Chi desidera intraprendere una carriera nelle Istituzioni dell'Unione Europea, deve passare l' Ufficio europeo di selezione del personale (EPSO). L'EPSO ha il compito di organizzare concorsi generali per la selezione di personale permanente e altamente qualificato per tutte le istituzioni e tutti gli organi dell’Unione europea.
La maggior parte delle opportunità di lavoro per i laureati riguardano ruoli di amministrazione e la gestione lavorativa e tali opportunità sono aperte ai laureati di numerose discipline. Si spazia dalla redazione della nuova normativa in campo ambientale alla partecipazione a negoziati con paesi terzi, alla gestione della politica agricola comune oppure alla partecipazione al processo legislativo dell'Unione Europea o ancora all'interpretazione e all'applicazione del diritto comunitario - europeo, alla verifica della gestione finanziaria delle istituzioni europee o infine alla partecipazione ad un determinato programma di ricerca scientifica.
E bene sapere che un laureato senza una congrua esperienza professionale sarà inquadrato al suo ingresso nel livello di base, il livello AD5. Si organizzano anche concorsi generali a livelli superiori per i candidati che hanno un'esperienza minima di tre anni nel settore di competenza.
Mentre svolgere un lavoro di grado AD amministratori e funzionari amministrativi presso un'istituzione europea richiede uno spiccato spirito di iniziativa e una importante capacità di amministrare risorse e gestire persone provenienti dai esperienze lavorative e culturali del tutto disomogenee. Quindi occorre sapersi esprimere con esattezza e precisione sia che per iscritto che e oralmente, ossia essere in grado di pianificare il lavoro e di gestire una gran mole di lavoro.
Generalmente la Commissione Europea assume specialisti in campo scientifico e nel campo della ricerca e la selezione del personale avviene è in funzione di precise esigenze connesse ai programmi scientifici e attraverso concorsi.
L'ambiente di lavoro delle istituzioni dell'Unione Europea, vista la sua varia moltitudine culturale offre possibilità di carriera interessanti e varie nel campo dell'interpretazione e della traduzione. E' richiesta la conoscenza di almeno due lingue comunitarie oltre ovviamente alla propria lingua madre e i concorsi richiedono precise combinazioni linguistiche.
Nel portale EURES è presente una sezione che è dedicata a coloro che cercano lavoro e provengono dal settore universitario e che comunque possiedono un titolo di studio superiore, ossia laureati, insegnanti e ricercatori. In quanto vi è una forte domanda di determinate posizioni di impiego in gran parte dei paesi UE, coloro che sono alla ricerca di un lavoro e sono maggiormente qualificati hanno buone possibilità di trovare lavoro all'estero.
Nella pagina opportunità di lavoro per laureati si trova in modo preciso ed accurato sia i passi essenziali per intraprendere una carriera all'estero sia i suggerimenti e consigli per potersi candidare per un lavoro nell'Unione Europea.
domenica 22 maggio 2011
Unione Europea:opportunità di lavoro per laureati
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giovedì 19 maggio 2011
Giulio Tremonti: bisogna cambiare il sistema fiscale
Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti ha ribadito che bisogna porre un limite all'applicazione delle ganasce fiscali, in occasione del convegno a Roma per il decennale delle quattro agenzie fiscali (Demanio Dogane, Entrate,e Territorio), istituite nel 1999, ed operative già dal 2001.
Giulio Tremonti è tornato in modo perentorio torna alla carica contro l'oppressione fiscale: "Ci deve essere un limite all'applicazione delle ganasce fiscali perché c'è un eccesso di applicazione". Quindi nuove regole che guardino ai lavoratori ed ai cittadini.
Tremonti non contesta lo strumento che ''non è in discussione'' ma ha lamentato: che esiste un eccesso nell'applicazione delle ganasce'' e quindi il loro uso deve essere rivisto. E se proprio ad esse si deve ricorrere ''lo facciano i comuni''. Quindi, ha detto Tremonti sintetizzando con un grido di battaglia le modifiche da apportare in tempi brevi al sistema fiscale, ''meno 'ganasce' e meno interessi''. Ossia serve un sistema fiscale più vicino alla condizione reale di tanti cittadini il quale si deve rivolgere direttamente al legislatore.
Il ministro tra le modifiche da fare ha parlato anche della forma di calcolo delle sanzioni fiscali: non si capisce se si tratti di veri interessi o di ulteriori sanzioni. In ogni caso il Parlamento in questi giorni può modificare alcuni di questi aspetti per arrivare poi a una riforma complessiva. Quello che serve, ha sintetizzato Tremonti, è «un sistema fiscale più vicino alla condizione reale di tanti cittadini».
Probabilmente oltre che analizzare il problema delle ganasce fiscali sarebbe importante da parte di chi governa e del cittadino che paga regalmente le tasse ( dipendenti pubblici e privati e non solo attuare un meccanismo che riduca lo spazio all’evasione, al lavoro sommerso ed all’elusione fiscale. Quindi evitare che ci sia un considerevole lavoro sommerso.
Il numero uno della Agenzia dell’Entrate, Attilio Befera ha sottolineato come «il rigoroso rispetto del contribuente» sia alla base del lavoro dell'Agenzia, la cui «forza dipende dalla fiducia della comunità di cui siamo al servizio». «La capacità di autocritica ci rafforza anziché indebolirci», ha detto ancora Befera ricordando i passi fatti per «avvicinare il fisco ai cittadini» e i risultati 2010, con oltre 17 miliardi recuperati, di cui 11 di maggiori entrate e 6,6 di risparmi per minori compensazioni.
