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domenica 17 maggio 2015

Figure professionali nel fotovoltaico: assunzioni 2015



Un impianto fotovoltaico è un impianto elettrico costituito dall'assemblaggio di più moduli fotovoltaici, i quali sfruttano l'energia solare incidente per produrre energia elettrica mediante effetto fotovoltaico. Dal 2005 in Italia è attivo un meccanismo di incentivazione al fotovoltaico chiamato “Conto Energia” che è regolato da un decreto ministeriale soggetto a continue modifiche.

Di notevole importanza riveste la formazione di figure professionali specifiche nel settore dell'energia e dell'ambiente con particolare riferimento all'ambito della riduzione dei consumi.

Professionisti in grado di progettare, realizzare e testare la struttura e la gestione degli interventi per lo studio e la ricerca di nuovi e più efficienti impieghi delle risorse energetiche e ambientali nel settore dell'edilizia, della pianificazione urbanistica, della mobilità sostenibile, capaci di garantire un elevato livello di qualità dei servizi di fornitura di energia e promuovere nel contempo l'utilizzo di fonti rinnovabili in previsione dell'esaurimento progressivo e graduale dei combustibili fossili, che le fonti più attendibili stimano in un periodo di 40 anni, permetterebbero di arrivare alla creazione di un nuovo modello di sviluppo economico atto alla salvaguardia dell'esistenza stessa del genere umano e dell'ambiente.

Il Project Engineer segue lo sviluppo e lo stato di avanzamento dei siti individuati per l’installazione degli impianti fotovoltaici. Dopo un 2009 trascorso nel completamento di iter autorizzativi e burocratici, il 2010 è stato l’anno della realizzazione delle centrali fotovoltaiche, principalmente nel Centro e nel Sud Italia.

In tale contesto il Project Engineer si occupa di:

dare supporto tecnico per la realizzazione di progetti relativi allo sviluppo di impianti fotovoltaici;

offrire consulenza sulla progettazione tecnica di impianti fotovoltaici;

coordinare il progetto in tutte le sue fasi (valutazione tecnica di idoneità dei terreni e dei tetti degli edifici, preparazione delle offerte, progettazione tecnica, installazione degli impianti e definizione della logistica per l’approvvigionamento); seguire i rapporti coi subfornitori (ricerca e negoziazione contrattuale e supervisione dei lavori da eseguire);

coordinare le risorse interne ed esterne;

controllare costi e tempistiche.

La figura professionale dell'Installatore di pannelli fotovoltaici gestisce le attività relative all'installazione e manutenzione dei pannelli fotovoltaici, con riferimento alla messa a punto dell'impianto, eseguendo assemblaggio, controllo e messa in opera, in conformità con le normative e secondo le specifiche tecniche definite dalla progettazione.

L’installatore di pannelli fotovoltaici deve avere acquisito competenze in materia di elementi di
elettrotecnica, elementi di impiantistica industriale, normativa sulla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori in tutti i settori di attività privati o pubblici, principi del conto energia per il fotovoltaico.

La figura del Responsabile per la conservazione e l'uso razionale dell'energia (più noto come Energy manager) entra in vigore in Italia con la legge n. 308 del 1982, le funzioni minime che l’Energy manager deve svolgere sono così sintetizzate:

individuazione delle azioni, degli interventi, delle procedure e di quanto altro necessario per promuovere l’uso razionale dell’energia;

predisposizione dei bilanci energetici in funzione anche dei parametri economici e degli usi energetici finali;

predisposizione dei dati energetici eventualmente richiesti dal Ministero dell’Industria.

Si evidenzia che tale figura professionale assume una posizione di consulente interno alla struttura, non essendo previste dirette responsabilità gestionali e nel campo della effettiva realizzazione degli interventi studiati.

L’Energy manager ha un bagaglio di conoscenze acquisibili mediante laurea in ingegneria, pluriennale attività tecnica successiva alla laurea nel settore in cui l’organizzazione opera, esperienza nel campo degli studi di fattibilità e della progettazione di massima dei sistemi per la produzione e l’utilizzo dell’energia, buona conoscenza delle tecnologie più avanzate nel settore.

Il Certificatore energetico è un professionista esperto, qualificato e indipendente, in grado di effettuare una diagnosi energetica dell'edificio. Egli raccoglie i dati relativi all’edificio, alla sua struttura, agli impianti di riscaldamento e di produzione di acqua calda sanitaria e sull' uso di eventuali fonti energetiche rinnovabili. Elabora poi i dati secondo le procedure e determina il fabbisogno energetico dell’involucro e dell’energia primaria per la climatizzazione invernale, estiva e la produzione di acqua calda sanitaria, calcola le emissioni di CO2 e fornisce le indicazioni per il miglioramento dell'efficienza energetica.

Infine produce l'attestato di certificazione energetica con l'indicazione della classe di appartenenza dell'edificio, utile, e in molti casi obbligatorio, per le agevolazioni di legge sul risparmio energetico, per il rogito e l'affitto o per la ristrutturazione e l'edificazione di un immobile.

