sabato 15 marzo 2014

Irpef e detrazioni: ecco come dovrebbe aumentare la busta paga




Taglio lineare dell'Irap con sforbiciata alle aliquote; detrazione Irpef che passa da 1.880 a 2.400 euro e si allarga a tutti i redditi fino a 20mila euro, contro gli 8mila attuali, per modularsi poi in discesa man mano che i redditi salgono e azzerarsi a quota 55mila euro, come accade adesso. All'aumentare del reddito, invece, lo sconto fiscale per i dipendenti si abbassa progressivamente, per annullarsi poi una volta raggiunta la soglia dei 55mila euro di retribuzione lorda annua.

Quindi si potrebbe verificare un aumento delle detrazioni per lavoro dipendente, allo scopo di far scendere l'irpef e far salire gli stipendi. È la soluzione che il governo e i tecnici stanno studiando, per tener fede alla promessa di Matteo Renzi di aumentare i salari netti di circa 80-85 euro al mese, per chi ne guadagna meno di 1.500.

Il percorso più facile per arrivare a questo esito consiste appunto in un aumento delle detrazioni, cioè della somme che ogni anno i contribuenti possono sottrarre dall'importo dell'Irpef (imposta sui redditi delle persone fisiche ) dovuta all'erario. Di detrazioni Irpef nel nostro sistema fiscale ne esistono diverse: ci sono per esempio quelle per i carichi di famiglia, cioè per i coniugi o i figli a carico, quelle per le spese sanitarie e ci sono anche quelle che derivano dalla situazione professionale del contribuente.

In pratica, una volta calcolata l'imposta lorda, i pensionati possono detrarre dall'importo dovuto una cifra fino a 1.783 euro, mentre i lavoratori autonomi beneficiano di uno sconto massimo di 1.100 euro circa. Un po' più fortunati sono invece i lavoratori dipendenti che, con le regole attuali stabilite dal governo Letta, hanno diritto a una detrazione massima di 1.880 euro, riconosciuta a chi guadagna poco più di 8mila euro lordi l'anno.

Per abbassare la tassa Irpef soltanto ai lavoratori dipendenti, basta agire proprio sulle detrazioni a loro identificate, escludendo i pensionati e gli autonomi. Per chi guadagna tra 20mila e 25mila euro lordi all'anno (tra 1.250 e 1.500 netti al mese) la detrazione per lavoro dipendente aumenterebbe (rispetto a quella fissata oggi) di una cifra tra 1.020 e 1.060 euro annui, facendo scendere l'irpef dovuta (e crescere lo stipendio) di circa 80 euro al mese, considerando anche la tredicesima. E' in questa fascia di reddito, compresa appunto tra 20mila e 25mila euro annui, che si concentreranno i benefici maggiori.

Discorso diverso, invece, per i dipendenti che guadagnano meno di 20mila euro all'anno. Se le ipotesi in circolazione saranno confermate, questi lavoratori devono aspettarsi un taglio dell'irpef e un aumento di stipendio minori rispetto a quelli calcolati sopra (o addirittura, in certi casi, non ci sarà nessun aumento). Esempio: chi guadagna meno di 8mila euro lordi annui (poco più di 600 euro netti al mese), già oggi non paga nulla di irpef e dunque non vedrà la busta paga salire neppure di un centesimo per effetto dell'aumento delle detrazioni. Un po' più fortunato è in teoria un lavoratore con una retribuzione lorda di 16mila euro ogni 12 mesi, che corrispondono a poco più di mille euro netti. In questo caso, la manovra del governo farà crescere il reddito di quasi 880 euro all'anno che, sempre tenendo conto anche della tredicesima, corrispondono a un aumento medio superiore a 70 euro al mese.

Se però lo stesso contribuente ha un coniuge e due figli a carico, rischia paradossalmente di rimanere beffato. Oggi, infatti, con le detrazioni per i carichi di famiglia che già esistono, anche questo lavoratore non paga nulla di irpef e riceve uno stipendio netto ben più alto di un suo collega single (1.200 euro circa al mese, contro i mille dell'altro). Dunque, la retribuzione netta del contribuente con i familiari a carico, a differenza di quella del collega single, rimarrà ferma anche dopo la manovra di Renzi.

Per conoscere i dettagli reali della riduzione delle tasse per lavoratori e imprese si dovrà comunque aspettare la stesura del decreto legge che, vista la data fissata da Renzi con gli aumenti delle buste paga di fine maggio, andrà definito e approvato dal Governo entro la fine di marzo 2014.

mercoledì 5 marzo 2014

Alitalia: "Entro il 31 marzo si chiude la trattativa"



“Entro il 31 marzo, così nelle intenzioni di Alitalia ed Etihad, si concluderà il dialogo che è tra due soggetti privati e si dovrà presentare, come ho chiesto all'ad di Etihad James Hogan, un piano industriale che dica quale è la prospettiva di sviluppo di questa partnership". Lo ha detto il ministro Maurizio Lupi al question time alla Camera.

"Dobbiamo risottolineare che fino a oggi i punti di riqualificazione del piano industriale presentato sono stati rispettati e i privati hanno sottoscritto l'accordo di programma", ha detto Lupi, precisando di aver chiesto a Hogan la presentazione del piano in occasione dell'incontro che i due hanno avuto venerdì scorso: per quanto riguarda l'interesse del governo, ha spiegato, il piano deve dire "quale è la prospettiva di sviluppo di questa partnership. La funzione che il governo deve svolgere nella trattativa tra due soggetti privati è quella che gli compete - ha sottolineato il ministro - e cioè funzione strategica, verifica di alleanze che siano coerenti con l'interesse del Paese, verifica del piano industriale, tutela dello sviluppo occupazionale, sviluppo complessivo del sistema aeroportuale. Questo è lo stato che risulta al governo", ha concluso Lupi ricordano il dialogo avuto con l'ad di Etihad: "Credo che il resto competa alle trattative tra due soggetti privati".

