compiuti al momento della data di scadenza del bando (il limite di età può essere alzato di massimo 3 anni per determinati casi, indicati nel bando in possesso di laurea specialistica o magistrale (in ambito finanziario, giurisprudenza, scienze politiche, relazioni internazionali, scienze economiche, scienze economico aziendali, scienze della pubblica amministrazione, scienze per la cooperazione allo sviluppo, studi europei o titoli equipollenti), idoneità psico-fisica e godimenti dei diritti politici.
Il concorso si articola in una prova attitudinale, nella valutazione dei titoli e nelle prove d’esame scritte e orali, ed eventuali prove facoltative di lingua.
Per essere ammessi al concorso bisogna compilare il modulo online, il concorso scade il 16 marzo 2012.
La Regione Lazio ha pubblicato l’Avviso Pubblico per la selezione di cinque esperti esterni per il nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici, costituito con l’art. 1 della Legge n. 144 del 17.05.1999 con Deliberazione di Giunta Regionale n. 178 del 19.03.2004.
I candidati da selezionare dovranno essere esperti in almeno uno dei seguenti ambiti di professionalità: analisi e programmazione economica, territoriale e settoriale, con particolare esperienza nel settore dello sviluppo sostenibile; elaborazioni statistiche e banche dati, con particolare esperienza nella analisi del tessuto produttivo e del mercato del credito e degli strumenti di ingegneria finanziaria; metodologie di selezione progetti, con particolare esperienza nella selezione di progetti di ricerca ed innovazione da parte delle imprese; analisi e valutazione ambientale, con particolare esperienza nella realizzazione di investimenti nel settore delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica; valutazione e monitoraggio progetti, con particolare esperienza nei sistemi di gestione e controllo dei programmi comunitari.
I candidati potranno concorrere alla posizione di esperto in non più di due profili. La selezione degli stessi avrà luogo attraverso la valutazione del curriculum vitae inoltrato. La domanda dovrà pervenire unicamente mediante spedizione con raccomanda o consegna a mano a: Regione Lazio – Dipartimento Programmazione Economica e Sociale, Direzione Programmazione Economica, Ricerca e Innovazione, Via Cristoforo Colombo 212 – 00145 Roma, entro le ore 12 del trentesimo giorno a quello di pubblicazione dell’avviso (avvenuto sul BUR della Regione Lazio n. 2 Parte III del 14 gennaio 2012).
L’Avviso Pubblico è divulgato sul numero del BUR sopra accennato, e sul sito internet dell’Ente regionale all’indirizzo http://www.regione.lazio.it/, all’interno della Sezione Pubblicità Legale.
Vediamo alcune offerte di lavoro che si riferiscono alla branca dell’informatica.
La Azatec Consulting S.r.l è una società che offre servizi e prodotti del settore ICT (Information and Communication Technology) alle PMI, enti pubblici e privati.
Azatec Consulting s.r.l. ricerca 2 sistemisti back up. E’ richiesta esperienza almeno di un anno. Sede di lavoro: Milano (primo periodo Bergamo). Inviare cv a: curriculum@azatec.com e ricerca con urgenza 3 sistemisti Linux. Per altre offerte di lavoro nel campo dell’informatica Si consiglia di visitare il sito della società facendo riferimento alla pagina lavora con noi.
Per le offerte di lavoro nel campo della assistenza sociale si consiglia di visitare la pagina Concorsi per Assistenti Sociali. presenti sul sito Servizi Sociali online. Sono offerte di lavoro indirizzate agli Assistenti Sociali, su scala nazionale, suddivise per Regione, sono offerte di lavoro per assistenti sociali che non rientrano tra quelle previste dai bandi di concorso pubblici per titoli ed esami per assistenti sociali.
Il concorso si articola in una prova attitudinale, nella valutazione dei titoli e nelle prove d’esame scritte e orali, ed eventuali prove facoltative di lingua.
Per essere ammessi al concorso bisogna compilare il modulo online, il concorso scade il 16 marzo 2012.
