Definiamo per un attimo l'infortunio sul lavoro.
L'infortunio sul lavoro è un incidente avvenuto in occasione di lavoro a chiunque presti la propria opera, dipendente, collaboratore, familiare, socio, dal quale sia derivata o la morte o l' inabilità permanente o temporanea al lavoro e che comporti l’astensione dal lavoro per più di tre giorni.
Infortuni sul lavoro in calo nei primi 6 mesi del 2011 secondo i dati provvisori dell'Inail: sono stati 372mila, 16mila in meno rispetto allo stesso periodo del 2010 (-4%).
Il calo degli infortuni, secondo i primi dati Inail del semestre, ancora provvisori, è più pronunciato nell'industria (-5,6%) rispetto ai servizi (-3,2%) ed all'agricoltura (-2,6%). "Positivo" il dato delle costruzioni (-5,8%) anche se condizionato dal calo degli occupati nel settore (-4,3%).
Il presidente dell’INAIL Marco Fabio Sartori sostiene che : "La riforma del Welfare continua a dare i suoi frutti", va evidenziato che quel cammino di riforma del sistema che abbiamo iniziato ormai diversi anni fa insieme a tutti gli attori del sistema Welfare continua a dare risultati. Se, infatti, ogni singolo incidente è sempre un dramma per il lavoratore che lo vive e per la sua famiglia, non possiamo non sottolineare che i dati riferiti agli infortuni nel primo semestre 2011 - con tutta la prudenza statistica del caso - testimoniano una sempre crescente attenzione sia da parte dei lavoratori che dei datori di lavoro alla tematica della sicurezza".
L'analisi delle varie attività economiche evidenzia riduzioni diffuse, ma di diversa intensità: il calo degli infortuni è più pronunciato nell'industria (-5,6%) rispetto ai servizi (-3,2%) e all'agricoltura (-2,6%). Da sottolineare, peraltro, è che per tutti i rami di attività l'Istat registra un lieve aumento occupazionale (compreso tra +0,2% e +0,4%). Positivo il dato delle costruzioni (-5,8%), anche se condizionato dalla crisi occupazionale del settore (-4,3%). Per i casi mortali si è registrata una sostanziale stabilità dei dati, con un aumento o una diminuzione di poche unità nei diversi rami di attività.
Alla luce di questi risultati è bene puntare a una diffusione sempre più minuziosa e mirata delle azioni di prevenzione. Dieci anni di progressi non bastano: ed è sempre improrogabile un ulteriore salto di qualità ossia raggiungere grazie a una nuova politica della prevenzione pere il rapporto INAIL, si consiglia di visitare il sito dell’Ente.
Per verificare i dati degli infortuni sul lavoro del primo semestre del 2011 si può anche visitare la pagina del Ministero del Lavoro e delle Politiche .
venerdì 30 settembre 2011
Infortuni sul lavoro 2011 in calo
domenica 25 settembre 2011
Lavoro flessibile e sue tipologie
Attualmente la disciplina sull’utilizzo di contratti di lavoro flessibile nelle pubbliche amministrazioni è contenuta nell’articolo 36 del decreto legislativo 165/2001, modificato dapprima dall’articolo 49 del D.L. 112/2008 e, da ultimo, dall’articolo 17, comma 26, del decreto-legge 78/2009.
Diventa sempre più lontano in Italia il miraggio del posto fisso. L’Italia si sta adeguando al lavoro flessibile, sulla scia del modello statunitense. Oltreoceano infatti ben l'85% delle imprese offrono contratti di questo tipo, contro una media globale dell'81%. In Italia la media è dell'82%, praticamente quattro imprese su cinque, dunque molto vicina agli Usa. In Europa la percentuale più alta va a favore della Spagna (88%), a seguire Francia e Regno Unito con l'83%. Fanalino di coda è la Germania con il 76%.
Tra i vantaggi evidenziati la riduzione dei costi e il netto miglioramento della produttività del personale, frutto principalmente del migliore equilibrio tra vita e lavoro sperimentato dai dipendenti. Ma le aziende si fidano più dei dipendenti senior, perché ritenuti più affidabili.
Lavoro a chiamata, apprendistato , contratto a progetto e prestazione occasionale. Sono delle formule d'ingresso nel mercato del lavoro. Modalità che nel 2011 riguarderanno il 55% delle assunzioni non stagionali, secondo il sistema informativo di Unioncamere.
Basando il diritto alla flessibilità sul grado della professionalità anzianità del personale, alcune aziende perdono determinate opportunità, causando l'allontanamento di nuove leve e giovani talenti che dovrebbero essere molto ambiti per l'azienda.
Diventa sempre più lontano in Italia il miraggio del posto fisso. L’Italia si sta adeguando al lavoro flessibile, sulla scia del modello statunitense. Oltreoceano infatti ben l'85% delle imprese offrono contratti di questo tipo, contro una media globale dell'81%. In Italia la media è dell'82%, praticamente quattro imprese su cinque, dunque molto vicina agli Usa. In Europa la percentuale più alta va a favore della Spagna (88%), a seguire Francia e Regno Unito con l'83%. Fanalino di coda è la Germania con il 76%.
