La finestra mobile è una nuova modalità per calcolare le decorrenze pensionistiche dei lavoratori sia pubblici che privati. A distanza di poco più di tre mesi dall’applicazione di tale norma, anche l’Inps ha deciso di illustrare nel dettaglio gli estremi della nuova disposizione.
Dal primo gennaio 2011, i lavoratori dipendenti hanno conseguito il diritto alla decorrenza del trattamento pensionistico di anzianità e vecchiaia dopo 12 mesi dalla data di maturazione dei previsti requisiti anagrafici e contributivi. Per i lavoratori autonomi, invece, la decorrenza è prevista dopo 18 mesi dalla data di maturazione dei requisiti. Quindi le novità della finestra mobile toccano i soggetti che maturano il diritto all'accesso al pensionamento di vecchiaia a 65 anni per gli uomini e a 60 anni per le lavoratrici del settore privato, i lavoratori del settore pubblico che maturano il diritto all’accesso al pensionamento per età e contributi, le lavoratrici iscritte alle forme esclusive dell'assicurazione generale obbligatoria per l'invalidità e la vecchiaia.
Secondo i dati esposti dall’Inps le nuove pensioni hanno registrato un forte calo soprattutto grazie agli interventi della manovra 2010. Secondo questi dati con l'entrata in vigore della finestra mobile e dell'aumento di un anno per l'età minima per la pensione di anzianità nei primi 8 mesi dell'anno, le nuove pensioni sono passate da 257.940 a 208.134 (-19,3%). I dati dimostrano che le riforme hanno funzionato, ha detto il presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua ricordando l'entrata in vigore quest'anno dell'aumento dell'età minima per la pensione di anzianità (a 60 anni per i dipendenti e 61 per gli autonomi) e della cosiddetta finestra mobile ossia 12 mesi di rinvio della decorrenza dal momento del raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia e di anzianità, 18 per gli autonomi.
Sono rimasti bloccati dalla misura sulla finestra mobile soprattutto i lavoratori dipendenti: nei primi otto mesi del 2011 sono usciti con una pensione di vecchiaia solo in 43.221 a fronte dei 68.070 dei primi otto mesi del 2010 (-36,5%) mentre per i coltivatori diretti, artigiani e commercianti i cali sono stati molto meno consistenti (per i commercianti sono state solo 1.000 in meno, tra le 19.829 dei primi 8 mesi 2010 a 18.852 dei primi otto mesi 2011).
"L'Inps chiuderà anche il 2011 con un avanzo finanziario come ha sottolineato il presidente dell’ente di previdenza. "Siamo impegnati perché il piccolo segno meno del bilancio preventivo assestato 2011 diventi un segno più a consuntivo. Le riscossioni aumentano e i dati sull'occupazione ci fanno ben sperare. Anche i dati sulle nuove pensioni sono migliori del previsto. Penso che chiuderemo l'anno in avanzo".