giovedì 25 dicembre 2014

Tito Boeri è il nuovo presidente dell'Inps



È Tito Boeri il nuovo presidente dell'Inps. La nomina, inattesa, è arrivata al termine del consiglio dei ministri della Vigilia di Natale e chiude la fase del commissariamento a guida di Tiziano Treu, che si sarebbe dovuto protrarre fino a giugno 2015.

Tito Boeri, economista bocconiano guida anche il portale della Voce.info. Nato nel 1958 Tito Boeri è professore ordinario di economia del lavoro, svolge le proprie attività di ricerca presso l'Igier dell'Università Bocconi. È direttore della Fondazione Rodolfo Debenedetti, istituzione volta a promuovere la ricerca nel campo della riforma dei sistemi di welfare e dei mercati del lavoro in Europa.

Negli ultimi anni il suo nome è stato più volte tirato in ballo per incarichi al ministero del Lavoro. È stato anche consulente al Fondo Monetario Internazionale, della Banca Mondiale, della ì Commissione Europea e dell’Ufficio Internazionale del Lavoro.  È professore ordinario all’Università Bocconi, dove è anche prorettore alla Ricerca. È inoltre Direttore della Fondazione Rodolfo Debenedetti, responsabile scientifico del festival dell’economia di Trento e collabora con La Repubblica.

Boeri è stato consulente del Fondo monetario internazionale, della Banca mondiale, della Commissione europea e del governo italiano, nonché senior economist all'Ocse dal 1987 al 1996. È inoltre research fellow del Cepr, del William Davidson Institute dell'Università del Michigan, del Netspar dell'Università di Tilburg e dell'Iza - Institut zur Zukunft der Arbeit (Istituto per il Futuro del Lavoro) a Bonn. È membro del Consiglio della European Economic Association. Con il contributo di altri economisti, tra i quali Pietro Garibaldi, è stato uno dei primi ideatori della formula del contratto a tutele crescenti, in una versione diversa da quella elaborata dal giuslavorista Piero Ichino. Tito Boeri è anche tra i sostenitori, da diversi anni, di una misura di tutela universale contro la povertà definita, in vari contesti, anche come salario minimo di cittadinanza.



lunedì 22 dicembre 2014

Voucher maternità le informazioni necessarie



La riforma del lavoro del 2012 ha introdotto un contributo mensile di 600 euro per le madri lavoratrici dipendenti pubbliche e private e per le lavoratrici autonome iscritte alla gestione separata da fruire al termine del periodo di congedo di maternità e negli undici mesi successivi, al posto del congedo parentale. Il contributo detto anche Voucher è utilizzabile per il servizio di baby sitting oppure per far fronte alle spese di asilo nido pubblico o privato. La richiesta può essere presentata anche dalla lavoratrice che abbia già usufruito in parte del congedo parentale, per il periodo residuo.

Il contributo sperimentale per i servizi all'infanzia è stato introdotto dall'articolo 4, comma 24, lettera b), della legge n. 92 del 2012 (Riforma Fornero).

Con decreto del 28 ottobre 2014, pubblicato nella gazzetta Ufficiale dell’ 11 dicembre 2014 n.287, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze ed il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, ha recentemente definito, per il biennio 2014-2015, i criteri di accesso e le modalità di utilizzo di queste misure, nei limiti delle risorse finanziare stanziate per ciascun anno di sperimentazione.

L' INPS ha fornito una serie di informazioni di cui è bene munirsi, da parte delle interessate, prima di accedere alla procedura:

−dati anagrafici del minore per il quale si intende effettuare la domanda (cognome, nome, codice fiscale, sesso, data di nascita, luogo, Provincia e Stato di nascita indirizzo, n° civico, CAP, Comune, Provincia e Stato di residenza);

−in caso di adozione/affidamento nazionale, dati anagrafici del minore per il quale si intende effettuare la domanda, inclusa la data di adozione e di ingresso in famiglia;

−in caso di adozione/affidamento internazionale, dati anagrafici del minore per il quale si intende effettuare la domanda, inclusa la data di adozione/affidamento, data di ingresso in Italia, data di ingresso in famiglia e dati relativi alla trascrizione del provvedimento di adozione internazionale (data, Provincia e Comune dei registri di stato civile).

−data dell'ultimo giorno di congedo di maternità riferito al minore indicato;

−numero di mesi di congedo parentale eventualmente già fruiti per il minore indicato;

−dati del datore di lavoro, inclusi indirizzo PEC/email;

−dati relativi al proprio inquadramento contrattuale (tipo di contratto ed eventuale percentuale di part-time);

− dati anagrafici del padre (cognome, nome, codice fiscale, data di nascita, luogo provincia e stato di nascita indirizzo, numero civico, CAP, comune, provincia e stato di residenza);

−tipo di rapporto di lavoro del padre (lavoratore dipendente - sia del settore pubblico che del settore privato, lavoratore iscritto alla gestione separata INPS, lavoratore autonomo, lavoratore a domicilio, altra situazione lavorativa) e codice fiscale del datore di lavoro del padre;

− periodi di congedo parentale eventualmente fruiti dal padre in relazione al minore per cui si chiede il beneficio con dettaglio del datore di lavoro presso il quale ha fruito dei suddetti periodi.