La Regione Lazio ha pubblicato l’Avviso Pubblico per la selezione di cinque esperti esterni per il nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici, costituito con l’art. 1 della Legge n. 144 del 17.05.1999 con Deliberazione di Giunta Regionale n. 178 del 19.03.2004.
I candidati da selezionare dovranno essere esperti in almeno uno dei seguenti ambiti di professionalità: analisi e programmazione economica, territoriale e settoriale, con particolare esperienza nel settore dello sviluppo sostenibile; elaborazioni statistiche e banche dati, con particolare esperienza nella analisi del tessuto produttivo e del mercato del credito e degli strumenti di ingegneria finanziaria; metodologie di selezione progetti, con particolare esperienza nella selezione di progetti di ricerca ed innovazione da parte delle imprese; analisi e valutazione ambientale, con particolare esperienza nella realizzazione di investimenti nel settore delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica; valutazione e monitoraggio progetti, con particolare esperienza nei sistemi di gestione e controllo dei programmi comunitari.
I candidati potranno concorrere alla posizione di esperto in non più di due profili. La selezione degli stessi avrà luogo attraverso la valutazione del curriculum vitae inoltrato. La domanda dovrà pervenire unicamente mediante spedizione con raccomanda o consegna a mano a: Regione Lazio – Dipartimento Programmazione Economica e Sociale, Direzione Programmazione Economica, Ricerca e Innovazione, Via Cristoforo Colombo 212 – 00145 Roma, entro le ore 12 del trentesimo giorno a quello di pubblicazione dell’avviso (avvenuto sul BUR della Regione Lazio n. 2 Parte III del 14 gennaio 2012).
L’Avviso Pubblico è divulgato sul numero del BUR sopra accennato, e sul sito internet dell’Ente regionale all’indirizzo http://www.regione.lazio.it/, all’interno della Sezione Pubblicità Legale.
Vediamo alcune offerte di lavoro che si riferiscono alla branca dell’informatica.
La Azatec Consulting S.r.l è una società che offre servizi e prodotti del settore ICT (Information and Communication Technology) alle PMI, enti pubblici e privati.
Azatec Consulting s.r.l. ricerca 2 sistemisti back up. E’ richiesta esperienza almeno di un anno. Sede di lavoro: Milano (primo periodo Bergamo). Inviare cv a: curriculum@azatec.com e ricerca con urgenza 3 sistemisti Linux. Per altre offerte di lavoro nel campo dell’informatica Si consiglia di visitare il sito della società facendo riferimento alla pagina lavora con noi.
Per le offerte di lavoro nel campo della assistenza sociale si consiglia di visitare la pagina Concorsi per Assistenti Sociali. presenti sul sito Servizi Sociali online. Sono offerte di lavoro indirizzate agli Assistenti Sociali, su scala nazionale, suddivise per Regione, sono offerte di lavoro per assistenti sociali che non rientrano tra quelle previste dai bandi di concorso pubblici per titoli ed esami per assistenti sociali.
Etichette:
Assistenti Sociali,
informatica,
Ministero degli Affari Esteri,
Offerte di lavoro,
sviluppo sostenibile
Sondaggio ISPO sui giovani e lavoro
Il sogno dei giovani italiani è quello di avere un posto fisso e pur di riuscirci l’84% è disposto a guadagnare di meno. I dati emergono da una recente ricerca scientifica, condotta dall'ISPO tra i giovani fra i 18 e i 34 anni. Come ha riportato Renato Mannheimer sul Corriere della Sera.
Sono state tante le discussioni sulla riforma del mercato del lavoro ed in modo particolare sul desiderio di avere il posto fisso accanto ai genitori. Ma il sondaggio Ispo ci ha spiegato come stanno veramente le cose e dimostra che la realtà è più complessa di quel che sembra.
