Lavorare all’estero e nell'Unione europea è un’ambizione di molti.
Vorrei per momento analizzare le opportunità che vengono offerte dagli Organizzazioni Internazionali collegati con le politiche del lavoro di Bruxelles.
Certamente lavorare in uno dei paesi dell’Unione europea può permettere di avere un’esperienza formativa sia da un punto di vista personale che professionale, basti pensare a determinati ambienti sociali e lavorativi dove si riscontra in modo semplice incontri multiculturali.
Lavorare in Europa significa poter scegliere tra permanenze brevi, di qualche mese, oppure più lunghe, annuali.
La difficoltà di come trovare lavoro presso l'Unione europea è spesso individuata dalla informazione latente, relativamente alle offerte di lavoro, alla metodologia per candidarsi e alla poca conoscenza delle normative vigenti nei paesi in cui offrono candidature di lavoro.
Un primo consiglio è di visitare il sito ufficiale della Commissione Europea relativo al lavoro ed agli affari sociali e in modo particolare l'ufficio Europeo di selezione del personale.
EURES (European Employment Services - Servizi europei per l'impiego) è un portale europeo della mobilità professionale che ha come obiettivi di informare, orientare e consigliare i lavoratori candidati alla mobilità sulle possibilità di lavoro e sulle condizioni di vita e di lavoro nello spazio economico europeo; assistere i datori di lavoro che intendono assumere lavoratori di altri paesi; fornire informazioni e assistenza a chi cerca e offre lavoro nelle regioni transfrontaliere.
Eurojobs è anche questo un portale che offre la possibilità di trovare un lavoro in un paese europeo attraverso un sistema di ricerca delle offerte di lavoro per parole chiave, settore e Paese.
Vorrei solo per un attimo parlare del problema dell'occupabilità sul lavoro, certo possiamo affermare che sta crescendo in Europa ed in modo parallelo con l’aumentare del grado di istruzione dei lavoratori e la durata di occupazione (stimata) si aggira intorno ai 20 anni, dopo di che inizia a diminuire. Quindi è l'esperienza “lo scoglio” e nello stesso tempo lo stimolo per una maggiore flessibilità del lavoro.
Cosa ha detto l'OCSE ?
Riguardo ai disoccupati dell'Unione europea vi è stato lieve miglioramento in agosto del tasso di disoccupazione nei paesi europei, sceso nella media dall'8,6 all'8,5%. Ancora un pò meglio ha fatto l'Italia, la cui percentuale passa dall'8,4% di luglio all'8,2. Però è ancora molto lontana da paesi come Germania (6,8% dal 6,9), Olanda (al 4,5 dal 4,6), o Austria (stabile sul 4,3) I tassi di disoccupazione più alti si registrano, ovviamente in Spagna (20.5%), (13.9%) e Portogallo (10.7%). Nell'Unione europea è al 9,6%, quella dell'area euro al 10,1, entrambe stabili rispetto al mese precedente.
Comunque nonostante la difficoltà del momento per chi a desiderio di lavorare per l'Unione europea deve avere una formazione adeguata, una sensibilità a nuove prospettive e fare attenzione alle richieste che arrivano dai portali collegati con il sito ufficiale dell'Unione.
In fondo vi è in alcuni paesi europei una sensazione di ripresa. In bocca al lupo e buona ricerca.