Tra i vantaggi evidenziati la riduzione dei costi e il netto miglioramento della produttività del personale, frutto principalmente del migliore equilibrio tra vita e lavoro sperimentato dai dipendenti. Ma le aziende si fidano più dei dipendenti senior, perché ritenuti più affidabili.
Lavoro a chiamata, apprendistato , contratto a progetto e prestazione occasionale. Sono delle formule d'ingresso nel mercato del lavoro. Modalità che nel 2011 riguarderanno il 55% delle assunzioni non stagionali, secondo il sistema informativo di Unioncamere.
Basando il diritto alla flessibilità sul grado della professionalità anzianità del personale, alcune aziende perdono determinate opportunità, causando l'allontanamento di nuove leve e giovani talenti che dovrebbero essere molto ambiti per l'azienda.
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Lavoro on line: come e perché
Innanzitutto per lavorare online è sufficiente avere a portata di mano un PC ed una connessione ad internet. E’superfluo avere conoscenze di programmazione. Il lavoro online è una attività che si può svolgere in qualunque posto ove sono presenti le condizioni essenziali (connessione internet), quindi basta essere in possesso di avere un computer portatile con una chiavetta USB per l'accesso alla rete internet.
Il lavoro on line può essere svolto come lavoratore dipendente, pubblico nella Pubblica amministrazione o privato per conto di aziende private; come seconda attività e come fonte di guadagno aggiuntivo, quando ciò è conciliabile con il lavoro principale e le altre attività generalmente è un secondo lavoro a tempo parziale; per conto terzi, da lavoratore autonomo che svolge la propria attività principalmente da casa su internet.
Quindi le ipotesi lavorative vanno da una attività e tempo parziale per guadagnare on line con un lavoro su internet, ad una forma di prestazione lavorativa disciplinata da normali contratti di lavoro da casa e da prestazioni con contratto di lavoro occasionale.
Esistono altre possibilità per chi sceglie di lavorare come dipendente o con un contratto di lavoro a progetto: lavoro da casa nella quale il lavoratore comunica con l'azienda, o con altri colleghi telelavoratori, attraverso strumenti informatici, forniti dall’azienda;lavoro a distanza in mobilità molto utilizzato da chi ha necessità di spostarsi in modo frequente per esigenze lavorative, prevede l'utilizzo di un portatile o di un palmare per essere collegati all'azienda soprattutto quando si è da un cliente, lavoro online in telecentro è il caso di molti operatori di call center: il lavoratore, invece di andare in ufficio, si sposta in un centro telematico vicino casa. Questi centri possono essere di una sola azienda, condivisi in affitto o anche della Pubblica amministrazione;Azienda di lavoro su internet, ovvero quelle particolari imprese che svolgono interamente online le proprie attività.
Le caratteristiche ideali di una prestazione di lavoro che si può svolgere online a distanza, generalmente comprendono: un lavoro poco manuale, che richieda capacità prevalentemente intellettive; una serie di compiti gestibili individualmente o comunque facilmente suddivisibili in pacchetti di lavoro; dipendenti capaci di lavorare bene senza bisogno di stretta supervisione; la possibilità di misurare i risultati secondo criteri precisi, non essendo sempre possibile misurare il tempo lavorato.
Vediamo quali sono i lavori più frequentemente eseguiti on line: inserimento dati, lavori di traduzione, revisione e pubblicazione di testi su internet; consulenze, lavori di progettazione, lavori informatici in genere (programmazione di software, grafica, assistenza tecnica); gestione clienti, servizi telematici di vendita; lavori di contabilità e segreteria; attività di insegnamento e formazione.
Gli strumenti utilizzati dai lavoratori online sono la posta elettronica, una chat o un messenger istantaneo, il collegamento diretto alle reti aziendali, telefonate via skype e i servizi di videoconferenza.
Partiamo dai benefici ed utilità, e le possibilità di guadagno, di chi lavora on line: ridotte a zero le spese ed i tempi di spostamento; non c'è bisogno di pasti fuori casa; meno stress, per i cittadini delle grandi città e ambiente di lavoro più accogliente ; la flessibilità e la libertà nell'organizzazione del lavoro ed è una grossa facilitazione per le persone con mobilità ridotta o difficoltosa. Ovviamente ci sono alcune controindicazioni, tra le quali le possibili distrazioni, la mancanza di contatti fisici, la minore immediatezza nella coordinazione delle attività.
Vediamo alcuni suggerimenti per chi cerca un lavoro online. Dietro gli annunci di lavoro per questa tipologia si possono nascondere purtroppo delle truffe. E bisogna riflettere che chi lavora online non ha un rapporto di lavoro diverso dagli altri ed è da considerare una modalità diversa di lavoro, quindi non può essere considerato un trattamento speciale; come per qualsiasi lavoro, bisogna esaminare attentamente l'azienda, le proposte ed i contratti di lavoro proposti, ogni rapporto di lavoro deve essere firmato sia dal collaboratore che dall’azienda.
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