domenica 20 ottobre 2013

Licenziamento illegittimo se il dirigente rifiuta il lavoro perché declassante



Con sentenza n. 4673 del 2008 questa Corte ha cassato la sentenza della Corte d'Appello di Roma con la quale quest'ultima, in riforma della sentenza del Tribunale, aveva dichiarato l'illegittimità del licenziamento intimato dalla società A.T. di Fiuggi con lettera del 24 maggio 1995, con condanna della società al pagamento di una somma per l'anticipato recesso e di altra somma per l'accertata dequalificazione professionale.

La Cassazione civile sezione lavoro nella sentenza del 3 ottobre 2013, n. 22625 ha stabilito che nel rapporto di lavoro subordinato è illegittimo il licenziamento del dirigente, che si rifiuta di svolgere qualsiasi prestazione,in quanto vi era stata la totale sottrazione delle mansioni. In tale ipotesi, si applica il principio di autotutela di cui all’art. 1460 c.c., in cui si afferma che il rifiuto del lavoratore di svolgere la prestazione può essere legittimo, e quindi inidoneo a giustificare il licenziamento, a condizione che sia proporzionato all'illegittimo comportamento datoriale.

Il dipendente licenziato era stato assunto con la qualifica di direttore generale con contratto a tempo determinato scadente il 31 dicembre 96; nel mese di agosto 1994 il consiglio di amministrazione era stato rinnovato con la nomina di un nuovo presidente ed erano state introdotte modifiche allo statuto aziendale in base alle quali il direttore generale non aveva più la rappresentanza legale attribuita al presidente; il licenziato aveva ritenuto che tale modifica e alcuni comportamenti aziendali avessero determinato la sua dequalificazione, e si era pertanto rifiutato di rendere la prestazione; con lettera del 24 maggio 95 l'azienda lo aveva licenziato per giusta causa contestandogli il rifiuto della prestazione e l'abbandono del servizio.

La Corte ha rilevato, con riferimento alla denunciata dequalificazione, che dalle deduzioni del ricorso di primo grado non contestate e dall'esito della prova testimoniale, era emerso che la privazione di compiti in precedenza attribuiti al lavoratore si era estesa ben oltre l'attuazione della modifica statutaria. La Corte d'Appello ha affermato infatti che il nuovo statuto del 1994 si era limitato a sottrarre al direttore generale la rappresentanza legale dell'azienda attribuendola al presidente, mantenendo però in capo al direttore generale i poteri di gestione.

Il nuovo statuto non consentiva al presidente di intromettersi nella gestione della società così come, invece, era avvenuto, essendosi il Presidente attribuito il potere di firma su ogni atto esterno e quindi anche sugli atti di gestione, come quelli relativi ai rapporti con le banche, i fornitori, i consulenti, gli enti , interpretando il concetto di rappresentanza legale in modo così ampio da inglobare qualsiasi potere relativo ai rapporti esterni benché lo Statuto attribuisse al direttore competenze di rilevanza esterna sotto la sua esclusiva responsabilità. Ha osservato, altresì, che il presidente si inseriva anche materialmente nella gestione tenendo contatti diretti con i dipendenti, con i professionisti esterni, i consulenti, seppure non impedendoli al direttore, di cui però controllava ogni attività esterna al momento della firma sugli atti istruiti dal dipendente licenziato.


Professionisti sul web offerte di lavoro per freelance



La svolta del mondo di internet e del web ha cambiato non solo le abitudini ma anche il modo di lavorare e di produrre.

Adesso è fondamentale avere le condizioni per creare senza limiti, aprire nuove prospettive, lanciare nuove idee e  al tempo stesso sono necessarie una solida formazione e specializzazioni sempre più pertinenti. In questo contesto si muovono e aumentano sempre di più gli esperti e i professionisti del lavoro freelance sul web. Infatti, scegliere un freelance significa poter affidare un importante progetto della propria azienda ad un esperto che conosce perfettamente la materia, che si tratti di un web designer, di un programmatore, di un traduttore o di un copywriter. scegliere un freelance significa poter "assumere" temporaneamente un professionista senza dover coprire i costi aggiuntivi tipici dell'impiego fisso.

Vediamo come funzionano le offerte di lavoro per i freelance sul web.

Un esperto autonomo può dedicarsi a diversi clienti, ottimizzando il proprio profilo professionale e aggiornando in continuazione le proprie capacità. E’ questo il nuovo modo di produrre che permette di liberare le potenzialità della web economy, dell'e-commerce e di tutta la realtà digitale proponendo e cercando i progetti che le aziende offrono per tagliare i costi. Il lavoro di freelance funziona su due livelli: uno è una proposta del proprio progetto o individuare il progetto presentato dall’aziende che si avvicini alle proprie caratteristiche lavorative, specializzazione.

