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mercoledì 14 ottobre 2015

Formazione: i contributi per l’apprendistato formativo


L'apprendistato è un contratto a tempo indeterminato finalizzato alla formazione e alla occupazione dei giovani.

Il contratto si articola nelle seguenti tipologie:
a) apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore;
b) apprendistato professionalizzante;
c) apprendistato di alta formazione e ricerca.

L’apprendistato di cui alle lett. a) e c) integra formazione e lavoro, con riferimento ai titoli di istruzione e formazione e alle qualificazioni.

E’ stipulato in forma scritta e contiene, in forma sintetica: 1) il piano formativo individuale; 2) nell'apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore e nell'apprendistato di alta formazione e ricerca.

II contratto ha una durata minima non inferiore a sei mesi, fatto salvo quanto per gli stagionali.

L’apprendistato è un particolare rapporto che prevede l’acquisizione di specifiche competenze professionali, da parte del lavoratore che viene inserito nell'organizzazione produttiva dell’impresa presso la quale svolge le proprie mansioni. Un periodo dalla profonda natura formativa.

Le novità principali riguardano l' «apprendistato per la qualifica ed il diploma» che viene nominato «apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e la specializzazione professionale» e l'«apprendistato di alta formazione e ricerca». Il provvedimento non ha invece modificato in termini significativi la regolazione dell'apprendistato cd. «professionalizzante e di mestiere», se non per il fatto della sua denominazione in «apprendistato professionalizzante» e della possibilità di assumere senza limiti di età i lavoratori beneficiari di indennità di mobilità o beneficiari di un trattamento di disoccupazione.

Lo scopo che ha suggerito la Riforma è porre le basi di un «sistema duale», in cui il conseguimento dei titoli, rispettivamente, del livello secondario di istruzione e formazione e del livello terziario, possa avvenire anche attraverso l'apprendimento presso l'impresa. Si tratta di una modifica importante perché consentirà ai giovani di acquisire titoli di studio universitari e dell'alta formazione, compresi i dottorati di ricerca, i diplomi relativi ai percorsi degli istituti tecnici superiori e il praticantato per l'accesso alle professioni appartenenti ad un ordine con il contributo della formazione in azienda.

Una volta a regime il datore di lavoro potrà in sostanza assumere un giovane studente dopo aver stipulato con l'istituzione formativa presso la quale è iscritto (es. scuola, istituto professionale, università) uno specifico protocollo per la formazione in azienda. Tramite l'accordo impresa-istituzione formativa lo studente lavorerà in azienda e potrà ottenere in cambio dei crediti formativi utili per il conseguimento del titolo formativo.

Contributi fino a 35mila euro per l’apprendistato formativo concessi dal Jobs Act: il bando di Italia Lavoro seleziona 300 Centri di Formazione Professionale privati e pubblici, che offrano ai giovani percorsi con metà ore da svolgersi in azienda. La scadenza per la presentazione delle istanze è il 29 ottobre. La domanda si trasmette esclusivamente tramite PEC (posta elettronica certificata) all’indirizzo sperimentazioneduale@pec.italialavoro.it.

I percorsi incentivati come abbiamo sopra sono di tipo duale: metà orario in aula e metà in azienda, anche attraverso il nuovo apprendistato formativo di primo e terzo livello. A disposizione ci sono 10,5 milioni di per avviare percorsi formativi nel prossimo biennio rivolti a 60mila giovani, con un risultato atteso di 15mila nuovi contratti di apprendistato formativo e circa 40/45mila percorsi di alternanza.

La sperimentazione partirà dopo la selezione delle strutture formative e mira al più ampio coinvolgimento delle imprese, che potranno beneficiare dell’abbattimento del costo del lavoro per l’apprendistato formativo previsto dal Jobs Act e accedere a un bonus sia nel caso di nuova assunzione di apprendisti sia quando ospitino giovani studenti nei percorsi formativi di alternanza rafforzata.

«Con l’avvio della sperimentazione – ha sottolineato Luigi Bobba, Sottosegretario al Ministero del Lavoro – vogliamo dare una significativa svolta sia all'apprendistato formativo, che languiva da molti anni ed era ormai ridotto a meno di 3.000 contratti di lavoro, sia alle Istituzioni formative che cominceranno ad essere valutate per la capacità di far conseguire una maggiore occupazione ai giovani che svolgono percorsi di istruzione e formazione professionale».

