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domenica 25 giugno 2017

Web tax: come funziona


Si parla di web tax vediamo  cos’è e come funziona? In via preliminare, possiamo dire che si tratta di una forma di tassazione (o di tentativo di tassazione) per tutte le multinazionali dal fatturato superiore a 1 miliardo di euro e con giri di affari in Italia da almeno 50 milioni di euro, che evadono costantemente il fisco italiano con un giro di società che conduce i profitti nei paradisi fiscali.

La web tax è una procedura di cooperazione e collaborazione rafforzata  attraverso lo strumento dell’adempimento collaborativo già previsto nel nostro sistema dal dlgsv 5 agosto 2015, n. 128, esteso in sede di conversione del D.L. 50/2017  alle grandi imprese operanti in Italia.

Si tratta essenzialmente di una pratica di ‘voluntary disclosure’ che offre degli sconti sulle sanzioni in cambio di una proficua collaborazione tra l’Agenzia delle Entrate e le aziende in questione. Insomma, le grandi multinazionali dovrebbero accettare di entrare in connessione con il fisco italiano, di aprire i file che contengono i propri profitti, accordarsi su una quota di prelievo fiscale e in cambio avrebbero degli ottimi ‘sconti’. Le critiche ammendamento non sono state poche: innanzitutto, si tratterebbe di una sorta di condono – perché un’azienda come Facebook dovrebbe avere uno sconto dati i fatturati che ha e la ricchezza che produce? Inoltre, qualora la multinazionale decidesse davvero di collaborare, lo sconto sulle tassazioni non versate sarebbe del 50%.

In ambito di legge si  prevede  che le società e gli enti di ogni tipo, compresi i trust, con o senza personalità giuridica, non residenti nel territorio dello Stato (lett. d) c. 1 art. 73 del Tuir)  che appartengono a gruppi multinazionali con ricavi consolidati superiori a 1 miliardo di euro annui e che effettuino cessioni di beni e prestazioni di servizi nel territorio dello Stato per un ammontare superiore a 50 milioni di euro annui avvalendosi del supporto di:

società per azioni e in accomandita per azioni, società a responsabilità limitata, società cooperative e società di mutua assicurazione, nonché società europee di cui al regolamento (CE) n. 2157/2001 e società cooperative europee di cui al regolamento (CE) n. 1435/2003 residenti nel territorio dello Stato;

o di stabili organizzazioni in Italia di società e enti di ogni tipo, compresi i trust, con o senza personalità giuridica, non residenti nel territorio dello Stato;

possono avvalersi della procedura di cooperazione e collaborazione rafforzata per la definizione dei debiti tributari dell’eventuale stabile organizzazione presente nel territorio dello Stato.

E’ facoltà dei soggetti che rientrano nella norma di richiedere all’Agenzia delle Entrate una valutazione della sussistenza dei requisiti che configurano la stabile organizzazione  mediante presentazione di apposita istanza finalizzata all’accesso al regime dell’adempimento collaborativo.
Il regime collaborativo è stato introdotto nel nostro sistema dal decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 128, al fine di promuovere l'adozione di forme di comunicazione e di cooperazione rafforzate basate sul reciproco affidamento tra Amministrazione finanziaria e contribuenti, nonché di favorire nel comune interesse la prevenzione e la risoluzione delle controversie in materia fiscale, fra l'Agenzia delle entrate e i contribuenti dotati di un sistema di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale, inteso quale rischio di operare in violazione di norme di natura tributaria ovvero in contrasto con i principi o con le finalità dell'ordinamento tributario.

Ai fini della determinazione del fatturato consolidato del gruppo multinazionale si considera il valore più elevato delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi indicate nel bilancio consolidato relativo all’esercizio precedente a quello in corso alla data di presentazione dell’istanza e ai due esercizi anteriori.

Ai fini della determinazione dell’ammontare delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi effettuate nel territorio dello Stato si considera il valore più elevato delle medesime cessioni di beni e prestazioni di servizi indicate nel bilancio relativo all’esercizio precedente a quello in corso alla data di presentazione dell’istanza e ai due esercizi anteriori.

