Sicuramente i primi dati del 2011 sono molto preoccupanti. Il tasso di disoccupazione giovanile ha segnato un nuovo record, altamente negativo e preoccupante, salendo a quota 29%, a memoria d’uomo è il livello più alto dall'inizio delle serie storiche mensili dell'Istat ( gennaio del 2004).
A conseguenza di questi dati possiamo dire che un ragazzosotto25 anni su tre non ha un posto.
Stando alle parole del personale tecnico dell'Istat, se si esclude la crescita di chi tra i 15 e i 24 anni non ha un posto, a chiusura del 2010 le condizioni del mercato del lavoro sono apparse un po' più serene, infatti da l’autunno scorso l'occupazione ha smesso di scendere e la disoccupazione nell'ultimo bimestre (novembre e dicembre) ,è calata. Andando a guardare più da vicino i dati espressi dall’ISTAT si osserva su base mensile una diminuzione delle persone alla ricerca di un posto, parliamo sempre di cifre importanti (11.000 unità). Un piccolo - lieve miglioramento, visto che il numero dei disoccupati resta sopra i due milioni, dovuto esclusivamente al calo delle donne senza lavoro circa 27.000).
La crisi ha tagliato la ricchezza degli italiani. Nel 2009, secondo il rapporto dell'Istat sul Reddito disponibile delle famiglie nelle Regioni, si è registrato un calo del 2,7% del reddito disponibile, che ha segnato così la prima flessione dal 1995 ( 15 anni). La recessione ha portato a "un progressivo ridursi del tasso di crescita del reddito disponibile nazionale", che nel 2006, cioè prima dell'esplosione della crisi finanziaria, aveva mostrato una crescita del 3,5%.
Passiamo agli annunci.
La Cisl svolgerà l'11 febbraio una manifestazione in tutti i capoluoghi di regione, per sollecitare un nuovo impulso per le riforme necessarie e per affrontare i problemi più urgenti del Paese, con il concorso di tutte le forze di governo e di opposizione. Raffaele Bonanni ha spiegato il significato del la mobilitazione e ha aggiunto: "Non ci metteremo nel gioco dello scontro politico da una parte o dall'altra. La Cisl è una grande forza responsabile e autonoma dagli schieramenti politici".
La disoccupazione giovanile in Italia è "una vera e propria emergenza anche se di carattere strutturale, che viene da lontano. E'un dato cronico". E’ quanto ha affermato Maurizio Sacconi, ministro del Welfare. Due i motivi di questo fenomeno, per il ministro una forte protezione per gli adulti, che si è realizzata con una regolamentazione del lavoro e gli ammortizzatori che si sono rivolti ai "capi famiglia". Sacconi ha annunciato che il governo punterà sui contratti di apprendistato.
Possibile soluzione
Comunque, per aiutare a far scendere la percentuale dei disoccupati, bisogna aumentare la produttività delle azienda e fornire maggiori garanzie sociali ai dipendenti lavoratori. Tutto ciò deve fare in modo che si crei un giusto connubio tra datore di lavoro e i dipendenti che miri sia al benessere dell’individuo che ad una nuova visione dei rapporti tra sindacati ed impresa. Forse è un primo passo.
mercoledì 2 febbraio 2011
lunedì 31 gennaio 2011
Certificato medico online. Che succede?
Parliamo dell’entrata in vigore della nuova normativa (certificato medico online), della certificazione di malattia dei dipendenti pubblici e privati, i medici dipendenti del Sistema Sanitario Nazionale o in regime di convenzione sono tenuti a trasmettere all’Inps il certificato di malattia del lavoratore rilasciandone una copia cartacea all’interessato. Per rispettare tale norma devono ricevere dal Ministero dell’economia e delle finanze apposite credenziali di accesso.
Il certificato online viene ricevuto dall’Inps che lo mette a disposizione del cittadino intestatario, mediante accesso al sito Internet dell’Istituto di previdenza previo PIN di accesso. Il certificato di malattia è reso invece disponibile per il datore di lavoro. Queste sono le regole di base.
