domenica 11 agosto 2013
Apprendistato nel settore dell'Agricoltura: assunzione a contributi zero
L’Inps, con circolare n. 116 del 1 agosto 2013 ha fornito informazioni sull’apprendistato nel settore agricolo. La Legge 12 novembre 2011 n. 183 ha previsto, all’articolo 22, l’azzeramento dei contributi a carico del datore di lavoro per i contratti di apprendistato stipulati dal 1° gennaio 2012 al 31 dicembre 2016 da datori di lavoro che occupano fino a nove dipendenti.
L’articolo 22 della Legge n. 183 del 12 novembre 2011 (T.U. dell’apprendistato) ha previsto assunzioni agevolate per gli apprendisti nel settore dell’agricoltura. Più in particolare per le imprese agricole che stipulino contratti di apprendistato professionalizzante o di mestiere verranno concessi sgravi contributivi che porteranno a zero i contributi a carico del datore di lavoro. In questi giorni l’INPS è intervenuto in merito a tali agevolazioni con la circolare n.116 fornendo chiarimenti e istruzioni sugli adempimenti delle aziende e sulla compilazione delle dichiarazioni trimestrali – modello DMAG – della manodopera occupata dai datori di lavoro agricolo con contratto di apprendistato (consulta tutte le assunzioni agevolate).
Le imprese agricole destinatarie dello sgravio contributivo sono quelle che impiegano fino a nove dipendenti. L’azzeramento dei contributi a carico del datore di lavoro verrà concesso per i soli contratti di apprendistato nel settore agricolo stipulati a partire dal 1° gennaio 2012 e fino al 31 dicembre 2016 (scopri di più sul contratto di apprendistato).
Contratto di apprendistato
Per quanto riguarda il contratto di apprendistato, questo dovrà avere una durata minima non inferiore ai 6 mesi e massima che varia da 24 mesi (per gli operai della terza area) a 36 mesi e prevedere un percorso di crescita professionale, con divisione del periodo di apprendistato in 3 blocchi, a cui corrispondono i livelli di inquadramento iniziale, intermedio e finale ed i relativi trattamenti economici. Per quanto riguarda l’apprendistato stagionale, questo dovrà avere durata non inferiore a 4 mesi consecutivi, da svolgere in un arco temporale di 48 mesi dal giorno di instaurazione del primo rapporto.
Decreto lavoro 2013: assunzioni e occupazione giovanile
Il Decreto lavoro introduce una serie di misure a favore dell'occupazione dei giovani. In particolare, viene previsto un incentivo temporaneo fino ad un massimo di 650 euro al mese per l'assunzione di lavoratori tra i 18 e i 29 anni a tempo indeterminato.
Per i giovani ci sono 800 milioni in 4 anni per assunzioni a tempo indeterminato, con quota riservata al Mezzogiorno; gli incentivi fiscali saranno erogati dall’INPS in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande, fino a esaurimento delle risorse disponibili. Apprendistato professionalizzante e contratti di mestieri applicabili in maniera strutturale.
Il pacchetto occupazione, che tra l’altro prevede anche il rinvio a ottobre dell’aumento dell’IVA, contiene una serie di importantissimi punti:
per le aziende che assumono a tempo indeterminato lavoratori beneficiari di Aspi scatta un contributo del 50% del sussidio mensile residuo;
le pause per il rinnovo dei tornano a 10 e 20 giorni, dopo che la Fornero le aveva precedentemente allungate a 60 e 90;
entro settembre 2013 la conferenza Stato Regione dovrà adottare nuove linee guida che disciplinino il contratto d’apprendistato. L’obiettivo è a avere una unica disciplina in tutta Italia.
Quindi si allungano di un anno gli incentivi per le start up. Per quanto riguarda le modifiche introdotte dal decreto alla riforma Fornero, si prevede che la pausa tra un contratto a termine e l'altro torni a dieci giorni per contratti fino a sei mesi e venti giorni per contratti di durata superiore. Sarà inoltre possibile per un contratto a tempo determinato non superiore ai 12 mesi non indicare la 'causale’. Il Senato ha chiarito che i 12 mesi possono essere comprensivi della proroga. Inoltre, con altri emendamenti approvati dall'Aula del Senato è stata cancellata l'esclusione dalla sanzione in caso di inadempimenti per la comunicazione del lavoro intermittente o a chiamata che era prevista dal testo originario del Governo nel caso in cui «dagli adempimenti di carattere contributivo precedentemente assolti, si evidenzi la volontà di non occultare la prestazione di lavoro». Infine è stato approvato un emendamento che chiarisce che il tetto di 400 giorni per singolo lavoratore, sempre per il contratto a chiamata, deve riguardare lo stesso datore di lavoro; infine per i settori di turismo, pubblici esercizi e spettacoli, non si applica questo tetto. Approvato anche un articolo aggiuntivo sulla stabilizzazione di soggetti già parti di contratti di associazione in partecipazione. Resta invece al 50% (non é stato approvato un emendamento che la alzava al 70%) la dote Aspi per le aziende che assumono disoccupati in regime Aspi.