L’Avviso Pubblico prevede la concessione di un contributo a centri - accreditati presso le Regioni per la gestione di percorsi volti al conseguimento della qualifica e del diploma professionale - con requisiti di idoneità ed esperienza nella gestione di stage e tirocini curriculari, una consolidata pratica nei rapporti con le imprese del territorio e adeguati laboratori che possano simulare i contesti produttivi. I centri per la formazione professionale devono: costituire e/o rafforzare i propri servizi di orientamento e collocamento attraverso la definizione e attuazione di standard di qualità, orientare i giovani alla scelta dei corsi più idonei per la propria formazione, promuovere e attivare gli strumenti di transizione Scuola-Lavoro quali l’apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, l’alternanza Scuola-Lavoro e l’impresa formativa simulata, avviare percorsi di formazione completati con questi strumenti.

martedì 5 agosto 2014

Incentivi Fixo per dottori di ricerca 8 mila euro a chi assume



Bando per l’assunzione di ricercatori :contributi alle imprese fino a esaurimento dei fondi disponibili.

Nell’ambito delle misure di intervento previste dal programma FIxO “Scuola&Università” è aperto un avviso pubblico che ha l’obiettivo di incentivare l’assunzione a tempo pieno di dottori di ricerca, di età compresa tra i 30 e i 35 anni non compiuti, attraverso contributi alle imprese per la stipula di contratti di lavoro subordinato a tempo determinato (almeno 12 mesi) o a tempo indeterminato:

soggetti beneficiari: possono presentare domanda di contributo i datori di lavoro privati che assumano a tempo pieno dottori di ricerca di età compresa tra i 30 e i 35 anni non compiuti.

soggetti destinatari delle azioni di inserimento lavorativo incentivato: Dottori di ricerca di età compresa tra i 30 e i 35 anni non compiuti.

I fondi stanziati ammontano a 1 milione di euro. Le imprese riceveranno un contributo pari a 8 mila euro per ogni soggetto assunto con contratto di lavoro subordinato full time (a tempo indeterminato o determinato per almeno 12 mesi), più un eventuale contributo fino a 2 mila euro per le attività di assistenza didattica individuale.

La domanda di contributo potrà essere presentata unicamente attraverso il sistema informativo di progetto (piattaforma), raggiungibile al seguente indirizzo: www.italialavoro.it/wps/portal/homepage, a partire dalle 10 del 10/07/2014 e non oltre il 31/12/2014, salvo il caso di esaurimento delle risorse disponibili che sarà comunicato sul sito di Italia Lavoro, le risorse finanziarie 1 milione di euro.

Importo del bonus per le assunzioni, Le imprese riceveranno un contributo pari a:

8 mila euro per ogni soggetto assunto con contratto di lavoro subordinato full time (a tempo indeterminato o determinato per almeno 12 mesi), più un eventuale contributo fino a 2 mila euro per le attività di assistenza didattica individuale.

Destinatari dell'iniziativa sono i datori di lavoro privati con sede operativa sul territorio nazionale che intendono assumere giovani in possesso del titolo di dottore di ricerca di età compresa tra i 30 e i 35 anni non compiuti.

Il contributo previsto è pari a 8.000 euro per ogni ricercatore assunto con contratto di lavoro full time a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata non inferiore a 12 mesi. Il datore di lavoro potrà usufruire di un eventuale contributo integrativo fino a 2.000 euro per attività di assistenza didattica individuale fornita da Istituzioni formative, quali Università e Enti di Ricerca, per la realizzazione di un progetto di ricerca congiunto.

giovedì 23 gennaio 2014

Ministro Carrozza: bando per i giovani ricercatori entro il 13 marzo 2014



Dalle parole il Ministro passa ai fatti. Cinquanta milioni di euro per un bando destinato ai ricercatori. Questa la grande notizia annunciata da Maria Chiara Carrozza durante un convegno sulla ricerca che ha avuto luogo presso l’Università Bocconi.

