sabato 12 marzo 2016

Integrazioni salariali, le sedi INPS competenti


L’integrazione salariale è una prestazione economica erogata dall’Inps con la funzione di integrare o sostituire la retribuzione dei lavoratori che vengono a trovarsi in precarie condizioni economiche a causa di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa.

A decorrere dal 1° gennaio 2016, le integrazioni salariali ordinarie sono concesse dalla Sede Inps territorialmente competente. La nuova competenza viene esercitata anche su tutte le domande giacenti in quanto non definite nel 2015.

L’assegno di solidarietà è un trattamento previsto in caso di contratti di solidarietà, stipulati in base ad accordo sindacale per evitare licenziamenti, con una riduzione media oraria non superiore al 60% dell’orario giornaliero, settimanale o mensile, e non superiore al 70% nell’arco dell’intero periodo in cui si applica il contratto di solidarietà. Attenzione: questo ammortizzatore sociale è garantito a partire dallo scorso primo gennaio solo per le aziende sopra i 15 dipendenti, mentre le imprese fra i cinque e i 15 dipendenti invece si parte il prossimo 1 luglio 2016. La domanda va presentata entro sette giorni dall’accordo collettivo aziendale di solidarietà, la riduzione di attività deve iniziare entro il 30esimo giorno successivo alla presentazione della domanda.

Mentre l’assegno ordinario è riservato alle imprese con almeno 15 dipendenti, per gli eventi di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa a partire dal primo gennaio 2016, per le causali che danno diritto alla cassa integrazione per riorganizzazione e crisi aziendale. E’ previsto a partire dallo scorso primo gennaio 2016, la domanda si presenta non prima di 30 giorni e non oltre il termine di 15 giorni dall’inizio della sospensione o riduzione di attività lavorativa. In caso di presentazione tardiva, il trattamento viene corrisposto dal lunedì della settimana precedente a quella di presentazione.

Con la circolare n. 7 del 20 gennaio 2016 l’INPS ha quindi fornito le istruzioni per l’individuazione delle strutture territorialmente competenti per la concessione della CIGO, nonché i soggetti legittimati ad adottare i provvedimenti amministrativi di concessione della integrazione salariale ordinaria o di reiezione della domanda. E ha fornito istruzioni amministrative ed operative per la gestione della nuova disciplina sulla concessione delle integrazioni salariali ordinarie, regolata dall’art. 16 del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148, il quale stabilisce che, a decorrere dal 1 gennaio 2016, le integrazioni salariali ordinarie sono concesse dalla Sede Inps territorialmente competente.

Per una istanza di CIG Ordinaria la struttura territorialmente competente alla concessione è individuata in base ai seguenti criteri.

Se l’Unità produttiva è ubicata nella medesima provincia dove è iscritta l’Azienda, la sede Inps territorialmente competente a ricevere la domanda è quella presso cui è iscritta l’Azienda.

Se l’Unità produttiva è ubicata in una provincia diversa da quella dove è iscritta l’Azienda, la sede Inps territorialmente competente a ricevere la domanda è quella presso cui è ubicata l’Unità produttiva. Nel caso in cui l’Unità produttiva, oltre ad essere “fuori provincia” rispetto alla sede INPS presso cui è iscritta l’azienda di riferimento, è ubicata in un’Area metropolitana o in una Provincia con almeno una Agenzia complessa, la sede territorialmente competente a ricevere la domanda è rispettivamente la Direzione metropolitana o la Direzione provinciale, a prescindere dalla circoscrizione territoriale in cui è ubicata tale Unità produttiva.

Se il Cantiere non è qualificabile come Unità produttiva, la sede Inps territorialmente competente a ricevere la domanda è quella presso cui è iscritta l’Azienda. In tali fattispecie, per l’istruttoria delle domande relative ad eventi meteo nel settore edilizia ed affini, in attesa dell’attivazione della convenzione con un unico soggetto abilitato alla fornitura dei dati, le Sedi Inps dove è ubicato il cantiere dovranno rendere disponibili tutte le informazioni e i dati necessari alla Sede Inps competente alla trattazione della domanda.

La nuova competenza viene esercitata anche su tutte le domande giacenti in quanto non definite nel 2015 indipendentemente dal fatto che siano riconducibili alla vecchia o nuova disciplina secondo i criteri illustrati nella circolare n. 197 del 2 dicembre 2015 e nel messaggio n. 7336 del 7 dicembre 2015. Si precisa tuttavia che   le domande già prese in carico da una Sede saranno definite  dalla Sede  stessa.

Quanto ai soggetti legittimati ad adottare i provvedimenti amministrativi di concessione della integrazione salariale ordinaria o di reiezione della domanda, i Direttori di Sede hanno l’esclusiva competenza, ferma restando la possibilità che, per ragioni di carattere operativo-funzionale, di delegarne formalmente la trattazione alla dirigenza di sede.

