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sabato 12 marzo 2016

Talent Garden: opportunità di lavoro e professioni del futuro


Il network ha aperto a Milano uno dei campus più grandi d'Europa, 400 postazioni e una scuola per formare giovani professionisti 2.0. Il Talent Garden, vero e proprio giardino di talenti, accoglie e mette in connessione soprattutto appassionati di web, ma mira anche a valorizzare le eccellenze dei territori, attraverso incontri ed iniziative.

Per molti giovani le nuove tecnologie sono un’opportunità di lavoro. Ma trasformare la propria passione per la programmazione, il web design o i social network in un lavoro ben retribuito e in una professione vera e propria non è una passeggiata. Le scuole e le Università italiane non investono nella formazione di queste figure professionali che però sono tra le più richieste dal mondo del lavoro, in Italia e all’estero.

Basti dire che l’Unione Europea stima che da qui al 2020, in Europa, ci saranno 900.000 nuovi posti di lavoro nel settore Ict e in Italia, secondo un recente studio di Modis, il 22% delle posizioni aperte non trova candidati in linea.

Un ponte tra il nuovo mondo del lavoro e la formazione arriva con la nuova formula dei network di coworking, spazi aperti e condivisi dove far crescere nuove idee nel digitale. A Milano è stato inaugurato il secondo campus Calabiana di Talent Garden, il principale network europeo di coworking. Aperto sette giorni su sette, 24 ore su 24, è allo stesso tempo luogo di formazione, sviluppo, lavoro e incontro per chiunque lavori nel mondo digitale.

Non manca una finestra sull’educazione con una vera e propria Accademia di formazione per le professioni del futuro. Per esempio con Code Master, un corso realizzato da TAG Innovation School per formare Web. TAG Innovation School è la nuova scuola del digitale e dell’innovazione nata all’interno di Talent Garden, propone un modello di formazione già sperimentato in Usa e in Gran Bretagna. Le lezioni sono ristrette con pochi mesi di studio full immersion, corsi serali per chi lavora, borse di studio, stage e sconti per le donne (talentgarden.org/innovation school).

L’offerta formativa è varia e multidisciplinare mediante l’organizzazione di workshop, di programmi di corporate innovation, master full time e part time e molto altro. Inoltre, è possibile richiedere borse di studio e altre agevolazioni finanziarie, ma anche frequentare i corsi serali organizzati appositamente per chi lavora.

Gli spazi e i servizi messi a disposizione dai coworking a fronte di un “affitto” sono completi per poter svolgere un’attività lavorativa a tutto tondo - connessione web e telefono, sale riunioni, etc. -, ma pensare che il coworking sia soltanto la condivisione di uno spazio fisico è molto riduttivo. Il cuore del coworking sta infatti nella possibilità di creare intorno allo spazio/ufficio una rete di persone, una community professionale che si trasforma in un laboratorio di idee dove il confronto tra professionalità diverse e complementari permette continui scambi di informazioni per fare business.

“Con questo campus– ha affermato Davide Dattoli, amministratore delegato e cofondatore di Talent Garden – duplicheremo il numero di membri presenti nel network TAG. Dopo quasi 4 anni dalla nascita di Talent Garden, volevamo mettere una pietra miliare nel mondo dell’innovazione e portare l’Italia al pari degli altri Paesi europei. È un progetto ambizioso, ma vogliamo creare un luogo di incontro riconosciuto internazionalmente. Non è un progetto real estate, ma un progetto di sistema, un aggregatore fisico dei migliori innovatori italiani per connetterli con l’Europa”.

Talent Garden Milano Calabiana ha sede nella tipografia che nel 1842 stampò i Promessi Sposi di Alessandro Manzoni. Successivamente ristrutturata dall’imprenditrice Marina Salamon per utilizzarlo come showroom, e ora re-inventare e rinnovato dallo studio Carlo Ratti Associati.

Il campus è stato concepito per facilitare l’incontro e la crescita delle imprese e delle persone attraverso la cosiddetta accelerazione naturale e grazie a servizi messi a disposizione dei membri. Non solo software, ma anche hardware, TAG Calabiana punta a diventare un luogo di incontro tra manifattura e digitale grazie alla sua concezione di grande fablab dove produrre e lavorare alle proprie idee. Un luogo dove le idee possano essere sviluppate in tutte le loro fasi, grazie a partnership strategiche con gli attori principali del settore tecnologico e creativo.