La circolare INPS n.60 del 16 aprile 2010 prevede competenze specifiche ripartite nel modo seguente:
i medici che effettuano i certificati acquisiscono ed inviano i certificati al sistema di accoglienza centrale denominato SAC del Ministero dell’economia e delle finanze che provvede ad inoltrarli all’Inps;
dopo l’invio all’Inps, il SAC restituisce al medico il numero identificativo per la stampa del certificato e dell’attestato da consegnare, entrambi, al lavoratore;
l’Inps, sulla base delle informazioni presenti sulle proprie banche dati e dei servizi forniti dall’Inpdap, individua, per l’intestatario del certificato il datore di lavoro al quale mettere a disposizione l’attestato;
l’Inps rende disponibili ai datori di lavoro, sul proprio sito Internet, funzioni di consultazione e di stampa degli attestati con elementi di ricerca diversi, previo riconoscimento tramite PIN;
l’Inps canalizza verso le proprie Sedi i certificati degli aventi diritto all’indennità di malattia per la disposizione di visite mediche di controllo e, nei casi previsti, per il pagamento diretto delle prestazioni.
Adesso che è successo?
Parliamo di dati. Secondo quelli forniti dall’INPS, sono stati trasmessi dai medici oltre 144.000 documenti, portando così il totale a 2.692.824 certificati. Detto così, è un successo di questa norma che assicura trasparenza, velocità per ottenere la documentazione da parte del datore di lavoro e probabilmente semplifica la vita dei cittadini.
Che succederà?
Dal 1 febbario 2011 la procedura online dei certificati di malattia, dovrebbe entrare in vigore come unica soluzione per l’invio della certificazione di malattia, almeno che ci siano delle imminenti proroghe.
Infatti dopo il 31 gennaio 2011 ci sarà la procedura obbligatoria pena sanzioni, compreso il licenziamento. Il ministro Renato Brunetta si è detto "pienamente soddisfatto" di quanto accaduto nei mesi scorsi, nei quali i medici di base hanno sperimentato il certificato medico trasmesso online.
Anche se i medici di base sostengo che le credenziali di accesso per i certificati medici online è passato dal 32% di fine luglio a oltre il 70% odierno. Quindi si presenta un serio problema, se i dati venissero confermati.
Sul certificato medico online il ministro della Salute Ferruccio Fazio ha auspicato un'intesa fra il Ministero della Funzione Pubblica e i medici, in quanto sarà importante scongiurare proteste che potrebbero creare difficoltà ai cittadini e soprattutto ai malati.
Probabilmente le richieste dei medici di una proroga dell'entrata in vigore del regime sanzionatorio sono giustificate dal fatto che il sistema informatico, forse dovrà richiedere ulteriori perfezionamenti.
Il certificato online viene ricevuto dall’Inps che lo mette a disposizione del cittadino intestatario, mediante accesso al sito Internet dell’Istituto di previdenza previo PIN di accesso. Il certificato di malattia è reso invece disponibile per il datore di lavoro. Queste sono le regole di base.
La circolare INPS n.60 del 16 aprile 2010 prevede competenze specifiche ripartite nel modo seguente:
i medici che effettuano i certificati acquisiscono ed inviano i certificati al sistema di accoglienza centrale denominato SAC del Ministero dell’economia e delle finanze che provvede ad inoltrarli all’Inps;
dopo l’invio all’Inps, il SAC restituisce al medico il numero identificativo per la stampa del certificato e dell’attestato da consegnare, entrambi, al lavoratore;
l’Inps, sulla base delle informazioni presenti sulle proprie banche dati e dei servizi forniti dall’Inpdap, individua, per l’intestatario del certificato il datore di lavoro al quale mettere a disposizione l’attestato;
l’Inps rende disponibili ai datori di lavoro, sul proprio sito Internet, funzioni di consultazione e di stampa degli attestati con elementi di ricerca diversi, previo riconoscimento tramite PIN;
l’Inps canalizza verso le proprie Sedi i certificati degli aventi diritto all’indennità di malattia per la disposizione di visite mediche di controllo e, nei casi previsti, per il pagamento diretto delle prestazioni.
Adesso che è successo?
Parliamo di dati. Secondo quelli forniti dall’INPS, sono stati trasmessi dai medici oltre 144.000 documenti, portando così il totale a 2.692.824 certificati. Detto così, è un successo di questa norma che assicura trasparenza, velocità per ottenere la documentazione da parte del datore di lavoro e probabilmente semplifica la vita dei cittadini.
Che succederà?
Dal 1 febbario 2011 la procedura online dei certificati di malattia, dovrebbe entrare in vigore come unica soluzione per l’invio della certificazione di malattia, almeno che ci siano delle imminenti proroghe.
Infatti dopo il 31 gennaio 2011 ci sarà la procedura obbligatoria pena sanzioni, compreso il licenziamento. Il ministro Renato Brunetta si è detto "pienamente soddisfatto" di quanto accaduto nei mesi scorsi, nei quali i medici di base hanno sperimentato il certificato medico trasmesso online.
