Riforma apprendistato al via i tre tipi contratto per creare occupazione ai giovani. Un contratto di lavoro a tempo indeterminato finalizzato all'occupazione dei giovani. Come è definito l'apprendistato nello schema del decreto legislativo approvato dal Consiglio dei ministri, su proposta del ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maurizio Sacconi.
Sono previste tre tipologie di contratto:
l'apprendistato per la qualifica professionale, rivolto ai giovanissimi a partire dai 15 anni di età;
l'apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere, rivolto ai giovani di età compresa fra i 18 e i 29 anni che devono completare il loro iter formativo e professionale;
l'apprendistato di alta formazione e ricerca, rivolto a coloro che aspirano a un più alto livello di formazione, nel campo della ricerca, del dottorato e del praticantato in studi professionali.
La disciplina del contratto di apprendistato è rimessa ad appositi accordi interconfederali ovvero ai contratti collettivi di lavoro stipulati a livello nazionale, territoriale o aziendale da associazioni dei datori e prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.
Per ulteriori informazioni si consiglia di visitare la pagina del sito di Mondo-Lavoro.
Quali sono i principi legislativi che devono essere rispettati?
Innanzitutto una forma scritta del contratto e del relativo piano formativo individuale da definire; divieto di retribuzione a cottimo; possibilità di inquadrare il lavoratore fino a due livelli inferiori rispetto alla categoria spettante, in applicazione del CCNL, ai lavoratori addetti a mansioni o funzioni che richiedono qualificazioni corrispondenti; presenza di un referente aziendale; possibilità di finanziare i percorsi formativi aziendali degli apprendisti tramite dei fondi interprofessionali; registrazione della formazione effettuata e delle competenze acquisite nel libretto formativo; possibilità del riconoscimento, sulla base dei risultati conseguiti, della qualifica professionale ai fini contrattuali e delle competenze acquisite; divieto per le parti di recedere dal contratto durante il periodo di formazione in assenza di una giusta causa o di un giustificato motivo; possibilità per le parti di recedere dal contratto al termine del periodo di formazione e, se nessuna delle parti esercita la facoltà, il rapporto prosegue come ordinario rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato.
Per chi sarà in possesso di un contratto di apprendistato si applicano le norme sulla previdenza e assistenza sociale obbligatoria (assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, contro le malattie, contro l'invalidità e vecchiaia). Il numero complessivo di apprendisti che un datore di lavoro può assumere con contratto di apprendistato non può superare il 100% dei lavoratori specializzati e qualificati o, in mancanza, le tre unità.
Parliamo degli standard professionali e formativi, entro 12 mesi dall'entrata in vigore del decreto, saranno definiti dal ministero del Lavoro, di concerto con il ministero dell'Istruzione e previa intesa con le Regioni e le Province autonome.
domenica 29 maggio 2011
giovedì 26 maggio 2011
Il futuro è nel marketing
In un mercato del lavoro penalizzato da una congiuntura economica ancora negativa, le professioni del marketing e della comunicazione vivono una fase di profonda trasformazione.
Non rientrano esattamente nella categoria di lavori attualmente più richiesti in Italia, quali invece sono informatici, tecnici installatori, personale tecnico delle amministrazioni e del controllo di gestione, ma indubbiamente la vorticosa crescita di Internet sta trascinando con sè anche tutti le professioni legate al lavoro marketing. Si fa strada il marketing emozionale, si punta sulla relazione one to one e sul marketing di nicchia.
Cambia radicalmente il rapporto tra clientela e prodotto, si richiedono competenze specifiche, alta professionalità e sempre più una notevole capacità creativa che consenta di poter stare al passo delle continue innovazioni.
Le nuove abitudini di consumo, con il cliente non più passivo spettatore della pubblicità ma soggetto attivo nella ricerca di nuovi interessanti prodotti a prezzi convenienti, hanno portato le quattro “P” del marketing classico (prodotto, prezzo, punto vendita, promozione) ad essere sostituite dalle quattro “P” del nuovo marketing, incentrate su persone, posti, pensieri e progetti. Al centro non c’è più il prodotto, ma il cliente e la relazione.