All’interno dello spazio sono presenti molte realtà selezionate nel mondo digitale tra le più interessanti, tra le altre Digital Magics, il più grande venture incubator quotato in Borsa, che porterà a TAG Milano Calabiana le proprie startup partecipate e gli investitori. Non ci saranno solo innovatori, ma anche i corporate labs delle principali aziende partner di Talent Garden, in un’ottica di open innovation che permette la contaminazione tra imprese innovative e grandi multinazionali, come Cisco ed IBM, che porterà all’interno degli spazi una serie di iniziative a supporto dell’intero ecosistema. In programma c’è anche una maggiore presenza di esperti IBM così da garantire un collegamento sempre più efficace con le startup e una costante condivisione di idee e progetti da portare sul mercato.


martedì 15 settembre 2015

Lavoro: le figure professionali più richieste


Nei bollettini sul barometro del lavoro pubblicati periodicamente da ClicLavoro emerge che a determinare le caratteristiche dei “nuovi profili” richiesti dalle aziende per l’immediato futuro sono la necessità di migliorare le performance produttive e di vendita, oltre che gestionali, assieme alla ricerca di nuovi mercati e il presidio più efficace di quelli tradizionali.

Le professioni più richieste diventano perciò:
• profili commerciali (dagli export manager agli agenti di commercio, sono il 36,4% le aziende che hanno ricercato tali profili)
• tecnici (32,4%)
• amministrativi  (31,4%)
• ingegneri (25,4%)
• esperti in comunicazione e nuovi media (il 12,2% delle aziende ha ricercato tali profili)
• informatici, sistemisti e programmatori (10,1%).

I lavori che offriranno i maggiori sbocchi occupazionali nel prossimo futuro in base ad un'analisi del mercato del lavoro e dell'evoluzione della società.

In un periodo in cui il mondo del lavoro si presenta quanto mai incerto sapersi “inventare” un mestiere può rappresentare l’idea vincente. Immaginando quelle che potrebbero essere le professioni del futuro è lecito ipotizzare una crescente influenza delle tecnologie, nonché un loro sviluppo.

Tra i settori che potrebbero offrire nei prossimi anni le maggiori opportunità di lavoro c’è il settore delle bio-tecnologie, dunque potrebbe essere una buona idea per le prossime generazioni puntare ad ottenere lauree e dottorati in questo settore, con un occhio alla nano-medicina.

ICT
Ovviamente, diventando le tecnologie sempre più centrali, opportunità di lavoro certamente non mancheranno per:
gli analisti per la sicurezza informatica;
gli specialisti in R&S;
sviluppatori software;
Big data e open data analyst;
data scientist;
esperto in Computer Forensic;
grafico web;
consulente web analytics;
IT Architect
esperti in intelligenza artificiale.

Tra le evoluzioni della nostra società, insieme allo sviluppo delle tecnologie, non si può non citare l’aumento dell’età media. Un fenomeno che lascia pensare a possibili sbocchi occupazionali per i responsabili dei servizi per la terza età. Tra i lavoratori di oggi cresce inoltre l’esigenza di ritrovare il proprio benessere psicofisico e di combattere lo stress, in questo giocheranno un ruolo sempre più centrale i lifecoach.

In un’ottica di globalizzazione è possibile inoltre immaginare che figure come i legali specializzati nel diritto internazionale diventino sempre più ricercati dalle aziende. Per essere competitive le aziende dovranno inoltre essere in grado di analizzare e predire l’andamento del business e dei mercati, anche con il supporto di consulenti di mercati emergenti ed esperti in modelli matematici e algoritmi predittivi di tipo avanzato. Anche gli esperti in logistica assumeranno un ruolo sempre più centrale nelle strategie di business delle imprese.

Tra le nuove professioni che potrebbero nascere nel prossimo futuro possiamo immaginare:
manager dei rifiuti, capace di allocare e riutilizzare in modo più intelligente le risorse;
ingegnere delle risorse con ampia conoscenza delle fonti di energia rinnovabili;

Chief Digital Officer, un manager capace di digitalizzare davvero un’impresa, rendendola più efficiente e funzionale;

manager del tempo, per un suo utilizzo ottimale;

esperti nella cancellazione dei dati, con l’avanzare della digitalizzazione al momento della dismissione di un’attività sarà cruciale sapere eliminare in maniera corretta i dati che non devono essere diffusi.