Il certificatore energetico deve possedere un diploma o una laurea tecnica di primo o di secondo livello essere iscritto al rispettivo albo professionale, aver frequentato un corso abilitativo riconosciuto e aver superato l'esame finale.

Negli ultimi dodici mesi sono aumentate sensibilmente le richieste per il profilo di green software developer, un professionista impegnato nello sviluppo e nella creazione di applicativi software che consentono di gestire al meglio le risorse hardware a disposizione delle aziende.

Tra suoi i compiti principali rientra quello di creare software di virtualizzazione user-friendly, grazie ai quali viene incrementata la capacità di utilizzo dei server di circa il 70%, permettendo di ridurre sensibilmente la quantità di hardware utilizzati e i relativi costi energetici. Un software più efficiente aumenta le prestazioni dei macchinari, rendendone più semplice e veloce la fruizione e riducendo di fatto i tempi di utilizzo e il relativo consumo energetico.

A questa posizione possono ambire giovani laureati in materie tecnico/informatiche. Sono requisiti fondamentali l’orientamento alle nuove tecnologie (anche quelle ancora in fase di sperimentazione) e una buona conoscenza della lingua inglese.

L’Esperto di progettazione di sistemi di energie rinnovabili gestisce e coordina la progettazione di diversi sistemi di energia rinnovabile (eolico, solare, di biomasse), intervenendo sulla distribuzione delle energie in un determinato territorio e sulla loro composizione/combinazione.

In particolare si occupa di:
stimare l’impiego delle diverse tecnologie (solare, eolico, biomasse) determinando le possibilità di utilizzo delle medesime nei diversi contesti (zone rurali, urbane) e in relazione alle diverse caratteristiche (densità e verticalità dei centri urbani, problemi di carattere estetico-urbano;

caratteristiche delle diverse categorie delle biomasse; aspetti di inquinamento e pericolosità; condizioni di ventosità; vincoli paesaggistici, militari, ambientali, idrogeologici, naturalistici, urbanistici, costieri);

definisce una progettazione di massima (individuazione di una linea di frazionamento della potenza in un numero limitato di località e siti);

verifica le condizioni quanti-qualitative definite dal manager esperto nella programmazione
consulta esperti e professionisti (architetti, esperti naturalisti, architetti del paesaggio, architetti urbani e l'esperto di valutazione dell'impatto ambientale regionale e di valutazione ambientale strategia).

Vediamo come sta procedendo in questo senso e oramai da diversi anni l'Unione Europea.

l'Unione Europea stabilisce come prioritaria la crescita sostenibile e un'economia competitiva basata non solo sulla riduzione delle emissioni inquinanti ma anche sulla creazione di nuove competenze.

Università ed Enti preposti si trovano spesso ad interagire con il territorio affinché la formazione ambientale possa porsi adeguatamente in anticipo sulla previsione dei fabbisogni professionali e formativi, proponendo figure innovative che rispondano in modo rapido al nuovo mercato.

A questo proposito, è possibile notare l'aumento, relativo agli ultimi 10 anni, dei master universitari di tematica ambientale, stimati in circa 2000 corsi, promossi mediamente annualmente da oltre 500 enti pubblici e privati e che vedono un numero di partecipanti compreso fra le 50-55.000 persone.

In questo contesto si inquadrano le figure professionali riferite ad aree individuate come prioritarie a partire dall'edilizia sostenibile, tema di assoluta importanza nell'ambito della tutela ambientale: a livello mondiale, il patrimonio edilizio infatti responsabile circa del 40% dell'impiego di energia primaria e di una quota analoga delle emissioni di gas serra e produzione di rifiuti.

E' inevitabile quindi una conduzione nel senso green building delle azioni di riduzione, con lo sviluppo di professioni inerenti la bioedilizia, la progettazione e la produzione di materiali a basso impatto ambientale, la realizzazione di sistemi di riscaldamento e raffreddamento passivi, integrati non convenzionalmente ai tradizionali per una gestione ottimizzata dei servizi.

La figura dell'ingegnere è destinata ad assumere una nuova connotazione di prefiguratore di bisogni, consapevole di contribuire alla ricerca e alla messa a punto di soluzioni condivise per la costruzione e il mantenimento di equilibri sostenibili, principalmente su tre linee fondamentali:

La prima è la tutela ambientale, con progettisti di impianti e coordinatori di prevenzione, regolazione e controllo dei processi antropici ad eventuale modifica o danno degli ecosistemi.

Rientrano in questo ambito gli ingegneri civili e ambientali, esperti nel controllo delle opere che comportano modificazioni della biosfera in riferimento alle funzioni antropiche, in grado di sviluppare strategie di prevenzione e risanamento di siti inquinanti, di riduzione del consumo di risorse e di energia, di corretto smaltimento dei rifiuti solidi e liquidi e riciclo dei materiali.

