martedì 29 maggio 2012

Relazione annuale 2012 dell'Inps sulle pensioni

Oltre 7,2 milioni di pensionati Inps, pari al 52,1% del totale ha un reddito pensionistico complessivo inferiore a 1.000 euro al mese. Lo si legge nella Relazione annuale Inps sul 2011 secondo la quale il reddito pensionistico medio è di 1.131 euro. Se si guarda al complesso delle pensioni in essere sono sotto 1.000 euro il 77% degli assegni. L'Inps ha sottolineato come solo il 2,9% dei pensionati 403.000 persone possa contare su più di 3.000 euro al mese mentre il 76,2% (oltre tre quarti del totale) deve fare i conti con meno di 1.500 euro. Hanno meno di 500 euro di reddito pensionistico al mese 2,39 milioni di pensionati, il 17,2% del totale. Il reddito pensionistico medio (1.131 euro) dei pensionati è superiore alla pensione media (770 euro) perché i pensionati possono essere titolari di più trattamenti. Al 31 dicembre 2011, sottolinea l'Inps, i pensionati dell'Istituto erano 13.941.802 (16,6 milioni se si considerano anche i pensionati Inpdap e Enpals), 59% dei quali donne. Le donne percepiscono il 44% del totale degli importi pensionistici mentre gli uomini che rappresentano il 41% del totale dei pensionati possono contare sul 56% dei redditi da pensione. Il reddito pensionistico medio è di 1.131 euro in aumento del 4,33% rispetto ai 1.084 euro del 2010 (ma il dato risente delle nuove pensioni con importo più alto rispetto a quelle estinte). L'importo medio delle pensioni (sia previdenziali che assistenziali) è pari a 770 euro. Le pensioni previdenziali (ovvero quelle che traggono origine da contribuzione) hanno un importo medio di 859 euro mentre quelle assistenziali valgono in media 399 euro. Il valore medio delle pensioni percepite dalle donne (569 euro) e' notevolmente inferiore a quello dell'assegno medio degli uomini (1.047 euro).

Ciò è dovuto alla maggiore presenza femminile fra i titolari di prestazioni assistenziali (di importo più basso) sia ai valori medi delle pensioni previdenziali, più basse per le donne (che sono titolari soprattutto delle pensioni di vecchiaia mentre gli uomini sono largamente prevalenti tra i titolari delle pensioni di anzianità che hanno importi medi più alti. Se si guarda agli importi delle pensioni (18,3 milioni di assegni compresi 2,7 milioni di invalidita' civile) quasi la meta' (9 milioni di trattamenti pari al 49,1%) e' inferiore ai 500 euro mentre un altro 27,9% e' tra i 500 e i 1.000 euro (il 77% del totale quindi e' sotto i 1.000 euro). Solo 265.143 assegni sono superiori a 3.000 euro e tra questi solo 20.092 erogati a donne. Il 59,7% delle pensioni erogate a donne e' sotto i 500 euro.


Le pensioni previdenziali (ovvero quelle che traggono origine da contribuzione) hanno un importo medio di 859 euro mentre quelle assistenziali valgono in media 399 euro. Il valore medio delle pensioni percepite dalle donne (569 euro) è notevolmente inferiore a quello dell'assegno medio degli uomini (1.047 euro). Ciò è dovuto alla maggiore presenza femminile fra i titolari di prestazioni assistenziali (di importo più basso) sia ai valori medi delle pensioni previdenziali, più basse per le donne (che sono titolari soprattutto delle pensioni di vecchiaia mentre gli uomini sono largamente prevalenti tra i titolari delle pensioni di anzianità che hanno importi medi più alti.

Se si guarda agli importi delle pensioni (18,3 milioni di assegni compresi 2,7 milioni di invalidità civile) quasi la metà (9 milioni di trattamenti pari al 49,1%) e' inferiore ai 500 euro mentre un altro 27,9% e' tra i 500 e i 1.000 euro (il 77% del totale quindi è sotto i 1.000 euro). Solo 265.143 assegni sono superiori a 3.000 euro e tra questi solo 20.092 erogati a donne. Il 59,7% delle pensioni erogate a donne è sotto i 500 euro.

domenica 27 maggio 2012

Green economy e posti di lavoro

La green economy promette un milione di posti di lavoro entro il 2020. Almeno questi sono i dati che emergono dalle stime, le nuove figure professionali saranno strettamente connesse al mondo della sostenibilità sia per la produzione di energia rinnovabile che coinvolte nelle fasi di una filiera produttiva a maggior efficienza.