Il ministro dell'Istruzione, Maria Chiara Carrozza, l'aveva annunciato: «Per la ricerca ho trovato pochi fondi quando sono arrivata al ministero, circa 50 milioni, voglio destinarli tutti a un bando per i giovani ricercatori sul modello di quelli europei». E così è stato. Oggi il Miur ha pubblicato sul proprio sito il bando del programma «Sir» (Scientific independence of young researchers) che ricalca i bandi europei dell'Erc, il Consiglio Ue della ricerca. L'obiettivo è finanziare la ricerca "libera" di giovani ricercatori under 40 in tre settori: scienze della vita (a cui va il 40% del budget); scienze fisiche e ingegneria (altro 40%) e scienze umanistiche e sociali (20%).

Il programma consiste nel finanziamento di «progetti di ricerca svolti da gruppi di ricerca indipendenti e di elevata qualità scientifica - recita il bando - sotto il coordinamento scientifico di un principal investigator, italiano o straniero». Che, tra i requisiti, oltre a non aver ancora compiuto 40 anni, dovrà aver conseguito il dottorato di ricerca (o la specializzazione di area medica, in assenza di dottorato) da non più di sei anni. La costituzione del gruppo di ricerca è flessibile: potrà essere costituito da ricercatori della stessa organizzazione ospite o coinvolgere anche ricercatori provenienti da altre organizzazioni (italiane o straniere). L'istituzione che ospiterà il gruppo di ricerca (l'host institution) deve essere un'università o un ente pubblico di ricerca. Il progetto dovrà essere realizzato principalmente in Italia, anche se non è esclusa la possibilità che alcune attività (ad esempio, ricerca sul campo) possano essere svolte all'estero, «nel caso in cui ciò sia necessario per conseguire gli obiettivi scientifici del progetto».

I progetti, come detto, potranno affrontare tematiche relative a qualsiasi settore della ricerca, ma nell'ambito dei tre macrosettori di ricerca determinati dall'Erc: scienze della vita, scienze fisiche e ingegneria e scienze umanistiche e sociali. I progetti potranno prevedere un costo massimo di un milione di euro per un periodo massimo di 3 anni. La domanda di partecipazione al bando dovrà essere presentata dal «Principal investigator», che ha la responsabilità scientifica del progetto, in collaborazione con e per conto dell' istituto ospite (che è il soggetto giuridico proponente), entro le ore 14 del 13 marzo 2014.


domenica 13 maggio 2012

Scuola 2012: tirocini formativi attivi

In data 3 maggio 2012 è stato pubblicato il Bando relativo alle modalità di ammissione ai Corsi di Tirocinio Formativo Attivo (TFA) per l'insegnamento nella scuola secondaria di primo e secondo grado Anno Accademico 2011-2012.

Per candidarsi servono oltre la laurea e un piano di studi idoneo per insegnare. Le domande devono essere fatte online sui siti degli atenei a partire dal 4 maggio 2012. Il test sarà uguale per tutti gli atenei.
I candidati saranno distribuiti nei giorni compresi tra il 6 luglio ed il 31 luglio. Ai test seguiranno una prova scritta e un colloquio. Per presentare la domanda c’è tempo fino al 4 giugno. Nel Lazio, il maggior numero di tirocini. Aspiranti insegnanti negli istituti pubblici di primo e secondo grado.

Il tirocinio formativo attivo consiste in un corso di preparazione all'insegnamento, di durata annuale, riservato ai soggetti che abbiano conseguito la Laurea Magistrale di cui sopra. A conclusione del tirocinio formativo attivo, previo superamento di un esame finale, si consegue il titolo di abilitazione all'insegnamento nella scuola secondaria di primo o di secondo grado in una delle classi di abilitazione previste dagli appositi decreti del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.

Chi può accedere al TFA
Ai sensi dell'art. 15 del D.M. 249/2010 coloro i quali siano già in possesso della Laurea Magistrale, della Laurea Specialistica o di quella conseguita ai sensi dell'ordinamento previgente il D.M. 509/1999 (vecchio ordinamento) possono conseguire l'abilitazione all'insegnamento nella scuola secondaria di primo e secondo grado mediante il compimento del solo tirocinio formativo attivo (TFA). Quindi, sia pure in via transitoria, in attesa dell'attivazione delle nuove lauree magistrali di cui all'art.4 del D.M. 249/2010, i candidati già in possesso di quei titoli che consentivano l'accesso alle SSIS potranno conseguire l'abilitazione mediante il compimento del solo TFA.
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