La seconda è la pianificazione ambientale e territoriale di parchi ed aree protette, con esperti di valutazione ambientale, progettisti in riqualificazione urbana, esperti di fattibilità di programmi di azioni ed interventi, tecnici della gestione ambientale.



sabato 6 luglio 2013

Professioni ecosostenibili le nuove opportunità di lavoro

Tempo di crisi ma non per tutti, soprattutto per l’economia verde e per chi lavora nel settore dell’ ecosostenibilità.

Il fenomeno della green economy, ovvero dell'economia verde, sta apportando delle modifiche nelle tecniche produttive di beni e servizi e nel mercato del lavoro. Grazie all'affermazione della green economy stanno nascendo delle nuove figure professionali, alle quali sono richieste competenze specifiche nell'ambito dell'economia sostenibile.

Ecco quali le principali opportunità di lavoro.

Vediamo alcune idee per trasformare la propria professione  in un mestiere ecosostenibile, appartenente dunque a un settore che oggi come mai appare in forte crescita (oltre tre milioni e mezzo i lavoratori in tutta Europa, e anche in Italia si prevede presto un vero exploit). Tra queste nuove professioni, c’è l’eco-avvocato, il quale si occupa di fornire ad aziende e privati consulenze specifiche in merito a questioni attinenti all’ecosostenibilità e alle leggi che la disciplinano. Per intraprendere questa professione occorre ovviamente una laurea in giurisprudenza e una specializzazione in diritto ambientale riguardante sia l’Italia che l’Europa.

Le figure professionali che vengono assorbite oggi in questo settore sono molto più varie rispetto al passato e richiedono competenze sempre più specifiche.

Se sino a pochi anni fa i profili professionali più richiesti nell'ambito erano di livello medio e basso, oggi vengono ricercati soprattutto professionisti con esperienza manageriale vogliosi di veicolare la loro esperienza nel settore dell’energia verde.

Attualmente non vi sono nell’ambito delle energie sostenibili aree di lavoro precise per professionisti di alto livello. Questi settori sono in costante crescita e tendono sempre di più a differenziarsi e a cercare capacità e profili sempre più differenti.

Edilizia ecosostenibile una volta si limitava alla sola installazione e la manutenzione di pannelli fotovoltaici presso abitazioni private o aziende. Oggi esalta uno spettro di possibilità più ampio: basti riflettere che esistono aziende che si dedicano sia alla progettazione sia alla costruzione di edifici ecosostenibili. In questo caso le competenze richieste vanno dalla progettazione di un impianto di riciclo dell'acqua, alla scelta dei materiali isolanti più adatti all’uso futuro dell’edificio.

Una figura professionale nuova, nata dalle esigenze del mercato del lavoro dell’energia sostenibile è il così chiamato energy manager. Questa figura professionale si occupa dello studio di soluzioni tecnologiche per edifici al fine di ottenerne il risparmio energetico. Questi professionisti si preoccupano di far raggiungere l'efficienza energetica tramite la scelta di materiali e soluzioni adeguate.

I mobility manager invece studiano il modo migliore di organizzare gli spostamenti sul territorio di un’azienda, al fine di ridurre le emissioni di anidride carbonica e far risparmiare i soldi spesi ogni mese in carburante.
Il settore delle energie rinnovabili e dell’ecosostenibilità rappresentano un’ottima possibilità per chi, dopo anni di esperienza, vuole mettere in gioco le proprie competenze in nuovi progetti e in nuove aree di lavoro.

Sul web esistono portali dedicati specificamente alla ricerca di lavoro per professionisti sia nel campo delle energie rinnovabili sia in quello delle energie sostenibili. Forse potrebbe essere anche la vostra buona chance per mettere a disposizione le vostre competenze ad uno sviluppo ecosostenibile del nostro pianeta.

E' possibile trovare diverse informazioni sulle opportunità di lavoro per i green jobs nel sito www.greeneconomics.it, che tratta tutte le tematiche inerenti all'economia verde. Il sito è diviso in varie sezioni che illustrano diversi temi, ovviamente legati alla green economy.
Ecco le figure green più ricercate:

Biotecnologo. Con una laurea in biotecnologia è possibile accedere a questa figura. Il biotecnologo produce (o ne studia le modalità di produzione) biocarburanti e sistemi di disinquinamento.

Amministratore del territorio. Si tratta di un profilo di alto livello, per il quale è necessaria la laurea in ingegneria ambientale. Il suo compito è quello di gestire e analizzare la formazione (flora, fauna, struttura geologica) di un territorio, anche alla luce delle direttive europee a riguardo.

Paesaggista. Ovvero la tutela del verde anche in città, con la creazione di zone ad hoc. Numerose facoltà di architettura hanno istituito un corso di laurea dedicato.

Valutatore di impatto ambientale. Una figura a metà fra l’ingegnere e il giurista (entrambi i profili, sempre coadiuvati da corsi di specializzazione, sono validi) che conosce le norme europee ed internazionali per redigere valutazioni di natura tecnica su progetti urbani e aziendali.

Ecoturismo. Ovvero la versione green del tour operator, che promuove itinerari (anche agro-alimentari) lontani dalle mete convenzionali.

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