martedì 6 gennaio 2015

Regime dei minimi per il 2015, i requisiti d'accesso al regime agevolato



È entrato in vigore il primo gennaio 2015 il nuovo regime dei minimi per le partite IVA: cambiano i requisiti per l'accesso al regime agevolato e si dà finalmente avvio alla prova dei nuovi minimi 2015 per mesi al centro delle polemiche, le cui discusse novità hanno decretato, negli ultimi giorni del 2014, una vera e propria corsa all'apertura delle partite IVA. Col varo della nuova riforma, vediamo dunque quali sono i requisiti per l'accesso al regime dei minimi 2015 e le prime istruzioni dell'agenzia delle entrate.

Ricordiamo che i professionisti che vorranno aprire Partita IVA col nuovo regime dei minimi dovranno attestarsi entro i 15mila euro di fatturato annui. Soglia reddituale alla quale si dovrà aggiungere un'imposta sostituiva al 15% e un'aliquota contributiva prevista per la gestione separata INPS al 33%. Tradotto, la soglia di povertà sarà più di una certezza, cosa che sta scatenando a raffica una serie di furenti reazioni.

Chi ha aperto Partita IVA col vecchio regime dei minimi, è bene ricordarlo, potrà continuare a fruire dell'impostazione agevolata ivi configurata (soglia di accesso a 30mila euro e imposta sostitutiva al 5%) sino al compimento dei 35 anni di età o sino al quinto anno di attività lavorativa realizzata sotto il regime agevolato.

Chi invece vorrà accedere al Regime dei Minimi 2015 avrà davanti una situazione ben diversa: 'Il ddl Stabilità compie una autentica confusione sul regime dei minimi, provocando un danno grave per molte centinaia di migliaia di partite IVA. L'aumento dell'aliquota al 15% e la riduzione per molte categorie della soglia massima per accedere al regime agevolato a 15mila euro rischia di rendere questo nuovo sistema inutile e spesso peggiorativo. Un esempio: un giovane professionista che aprirà la partita IVA dal 2015, a fronte di un reddito pari a euro 30.000 euro, sarà tassato con il regime ordinario con una tassazione pari a circa 7.000 euro rispetto a una tassazione di circa 1.500 euro che avrebbe avuto con il vecchio regime dei minimi'.

Le istruzioni dell'Agenzia delle Entrate precisano che sarà possibile accedere al nuovo regime dei minimi già da subito, contestualmente alla richiesta di apertura della partita IVA. Per fare ciò, le istruzioni dell'Agenzia delle Entrate specificano l'accortezza della casella

“Regime fiscale di vantaggio per l'imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità, previsto dall'art 27, commi 1 e 2 nel Dl n. 98/2011”, da barrare per avvantaggiarsi fin da subito di “un sistema di favore con meno adempimenti e meno imposte da pagare”.

Sempre sul comunicato dell'Agenzia delle Entrate, le istruzioni per l'accesso ricordano i vantaggi del nuovo regime: “nessuna ritenuta d'acconto da applicare ed esonero dal versamento dell'IVA”. Non ci sarà inoltre alcun limite temporale per la permanenza e nessun limite di età a vincolare l'accesso. Con i nuovi minimi 2015 inoltre, chi avvia nuova attività avrà diritto a una riduzione aggiuntiva di 1/3 del reddito imponibile per i primi 3 anni.

I contribuenti, per aderire al nuovo regime fiscale forfettario, devono semplicemente, quando chiedono l’apertura della partita IVA, barrare la casella prevista per l’adesione al precedente “Regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità, previsto dall’articolo 27, commi 1 e 2, del Dl 98/2011“. In questo modo, sottolinea l’Agenzia delle Entrate: «Le nuove partite IVA che intendono esercitare in forma individuale, con ricavi o compensi tra 15mila e 40mila euro (a seconda del tipo di attività economica), potranno avvantaggiarsi di un sistema di favore con meno adempimenti e meno imposte da pagare».

Per l'accesso ai nuovi minimi 2015 per chi intende aprire partita IVA e aderire dal nuovo anno, vediamo come stanno le cose per chi ha già aperto la partita IVA con il vecchio regime minimi, nel 2014 o negli anni precedenti esistono due opzioni:

applicare automaticamente il regime forfettario (salvo opzione per l'applicazione d'imposta sul valore aggiunto e delle imposte sul reddito nei modi ordinari),

oppure continuare ad avvalersi del regime agevolato per il periodo rimanente al completamento dei cinque anni previsti o del trentacinquesimo anno d'età.

Per chi intende aprire partita IVA o aderire al regime minimi nel 2015, i requisiti per l'accesso impongono le seguenti condizioni:

spese complessive per lavoratori dipendenti, associati in partecipazioni o parasubordinati per un importo inferiore a euro 5.000

spese per beni strumentali inferiori a euro 20.000

soglie di reddito variabili in relazione alle categorie di attività e codici ATECO da 15.000 a 40.000 euro

Considerati i requisiti d'accesso ai nuovi minimi 2015, vediamo invece i casi di esclusione:

regimi IVA speciali

regimi di determinazione reddito forfettari

contribuenti non residenti in UE o Norvegia/Islanda

coloro che effettuano in via esclusiva o prevalente cessioni di fabbricati/porzioni di fabbricato/terreni edificabili

esercizio di attività in società di persone, associazioni o srl trasparenti.


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