Anche se i medici di base sostengo che le credenziali di accesso per i certificati medici online è passato dal 32% di fine luglio a oltre il 70% odierno. Quindi si presenta un serio problema, se i dati venissero confermati.
Sul certificato medico online il ministro della Salute Ferruccio Fazio ha auspicato un'intesa fra il Ministero della Funzione Pubblica e i medici, in quanto sarà importante scongiurare proteste che potrebbero creare difficoltà ai cittadini e soprattutto ai malati.
Probabilmente le richieste dei medici di una proroga dell'entrata in vigore del regime sanzionatorio sono giustificate dal fatto che il sistema informatico, forse dovrà richiedere ulteriori perfezionamenti.
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giovedì 27 gennaio 2011
Cud 2011: le novità
Ricordiamo innanzitutto, che i sostituti d'imposta (datore di lavoro) hanno tempo fino al 28 febbraio per rilasciare ai lavoratori dipendenti e collaboratori il certificato imposta dei redditi del 2010 (Cud 2011), documento che certifica il reddito corrisposto ai lavoratori subordinati e ai collaboratori a progetto nel 2010.
E’ utile anche considerare che le istruzioni per conoscere le novità per il CUD 2011 sono stati resi definitivi dal provvedimento dell’Agenzia delle Entrate , del 17 gennaio scorso.
Il CUD è il certificato, che dichiara il reddito percepito l’anno precedente, e deve essere rilasciato su carta oppure in forma telematica. Il sostituto di imposta, per consegnare la certificazione in formato elettronico, deve garantire che il lavoratore materializzare su carta il Cud 2011, per poter svolgere gli adempimenti conseguenti.
Che cosa è riportato nel Cud?
l’ammontare complessivo dei redditi di lavoro dipendente, e assimilati corrisposti nell’anno precedente e assoggettati a tassazione ordinaria, a tassazione separata, a ritenuta a titolo d’imposta e a imposta sostitutiva; le relative ritenute di accontoe le detrazioni d'imposta IRPEF effettuate.
Altro aspetto che il lavoratore dipendente dovrà trovare nel CUD 2011 riguarda la detassazione straordinari sul lavoro.
Infatti nel 730 del 2011 sarà possibile recuperare le maggiori imposte versate su straordinario e lavoro notturno. E qui che il datore di lavoro dovrà indicare nel CUD 2011 le somme erogate negli anni 2008 e 2009 per il conseguimento di elementi di produttività e redditività (lavoro straordinario assoggettabili a imposta sostitutiva); infatti il lavoratore dipendente potrà recuperare il proprio credito mediante la dichiarazione dei redditi da presentare nel 2011. Tale soluzione richiede che il datore di lavoro riporti nel CUD 2011 anche gli importi che eventualmente abbia già certificato al dipendente.
Comunque siamo in attesa di eventuali altre indicazioni o proroghe da parte dell'Agenzia dell'Entrate.
E’ utile anche considerare che le istruzioni per conoscere le novità per il CUD 2011 sono stati resi definitivi dal provvedimento dell’Agenzia delle Entrate , del 17 gennaio scorso.
Il CUD è il certificato, che dichiara il reddito percepito l’anno precedente, e deve essere rilasciato su carta oppure in forma telematica. Il sostituto di imposta, per consegnare la certificazione in formato elettronico, deve garantire che il lavoratore materializzare su carta il Cud 2011, per poter svolgere gli adempimenti conseguenti.
Che cosa è riportato nel Cud?
l’ammontare complessivo dei redditi di lavoro dipendente, e assimilati corrisposti nell’anno precedente e assoggettati a tassazione ordinaria, a tassazione separata, a ritenuta a titolo d’imposta e a imposta sostitutiva; le relative ritenute di accontoe le detrazioni d'imposta IRPEF effettuate.
Altro aspetto che il lavoratore dipendente dovrà trovare nel CUD 2011 riguarda la detassazione straordinari sul lavoro.
Infatti nel 730 del 2011 sarà possibile recuperare le maggiori imposte versate su straordinario e lavoro notturno. E qui che il datore di lavoro dovrà indicare nel CUD 2011 le somme erogate negli anni 2008 e 2009 per il conseguimento di elementi di produttività e redditività (lavoro straordinario assoggettabili a imposta sostitutiva); infatti il lavoratore dipendente potrà recuperare il proprio credito mediante la dichiarazione dei redditi da presentare nel 2011. Tale soluzione richiede che il datore di lavoro riporti nel CUD 2011 anche gli importi che eventualmente abbia già certificato al dipendente.
Comunque siamo in attesa di eventuali altre indicazioni o proroghe da parte dell'Agenzia dell'Entrate.
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