Qualora in sede di interlocuzione con l’Agenzia delle Entrate sia constatata la sussistenza di una stabile organizzazione nel territorio dello Stato, per i periodi d’imposta per i quali sono scaduti i termini di presentazione delle dichiarazioni, il competente ufficio dell’Agenzia delle Entrate invia al contribuente un invito per l’accertamento con adesione al fine di definire, in contraddittorio con il contribuente, i debiti tributari della stabile organizzazione.

Nei confronti dei soggetti che estinguono i debiti tributari della stabile organizzazione, relativi ai periodi d’imposta per i quali sono scaduti i termini di presentazione delle dichiarazioni, versando le somme dovute in base all'accertamento con adesione le sanzioni amministrative applicabili  sono ridotte alla metà.

Il reato per omessa dichiarazione non è punibile se i debiti tributari della stabile organizzazione nel territorio dello Stato, relativi ai periodi d’imposta per i quali sono scaduti i termini di presentazione delle dichiarazioni, comprese sanzioni amministrative e interessi, sono estinti aderendo all’accertamento con adesione.

In caso di mancata sottoscrizione dell’accertamento per adesione ovvero di omesso o parziale versamento delle somme dovute l’Agenzia delle entrate, entro il 31 dicembre dell’anno successivo a quello di notificazione dell’invito o di redazione dell’atto di adesione, accerta le imposte e gli interessi dovuti e irroga le sanzioni nella misura ordinaria.

Entro trenta giorni dalla data di esecuzione dei versamenti l’Agenzia delle Entrate comunica all'autorità giudiziaria competente l’avvenuta definizione dei debiti tributari della stabile organizzazione.

Sono escluse dal regime collaborativo le società e gli enti che abbiano avuto formale conoscenza di accessi, ispezioni e verifiche, dell’inizio di qualunque attività di controllo amministrativo o dell’avvio di procedimenti penali, relativi all’ambito di applicazione dell’istanza.

E’ sempre ammessa la facoltà di richiedere all'amministrazione finanziaria la valutazione preventiva della sussistenza o meno dei requisiti che configurano una stabile organizzazione situata nel territorio dello Stato.

E’ previsto l’emanazione di un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate per l’attuazione della norma.

Ebbene, negli ultimi tempi sono state parecchie le multe che i colossi dell’hi-tech hanno dovuto pagare per questo motivo: Google ha dovuto pagare 306 milioni di euro all’Agenzia delle Entrate , Apple 318 milioni a fine 2015 , e Amazon risulta essere sotto inchiesta.



domenica 17 marzo 2013

Assunzioni per il 2013 opportunità per chi lavora con internet


Internet è poco sfruttato dall’economia europea. E' quanto sostiene un nuovo studio della società Email-Brokers, secondo il quale sono ancoro troppo poche le aziende europee che vantano una presenza online e che riescono, quindi, a cogliere le opportunità offerte dall’eCommerce e dai social network in termini di business e creazione di occupazione. Dallo studio emerge che i paesi che vantano la maggior presenza di aziende online sono la Germania, il Belgio e l’Olanda, con una percentuale rispettivamente del 64%, 61% e 58%.
L’Italia risulta invece al secondo posto per numero di aziende attive nei social media (5,6%), dietro alla Gran Bretagna (6%) e davanti alla Svezia (5,4%). La Gran Bretagna (16%) è anche, col Lichtenstein (17%), il paese con la maggiore percentuale di aziende attive nel commercio online.
Comunque per il 2013 i profili più richiesti sono gli ingegneri e i laureati o diplomati, con esperienza, nel settore informatico. E Le opportunità di lavoro si trovano soprattutto nelle multinazionali italiane digitali.

Il settore web-internet offre opportunità di lavoro in diversi ambiti e per tutti i livelli di esperienza e specializzazione.

Amazon ha aperto una ventina di posizioni nelle sedi di Milano e Cagliari tra le quali spiccano manager costumer service, responsabili di reparto logistico, product manager, ingegneri industriali, analisti finanziari, online marketing specialist, email marketing manager. Il nuovo centro di customer service aperto a Cagliari lo scorso novembre prevede di creare 500 posti di lavoro nei prossimi cinque anni. Le posizioni aperte su www.amazon.it/lavoro.