Altro aspetto essenziale del decreto ha a che vedere con l'alternanza studio-lavoro: è previsto infatti un sostegno ai giovani studenti universitari durante i tirocini curriculari. La somma predisposta è di 3 milioni per il 2013 e 7,6 per il 2014.
Si interviene anche al Sud. Sono stati stanziati infatti ben 328 milioni, dal 2013 al 2015 dedicati al Mezzogiorno. Per l’esattezza si interviene nel finanziamento dell’autoimprenditorialià e dell’autoimpiego e per progetti relativi all’infrastruttura sociale e alla valorizzazione dei beni pubblici. Non solo. Parte della cifra succitata è destinata per l’appunto ai giovani , in particolare a quelli che non lavorano e non studiano e per i quali verrà attivata una borsa di tirocinio formativo.
Si allenta la stretta sul lavoro a progetto; e sull’associazione in partecipazione si prevede una stabilizzazione degli associati con apporto di lavoro, attraverso una loro assunzione entro tre mesi. Il lavoratore dovrà firmare un atto di conciliazione (che vale come sanatoria di eventuali contenziosi pregressi), mentre il datore dovrà versare (alla gestione separata Inps) un contributo straordinario integrativo pari al 5% della quota di contribuzione a carico degli associati, per un periodo massimo di sei mesi.
Presso il ministero del Lavoro nasce la Struttura di missione con il compito di attuare la Youth Guarantee (la Garanzia giovani) e favorire la ricollocazione dei cassintegrati (in particolare dei beneficiari di sussidi in deroga); ed entro il 30 settembre la conferenza Stato-Regioni dovrà adottare le linee guida per disciplinare il contratto d’apprendistato professionalizzante, con l’obiettivo di avere una disciplina uniforme da Milano a Palermo (con modifiche che avranno carattere permanente e si applicheranno a tutte le aziende; in Senato è saltata la limitazione alle sole piccole e medie imprese).
Decontribuzione totale per le nuove assunzioni. Uno sgravio contributivo fino a 650 euro mensili per i datori di lavoro che entro il 30 giugno 2015 assumeranno con contratto a tempo indeterminato giovani tra i 18 ed i 29 anni. A condizione che non abbiano un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi e siano privi di un diploma di scuola media superiore o professionale. Nell’esame al Senato è stato soppresso il criterio che i giovani vivessero soli con una o più persone a carico. L’incentivo ha una durata di 18 mesi e viene concesso a condizione che le assunzioni comportino un incremento occupazionale netto. Lo sgravio contributivo scatta, ma per un periodo più breve (12 mesi), nel caso di trasformazione con contratto a tempo indeterminato. Alla trasformazione, però, deve corrispondere l’assunzione, entro un mese, di un altro lavoratore. L’incentivo è finanziato per 794 milioni, in particolare 500 milioni sono destinati alle regioni del Mezzogiorno e 294 milioni per le restanti regioni.
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Rapporto di lavoro
mercoledì 7 agosto 2013
I migliori master post laurea per trovare lavoro 2013-2014
Dopo la Laurea triennale o specialistica i Master universitari di Primo o Secondo livello rappresentano un titolo di perfezionamento scientifico e di alta formazione permanente o ricorrente. I master delle Università hanno finalità ed organizzazione diverse rispetto ai master delle Business School. Innanzitutto, essi seguono l'iter della formazione universitaria e si dividono in due tipologie (I e II livello) in base al momento del percorso formativo universitario a cui si riferiscono. I master di I livello sono destinati a concludere e completare con una specializzazione teorica e pratica il percorso della Laurea Breve triennale.
I Master universitari possono spaziare in diverse discipline, da quelle economiche a quelle giuridiche, dagli ambiti tecnici a quelli medici e scientifici, oltre naturalmente alle aree umanistiche e manageriali. I laureati, per poter frequentare questa tipologia di corsi di alta formazione devono aver conseguito la laurea almeno la triennale.
Per trovare lavoro specializzarsi non basta, bisogna farlo nella giusta direzione e con un master che abbia un occhio di riguardo verso l'internazionalizzazione è quello che sta richiedendo il mercato del lavoro. Nonostante la crisi che attanaglia l'Italia, trovare lavoro è possibile, ovviamente se si cerca nelle direzioni giuste, ovvero quelle in cui la richiesta di candidati da parte delle aziende è superiore all'offerta.
Secondo una indagine de Il Sole 24 Ore esisterebbero dei corsi post laurea in grado di garantire un tasso di occupazione del 100% degli iscritti.