"Il nostro obiettivo è quello di avere 60mila nuovi occupati tra giovani laureati sotto i 30 anni, a partire dal 2013". Lo ha detto il ministro dell'Ambiente, Clini, a Sky Tg24, sottolineando che tra i settori potenziali d'impiego "ci sono le fonti rinnovabili, che negli ultimi due anni hanno dato lavoro a 120mila giovani". Clini ha parlato anche della Pubblica amministrazione,"è costruita su un modello concepito negli anni '60 e '70", e del ministro Fornero: "Vuole facilitare il ricambio generazionale per dare modo ai giovani di entrare in sintonia con le necessità che abbiamo oggi".
La prospettiva deve comunque allargarsi: l’occupazione va stimata con riferimento a tanti altri
comparti, indirettamente legati all’energia (elettronica, edilizia, telecomunicazioni, alimentazione, ecc.), e anche al beneficio indiretto sul prodotto interno lordo complessivo del Paese.
Il nuovo modello energetico presuppone lo sviluppo di tecnologie ad altissima intensità di lavoro: produzione (con tutte le rinnovabili), accumulo (attraverso idrogeno e altri sistemi) e distribuzione, attraverso le smart grids. 
Assume un ruolo fondamentale anche l’edilizia sostenibile, che infatti cresce del 5% all’anno. Althesys e CgilIres prevedono almeno 250.000 i nuovi posti di lavoro che immetterebbero nei mercati 3 miliardi di euro all’anno di stipendi in più, e la Commissione Europea, nella "Road Map" 2050 in discussione al Parlamento Europeo attualmente stima un impatto complessivo sull’occupazione di oltre 1,5 milioni di posti di lavoro con un contributo al Pil pari alllo 0,4% annuo fino al 2020.

Riforma della scuola 2012 per i migliori su Internet e stage nelle aziende


Tutte le scuole superiore sceglieranno il proprio «studente dell'anno» tra quelli che hanno superato la Maturità con il massimo dei voti, 100 e lode. Ogni «studente dell'anno» avrà diritto a una «borsa di studio aggiuntiva» e alla «riduzione di almeno il trenta per cento delle tasse universitarie» per il primo anno accademico. Ma ci sono anche altre modifiche, come i test d'accesso per tutti i ragazzi che si iscrivono all'università. Non per estendere il numero chiuso a tutte le facoltà ma come strumento di «autovalutazione», per aiutare gli studenti a trovare il corso giusto lasciandoli liberi di iscriversi dove vogliono. Il cosiddetto “pacchetto merito”.

Quindi elezione di studente dell’anno, borse di studio per i più meritevoli, stage nelle aziende. Sono solo tre delle innovazioni previste nel “pacchetto merito”, la riforma della scuola pensata dal governo Monti che ha un unico obiettivo: premiare gli studenti più bravi.
Oltre allo sconto sulle tasse universitarie e alla borsa di studio, lo studente dell'anno avrà diritto alla carta «IoMerito», con sconti per musei, mostre e mezzi pubblici.

Per gli studenti migliori ci sarà anche un altro premio: le master class, i corsi estivi gratuiti. Saranno riservati ai ragazzi che arriveranno ai primi tre posti nelle olimpiadi scolastiche organizzate tutti gli anni per ogni materia, dalla matematica all'italiano.

Buone notizie arrivano anche per gli istituti di eccellenza: tenendo conto del numero degli studenti che arrivano al diploma senza essere bocciati e osservando quanto i ragazzi seguono le indicazioni dei professori. Non si sa di quale entità.
In arrivo un “test diagnostico”. Il numero chiuso resterà solo per le facoltà che lo prevedono ma da settembre tutti gli studenti che vogliono iscriversi a un ateneo dovranno rispondere a domande per vedere se sono tagliati per quell’università oppure no. L’obiettivo è ridurre il numero di ragazzi che abbandonano i corsi universitari dopo il primo anno.

Cambiano ancora le regole per i concorsi universitari, per i ricercatori e per i professori associati e ordinari. Le commissioni giudicanti vedranno ridursi il numero di docenti interni in modo da rendere più complicati gli accordi sotto banco per far entrare i conoscenti o gli amici.   Il numero chiuso resterà solo per le facoltà che già oggi lo prevedono, come Medicina o Architettura. Dal nuovo anno accademico ogni studente dovrà rispondere a una serie di domande utili a verificare la predisposizione verso quella materia. Il tutto contro l’abbandono feroce del primo anno.

Il “portfolio dello studente” sarà disponibile on line sul sito del ministero e sarà un curriculum in cui inserire i propri titoli. Previo consenso dello studente, il cv potrà essere consultato da imprese che offrono stage e tirocini.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...
BlogItalia - La directory italiana dei blog