domenica 28 ottobre 2012

Rinnovo contratto di lavoro settore industria alimentare 2012 2015


Dopo una trattativa inauguratasi formalmente a inizio mese e una volata finale cominciata venerdì scorso, aziende e parti sociali a Roma, presso la sede di Federalimentare, hanno appena sottoscritto il rinnovo del contratto nazionale dell'industria alimentare.

E' stato firmato l'accordo di rinnovo del contratto dell'industria alimentare per il triennio 2012-2015, che interessa circa 500 mila lavoratori. Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil, da una parte, e  Federalimentare dall’altra hanno pattuito un aumento delle retribuzioni di 126 euro suddiviso in quattro tranches.

I lavoratori beneficeranno di un aumento complessivo di 126 euro. A inizio trattativa la richiesta dei sindacati era di 174 euro, la soglia posta dalle aziende di 115 euro. Il contratto avrà una durata di tre anni e due mesi, due mensilità in più rispetto alla formula solita di settore.
Nell'accordo si sono ritrovati Federalimentare da una parte, Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil dall'altra in una trattativa che comunque ha creato qualche malumore tra le associazioni datoriali: in particolare Assocarni (macellamento e trasformazione delle carni), Assica (carni suine), Una (avicoltura), Anicav (conserviero) e Assalzoo (mangimi) nella notte tra venerdì e sabato hanno abbandonato il tavolo contestando la linea della federazione generale. Le sigle sindacali contestano la distanza tra l'aumento concordato e il valore Ipca (circa 117 euro), la mancata introduzione di sanzioni contro l'assenteismo e il mancato blocco per i nuovi assunti agli scatti automatici di anzianità. Soddisfatto Umberto Sacco, presidente di Italmopa e consigliere incaricato di Federalimentare: «Considerando i tempi – dichiara – e la congiuntura particolarissima, era il migliore contratto che potessimo portare a casa. A tenere le parti intorno al tavolo è stato soprattutto il senso di responsabilità. La speranza – conclude – è che lo strappo con le cinque associazioni che hanno scelto di non firmare possa ricomporsi nelle prossime settimane».
L'accordo inoltre - precisa una nota congiunta dei sindacati - migliora la normativa contrattuale in materia di congedi parentali, di assistenza ai familiari in stato di disagio, tutela ulteriormente i lavoratori migranti e rafforza il capitolo relativo al diritto allo studio, inoltre a partire dal 1 gennaio 2013 è previsto, a carico delle aziende, un contributo annuo di 24 euro che saranno versati a un fondo bilaterale che garantirà alle lavoratrici un'integrazione alla maternità facoltativa esempio brillante delle potenzialità del welfare contrattuale. ''Importanti miglioramenti'' sono stati poi apportati alla bilateralità contrattuale. Infine l'accordo ha aggiornato, migliorandola, la normativa contrattuale sul mercato del lavoro anche alla luce delle recenti novità apportate dalla  industria alimentare.
Tra le altre novità introdotte dal contratto, l'opportunità per le aziende di adottare forme di contrattazione di secondo livello, l'introduzione di un welfare contrattuale a sostegno della maternità facoltativa, nonché la possibilità di un ricorso alla flessibilità più spinto.

Lavoro: aziende che assumono donne


E' bene ricordare che con il decreto Salva Italia sono stati pianificate delle misure per agevolare le assunzioni di donne e non solo . Le aziende che decideranno di assumere a tempo indeterminato donne e giovani under 35 potranno usufruire di particolari agevolazioni.

In particolare con l’articolo 2 del decreto si prevede una deduzione di 10.600 euro per le assunzioni di queste fasce di lavoratori, e di 15.200 euro per le imprese del Mezzogiorno.

La deduzione riconosciuta è quella relativa all’Irap (Imposta regionale sulle attività produttive). A decorrere dal periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2012 è ammesso in deduzione un importo pari all’imposta regionale sulle attività produttive relativa alla quota imponibile delle spese per il personale dipendente e assimilato al netto delle deduzioni.

Ricordiamo inoltre che stimolare una crescente occupazione femminile permette di dare impulso allo sviluppo economico del paese, favorire la crescita del Pil e garantire maggiore equità sociale. Come?

Con un'adeguata politica di conciliazione. E' quanto emerge da due recenti indagini promosse da Edenred: la prima, realizzata dall'Istituto Astra Ricerche, che ha ascoltato i desideri dei lavoratori in tema di welfare; la seconda, realizzata dall'Università di Genova in collaborazione con la London School of Economics, ha analizzato le best practices europee maggiormente all'avanguardia in fatto di politiche sociali attraverso l'impiego di buoni servizio, strumenti che coniugano efficienza, flessibilità e convenienza fiscale.

Per le selezioni e le relative assunzioni disponibili per le donne analizziamo cosa propone Accenture http://www.accenture.com/it-it/Pages/index.aspx Edenred http://www.edenred.it/ , Groupalia, Microsoft, Page Personnel.

