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lunedì 25 giugno 2012

Lavoro e pubblico impiego: il piano per il super-Inps


Ventitrè direttori generali in meno, settanta direttori di secondo livello eliminati, cinquemila dipendenti in mobilità. Prende forma il super-Inps, come riportato dalle colonne del Il Messaggero  con l’accorpamento dei tre enti previdenziali Inps, Inpdap ed Enpals, un colosso che dovrà gestire un bilancio tra i 500 e 700 miliardi di euro. Il documento sembra che sia già stato firmato dal presidente Antonio Mastrapasqua. Obiettivo: ridurre i costi complessivi di funzionamento relativi ai tre enti previdenziali di almeno 20 milioni di euro nel 2012, 50 milioni di euro per il 2013 e 100 milioni di euro a decorrere dal 2014.

Già entro la fine di questo mese si partirà con i primi adeguamenti delle funzioni centrali e territoriali. Parte centrale della spending review del colosso che nascerà dalla fusione dei tre istituti, sarà la razionalizzazione logistica. Molte sedi saranno dismesse, gli spazi saranno riorganizzati e razionalizzati. La razionalizzazione comporterà anche «la restituzione di immobili in locazione passiva o la riduzione delle superfici locate con la relativa ricontrattazione del contratto di affitto e del canone». Vi rientrano anche quelli presi in affitto dall’Agenzia del Demanio. Per liberare spazi è prevista «l’ottimizzazione degli archivi cartacei», molti saranno «dematerializzati». Le operazioni di razionalizzazione logistica dovranno essere completate entro la fine di gennaio 2013.

"Nei piani di integrazione dell'ex-Inpdap e dell'ex-Enpals in Inps non c'è alcun programma di esubero o mobilità di dipendenti". E' quanto ha fatto sapere l'Inps precisando che "per quanto riguarda il personale non è all'ordine del giorno alcun intervento, sono quindi destituite di ogni fondamento le cifre indicate oggi da alcuni organi di stampa". Secca è stata la replica dell'Inps che in una nota ha affermato: "Il processo di integrazione è stato finora tracciato dagli indirizzi del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza (Civ) dell'Istituto e dalle linee programmatiche del Presidente, che affidano alla Tecnostruttura la predisposizione di un piano industriale, che non è stato definito. Mancano peraltro ancora l'approvazione del bilancio 2011 dell'Inpdap e i successivi decreti ministeriali".

L'idea di una "superInps" che inglobi Enpals e Inpdap con cospicui risparmi e rilevanti tagli di personale è da irresponsabili: prima serve un piano industriale e poi se ne parla. Ad affermarlo è stato  il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni. Commentando le anticipazioni di stampa sull'ipotesi che il Governo accorpi i tre istituti previdenziali, il leader della Cisl è stato molto critico. "Chi da questi numeri è un irresponsabile. Sia chi li dà sull'Inps, sia chi li dà sul pubblico impiego. Chi Governa - ha sottolineato - deve darci un piano industriale dal quale si desume quello che deve avvenire e non il contrario. E' davvero sconcertante - ha detto ancora - come persone pagatissime e con grandi responsabilità, giochino con i numeri, con le sorti degli istituti previdenziali, con le persone e con i servizi".

E' inaccettabile intervenire ancora sul pubblico impiego e sulla sanità ha sottolineato il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, commentando le ipotesi di tagli nell'ambito del decreto spending review che il governo si appresta a presentare. "E' inaccettabile - ha osservato Camusso a margine della presentazione di un libro - intervenire ancora sul lavoro pubblico. Non c'è nessun segno di equità in questo".  Il leader della Cgil ha ricordato che domani ci sarà la mobilitazione generale del pubblico impiego "sia per ottenere l'incontro" con il governo "sia per dare un esplicito segnale che non si può fare la spending review tagliando sull'occupazione e sulle condizioni del lavoro pubblico".

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