Aruba cerca a Firenze e Arezzo candidati con profili di sviluppatore software, analisti tecnico funzionali e project manager in ambito tecnico. L'azienda preferisce assumere laureati o diplomati nel settore informatico con esperienza in attività di progettazione object oriented, nella realizzazione di applicazioni e architetture SOA per quanto attiene la figura dell'analista e buona conoscenza della lingua inglese. Le posizioni aperte sono disponibili al sito www.aruba.it/lavora.asp. Il numero di risorse, in particolare in ambito tecnico, ha subito un notevole incremento nel corso dell'ultimo anno soprattutto grazie ai nuovi servizi di Cloud Computing che Aruba sta proponendo al mercato e al processo di internazionalizzazione che sta vivendo.

Mentre in fase di potenziamento del proprio organico, Phonetica Spa è alla ricerca di operatori telefonici inbound (part time 20 ore settimanali) per la gestione di un servizio in lingua portoghese nella sede torinese. Le competenze richieste includono la buona conoscenza di inglese e portoghese. Le figure professionali più ricercate dall'azienda sono receptionist telefonici, gestori customer care e customer service; addetti al marketing telefonico e alla vendita telefonica BtoB.

QVC è dotato di un e-commerce online: E l'azienda è alla ricerca di nuovi talenti nelle aree Merchandising & planning, Finance, IT, E-Commerce, Marketing, area televisiva e nel Call center per il ruolo di operatore telefonico. Per consultare le posizioni aperte si può visitare il sito www.qvc.it/azienda/lavora-con-noi, per candidature spontanee mandare invece il curriculum vitae a italy.recruiting@qvc.com e in ambito Call center a italy.recruiting.CC@qvc.com.

Yahoo ha delle offerte di lavoro nella sede milanese: DR Analyst, Editorial Intern, Advertising Technology producer, Junior Sales support, International account manager e Stretegic planner. Ci si può candidare sul sito http://it.careers.yahoo.com.

L'azienda di e-commerce Zalando è alla ricerca di due stagisti nel marketing (uno nel canale Social media e uno nel SEO) e un Project manager per il servizio assistenza clienti. All'indirizzo www.zalando.it/career/departments è possibile applicare anche per offerte all'interno dei canali degli altri Paesi dove le posizioni aperte sono circa 400.

sabato 17 novembre 2012

Offerte di lavoro Amazon per la sede di Cagliari



Una notizia davvero importante in tempo di crisi economica e soprattutto occupazionale e se le assunzioni vengono fatte in Italia ed in modo particolare, in Sardegna.

Offerte di lavoro e relative assunzioni per Amazon, l’azienda leader nel commercio on line, che sembra pronta a sbarcare in Sardegna dove creerà circa posti di lavoro. Si stima che entro il prossimo 15 Gennaio, saranno 600 i giovani assunti dalla Amazon che ha deciso di aprire una nuova sede a Cagliari.

A darne notizia  è stato il  numero uno di Tiscali Renato Soru, il quale ha anticipato che la nota azienda del commercio multimediale sarebbe pronta ad investire nell’isola, in particolare nella zona di Cagliari. Il piano di reclutamento previsto da Amazon per la Sardegna dovrebbe portare a 300 assunzioni entro Gennaio 2013 e ad altre 300 durante l’arco dell’anno.

I profili richiesti sono: ingegneri, personale tecnico qualificato, operatori di customer care, amministrativi e operatori di vendita, vale a dire l’assistenza e i rapporti con i clienti.

Per gli interessati alla proposta il consiglio è quello di iniziare ad inviare il proprio curriculum con tanto di lettera di presentazione: è possibile farlo visitando  il sito Amazon.it dove risultano alla sezione Amazon Careers (lavora con noi) le offerte di lavoro.

Ricordiamo che Amazon, compagnia di commercio elettronico statunitense con sede a Seattle, Washington, possiede il più noto sito di e – commerce per la vendita online di libri, cd musicali, dvd ed elettronica. Dopo aver aperto il negozio online in Italia, ha creato un maxi polo di distribuzione a Castel San Giovanni, in provincia di Piacenza, che va ad aggiungersi all’esistente network dei poli logistici già presenti in Regno Unito, Francia e Germania. Questi centri permettono ad Amazon di accorciare le distanze per la spedizione e la distribuzione dei prodotti nel nostro Paese.
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