Giulio Tremonti è tornato in modo perentorio torna alla carica contro l'oppressione fiscale: "Ci deve essere un limite all'applicazione delle ganasce fiscali perché c'è un eccesso di applicazione". Quindi nuove regole che guardino ai lavoratori ed ai cittadini.
Tremonti non contesta lo strumento che ''non è in discussione'' ma ha lamentato: che esiste un eccesso nell'applicazione delle ganasce'' e quindi il loro uso deve essere rivisto. E se proprio ad esse si deve ricorrere ''lo facciano i comuni''. Quindi, ha detto Tremonti sintetizzando con un grido di battaglia le modifiche da apportare in tempi brevi al sistema fiscale, ''meno 'ganasce' e meno interessi''. Ossia serve un sistema fiscale più vicino alla condizione reale di tanti cittadini il quale si deve rivolgere direttamente al legislatore.
Il ministro tra le modifiche da fare ha parlato anche della forma di calcolo delle sanzioni fiscali: non si capisce se si tratti di veri interessi o di ulteriori sanzioni. In ogni caso il Parlamento in questi giorni può modificare alcuni di questi aspetti per arrivare poi a una riforma complessiva. Quello che serve, ha sintetizzato Tremonti, è «un sistema fiscale più vicino alla condizione reale di tanti cittadini».
Probabilmente oltre che analizzare il problema delle ganasce fiscali sarebbe importante da parte di chi governa e del cittadino che paga regalmente le tasse ( dipendenti pubblici e privati e non solo attuare un meccanismo che riduca lo spazio all’evasione, al lavoro sommerso ed all’elusione fiscale. Quindi evitare che ci sia un considerevole lavoro sommerso.
Il numero uno della Agenzia dell’Entrate, Attilio Befera ha sottolineato come «il rigoroso rispetto del contribuente» sia alla base del lavoro dell'Agenzia, la cui «forza dipende dalla fiducia della comunità di cui siamo al servizio». «La capacità di autocritica ci rafforza anziché indebolirci», ha detto ancora Befera ricordando i passi fatti per «avvicinare il fisco ai cittadini» e i risultati 2010, con oltre 17 miliardi recuperati, di cui 11 di maggiori entrate e 6,6 di risparmi per minori compensazioni.
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sabato 14 maggio 2011
Cgil: meno CIG ma 460mila ancora ne usufruiscono
Quindi meno Cassa Integrazione Guadagni (CIG). La richiesta di ore di cassa integrazione cala ad aprile, secondo l'Istat, ma sono 460mila le persone, assenti dal lavoro da inizio anno, che hanno subito un taglio salariale pari a 2.600 euro in meno in busta paga. "Segno evidente dell'andamento altalenante della situazione economica". dice un esponente della Cgil. Le 92.11.109 ore autorizzate lo scorso mese evidenziano un calo su marzo del -10,1%, rileva il rapporto statistico. Il rapporto ricordiamo che ripercorre i dati sulla CIG di aprile sottolineando in modo evidente un andamento discontinuo.
E' nel nord che si è ricorso maggiormente alla CIG, con la Lombardia in testa, e nel settore meccanico.
Questi sono dati che emergono dalle elaborazioni e dalle rilevazioni dell’Inps da parte dell'Osservatorio CIG del dipartimento Settori produttivi della Cgil Nazionale nel rapporto del di aprile.
Nei primi quattro mesi dell'anno le ore totali di cassa integrazione sono state 325.482.937 in ribasso del -21,4% sullo stesso periodo dello scorso anno. Nel dettaglio dell'analisi della Cgil, il ricorso alla Cassa Integrazione Ordinaria (CIGO) ad aprile registra 19.248.252 ore per una diminuzione sul mese precedente del -17,1%. Da gennaio ad aprile le ore di CIGO sono state 79.966.471 con un calo del -47% sullo stesso periodo del 2010. Per quanto riguarda la cassa integrazione straordinaria le ore registrate lo scorso mese sono state 42.350.372 con una variazione negativa minima rispetto a marzo pari a -0,03%.
E' nel nord che si è ricorso maggiormente alla CIG, con la Lombardia in testa, e nel settore meccanico.
Questi sono dati che emergono dalle elaborazioni e dalle rilevazioni dell’Inps da parte dell'Osservatorio CIG del dipartimento Settori produttivi della Cgil Nazionale nel rapporto del di aprile.
Nei primi quattro mesi dell'anno le ore totali di cassa integrazione sono state 325.482.937 in ribasso del -21,4% sullo stesso periodo dello scorso anno. Nel dettaglio dell'analisi della Cgil, il ricorso alla Cassa Integrazione Ordinaria (CIGO) ad aprile registra 19.248.252 ore per una diminuzione sul mese precedente del -17,1%. Da gennaio ad aprile le ore di CIGO sono state 79.966.471 con un calo del -47% sullo stesso periodo del 2010. Per quanto riguarda la cassa integrazione straordinaria le ore registrate lo scorso mese sono state 42.350.372 con una variazione negativa minima rispetto a marzo pari a -0,03%.
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