Le figure professionali che si ricercano con più frequenza sono resident engineer, technical sales, product manager, e controller. Per i primi due profili, area tecnico-commerciale e produzione ci orientiamo verso laureati in Ingegneria preferibilmente con indirizzo meccanico o elettronico dotati di autonomia organizzativa e capacità di lavorare in team. Per gli inserimenti nelle aree marketing-commerciali e gestionale-amministrativo ci rivolgiamo a laureati in economia e ingegneria gestionale che abbiano capacità di analisi, dinamismo e flessibilità. Inseriamo inoltre, nei nostri settori e servizi laureati in discipline umanistiche, lingue, psicologia, sociologia, scienze della comunicazione.

Le imprese sono sempre più alla ricerca di personale qualificato, in possesso di competenze specializzate. Nel dettaglio i settori che offrono maggiori opportunità professionali in Italia sono:
• Technology/Information Technology (26.72% sul totale di offerte di lavoro attualmente disponibili sul mercato);
• Commerciale & Vendite (14.09%);
• Consulenza & Libera Professione (12.05%);
• Neolaureati in Diritto, Economia, Ingegneria, Indirizzi Tecnici (9.92%);
• Engineering & Manufacturing (7.03%);
• Retail (6.90%);
• Marketing & Comunicazione (4.28%);
• Sanità & Life Sciences (4.19%).

Più in dettaglio le 10 posizioni più ricercate, secondo Isfol, saranno:
• addetto ai servizi di pulizia, igienici, di lavanderia ed assimilati;
• addetto alle vendite all’ingrosso;
• addetto alla pulizia ed all’igiene degli edifici;
• ingegneri;
• personale non qualificato servizi turistici;
• specialisti in scienze giuridiche;
• specialisti dell’educazione e della formazione e consulenti della formazione;
• personale qualificato servizi sanitari;
• tecnici finanziari/assicurativi.

domenica 11 agosto 2013

Le lauree che daranno più lavoro: le professioni del futuro


Le nuove occupazioni che richiedono un percorso di specializzazione sono collocate soprattutto nel settore dell'IT. Le cose cambiano nel caso di esperti IT con titoli accademici. Questi includono una vasta gamma di professioni che vanno dagli esperti informatici medici agli avvocati in grado di predisporre e aggiornare dati bancari. Poiché le competenze che riguardano l'IT stanno crescendo e sono incluse anche nei corsi di laurea individuali, quegli esperti IT che hanno semplicemente frequentato le scuole professionali stanno già sentendo su di loro il peso della competizione.

Per chi ha un diploma l'offerta universitaria si è ormai stabilizzata rispetto al passato, ma resta pur sempre molto ampia e, con 4.453 corsi presentati dagli atenei, non è facile capire cosa si vuole fare da grandi, conciliando le attitudini personali con le concrete prospettive del mercato del lavoro. Non è un caso che la razionalizzazione dell'offerta formativa punti a ridurre alcuni corsi di primo livello in giurisprudenza, economia o scienze politiche, privilegiando i percorsi a ciclo unico, soprattutto per l'area giuridica, e su una maggiore specificità dell'offerta dei corsi di secondo livello.

Dal punto di vista pratico nell'anno accademico 2013-2014 ci saranno alcune novità. Per lo studente cambia innanzitutto il "contenitore" per la scelta dei corsi perché ormai quasi tutte le università hanno adattato i propri statuti in linea con la riforma del sistema universitario nazionale (legge Gelmini 240/2010) e le facoltà sono state sostituite dai dipartimenti o strutture organizzative intermedie dette scuole. Nuove regole anche per i test di ammissione a numero chiuso a medicina, odontoiatria, veterinaria, architettura e alle professioni sanitarie.

Per le lauree di primo livello (area economico-giuridica) si affiancano insegnamenti in management e governance con particolare attenzione al mondo digitale. E se la prima regola per il professionista del futuro è la versatilità, allora le lauree di secondo livello propongono una specializzazione ad hoc per preparare i giovani a lavorare anche nelle sedi estere delle grandi aziende italiane o nelle multinazionali. Per chi si orienta verso discipline scientifiche, ma anche ingegneria e architettura, è indispensabile invece una conoscenza tecnica al passo con i tempi puntando soprattutto su studi dedicati all'ambiente e alle energie rinnovabili.

