domenica 12 maggio 2013

Contributi da lavoro dipendente per il 2013


I lavoratori dipendenti o subordinati, a fronte dell'attività svolta, percepiscono una retribuzione. Tutte le somme e i valori che i datori di lavoro erogano ai d
 
ipendenti costituiscono, sotto il profilo fiscale, redditi da lavoro dipendente e sono soggetti a tassazione secondo la disciplina dell'imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF).

L'INPS ha messo in evidenzia che l'anno 2013 si caratterizza per l'entrata in vigore di una buona parte delle disposizioni contenute nella legge n. 92/2012, di riforma del mercato del lavoro. Inoltre, sempre nel 2013, si conclude il percorso di armonizzazione dell'aliquota contributiva pensionistica, previsto dalla legge n. 335/1995 e avviatosi nel 1997. L'istituto ha deciso di fornire un quadro riepilogativo delle principali disposizioni destinate a produrre effetti nel corso del 2013.

Ricordiamo che nell’ambito di un rapporto di lavoro subordinato i contributi da versare mese per mese sono a carico del datore di lavoro per due terzi e a carico del lavoratore per un terzo.

Per calcolare la quota di contributi che viene versata ogni mese occorre tenere presente che l’attuale aliquota contributiva è pari al 33%, di cui il 23,81% viene pagato dal datore di lavoro e il 9,19% viene pagato dallo stesso lavoratore attraverso apposita trattenuta in busta paga.

Passando ad un esempio pratico, in particolare, su uno stipendio mensile di 1.000 euro il lavoratore dovrà versare all’Inps ben 91,90 euro.

Si tratta però di una percentuale di trattenuta sullo stipendio che varia con il passare del tempo, in quanto per ogni anno è previsto un aumento di un punto percentuale. In altre parole se quest’anno è stato versato all’Inps il 9,19% dello stipendio il prossimo anno verrà versato il 10,19%, per cui su una retribuzione di 1.000 euro andranno versati a titolo di contributi 101,90 euro.

Un’eccezione sul sistema di calcolo dei contributi riguarda il caso in cui la retribuzione supera una certa soglia, denominata tetto pensionabile. Tale tetto per l’anno 2011 è stato fissato a 43.042 euro, quindi se ad esempio lo stipendio è pari a 50.000 euro bisogna calcolare una trattenuta pari al 9,19% su 43.042 e poi una trattenuta del 10,19% sulla parte di retribuzione che eccede tale soglia.

Il reddito lordo rappresenta la retribuzione sulla quale sono calcolati i contributi previdenziali.
Il datore di lavoro ha l'obbligo di consegnare, di norma mensilmente, insieme alla retribuzione, la busta paga. Quest’ultima esprime in termini monetari l'insieme dei rapporti del lavoratore con il datore di lavoro (la paga), con lo Stato (le imposte) e con gli enti previdenziali (i contributi). Il datore di lavoro rispetto ad imposte e contributi agisce, di norma, quale sostituto d’imposta: opera cioè, direttamente in busta paga delle trattenute ai dipendenti per l’importo corrispondente alle imposte ed alla contribuzione dovuta dal lavoratore dipendente. La contribuzione previdenziale è per definizione "obbligatoria", in quanto dovuta per legge, indipendentemente da eventuali accordi tra le parti.

La legge 92/2012, di riforma del mercato del lavoro, con l’art. 3, comma 1, ha disposto la messa a regime – a far tempo dal 1 gennaio 2013 - della disciplina in materia di integrazione salariale straordinaria e dei relativi obblighi contributivi per le seguenti imprese:

a) imprese esercenti attività commerciali (logistica compresa) con più di 50 dipendenti;
b) agenzie di viaggio e turismo, compresi gli operatori turistici, con più' di 50 dipendenti;
c) imprese di vigilanza con più di quindici dipendenti;
d) imprese del trasporto aereo e del sistema aeroportuale, a prescindere dal numero di dipendenti.

La disposizione estende (fino a dicembre 2016) anche la disciplina riferita all’indennità di mobilità.

I datori di lavoro destinatari del provvedimento in esame sono, quindi, tenuti al versamento

- della contribuzione di cui all'art. 9, della legge n. 407/1990 (0,90%) e
 - di quella ex art. 16, comma 2, della legge n. 223/1991 (0,30%) a partire dalla denuncia afferente al periodo di paga "gennaio 2013", senza soluzione di continuità rispetto all’anno scorso. Al riguardo si fa presente che, sia per l’ammissione al trattamento che per il versamento della contribuzione di finanziamento, già dal 2010, l’Istituto si è adeguato ai criteri ministeriali che, ai fini del requisito occupazionale, fanno riferimento alla disciplina contenuta nell’articolo 1 della legge 23 luglio 1991, n. 223 per le imprese industriali (media semestrale e computo del personale con qualifica di apprendista).

