sabato 1 settembre 2012

Lavoro e stage aziendali


Gli stage aziendali sono il primo percorso verso il mondo del lavoro. Sono definiti i tirocini formativi e di orientamento.

Lo scopo degli stage aziendali o tirocini è quello di avvicinare domanda e offerta di lavoro mediante l’inserimento dei giovani nel panorama lavorativo al fine di acquisire una conoscenza diretta dello stesso.

Gli stage lavorativi si rivolgono ai giovani che hanno assolto l’obbligo scolastico e a datori di lavoro sia pubblici che privati.

Quando si parla di stage aziendali, si tratta di un periodo che lo stagista trascorre presso un'azienda, dove ha modo di verificare ed applicare le conoscenze acquisite durante il percorso scolastico, sviluppa ed accresce le proprie competenze ed abilità, basandosi sull’esperienza diretta ed attiva, nell’ambito di un concreto ambiente operativo. Lo strumento formativo agevolato deve rispondere all’obiettivo di orientare i tirocinanti sul mercato del lavoro, attraverso il contatto diretto con le aziende, e di conoscere e valutare le capacità, le attitudini e le propensioni lavorative degli utenti, anche per un’eventuale assunzione futura.

I datori di lavoro privati possono prevedere l’inserimento dei giovani attraverso stage lavorativi entro certi limiti:
 un tirocinante nel caso di aziende con non più di cinque dipendenti a tempo indeterminato;
 non più di due tirocinanti contemporaneamente in aziende con un numero di dipendenti a tempo indeterminato compreso tra sei e diciannove unità;
 non più del 10% di tirocinanti in aziende con più di venti dipendenti a tempo indeterminato.

SOGGETTI PROMOTORI
Gli stage aziendali possono essere promossi da parte dei seguenti soggetti.

Agenzie per l'impiego;
Università;
Provveditorati agli studi;
Scuole statali e no statali che rilasciano titoli di studio con valore legale;
Centri di formazione convenzionati (Regione o Provincia);
Comunità terapeutiche e cooperative sociali;
Servizi di inserimento lavorativo per disabili.

I soggetti promotori  hanno l'onere di assicurare i giovani che si accingono ad intraprendere la strada degli stage lavorativi contro gli infortuni sul lavoro  e malattie professionali presso l'Inail, ed attivare apposita polizza presso una compagnia assicuratrice, oltre che per la responsabilità civile verso i terzi, e su di loro ricade la responsabilità di elaborare il progetto formativo e di orientamento contenente le modalità di attuazione stage aziendali.

I datori di lavoro che ospitano i laureandi, i quali sono in numero maggiore, devono invece favorire l'esperienza dello stagista nell'ambiente di lavoro. Dovrebbero anche garantire la presenza di un tutore come responsabile didattico-organizzativo delle attività. Per le aziende che impiegano giovani provenienti da regioni meridionali è possibile ottenere il rimborso totale o parziale degli oneri finanziari sostenuti per coprire le spese di vitto e alloggio del tirocinante.

Gli stage aziendali non costituiscono un rapporto di lavoro e come tale non dà diritto ad alcuna  retribuzione; a chi partecipa agli stage lavorativi, comunque, può essere riconosciuta una borsa di studio - compenso od altri incentivi. Le somme possono essere riconosciute dall’azienda ospitante, a sua discrezione, oppure, se si tratta di stage proposti da Istituti di formazione o Enti pubblici, dagli Istituti stessi o da appositi fondi regionali o europei.

Trattamento previdenziale e fiscale del compenso versato a favore di coloro che collaborano in qualità di stage lavorativi. La borsa di studio o il compenso, eventualmente elargito, possono essere corrisposti con cadenza mensile, oppure al termine dello stage: il pagamento di tali somme può anche essere subordinato al raggiungimento di un periodo minimo prefissato di stage aziendali.
Le somme versate non sono soggette ad alcuna contribuzione previdenziale.

DURATA STAGE LAVORATIVI
La durata massima è collegata alle caratteristiche del giovane, nonché al tipo di studi che lo stesso ha fatto. Il regolamento, a differenza di quanto succede tuttora, prevede anche di prorogare lo stage aziendale.

SPESE PER STAGE AZIENDALI
La normativa sugli stage aziendali prevede la detassazione del reddito per un importo corrispondente alle spese sostenute per stage lavorativi destinati a studenti di corsi d’istruzione secondaria o universitaria, ovvero a diplomati o laureati per i quali non sia trascorso più di un anno dal termine del relativo corso di studi.

In ordine all’individuazione dei soggetti beneficiari ed all’ambito temporale di applicazione dell’agevolazione valgono per:
sotto l’aspetto soggettivo, possono fruire della detassazione per spese relative ai predetti stage aziendali tutti i contribuenti titolari di reddito d’impresa;
sotto il profilo temporale, sono agevolabili le spese sostenute, secondo i criteri contenuti nell’articolo 109 del TUIR, nel periodo d’imposta successivo a quello in corso al 2 ottobre 2003, data di entrata in vigore del decreto n. 269. Rilevano ai fini dell’agevolazione tutti i costi relativi alla formazione dei soggetti sopra richiamati, effettuata attraverso stage aziendali.

L’agevolazione compete per gli stage lavorativi rivolti alle seguenti categorie:
studenti di corsi d’istruzione secondaria o universitaria;
diplomati o laureati per i quali non sia trascorso più di un anno dal termine del relativo corso di studi.

