lunedì 15 novembre 2010

Volantinaggio: un'idea per guadagnare qualcosa

Spesso tra i giovani ed i giovanissimi c'è la voglia di avere un lavoro ad ogni costo: qualche occasione arriva dal volantinaggio. Soprattutto per far conoscere offerte dei supermercati, negozi che propongono “eccezionali occasioni” e  per chi ha in mente di fare operazioni di marketing.
A volte negli annunci si dice: “La persona che stiamo cercando sarà inserita nel dipartimento marketing e avrà tra i suoi compiti l'implementazione e il controllo delle azioni di marketing”, a volte si parla di “azienda specializzata nella pubblicità vogliosa di ampliare le sue conoscenze”. Fino a dire offerte professionali per il "volantinaggio" elencando le diverse località dove è possibile svolgere il lavoro.
Comunque è giusto saper che chi svolge attività di volantinaggio deve essere a conoscenza che: il volantino che verrà distribuito deve riportare sul frontespizio l’esatta e ben visibile indicazione del nome e del domicilio legale dello stampatore nonché dell’anno di effettiva pubblicazione.
Per evitare problemi durante il volantinaggio, nei giorni che precederanno la diffusione dei documenti si consiglia di accertarsi sull’invio, da parte dell’azienda, da un ufficio postale, tramite fax o postacelere di quattro copie del dossier e del volantino alla Prefettura. Chi fa volantinaggio deve portare con sè una copia della ricevuta di tale avviso alla prefettura per eventuali controlli. Altrettanto importante avere con sè un documento di identità valido e in buono stato. Buon volantinaggio!

domenica 14 novembre 2010

Unione europea come trovare lavoro?


Lavorare all’estero  e nell'Unione europea è un’ambizione di molti.
Vorrei per momento analizzare le opportunità che vengono offerte dagli  Organizzazioni Internazionali collegati con le politiche del lavoro di Bruxelles.
Certamente lavorare in uno dei paesi dell’Unione europea può permettere di avere un’esperienza  formativa sia da un punto  di vista personale che professionale, basti pensare a determinati ambienti sociali e lavorativi dove si riscontra in modo semplice incontri multiculturali.
Lavorare in Europa significa poter scegliere tra permanenze brevi, di qualche mese, oppure più lunghe, annuali.
La difficoltà di come trovare lavoro presso l'Unione europea è spesso individuata dalla informazione latente,  relativamente alle offerte di lavoro, alla metodologia per candidarsi e alla poca conoscenza delle normative vigenti nei paesi in cui offrono candidature di lavoro.

Un primo consiglio è di  visitare il sito ufficiale della Commissione Europea relativo al lavoro ed agli affari sociali e in modo particolare l'ufficio Europeo di selezione del personale.

EURES (European Employment Services - Servizi europei per l'impiego) è un portale europeo della mobilità professionale che ha come obiettivi di informare, orientare e consigliare i lavoratori candidati alla mobilità sulle possibilità di lavoro e sulle condizioni di vita e di lavoro nello spazio economico europeo;  assistere i datori di lavoro che intendono assumere lavoratori di altri paesi;  fornire informazioni e assistenza a chi cerca e offre lavoro nelle regioni transfrontaliere.

Eurojobs  è anche questo un portale che offre la possibilità di trovare un lavoro in un paese europeo attraverso un sistema di ricerca delle offerte di lavoro per parole chiave, settore e Paese.

Vorrei solo per un attimo parlare del problema dell'occupabilità sul lavoro, certo possiamo affermare che sta crescendo in Europa ed in modo parallelo con l’aumentare del grado di istruzione dei lavoratori e la durata di occupazione (stimata) si aggira intorno ai 20 anni, dopo di che inizia a diminuire. Quindi è l'esperienza “lo scoglio” e nello stesso tempo lo stimolo per una maggiore flessibilità del lavoro.

Cosa ha detto l'OCSE ?
Riguardo ai disoccupati dell'Unione europea vi è stato lieve miglioramento in agosto del tasso di disoccupazione nei paesi europei, sceso nella media dall'8,6 all'8,5%. Ancora un pò meglio ha fatto l'Italia, la cui percentuale passa dall'8,4% di luglio all'8,2. Però è ancora molto lontana da paesi come Germania (6,8% dal 6,9), Olanda (al 4,5 dal 4,6), o Austria (stabile sul 4,3) I tassi di disoccupazione più alti si registrano, ovviamente in Spagna (20.5%), (13.9%) e Portogallo (10.7%). Nell'Unione europea è al 9,6%, quella dell'area euro al 10,1, entrambe stabili rispetto al mese precedente.

Comunque nonostante la difficoltà del momento per chi a desiderio di lavorare per l'Unione europea deve avere una formazione adeguata, una sensibilità a nuove prospettive e fare attenzione alle richieste che arrivano dai portali collegati con il sito ufficiale dell'Unione.
In fondo vi è in alcuni paesi europei una sensazione di ripresa. In bocca al lupo e buona ricerca.

sabato 13 novembre 2010

Cgil: sfondato il tetto di un miliardo di ore di Cassa integrazione

Parlo di dati, forse pesanti da raccogliere ma importanti da prendere in considerazione da parte di tutti: lavoratori, aziende, parti sociali e soprattutto politiche.

È stato sfondato il tetto di un miliardo di ore di Cassa integrazione. Ad ottobre secondo quanto riferisce la Cgil, le ore di Cig cassa integrazione guadagni autorizzate dall'Inps da inizio anno sono state 1.026.479.655, mettendo a segno un incremento del +44,2% rispetto al 2009 quando le ore erano 712.008.425.

Nel dettaglio del rapporto della Cgil si segnala il calo significativo della Cassa integrazione ordinaria, a ottobre -8,4% sul mese precedente per un monte ore pari a 23.852.446, mentre da inizio anno sullo stesso periodo del 2009 la flessione è del 36,9% pari a 299.550.331 ore.

Per la Cassa integrazione in deroga i settori con il maggiore ricorso continuano ad essere i quelli che non rientrano nella normativa attuale della Cigs. Tra i settori con più occupazione c'è l'edilizia, segue il settore chimico, il commercio e la piccola industria meccanica. Si conferma l'aumento consistente - si legge nel rapporto - soprattutto nei settori direttamente produttivi, frutto di un allargamento ulteriore delle difficoltà del settore manifatturiero e del fatto che molti lavoratori, prima coperti dalla cassa ordinaria e straordinaria, stanno progressivamente ricorrendo alla cassa in deroga".

Come risolvere il problema?

Un' ipotesi potrebbe essere il collegato al lavoro, un provvedimento importante che dovrebbe servire a qualificare l’intera politica sociale il ministro Maurizio Sacconi ha annunciato che entro la fine dell’anno sarà rifinanziata, per il 2011, la cassa integrazione in deroga (ovvero lo strumento che ha consentito di riconoscere l’integrazione salariale anche a quei lavoratori che in precedenza non ne fruivano).

Se ricordiamo il messaggio dell'INPS che ha evidenziato l'esistenza di un evento improvviso ed imprevisto che genera una forte la crisi aziendale, nel senso che questa si deve riferire ad un momento in cui vi è un problema generale e delle situazioni che riguardano: riduzione delle commesse, perdita di quote di mercato interno o internazionale, contrazione delle esportazioni, difficoltà di accesso al credito. E' da queste condizioni, situazioni che con l'aiuto di tutte le parti interessate bisogna arrivare ad una via di uscita e fare in modo che le ore di Cassa integrazione in qualche modo vengano poste in una situazione di controllo e verifica.
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