Inoltre, la legge di riforma del mercato del lavoro dispone l’estensione – a far tempo da “gennaio 2013” – degli obblighi contributivi per Cigs, ex art. 9 della legge n. 407/90,

- alle imprese e agenzie di cui all'articolo 17, commi 2 e 5, della legge 28 gennaio 1994, n. 84, e successive modificazioni,e alle società derivate dalla trasformazione delle compagnie portuali ai sensi dell'articolo 21, comma 1, lettera b), della medesima legge.

sabato 11 maggio 2013

Stage retribuiti per il 2013 dove trovarli?


La riforma del lavoro ha previsto la revisione della disciplina dei tirocini formativi, anche in relazione alla valorizzazione di altre forme contrattuali a contenuto formativo. Infatti, è stato introdotto anche il riconoscimento di una “congrua indennità” anche in forma forfettaria in relazione alla prestazione svolta.

Dal 2013 gli stage sono retribuiti per legge. Infatti, i contratti di stage o di tirocinio sono da sempre al centro di grandi polemiche per il cattivo uso che ne hanno sempre fatto le aziende, ovvero retribuzione assente, mansioni troppo operative, percorsi poco edificanti e poco gratificanti. Insomma la classica storia dello stagista che fa solo fotocopie rimettendoci i soldi.

Il 2013 segna una svolta nel panorama degli stage e tirocini formativi: il 24 gennaio 2013 Governo e Regioni hanno infatti firmato il documento contenente le "Linee guida in materia di tirocini" che, come scritto espressamente all'interno, ha la finalità di riqualificare l'istituto del tirocinio (o stage) ed evitare tutti gli abusi.

Il Progetto PiCA è alla sua terza edizione e 150 giovani potranno svolgere un tirocinio retribuito scegliendo tra 35 progetti diversi. 20 ore settimanali per 6 mesi e un rimborso di 350 € mensili.

PiCa, sigla che sta per Percorsi di Cittadinanza Attiva è un progetto volto alla formazione di giovani inoccupati e disoccupati, affinché questi possano impegnarsi socialmente e allo stesso tempo fare esperienza nel mondo lavorativo.

Alla selezione possono partecipare ragazzi dai 18 ai 30 anni con le seguenti caratteristiche:
cittadinanza italiana o di uno degli Stati Membri dell’Unione Europea, oppure cittadinanza extracomunitaria nel caso i candidati risiedano regolarmente in Italia;
immunità da condanne penali;
essere inoccupati o disoccupati e risultare iscritti al Centro per l’Impiego;
non aver mai svolto un tirocinio PiCa ROMA;
idoneità allo svolgimento delle attività previste dal progetto per cui ci si candida.

La domanda di partecipazione dovrà essere inoltrata tramite internet dopo aver compilato il form online che compare sul sito di pica roma. Il termine ultimo per candidarsi è il 21 Maggio 2013. Alla domanda deve essere allegato il Curriculum Vitae.

Roche cerca per le divisioni  Pharmaceuticals e Diagnostics neolaureati qualificati e motivati a cui offrire opportunità di stage retribuiti o percorsi di inserimento in un ambiente di lavoro collaborativo e stimolante. Integrità, coraggio e passione sono i principali valori aziendali che favorisce la condivisione di esperienze e la comunicazione aperta e trasparente a tutti i livelli. L’attenzione allo sviluppo delle capacità personali e professionali ha portato alla nascita di specifici progetti di inserimento, che permettono a chi lavora in Roche di crescere e sviluppare il proprio potenziale. I percorsi di inserimento sono quindi differenziati a seconda della seniority e del ruolo ricoperto e possono prevedere formazione on the job, d’aula e attività di affiancamento e tutoring.