Nonostante la grande quantità di trasformazioni in corso, si tende ad assumere sempre meno personale alle prime armi, e contano in misura maggiore le precedenti esperienze di lavoro. Anche profili managerili affermati, come il lavoro sales manager e l’account manager, richiedono un continuo processo di aggiornamento per non essere sorpassati dalle novità nel mondo dell’information tecnology e della comunicazione.
Anche se le statistiche attuali non sono rosee, le previsioni per il futuro possono essere ottimiste. Secondo molti studi per il triennio 2012-2014, saranno proprio le professioni impegnate nel marketing, nella definizione di nuove strategie di fidelizzazione dei clienti e nella conquista di nuovi mercati ad entrare nella fascia dei mestieri più richiesti.
Non rientrano esattamente nella categoria di lavori attualmente più richiesti in Italia, quali invece sono informatici, tecnici installatori, personale tecnico delle amministrazioni e del controllo di gestione, ma indubbiamente la vorticosa crescita di Internet sta trascinando con sè anche tutti le professioni legate al lavoro marketing. Si fa strada il marketing emozionale, si punta sulla relazione one to one e sul marketing di nicchia.
Cambia radicalmente il rapporto tra clientela e prodotto, si richiedono competenze specifiche, alta professionalità e sempre più una notevole capacità creativa che consenta di poter stare al passo delle continue innovazioni.
Le nuove abitudini di consumo, con il cliente non più passivo spettatore della pubblicità ma soggetto attivo nella ricerca di nuovi interessanti prodotti a prezzi convenienti, hanno portato le quattro “P” del marketing classico (prodotto, prezzo, punto vendita, promozione) ad essere sostituite dalle quattro “P” del nuovo marketing, incentrate su persone, posti, pensieri e progetti. Al centro non c’è più il prodotto, ma il cliente e la relazione.
Nonostante la grande quantità di trasformazioni in corso, si tende ad assumere sempre meno personale alle prime armi, e contano in misura maggiore le precedenti esperienze di lavoro. Anche profili managerili affermati, come il lavoro sales manager e l’account manager, richiedono un continuo processo di aggiornamento per non essere sorpassati dalle novità nel mondo dell’information tecnology e della comunicazione.
Anche se le statistiche attuali non sono rosee, le previsioni per il futuro possono essere ottimiste. Secondo molti studi per il triennio 2012-2014, saranno proprio le professioni impegnate nel marketing, nella definizione di nuove strategie di fidelizzazione dei clienti e nella conquista di nuovi mercati ad entrare nella fascia dei mestieri più richiesti.
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domenica 22 maggio 2011
Unione Europea:opportunità di lavoro per laureati
Chi desidera intraprendere una carriera nelle Istituzioni dell'Unione Europea, deve passare l' Ufficio europeo di selezione del personale (EPSO). L'EPSO ha il compito di organizzare concorsi generali per la selezione di personale permanente e altamente qualificato per tutte le istituzioni e tutti gli organi dell’Unione europea.
La maggior parte delle opportunità di lavoro per i laureati riguardano ruoli di amministrazione e la gestione lavorativa e tali opportunità sono aperte ai laureati di numerose discipline. Si spazia dalla redazione della nuova normativa in campo ambientale alla partecipazione a negoziati con paesi terzi, alla gestione della politica agricola comune oppure alla partecipazione al processo legislativo dell'Unione Europea o ancora all'interpretazione e all'applicazione del diritto comunitario - europeo, alla verifica della gestione finanziaria delle istituzioni europee o infine alla partecipazione ad un determinato programma di ricerca scientifica.
E bene sapere che un laureato senza una congrua esperienza professionale sarà inquadrato al suo ingresso nel livello di base, il livello AD5. Si organizzano anche concorsi generali a livelli superiori per i candidati che hanno un'esperienza minima di tre anni nel settore di competenza.