Chi sono i freelance? sono risorse specializzate nel proprio settore di competenza, elementi sempre più rilevanti per far fronte alle esigenze aziendali su progetti a breve o medio termine; il più delle volte sono figure di alto profilo, che possono  quindi affidabili, di grande qualità e a prezzi competitivi. Un mercato da cui le aziende possono “attingere” selezionando al meglio secondo le proprie necessità. In generale i professionisti maggiormente ricercati dalle aziende fanno capo al mondo tecnologico e dell’online, così come quello della grafica e del copywriting.

Innanzitutto questa tipologia di lavoro si può chiamare cloudworking, crowdsearching oppure semplicemente collaborazione a distanza. Ormai è fatto noto che copywriter, ingegneri, designer, giornalisti, architetti, assistenti virtuali frequentano i grandi mercati online che incrociano domanda e offerta di lavoro in outsearching in cerca di opportunità globali.

I datori di lavoro italiani iscritti a Freelancer sono 6.500 e finora hanno messo in Rete oltre 33.000 progetti da realizzare in tutto il mondo. Dove? L'Asia è in pole position: quasi il 30% sono affidati in India (immaginate, basta un click e sei in contatto con un abile ed economico programmatore di Bangalore), seguono Pakistan e Bangladesh (8 e 7%). I vantaggi sono presto detti: con 350-400 euro cominci il tuo e-commerce e risparmi sul costo del lavoro di una o più persone a contratto e comunque dai lavoro.

I portali di riferimento tra la domanda e l’offerta di lavoro in questa specifica modalità sono numerosi e rappresentano un punto di riferimento per i tanti professionisti sparpagliati in tutto il mondo. Tra le piattaforme di outsearching più interessanti troviamo:

odesk.com;
elance.com ;
freelancer.com;.
twago.it

Secondo i dati di freelancer.com, i 10 campi di lavoro in maggiore crescita nel primo trimestre dell’anno sono: BPO - Business Process Outsourcing, Article Submission, Technical Writing, 3D Modeling, Email Marketing, Android, PowerPoint, Wordpress, HTML5 consulting, Illustrator design

Networking per mamme consulenti



L’obiettivo è di trovare mamme pronte a dare i giusti consigli su come affrontare la febbre del vostro bambino, su come impostare il nuovo sito internet della vostra azienda, su come risolvere al meglio i piccoli contenziosi di tutti i giorni. Consigli in pillole di 15 minuti ciascuna, prolungabili anche fino a mezz’ora o un’ora. La tariffa stabilita è di un euro al minuto. Un compenso interamente destinato alle “mamas”. «Mentre il guadagno per la piattaforma è garantito da un mini abbonamento che le utenti sottoscrivono ogni mese per mantenersi sempre aggiornate sulle ultime offerte».

L’Italia non è un Paese per mamme: o meglio non è un Paese per mamme lavoratrici. Spulciando i dati nazionali, si scopre che il 25% delle donne attive professionalmente, con l’arrivo di un figlio sono costrette a scegliere fra lavoro e famiglia e molto spesso optano per quest’ultima per evidenti problemi di gestione. Quindi una rete per mamme consulenti.

Architetti, blogger, avvocati, medici, designer, pubblicitari e molto altro. Sono le professioni maggiormente richieste su Network Mamas, un interessante progetto online nato da un'idea di Cristina Interliggi.

La Interliggi ha deciso di creare opportunità alle mamme con Networkmamas, un sito che da settembre 2013 permetterà a madri con competenze differenti di vendere consulenze a 15 euro per ogni quarto d'ora.

Sono web e networking le nuove frontiere in un mondo del lavoro. «Se le opportunità non si trovano con metodi normali è fondamentale promuoversi – ha spiegato Stefano Saladino, presidente dell’associazione Luoghi di relazione, organizzatore dei Digital Festival -. Non sottolineando il titolo di studio, ma puntando sulle competenze». Ed è proprio sull'offerta di queste che fanno leva tanti progetti e siti web tra cui Digital Festival, che propone incontri tra aziende e professionisti del mondo digital: «In questo settore il lavoro è destrutturato: non contratti, ma collaborazioni. E contano le capacità, non il job titol».

L'iniziativa si appoggia su un format statunitense, quello dell'elevator pitch, una presentazione lampo. Tabbid.com è il nuovo social network che mette in contatto prestazioni d'opera e richiesta delle stesse: «Hai bisogno che qualcuno monti un mobile? Pubblichi, indichi il budget che vuoi investire e Tabbid avvisa gli iscritti con quella competenza che possono proporsi con una controfferta», spiegano i fondatori Alessandro Notarbartolo e Laura Volpi. Tutto gratuitamente: il sito richiede solo una fee dell'1%, che viene annullata postando su Facebook la propria esperienza.

Skillbross è il primo marketplace della conoscenza, come lo definisce l'ideatore Davide Neve: «Offriamo la possibilità di avviare corsi, con location dove tenerli gratuitamente. Presto si faranno anche in streaming». Skillbross si sta verticalizzando su tematiche digital, che hanno il più alto potenziale nel mercato della formazione online. Ma quanto si guadagna? «Un corso di WordPress di un giorno costa 100 euro a persona, noi tratteniamo all'insegnante il 15%».



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