Shopping digitale le offerte di lavoro di Ebay, Showroomprive e Saldiprivati





Tante aziende stanno cercando modi originali per legare le attività offline con quelle online. Oggi è possibile, ad esempio sapere prima dell’acquisto qual è il successo che un abito ha riscontrato sulla rete e riscontrerà per strada già all’interno del punto vendita! Come? C’è un modo per unire Facebook con il vostro negozio, e lo ha implementato per prima la catena di abbigliamento C&A in Brasile. Questa catena ha infatti deciso di collegare in real time le grucce degli abiti ai like che quei vestiti ricevono online. In questo modo, le persone che visitano il negozio possono sapere del successo di un dato capo ed essere indirizzate nell’acquisto dalla loro popolarità su Facebook. Perfetto per gli eterni indecisi. Idea interessante ed applicabile anche ai capi venduti tramite e-commerce.

Dentro ai punti vendita si possono trovare varie tipologie di screen e device utilizzabili come interfacce per far acquistare ai nostri clienti prodotti che non sono presenti fisicamente né sugli scaffali né in magazzino. Ad esempio, un’app visualizzata sull’iPad in negozio permette al cliente di ordinare un prodotto direttamente sul sito facendoselo spedire a casa in pochi giorni. In questo modo, aumentano gli acquisti complessivi e l’azienda può beneficare – in ottica di CRM – di dati importanti per curare i profili dei clienti e le offerte mirate.
Con vite sempre più frenetiche e il calo dei consumi nei negozi anche a causa della crisi economica, gli italiani cercano sempre più spesso una consolazione negli acquisti online.

Secondo l’osservatorio eCommerce B2C del Politecnico di Milano-Netcomm, il mercato italiano è cresciuto quest’anno del 18% e solo il mobile commerce è salito del 255% (10% delle vendite online in Italia).

Si espandono così anche i principali siti e aumentano il loro personale. Sono innanzitutto 350 le posizioni aperte, a livello globale, in Ebay, uno dei più grandi maketplace online del mondo (http://ebaycareers.com/our-brands.aspx). In Italia c’è una job vacancy in Kijiji (http://jobs.ebaycareers.com/it/milano/engineering/jobid4456809-software-engineer-_-agile-facilitator-kijijijobs). Mentre nel settore moda, Showroomprive.it, fra i principali player della vendita in rete di abbigliamento, che nel 2013 ha assunto un centinaio di persone, nel 2014 in vista dell’apertura della sede italiana prevede di inserire altrettanti profili da aggiungere alla squadra di 450 impiegati, anche in un’ottica di futura espansione internazionale. Per l’inaugurazione del punto commerciale in Italia servono soprattutto figure commerciali e buyer. Inoltre per giovani italiani in cerca di opportunità all’estero, (rh@showroomprive.com) nella sede di Parigi si cercano 3 italiani per funzioni di customer service, 3 responsabili vendita e diversi buyer. È inoltre in crescita Yoox, tra i leader dell’e-commerce fashion a livello mondiale con gli online store yoox.com, thecorner.com, shoescribe.com e i monobrand armani.com e zegna.com. Il gruppo, che conta oggi 700 dipendenti in tutto il mondo nelle sedi di Milano, Bologna, Parigi, Madrid, New York, Tokyo, Shanghai e Hong Kong, ha bisogno al momento di una quindicina tra buyer, visual e photography coordinator, senior internal auditor, software developer e treasurer (responsabile dei flussi finanziari). Info su www.yooxgroup.com/it/careers.asp.

In espansione è poi Vente-privee.com che in Italia cerca 4 candidati (http://group.vente-privee.com/fr-FR/JobsOffer.aspx) e a Parigi 2, un coordinatore operazioni di vendita settore viaggi e un addetto al servizio clienti. In tutto, a livello mondiale, l’azienda che conta 2 mila dipendenti dovrebbe inserire 61 nuovi profili. Mentre Saldiprivati, del gruppo Banzai, ha bisogno di 16 figure, di cui 15 a Milano e una a Roma. Sono richiesti soprattutto esperti di web marketing, web content&designer e lavoratori appartenenti alle categorie protette (job.banzai.it).

Appartenente a un altro settore, ma sempre nell’ambito dell’e-commerce, è la start up Blablacar, community internazionale di ridesharing, che sta creando un modo nuovo economico e sostenibile di viaggiare tramite passaggi in auto, presente a Parigi, Milano, Varsavia, Amburgo e Londra: al momento è a caccia di 25 nuove risorse in Europa (www.blablacar.com/blog/uk-recruitment).

Questo è uno dei principali motivi per cui spesso desistiamo dall’acquistare, ovvero il tempo passato ad attendere di pagare. Per questo motivo, nell’era in cui il tempo è veramente una risorsa scarsa, la tecnologia ci viene incontro creando dei dispositivi che, integrati con iPad, iPod, iPhone e più in generale gli smartphone, li trasformano in lettori per carte di credito e bancomat. Ad esempio, periferiche sviluppate dall’azienda


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