Il segreto per trovare lavoro, dunque, non starebbe tanto nel fare un master di specializzazione quanto farlo in quelle discipline per le quali le aziende non riescono a trovare lavoratori e, visto che si andranno a spendere tempo e soldi, meglio ancora se il corso che si sceglierà avrà competenze internazionali. In questo modo si allargherà il bacino di aziende presso le quali potersi candidare una volta concluso il corso.
In un periodo di generale di difficoltà contrazione economica dopo l'improvviso crollo del sistema finanziario, il mercato del lavoro sembra attraversare una fase critica. Molte sono le aziende anche di grande profilo costrette a tagliare sul versante del personale, e di conseguenza anche le assunzioni hanno subito un arresto.
Secondo diversi studi, portiamo ad esempio quelli promossi dalla prestigiosa Fondazione CUOA di Vicenza, la risposta tanto alla contrazione quanto all'ampliamento del mercato del lavoro non può che consistere nell'alta formazione. Con un comunicato SDA Bocconi informava che “L’attenzione per i programmi Mba è particolarmente forte in questi mesi, perché sono considerati un investimento anticiclico. I giovani manager preferiscono investire nel completamento a tempo pieno della propria formazione quando i salari a cui devono rinunciare risentono del momento di crisi”.
Esistono Facoltà che storicamente consentono sbocchi professionali più agevoli, come Ingengeria o Agraria, altre che intrinsecamente prevedono un durissimo iter di specializzazione post laurea, come Medicina o Giurisprudenza.
E' bene ricordare che la maggior parte dei Master vanta un certo numero di partner, più o meno prestigiosi, che oltre a fornire docenti per le lezioni reclutano tirocinanti ed eventualmente li inquadrano nel proprio personale. Vi sono imprese che si occupano in prima persona dell'organizzazione di corsi, con l'obiettivo di formare i propri futuri lavoratori: Finmeccanica, ad esempio, propone un “Master in International Business Engineering”, e restituisce la quota di iscrizione a quegli allievi che alla fine del corso stipulano un contratto di lavoro con l'azienda. La stessa ENI ha costituito negli anni, in collaborazione con alcuni Atenei italiani, un ente di formazione che promuove master sull'energia e la raffinazione: la ENI University.
Dal punto di vista strettamente amministrativo, i Master possono essere Universitari, cioè organizzati da atenei pubblici, o meno. Tra i Master Universitari ne esistono alcuni accessibili ai possessori di qualsiasi diploma di Laurea, ed è il caso dei Master di I livello, e altri riservati esclusivamente a coloro che hanno conseguito una laurea almeno quadriennale, e dunque laureati nel vecchio ordinamento o possessori di Laurea Magistrale: sono i Master di II livello. Sulla carta, istituzionalmente, non esiste differenza tra le due tipologie in termini di spendibilità: in pratica un Master di II livello non è più “prestigioso”, non garantisce maggiori possibilità di occupazione, ma semplicemente ha un orientamento più specialistico, mentre un Master di I Livello va a sostituire un percorso di Laurea magistrale avvicinandosi più al mondo aziendale che a quello strettamente accademico.
La scelta del corso da frequentare è molto delicata anche in virtù dei costi di iscrizione e partecipazione. Tendenzialmente, i Master degli Atenei pubblici risultano più abbordabili, ma siamo sempre nell'ordine delle migliaia di euro, soprattutto al Nord.