Infine, fino all’adozione del previsto decreto ministeriale, le Strutture territorialmente competenti, in sede di istruttoria della domanda, continuano ad osservare i criteri di esame delle domande di concessione già applicati dalle Commissione Provinciali.

Asso Contact nuove regole per i call center niente chiamate di domenica e festivi



L'Assemblea Nazionale di Asso contact ha approvato il Codice Etico che deve regolamentare e dare qualità all'attività dei Call Center in Outsourcing. È possibile telefonare dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 21 e il sabato dalle 10 alle 19. Niente chiamate la domenica e i festivi «salvo le eccezioni dovute al regolare adempimenti dei servizi».

Inoltre il codice etico approvato dall’Associazione nazionale dei contact center in outsourcing stabilisce nuove regole di comportamento e punta su quattro principi guida: «competenza, partnership, impegno e informazione», ispirandosi ai valori di «qualità e affidabilità, etica, sostenibilità, rispetto e prevenzione delle controversie».

Comunque rimane elevato il rischio di ricevere telefonate per tutto il giorno, festivi compresi, da parte di chi vende contratti per la telefonia mobile e fissa, oppure per luce e gas. A certificare l’invadenza dei call center nella vita dei cittadini ci pensa l’articolo 8 del documento nonostante nella premessa ci sia scritto: «I contatti telefonici con il consumatore devono sempre essere effettuati in modo e in orario ragionevole come precisato nel proseguo dell’articolo per evitare che risultino invadenti e adottare gentilezza e cortesia per tutta la durata del contatto senza insistere per la prosecuzione della conversazione nel caso l’interlocutore esprima, a qualunque titolo, una volontà contraria”.

Roberto Boggio, presidente di Asso Contact e direttore generale per l’Europa di Transcom, ha spiegato i motivi del codice etico, sottolineando: «Vogliamo dare qualità al settore che deve essere riconosciuto come una vera industria. E la qualità deve partire anche dai nostri soci che devono rispettare una sorta di galateo, di codice di comportamento e di buona educazione che può guidare la qualità dei servizi e guidare i committenti a un lavoro di qualità». Tra le norme più importanti del documento «non vogliamo ad esempio disturbare i cittadini negli orari più strani e avere una frequenza di contatto che sia regolamentata, magari senza richiamarli 100 volte in una settimana. E non telefonare dopo certi orari». In altre parole si tratta di «regole semplici – ha aggiunto Boggio - che tutti noi vorremmo fossero applicate quando ci mettiamo nei panni di un consumatore», i rapporti col cliente vanno portati avanti in modo tale da "evitare che risultino invadenti", ed è necessario migliorare il più possibile la professionalità degli operatori, di modo tale da poter gestire chiamate e rapporti commerciali più complessi.

Tra le innovazioni tecnologiche più dirompenti del settore dei call center, Boggio parla di «uno spostamento di volumi dal “voice” al “non voice”, cioè di tutti i servizi automatici che vanno a sostituire gli operatori con servizi che possono essere svolti telefonicamente da risponditori automatici». Questi ultimi in pratica «vanno a interrogare dei data base, creano interazioni molto sofisticate e che possono vedere le telefonate più semplici essere sostituite dalla macchina - osserva l’esperto -. Ma questo non vuol dire che spariranno i centralinisti ma ci devono essere telefonate più complesse che richiederanno maggiore professionalità. Quindi gli operatori che devono essere più formati.

Durante l’assemblea di Asso Contact è emerso tra l’altro che gli incentivi alle start up causano distorsione del mercato. «Esistono incentivi alle start up in alcune regioni che hanno un valore elevato - ricorda Boggio -. Se oggi l’80 per cento dei costi è la forza lavoro, questo finisce per determinare una distorsione della competitività quando le start up abbattono i costi del lavoro in modo non sostenibile dalle altre imprese del settore». Questo «determina instabilità che il governo e il Parlamento hanno voluto calmierare attraverso la clausola sociale - precisa -. Che comunque non è la soluzione per sviluppare crescita nei call center, ma in un momento di crisi e di instabilità, la clausola sociale diventa elemento di stabilizzazione».

Le nuove regole devono rispondere alla gentilezza e buona educazione obblighi per gli operatori dei Call Center.

Talent Garden: opportunità di lavoro e professioni del futuro


Il network ha aperto a Milano uno dei campus più grandi d'Europa, 400 postazioni e una scuola per formare giovani professionisti 2.0. Il Talent Garden, vero e proprio giardino di talenti, accoglie e mette in connessione soprattutto appassionati di web, ma mira anche a valorizzare le eccellenze dei territori, attraverso incontri ed iniziative.