Se è vero che più di un italiano su tre dichiara che il posto fisso è l’aspetto più importante del lavoro, meno del 4% cita invece come obiettivo di vita quello di fare carriera o di imparare cose nuove ed accrescere le proprie competenze. La maggioranza dei giovani guarda al posto fisso, in particolare, chi possiede titoli di studio più bassi e naturalmente chi è attualmente disoccupato. Il dato più evidente del sondaggio resta quello sulla scelta tra un lavoro “sicuro anche se meno redditizio” e uno “meno sicuro con più prospettive di reddito”: ben l’84% dei giovani sceglie il primo. Meglio quindi un mercato del lavoro meno flessibile e con stipendi più bassi, piuttosto di un mercato poco sicuro e con redditi alti.
La sicurezza e la stabilità del posto costituiscono senza dubbio, ancora oggi, l'elemento più attrattivo in un lavoro per la maggioranza relativa dei giovani italiani. Alla richiesta di scegliere qual è l'aspetto più importante in una occupazione, più di uno su tre cita senza esitazione il «posto fisso» che risulta contare assai più dello stipendio e ancor più dell'interesse del tipo di lavoro
Risulta particolarmente attratto dalla sicurezza del posto di lavoro chi possiede titoli di studio più bassi e, ovviamente, chi in questo momento è alla ricerca di un impiego.
Per conquistare il posto fisso, la netta maggioranza dei giovani italiani è disposta ad affrontare molti sacrifici, compreso quello di trasferirsi lontano da casa propria. In particolare, oltre il 70% - e ancor più tra i residenti nel meridione e nel Nord-Est - si dichiara pronto ad accettare un lavoro anche lontano dalla propria regione di residenza (ma il 30%, quasi uno su tre, non risulta disposto a una soluzione simile).
Il sondaggio ISPO risulta disponibile sul sito dell' Agcom.
Sono state tante le discussioni sulla riforma del mercato del lavoro ed in modo particolare sul desiderio di avere il posto fisso accanto ai genitori. Ma il sondaggio Ispo ci ha spiegato come stanno veramente le cose e dimostra che la realtà è più complessa di quel che sembra.
Se è vero che più di un italiano su tre dichiara che il posto fisso è l’aspetto più importante del lavoro, meno del 4% cita invece come obiettivo di vita quello di fare carriera o di imparare cose nuove ed accrescere le proprie competenze. La maggioranza dei giovani guarda al posto fisso, in particolare, chi possiede titoli di studio più bassi e naturalmente chi è attualmente disoccupato. Il dato più evidente del sondaggio resta quello sulla scelta tra un lavoro “sicuro anche se meno redditizio” e uno “meno sicuro con più prospettive di reddito”: ben l’84% dei giovani sceglie il primo. Meglio quindi un mercato del lavoro meno flessibile e con stipendi più bassi, piuttosto di un mercato poco sicuro e con redditi alti.
La sicurezza e la stabilità del posto costituiscono senza dubbio, ancora oggi, l'elemento più attrattivo in un lavoro per la maggioranza relativa dei giovani italiani. Alla richiesta di scegliere qual è l'aspetto più importante in una occupazione, più di uno su tre cita senza esitazione il «posto fisso» che risulta contare assai più dello stipendio e ancor più dell'interesse del tipo di lavoro
Risulta particolarmente attratto dalla sicurezza del posto di lavoro chi possiede titoli di studio più bassi e, ovviamente, chi in questo momento è alla ricerca di un impiego.
Per conquistare il posto fisso, la netta maggioranza dei giovani italiani è disposta ad affrontare molti sacrifici, compreso quello di trasferirsi lontano da casa propria. In particolare, oltre il 70% - e ancor più tra i residenti nel meridione e nel Nord-Est - si dichiara pronto ad accettare un lavoro anche lontano dalla propria regione di residenza (ma il 30%, quasi uno su tre, non risulta disposto a una soluzione simile).
Il sondaggio ISPO risulta disponibile sul sito dell' Agcom.
Etichette:
AGCOM,
Corriere della Sera,
giovani e lavoro,
Renato Mannheimer,
Sondaggio ISPO
Iscriviti a:
Commenti (Atom)