Accenture, la multinazionale consulenza direzionale offre possibilità di crescita non solo professionale, ma anche un'importante esperienza di vita. Per Accenture, assumere, motivare e facilitare l’avanzamento di carriera delle donne è indispensabile al successo dell’azienda. motivare e incoraggiare la crescita professionale delle donne sia indispensabile al successo, nella azienda lavorano più di 80.000 donne, come riportato sul sito,  che contribuiscono a creare un ambiente equilibrato, nel quale viene riconosciuta l'unicità dell'individuo e il valore del team.

Edenred è conosciuta da migliaia di italiani per gli utilizzatissimi Ticket Restaurant, ma fa molto di più. L’azienda è impegnata ormai da diversi anni “in prima linea” a offrire servizi a sostegno di politiche per “un nuovo welfare”. Edenred è un’azienda leader nella predisposizione di network per la fornitura di servizi ad aziende e pubblica amministrazione. Non solo: con il 60% di dipendenti donne in Italia, Edenred sa davvero cosa significhi “fare” la conciliazione famiglia-lavoro. Con tre obiettivi principali: il sostegno all’occupazione femminile, la crescita dei posti di lavoro, e l’emersione dell’economia “grigia”. L'azienda ha 320 collaboratori, quasi il doppio di 5 anni fa. E più della metà è donna, così come il 43% del  management ed  il 45% del top management.

In Page Personnel sono donne 55 dipendenti su 100, 13 manager su 23, due direttori su quattro. Per chi si volesse candidare, l'agenzia per il lavoro del gruppo Michael Page sta ricercando stagisti (in ambiti che vanno dal marketing & web communication al finance, passando per le risorse umane) e consulenti con competenze varie.

C'è poi Microsoft Italia, che ha 24 posizioni aperte in area consulenza, marketing, vendite e client support. L'azienda sono presenti più donne in percentuale nel top management (45%) che nel complesso della popolazione aziendale (30%). E diverse in ruoli chiave. Le selezioni in corso riguardano laureati in ingegneria, scienze informatiche ed economia con 3-5 anni di lavoro alle spalle. Per alcuni di loro ci sarà la possibilità di esperienze all'estero.

Groupalia, giovane realtà del social shopping: ricerca due commerciali con esperienza e un giovane copywriter, laureandi e neolaureati soprattutto in economia e comunicazione da inserire come stagisti. I cromosomi x in azienda toccano il 55% nel complesso dell'organico e il 75% nel middle management. Sopra non ce ne sono, ma forse non sarà così a lungo. «Abbiamo donne che stanno crescendo veramente tanto e vedo la possibilità per loro di occupare posizioni di top management da qui a un paio d'anni» hanno assicurato.

Nel momento in cui saranno definite le modalità telematiche per l'inoltro delle domande è bene essere tempestivi perché gli incentivi verranno distribuiti nell'ordine di presentazione delle domande stesse, fino ad esaurimento delle risorse disponibili (230 milioni di euro). L'ente erogatore è l'Inps.

sabato 27 ottobre 2012

Imprese e lavoro: la sofferenza dei carichi fiscali



"Le nostre aziende stanno soffrendo, forse anche morendo di fisco": così il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, secondo cui "bisognerebbe fare una spending review molto più decisa e tutti i fondi che si liberano dovrebbero essere destinati alla riduzione del cuneo fiscale per i lavoratori, le imprese, i cittadini".

"Il governo sta facendo delle cose, certamente non sta facendo tutto quello che sarebbe necessario per fare il salto di qualità". E Squinzi ribadisce: "Ritengo che dalla prossima legislatura serva una legittimazione politica". Discutendo del capitolo sugli  esodati ha chiarito che il contributo di solidarietà del 3% sui redditi sopra i 150 mila euro per allargare la copertura finanziaria agli esodati «sicuramente lo vediamo come un ulteriore carico fiscale e che, peraltro, non è l'unico portato avanti in questi giorni perché sulle imprese sono arrivati anche altri balzelli», ha aggiunto Squinzi sottolineando che «è una situazione generale che va rimeditata, pur sapendo che dobbiamo essere pronti a fare dei sacrifici».

Entro pochi giorni sindacati e imprese potranno trovare un accordo sulla produttività, ha indicato Squinzi. «Siamo nelle fasi finali del negoziato - ha spiegato -, spero in un buon accordo che soddisfi tutti». Per il numero uno di viale dell'Astronomia «l'accordo è fondamentale per recuperare in tempi brevi i 20 punti di competitività che abbiamo perso nei confronti degli altri Paesi europei, e in particolare nei confronti della Germania».

«Bisogna abbandonare questa mentalità di ricorrere all'assistenzialismo», dice Squinzi, parlando del Mezzogiorno. «Bisogna cercare di potenziare quelli che sono i punti forti del Mezzogiorno perché - ha concluso - non dobbiamo mai dimenticare che il patrimonio storico, culturale e ambiente del Mezzogiorno è unico al mondo».

«Quello che preoccupa è una situazione economica molto difficile. Stiamo soffrendo da un anno e più anche a causa dell'impegno di raddrizzare i conti e questo ha portato ad un calo dei consumi interni che tutte le aziende stanno accusando in maniera forte. Ma il problema vero è la disoccupazione che è al 10,7% che diventa il 12,5% se contiamo chi ha rinunciato a trovare lavoro».
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