FinecoBank ricerca per la sede milanese neolaureati in Economia o Marketing per uno stage semestrale presso l’Area Sviluppo Prodotti. L’Area è responsabile di assicurare una user experience ottimale nell’accesso e fruizione dei prodotti e dei servizi online, studiando in particolare le interfacce operative, l’usabilità e il design di nuovi servizi e prodotti. Inserito all’interno della Unit Products, il candidato avrà la possibilità di supportare e collaborare con il team per  ideare e progettare le dinamiche di navigazione utente sui diversi canali (sito web, piattaforme online, applicazioni canale mobile), per assicurare una user experience ottimale nell’accesso ai servizi lavorare a prototipi di nuovi prodotti e servizi con particolare orientamento all’innovazione tecnologica analizzare le best practices internazionali e i migliori casi di innovazione in tema di sviluppo di interfacce utenti e modalità di accesso a prodotti e servizi attraverso piattaforme digitali. Fondamentali una buona padronanza scritta e parlata della lingua inglese, la conoscenza del pacchetto Office, motivazione, spirito di iniziativa e passione per le nuove tecnologie.

Tirocinio retribuito per traduttori presso il Parlamento europeo.
Il candidato deve essere cittadino di uno Stato membro dell'Unione europea o di un paese candidato all'adesione (Croazia, Islanda, ex Repubblica iugoslava di Macedonia, Montenegro o Turchia);
deve aver compiuto il diciottesimo anno di età all'inizio del tirocinio;

non deve aver già beneficiato di un tirocinio retribuito o di un incarico retribuito di più di quattro settimane consecutive presso un'istituzione europea, un deputato o un gruppo politico del Parlamento europeo;

deve aver completato, entro la data limite per la presentazione delle domande, studi universitari di una durata minima di tre anni;

deve avere una perfetta conoscenza di una delle lingue ufficiali dell'Unione europea o della lingua ufficiale di un paese candidato all'adesione all'Unione europea e un'approfondita conoscenza di altre due lingue ufficiali dell'Unione europea.

La durata dei tirocini retribuiti per traduttori è pari a tre mesi. I tirocini possono essere prorogati a titolo eccezionale per una durata massima di tre mesi.

Le linee guida prevedono anche dei limiti temporali: il tirocinio standard non potrà durare più di sei mesi; quello di reinserimento, riservato a disoccupati e cassaintegrati, non più di un anno; quello riservato ai disabili non più di due anni.

venerdì 10 maggio 2013

Bce: subito le riforme sul lavoro


Sull’Eurozona pesano ancora rischi sulla crescita e per questo i banchieri centrali di Francoforte giudicano «fondamentale» proseguire nell’attuazione delle riforme strutturali. Nel bollettino di maggio della Bce si punta il faro in particolare sull’Italia, unico paese della periferia nel quale «la competitività non è migliorata dal 2008». Mentre la Bce nota che in alcuni paesi europei, come l’Irlanda, Spagna e Portogallo, dove in precedenza «i costi del lavoro erano andati aumentando a ritmi superiori a quelli medi europei», a partire dal 2008 invece «è in atto un processo di aggiustamento della competitività» del costo del lavoro.

La riforma del mercato del lavoro in atto in Italia - così come i provvedimenti adottati nello stesso campo da Grecia, Irlanda, Portogallo e Spagna - contempla «alcuni importanti provvedimenti volti ad accrescere la flessibilità delle strutture di negoziazione salariale e degli orari di lavoro, e a ridurre un’eccessiva tutela del posto di lavoro». Si tratta di misure che rappresentano «i primi passi verso il miglioramento delle dinamiche del mercato del lavoro e della competitività in questi paesi, e nell’area dell’euro nel suo insieme». In Italia la competitività di costo del lavoro «non è migliorata dal 2008», si legge nel bollettino della Bce, la quale rileva che già in alcuni paesi europei dal 2008 «è in atto un processo di aggiustamento della competitività, dove in precedenza i costi del lavoro erano andati aumentando in modo persistente e significativo e ritmi superiori a quelli medi europei».

I miglioramenti ottenuti con gli interventi dei governi sono «nel complesso incoraggianti», ma sul fronte delle riforme strutturali «sono necessari ulteriori sforzi».

Intanto, notizie cattive sul fronte dei prestiti bancari: si è registrata un’ulteriore stretta in Italia a marzo 2013, quando - si legge nella rilevazione periodica di Bankitalia - i prestiti delle banche al settore privato hanno registrato una contrazione su base annua dell’1,6 per cento (1,4 per cento a febbraio). I prestiti alle famiglie sono scesi dello 0,8 per cento sui dodici mesi (-0,7 per cento a febbraio); quelli alle società non finanziarie sono diminuiti del 2,8 per cento (-2,7 per cento a febbraio).
 
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