La domanda va presentata all'INPS per via telematica, tramite PIN o attraverso il supporto dei patronati, accedendo al portale Internet dell'Istituto (www.inps.it - Servizi per il cittadino-Autenticazione con PIN - Invio domande di prestazioni a sostegno del reddito  -  Invio delle domande per l'assegnazione dei contributi per l'acquisto dei servizi per l'infanzia).

Le interessate, per la presentazione della domanda, dovranno:
− richiedere preventivamente il PIN "online" e convertirlo in tempo utile in PIN "dispositivo";
− presentare preventivamente ed in tempo utile all'Inps la dichiarazione ISEE (qualora non sia già presente nelle banche dati dell'Inps una dichiarazione ISEE valida). Tale dichiarazione può essere presentata all'Istituto in via telematica o rivolgendosi ad un Caf convenzionato.


La domanda del voucher per servizi all'infanzia 2014-2015



Per l’accesso al beneficio, le madri lavoratrici interessate devono presentare domanda tramite i canali telematici dell’Inps oppure mediante patronato. Nella domanda occorre indicare: a quale delle due opzioni si intende accedere e, con riferimento ai servizi per l’infanzia, la struttura nella quale è stata effettuata l’iscrizione del figlio; il periodo di fruizione del beneficio (specificando il numero dei mesi); dichiarare la rinuncia al congedo parentale per i mesi corrispondenti e di aver presentato la dichiarazione Isee.

La domanda si presenta on line entro il 31 dicembre di ogni anno per ogni anno di sperimentazione la domanda di ammissione per fruire del contributo baby sitting e servizi all'infanzia di quest'anno.

La scelta del beneficio non può essere variata, salvo la presentazione di una nuova domanda entro i limiti temporali di presentazione, che comporta la revoca della precedente.

La domanda va presentata all'INPS per via telematica, tramite PIN o attraverso il supporto dei patronati, accedendo al portale Internet dell'Istituto (www.inps.it - Servizi per il cittadino-Autenticazione con PIN - Invio domande di prestazioni a sostegno del reddito  -  Invio delle domande per l'assegnazione dei contributi per l'acquisto dei servizi per l'infanzia).

Le interessate, per la presentazione della domanda, dovranno:
− richiedere preventivamente il PIN "online" e convertirlo in tempo utile in PIN "dispositivo";
− presentare preventivamente ed in tempo utile all'Inps la dichiarazione ISEE (qualora non sia già presente nelle banche dati dell'Inps una dichiarazione ISEE valida). Tale dichiarazione può essere presentata all'Istituto in via telematica o rivolgendosi ad un Caf convenzionato.

Le domande possono essere presentate anche dalle lavoratrici che abbiano già usufruito in parte del congedo parentale e l’accesso al beneficio è concesso per ogni singolo figlio, purché vengano rispettati i limiti temporali indicati nel decreto del ministero.

Sono escluse dalla misura le lavoratrici autonome iscritte ad altre gestioni (coltivatrici dirette, artigiane, colone, ecc.) e le madri che usufruiscono già del Fondo per le Politiche relative ai diritti e alle pari opportunità (ex art. 19 comma 3 d.l. n. 223/2006).

Non possono presentare richiesta, inoltre, le madri lavoratrici ancora in fase di gestazione.

Relativamente ai servizi per l’infanzia, pubblici e privati, non possono altresì accedere al contributo le dipendenti che, per il figlio per il quale intendono presentare domanda, risultano totalmente esentate dal pagamento dei servizi stessi, appartenenti alla rete pubblica o privata convenzionata.

Per quanto concerne i soli voucher, una volta ricevuta la comunicazione di accoglimento, le madri lavoratrici dovranno recarsi presso le competenti sedi Inps per ritirarli entro i successivi 120 giorni; la mancata presentazione vale come rinuncia al beneficio.

Adempimenti a carico degli “asili nido” per il pagamento

Per il pagamento del contributo gli asili nido devono inviare alla struttura provinciale Inps territorialmente competente richiesta di pagamento ed allegare i seguenti documenti debitamente compilati e sottoscritti:

delegazione liberatoria di pagamento;

dichiarazione della madre lavoratrice assegnataria del beneficio di fruizione del contributo economico per l’acquisto dei servizi dell’infanzia.

La documentazione sopra citata, è indispensabile per procedere al pagamento delle fatture relative all'erogazione dei servizi all'infanzia.



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