Vediamo dove si possono frequantare master
L'Università di Bologna offre una delle più ampie scelte di Master, Corsi di specializzazione e di Alta formazione. Solo i Master di I e II livello sono quasi un centinaio. Naturalmente vengono coperte tutte le tematiche inerenti le facoltà dell'ateneo. Dai master economici (lavoro, risorse umane, business management, marketing), ai master legali, ai master socio-culturali e ai master dell'area medica
LUniversità di Trento offre diversi master sia in ambito economico (Gestione delle imprese sociali, Tourism management, e-procurement), Giuridico e Politico, della Pubblica-Amministrazione (e-government, informatore europeo) e nelle nuove tecnologie (Sistemi elettronici, Computational and systems biology e Integrated Design for Energy Efficiency)
Centro di Formazione Permanente dell'Università di Genova - offre diversi prodotti formativi nelle aree Umanistica, Economica, Scientifica e Socio-sanitaria. In particolare, rilevanti i Corsi di perfezionamento in traduzione e i Master in commercio internazionale e il master in logistica
Università Cattolica sono molti e spaziano su quasi tutte le discipline (dal business management, al mercato dei petroli, alle risorse umane, alla progettazione di eventi, alla museologia, alla psicologia sino al terzo settore). Inoltre, ogni sede (Milano, Roma, Piacenza-Cremona e Brescia) offre una propria offerta formativa e la possibilità di seguire in sede le ore d'aula
L'Università Statale di Milano offre diversi master nell'area economica, scientifico-tecnologica, umanistica e sanitaria. L'offerta dei master è particolarmente sensibile alle nuove tecnologie con master in Editoria multimediale, TV digitale e redazione su internet
Libera Università di Lingue e Comunicazione - IULM I master sono naturalmente legati al mondo della comunicazione e vanno a trattare questa tematica all'interno delle varie aree professionali e lavorative dal giornalismo, al turismo, alla cultura, alla politica, alla moda e al marketing
L'Università di Padova offre molte possibilità ed in molte aree formative. Si può scegliere tra i Master, Master FSE, Master Internazionali e Master in Lingua straniera. Un'offerta post-laurea che presenta una scelta ricca e che copre tutte le tematiche di insegnamento
L'Università Ca' Foscari di Venezia offre una quarantina di master tra quelli prodotti dall'Ateneo, quelli consorziati e quelli compartecipati. Di particolare rilievo i master economici, ma molto importanti sono anche i master in ambito umanistico e dell'ambiente
Università di Torino offre una scelta ampissima di master in tutte le discipline, dall'agraria, all'economia, al diritto, alla comunicazione e la medicina. Un'offerta di qualità molto legata ai percorsi formativi delle facoltà
Università di Firenze Molto ricca l'offerta didattica della Facoltà di Ingengeria, Medicina, Scienze politiche. Tra i master interfacoltà, Gestione e sviluppo delle risorse umane e Progettista e gestore di formazione
Università di Pisa Alla Facoltà di Lettere e Filosofia un Master in "Comunicazione pubblica e politica". A Matematica "Web and Wireless". "Management Sociale e Sviluppo locale" e "Scienza della Legislazione" alla Facoltà di Scienze Politiche
La Scuola Superiore di Pisa offre dei Master specialistici in ambito tecnico-scientifico (International master on communication networks engineering, Management, innovazione e ingegneria dei servizi, Gestione e controllo dell'ambiente: tecniche e tecnologie per il ciclo dei rifiuti e International master in information technology) nell'ambito socio-politico (Master of arts in human rights and conflict management) e nell'ambito medico (Medicina subacquea e iperbarica, Master in Management e sanità e Master internazionale in cardiologia, cardiochirurgia, anestesia e radiologia)
Università La Sapienza di Roma prevede moltissimi master in molti settori dall'architettura, all'economia, alle scienze politiche e amministrazione pubblica, al diritto alla medicina, alla comunicazione e persino in ambito aerospaziale. Ogni facoltà prevede un percorso di specializzazione post-laurea con master di qualità e alcuni di importanza nazionale ed internazionale
Università di Tor Vergata di Roma offre un numero molto elevato di Master sia di I che di II livello. In particolare, rivestono un particolare interesse i Master delle facoltà di Ingegneria ed Economia
Università degli Studi Roma 3 Un'offerta di master completata dall'offerta delle Scuole di perfezionamento e dai Corsi di perfezionamento. Molto interessanti i master prodotti dalla facoltà di Economia "Federico Caffè" ed in particolare il Master sull'innovazione e management della P.A. Rilevanti sono anche i master della facoltà di Scienze della Formazione e di Scienze Politiche
LUISS - Guido Carli I prodotti formativi della Luiss Guido Carli sono di assoluta qualità ed anche i Master sono in linea con gli standard dell'ateneo. Master nei settori "classici" (economia, gestione della P.A. e diritto) ma anche in ambito particolare come gli Studi strategico militari o la Gestione del Non-profit. Rilevanti anche le Scuole di specializzazione in Giornalismo e professioni legali
Politecnico di Bari I master del Politecnico sono di alta specificità tecnica poiché si rivolgono a dei destinatari che hanno delle specifiche competenze. Sono prodotti master in ambito edilizio, delle telecomunicazioni, della sicurezza e dell'energia
Università di Napoli "Federico II" offre moltissime opportunità di formazione e specializzazione post-laurea. Ogni Facoltà presenta diversi percorsi per implementare le proprie competenze e le proprie conoscenze. Un master molto importante è quello in "Economia e Finanza" dove vi sono moltissimi docenti internazionali
Università di Lecce ha un'offerta formativa post-laurea dell'ateneo si divide tra i master offerti dall'Università (economia, giurisprudenza, scienze della formazione), dalle scuole di specializzazione e dalla Scuola di specializzazione I.s.u.f.i. che offre 4 master internazionali di grande interesse.
Naturalmente dipende dall'area formativa scelta, ma in generale i percorsi di carriera di chi ha frequentato un Master universitario di primo livello si caratterizzano per una crescita a livello manageriale grazie alla specializzazione acquisita.
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