Lavoro: le professioni più richieste del 2012


Quali saranno i lavori più richiesti in Italia nel 2012 ? E’ facile prevederlo perché in questo periodo in cui aumentano i disoccupati ci sono molte professioni che ancora tirano e che permettono di trovare facilmente uno sbocco lavorativo e stipendi anche molto elevati. Stiamo parlando ad esempio dei montatori di porte e finestre: non si parla di numeri enormi, ma dei 1.500 posti di lavoro ricercati oltre otto su dieci restano senza un addetto. Secondo il rapporto Excelsior, in Italia è stato rilevato un fabbisogno di 1.060 unità: di questi sono di difficile reperimento ben l'86,7%.

Per non parlare dei pavimentatori: dei 470 che servono, il 70,5% non si trova. Oppure dell'aiuto parrucchiere: se ne cercano 1.840, ma quasi un migliaio non si trova. È fin troppo semplice giustificare questi numeri dicendo che nessuno è disposto a fare l'installatore di allarmi, il pavimentatore o il parrucchiere. La verità infatti è un'altra, le imprese non cercano solo persone con elevata specializzazione, non si accontentano più della disponibilità. Ma ricercano persone con un'esperienza professionale alle spalle.

Il rapporto di Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali faceva però, come giusto che sia, anche il punto della situazione in merito alle professioni che, con ogni probabilità, potrebbero cercare di ottenere il maggior successo negli ultimi 6 mesi del 2012 e che dunque, a ben diritto, consideriamo quali vere e proprie professioni del futuro.

In particolar modo, stando a quanto sarebbe possibile appurare dalla lettura del rapporto nei prossimi mesi verranno assunte:

37.370 figure professionali, quali cuochi e camerieri, nel settore della ristorazione
16.040 figure professionali, non qualificate, nel settore dei servizi di pulizia e nel settore dei servizi alla persona
10.630 figure professionali, quali commessi ed altro personale qualificato, nel settore del commercio e della vendita al dettaglio
7.740 figure professionali, quali segretari ed affini, nel settore dei servizi generali
7.080 figure professionali, altamente qualificate, nel settore dell’industria alimentare
3.490 figure professionali, altamente qualificate, nel settore bancario ed assicurativo

Purtroppo però, ci tocca nuovamente ribadirlo, nessuna di queste figure professionali, con la sola esclusione di coloro i quali verranno impiegati nel settore dell’industria alimentare (sebbene solamente una percentuale compresa tra il 2% ed il 4% della categoria potrà considerarsi sistemata a vita), avrà l’opportunità di sottoscrivere un contratto di lavoro a tempo indeterminato.

Nonostante la crisi, la forte disoccupazione che colpisce le fasce giovanili ha toccato livelli da record, una speranza nel mercato del lavoro esiste ancora in Italia. Certo è che le circostanze rendono sempre più difficile trovare un posto di lavoro, specie quello che si desidera o per il quale si è studiato o ci si è specializzati.

Un modo chiaro per individuare quali siano le professioni in cui è presente una domanda considerevole è senza alcun dubbio rivelato analizzando i dati relativi agli annunci di lavoro apparsi sui vari siti online. Una recente indagine ha messo in evidenza quelli apparsi negli ultime mesi su uno dei principali portali dove si trovano domanda ed offerta di lavoro, ossia lavoro.org. A farla da padrone nella speciale classifica delle professioni più richieste sono quelle nel campo commerciale, un ambito assai vasto per il quale sono richieste buone capacita nella vendita dei prodotti.

Sul secondo gradino c'è un settore in costante espansione da anni: quello informatico. Anche in questo caso, il campo dei tipi di offerte è molto vasto. Sono richiesti: programmatori, sistemisti,grafici, web master, consulenti ed altro ancora. In questo caso le proposte sono state pari ad oltre 1.300. Di poco al di sotto,con quasi 1200 offerte di lavoro, si collocano al terzo posto i richiestissimi ingegneri, ovviamente con le più disparate specializzazioni. Si va da quelli meccanici, agli elettronici, ai navali, ambientali, esperti di telecomunicazioni ed altro ancora.

Lavoro: autunno caldo per 180mila lavoratori


Circa 150 tavoli di crisi aziendale aperti al ministero dello Sviluppo economico per circa 180.000 lavoratori coinvolti e oltre 30.000 esuberi: l'autunno - secondo i sindacati che hanno rielaborato dati del ministero - si prepara ad essere molto difficile sul fronte delle crisi industriali, con la situazione più dura nell'ultimo ventennio.

Ci sono poi altre migliaia di posti a rischio in vertenze che non arrivano neanche al ministero dello sviluppo economico come quelle delle piccole aziende tessili.

Tensione altissima a Palermo, dove 1.800 operai della Gesip, società comunale in liquidazione, sono senza posto di lavoro e senza salario. Dal governo Monti non è arrivato l'ok per i 5 milioni di euro che avrebbero consentito la proroga del servizio sino a fine settembre. Il consiglio comunale non ha potuto far altro che prendere atto della situazione mentre per le strade sono comparsi i primi manifestanti.

Intano è record di precari che sono 2,5 milioni, mentre la disoccupazione giovanile è al 35,3%
Quindi è record di precari nel secondo trimestre del 2012. I contratti a termine sono, infatti, quasi 2,5 milioni (2,455): si tratta del livello più alto dal secondo trimestre del 1993 sia in valore assoluto, sia per l'incidenza sul totale degli occupati che ha toccato il picco del 10,7%. Lo ha comunicato l'Istat.
Sommando i collaboratori al numero dei contratti a termine si arriva, poi, alla cifra record, di 3 milioni di precari.

Nel Mezzogiorno quasi una giovane su due è disoccupata tra coloro che partecipano attivamente al mercato del lavoro. Nel secondo trimestre del 2012, infatti, il tasso di disoccupazione tra le 15-24enni del Sud ha toccato il picco del 48%. Lo ha comunicato l'Istat.
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