Mentre svolgere un lavoro di grado AD amministratori e funzionari amministrativi presso un'istituzione europea richiede uno spiccato spirito di iniziativa e una importante capacità di amministrare risorse e gestire persone provenienti dai esperienze lavorative e culturali del tutto disomogenee. Quindi occorre sapersi esprimere con esattezza e precisione sia che per iscritto che e oralmente, ossia essere in grado di pianificare il lavoro e di gestire una gran mole di lavoro.
Generalmente la Commissione Europea assume specialisti in campo scientifico e nel campo della ricerca e la selezione del personale avviene è in funzione di precise esigenze connesse ai programmi scientifici e attraverso concorsi.
L'ambiente di lavoro delle istituzioni dell'Unione Europea, vista la sua varia moltitudine culturale offre possibilità di carriera interessanti e varie nel campo dell'interpretazione e della traduzione. E' richiesta la conoscenza di almeno due lingue comunitarie oltre ovviamente alla propria lingua madre e i concorsi richiedono precise combinazioni linguistiche.
Nel portale EURES è presente una sezione che è dedicata a coloro che cercano lavoro e provengono dal settore universitario e che comunque possiedono un titolo di studio superiore, ossia laureati, insegnanti e ricercatori. In quanto vi è una forte domanda di determinate posizioni di impiego in gran parte dei paesi UE, coloro che sono alla ricerca di un lavoro e sono maggiormente qualificati hanno buone possibilità di trovare lavoro all'estero.
Nella pagina opportunità di lavoro per laureati si trova in modo preciso ed accurato sia i passi essenziali per intraprendere una carriera all'estero sia i suggerimenti e consigli per potersi candidare per un lavoro nell'Unione Europea.
La maggior parte delle opportunità di lavoro per i laureati riguardano ruoli di amministrazione e la gestione lavorativa e tali opportunità sono aperte ai laureati di numerose discipline. Si spazia dalla redazione della nuova normativa in campo ambientale alla partecipazione a negoziati con paesi terzi, alla gestione della politica agricola comune oppure alla partecipazione al processo legislativo dell'Unione Europea o ancora all'interpretazione e all'applicazione del diritto comunitario - europeo, alla verifica della gestione finanziaria delle istituzioni europee o infine alla partecipazione ad un determinato programma di ricerca scientifica.
E bene sapere che un laureato senza una congrua esperienza professionale sarà inquadrato al suo ingresso nel livello di base, il livello AD5. Si organizzano anche concorsi generali a livelli superiori per i candidati che hanno un'esperienza minima di tre anni nel settore di competenza.
Mentre svolgere un lavoro di grado AD amministratori e funzionari amministrativi presso un'istituzione europea richiede uno spiccato spirito di iniziativa e una importante capacità di amministrare risorse e gestire persone provenienti dai esperienze lavorative e culturali del tutto disomogenee. Quindi occorre sapersi esprimere con esattezza e precisione sia che per iscritto che e oralmente, ossia essere in grado di pianificare il lavoro e di gestire una gran mole di lavoro.
Generalmente la Commissione Europea assume specialisti in campo scientifico e nel campo della ricerca e la selezione del personale avviene è in funzione di precise esigenze connesse ai programmi scientifici e attraverso concorsi.
L'ambiente di lavoro delle istituzioni dell'Unione Europea, vista la sua varia moltitudine culturale offre possibilità di carriera interessanti e varie nel campo dell'interpretazione e della traduzione. E' richiesta la conoscenza di almeno due lingue comunitarie oltre ovviamente alla propria lingua madre e i concorsi richiedono precise combinazioni linguistiche.
Nel portale EURES è presente una sezione che è dedicata a coloro che cercano lavoro e provengono dal settore universitario e che comunque possiedono un titolo di studio superiore, ossia laureati, insegnanti e ricercatori. In quanto vi è una forte domanda di determinate posizioni di impiego in gran parte dei paesi UE, coloro che sono alla ricerca di un lavoro e sono maggiormente qualificati hanno buone possibilità di trovare lavoro all'estero.
Nella pagina opportunità di lavoro per laureati si trova in modo preciso ed accurato sia i passi essenziali per intraprendere una carriera all'estero sia i suggerimenti e consigli per potersi candidare per un lavoro nell'Unione Europea.
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