Il 2013-2014 è però l'anno dell'internazionalizzazione, con 335 corsi di laurea in 47 atenei che rilasciano un double degree o un titolo congiunto grazie ad accordi con oltre 52 università straniere, ma soprattutto con una vasta gamma di corsi universitari in inglese, nati sia per dare una preparazione di livello internazionale sia per attrarre studenti da altri Paesi. Si moltiplicano i percorsi, anche di primo livello, in lingua: 156 corsi in 34 atenei, a cui si affiancano 91 corsi dove alcuni insegnamenti sono in inglese e altri in italiano.

I laureati in Ingegneria avranno un lavoro certo. Molto richiesti saranno anche i profili altamente specializzati, a livello non solo universitario ma anche prettamente tecnico.

Meno lavori di routine, più tecnologia. Meno impiegati e più figure trasversali a tutti i settori dell’attività economica con competenze e conoscenze che si mescoleranno a creatività e innovazione. In questo modo si trasformerà il mercato del lavoro che continuerà a mostrare una più accentuata polarizzazione delle professioni. E a crescere saranno soprattutto le figure di alto profilo e quei lavori elementari legati in particolare ai servizi alle famiglie e alle imprese.

Entro il 2015 il numero degli occupati con un titolo di laurea, al netto delle entrate e delle uscite dalle imprese, crescerà di 379,6 mila unità e i gruppi professionali che ne beneficeranno di più saranno soprattutto due. Da un lato ci saranno le figure di alto profilo, ovvero tutte le professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione. Dall’altro, tutti quei profili più strettamente tecnici. Riguarderà solo in parte le figure con un elevato titolo di studio, l’incremento delle professioni non qualificate (+33,2 per cento). Per i diplomati, d’altro canto, l’occupazione fra il 2010 e il 2015 sarà prevalentemente legata alle professioni non qualificate (+255mila addetti circa).

Nei prossimi anni i datori di lavoro si troveranno ad assumere sempre più figure ad alta qualificazione, sia per sostituire i professionisti che lasceranno le imprese per raggiunti limiti d’età, sia per quelle posizioni aggiuntive che si andranno creando grazie a investimenti e a sviluppi organizzativi. A beneficiare di più delle dinamiche positive saranno gli ingegneri che fino al 2015 mostreranno una variazione occupazionale pari al 12,5 per cento. Tra loro, quelli più richiesti saranno gli ingegneri meccanici, gli ingegneri metallurgico-minerari, gli elettrotecnici, gli ingegneri elettronici e in telecomunicazioni, gli ingegneri chimici e quelli civili.

Evoluzione positiva anche per gli specialisti in Scienze giuridiche, in particolare per esperti legali in imprese ed enti pubblici così come per gli architetti, gli urbanisti e per gli specialisti del recupero e della conservazione del territorio. Tra gli specialisti in Scienze sociali saranno richiesti soprattutto quelli in Scienze economiche e in Scienze sociologiche e antropologiche. In termini di volumi totali cresceranno soprattutto le assunzioni di esperti in Scienze gestionali e commerciali (quasi 80mila). In questo caso, la gran parte delle assunzioni saranno per sostituire le figure in uscita e le professioni coinvolte saranno soprattutto gli specialisti in contabilità e in problemi finanziari.

Tra le professioni tecniche quelle che cresceranno di più saranno i profili finanziari e assicurativi, la cui richiesta da parte delle imprese aumenterà in modo considerevole. Tra loro ci saranno soprattutto i tecnici della gestione finanziaria, quelli del lavoro bancario, i periti, i valutatori di rischi, i liquidatori tecnici e gli esperti dell’intermediazione titoli. Registreranno un trend positivo anche i tecnici in Scienze della vita, in particolare gli agronomi e i biochimici. Cresceranno le opportunità occupazionali dei tecnici della sicurezza e della protezione ambientale. Si tratterà, nel loro caso, soprattutto di tecnici del controllo della qualità industriale, addetti al controllo ambientale, figure esperte nello smaltimento dei rifiuti e tecnici della sicurezza degli edifici e della sicurezza sul lavoro. In ripresa, tra i tecnici delle Scienze quantitative, le prospettive degli informatici. Tra i tecnici delle Scienze ingegneristiche, saranno richiesti soprattutto profili con conoscenze legate alle costruzioni civili e i tecnici metallurgico-minerari.

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