Per molti giovani le nuove tecnologie sono un’opportunità di lavoro. Ma trasformare la propria passione per la programmazione, il web design o i social network in un lavoro ben retribuito e in una professione vera e propria non è una passeggiata. Le scuole e le Università italiane non investono nella formazione di queste figure professionali che però sono tra le più richieste dal mondo del lavoro, in Italia e all’estero.

Basti dire che l’Unione Europea stima che da qui al 2020, in Europa, ci saranno 900.000 nuovi posti di lavoro nel settore Ict e in Italia, secondo un recente studio di Modis, il 22% delle posizioni aperte non trova candidati in linea.

Un ponte tra il nuovo mondo del lavoro e la formazione arriva con la nuova formula dei network di coworking, spazi aperti e condivisi dove far crescere nuove idee nel digitale. A Milano è stato inaugurato il secondo campus Calabiana di Talent Garden, il principale network europeo di coworking. Aperto sette giorni su sette, 24 ore su 24, è allo stesso tempo luogo di formazione, sviluppo, lavoro e incontro per chiunque lavori nel mondo digitale.

Non manca una finestra sull’educazione con una vera e propria Accademia di formazione per le professioni del futuro. Per esempio con Code Master, un corso realizzato da TAG Innovation School per formare Web. TAG Innovation School è la nuova scuola del digitale e dell’innovazione nata all’interno di Talent Garden, propone un modello di formazione già sperimentato in Usa e in Gran Bretagna. Le lezioni sono ristrette con pochi mesi di studio full immersion, corsi serali per chi lavora, borse di studio, stage e sconti per le donne (talentgarden.org/innovation school).

L’offerta formativa è varia e multidisciplinare mediante l’organizzazione di workshop, di programmi di corporate innovation, master full time e part time e molto altro. Inoltre, è possibile richiedere borse di studio e altre agevolazioni finanziarie, ma anche frequentare i corsi serali organizzati appositamente per chi lavora.

Gli spazi e i servizi messi a disposizione dai coworking a fronte di un “affitto” sono completi per poter svolgere un’attività lavorativa a tutto tondo - connessione web e telefono, sale riunioni, etc. -, ma pensare che il coworking sia soltanto la condivisione di uno spazio fisico è molto riduttivo. Il cuore del coworking sta infatti nella possibilità di creare intorno allo spazio/ufficio una rete di persone, una community professionale che si trasforma in un laboratorio di idee dove il confronto tra professionalità diverse e complementari permette continui scambi di informazioni per fare business.

“Con questo campus– ha affermato Davide Dattoli, amministratore delegato e cofondatore di Talent Garden – duplicheremo il numero di membri presenti nel network TAG. Dopo quasi 4 anni dalla nascita di Talent Garden, volevamo mettere una pietra miliare nel mondo dell’innovazione e portare l’Italia al pari degli altri Paesi europei. È un progetto ambizioso, ma vogliamo creare un luogo di incontro riconosciuto internazionalmente. Non è un progetto real estate, ma un progetto di sistema, un aggregatore fisico dei migliori innovatori italiani per connetterli con l’Europa”.

Talent Garden Milano Calabiana ha sede nella tipografia che nel 1842 stampò i Promessi Sposi di Alessandro Manzoni. Successivamente ristrutturata dall’imprenditrice Marina Salamon per utilizzarlo come showroom, e ora re-inventare e rinnovato dallo studio Carlo Ratti Associati.

Il campus è stato concepito per facilitare l’incontro e la crescita delle imprese e delle persone attraverso la cosiddetta accelerazione naturale e grazie a servizi messi a disposizione dei membri. Non solo software, ma anche hardware, TAG Calabiana punta a diventare un luogo di incontro tra manifattura e digitale grazie alla sua concezione di grande fablab dove produrre e lavorare alle proprie idee. Un luogo dove le idee possano essere sviluppate in tutte le loro fasi, grazie a partnership strategiche con gli attori principali del settore tecnologico e creativo.

All’interno dello spazio sono presenti molte realtà selezionate nel mondo digitale tra le più interessanti, tra le altre Digital Magics, il più grande venture incubator quotato in Borsa, che porterà a TAG Milano Calabiana le proprie startup partecipate e gli investitori. Non ci saranno solo innovatori, ma anche i corporate labs delle principali aziende partner di Talent Garden, in un’ottica di open innovation che permette la contaminazione tra imprese innovative e grandi multinazionali, come Cisco ed IBM, che porterà all’interno degli spazi una serie di iniziative a supporto dell’intero ecosistema. In programma c’è anche una maggiore presenza di esperti IBM così da garantire un collegamento sempre più efficace con le startup e una costante condivisione di idee e progetti da portare sul mercato.


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