venerdì 16 settembre 2016

INPS: Fondo integrazione salariale, istruzioni e chiarimenti



Arrivano i chiarimenti dell'Inps sul Fondo di integrazione salariale, che ha sostituito  il Fondo di solidarietà residuale, strumento introdotto al posto del Fondo di solidarietà residuale dal decreto di riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali e destinato a tutelare il reddito dei lavoratori dipendenti delle imprese non soggette alla disciplina della cassa integrazione ordinaria e straordinaria.

In particolare, sono inclusi:

a i lavoranti a domicilio, dirigenti e gli apprendisti di qualunque tipologia;

i lavoratori part-time sono computati nel complesso del numero dei lavoratori dipendenti in proporzione all'orario svolto, rapportato al tempo pieno;

i lavoratori intermittenti sono conteggiati in proporzione all'orario effettivamente.

i lavoratori ripartiti sono computati nell'organico aziendale come parti di un’unica unità lavorativa;

Rimane escluso il lavoratore assente ancorché non retribuito nel caso in cui in sua sostituzione sia stato assunto un altro lavoratore;

In caso di oscillazione del numero delle unità occupate in più o fino a cinque, l'obbligo sussiste unicamente nel periodo di paga successivo al semestre nel quale sono stati occupati, in media, più di cinque dipendenti.

Con la circolare n. 176 del 9 settembre l’INPS illustra la disciplina del Fondo di integrazione salariale che, a decorrere da quest’anno, assicura una tutela in costanza di rapporto di lavoro ai dipendenti di datori di lavoro che occupano mediamente più di cinque dipendenti, appartenenti a settori, tipologie e classi dimensionali  non rientranti nell'ambito di applicazione della cassa integrazioni guadagni ordinaria e straordinaria e che non hanno costituito Fondi di solidarietà bilaterali a norma dell’art. 26 o fondi di solidarietà bilaterali alternativi a norma dell’art. 27 del citato D.L.vo n. 148/2015.

L’Inps ricorda che possono accedere alle prestazioni garantite dal Fondo:

dal 1 gennaio 2016 le imprese che risultavano già iscritte al Fondo residuale;

dal 14 aprile 2016 i datori di lavoro con più di quindici dipendenti non iscritti al Fondo residuale in quanto non organizzati in forma di impresa;

dal 1 luglio 2016 i datori di lavoro che occupano mediamente più di cinque e sino a quindici dipendenti.

Va ricordato che sono destinatari delle prestazioni del Fondo di integrazione salariale i lavoratori con contratto di lavoro subordinato, ricompresi gli apprendisti con contratto di lavoro professionalizzante, con esclusione dei dirigenti e dei lavoratori a domicilio. Restano invece esclusi i lavoratori con contratto di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore e i lavoratori con contratto di apprendistato di alta formazione e ricerca.

E’ importante segnalare inoltre che il decreto prevede un "tetto aziendale" , ossia un limite specifico di accesso per ciascun datore di lavoro alle risorse del Fondo. Le prestazioni sono infatti determinate, per ciascun datore di lavoro, in misura non superiore a quattro volte l’ammontare dei contributi ordinari dovuti . Questo tetto però sarà introdotto gradualmente  andando a regime nel 2022, come di seguito:

nessun tetto aziendale per gli eventi di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa decorrenti nell'anno 2016;

tetto aziendale pari a dieci volte l’ammontare della contribuzione ordinaria dovuta, tenuto conto delle prestazioni già deliberate a qualunque titolo, per gli eventi di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa decorrenti nell'anno 2017;

otto volte per gli eventi di sospensione o riduzione nell'anno 2018;

sette volte per gli eventi decorrenti nell'anno 2019;

sei volte per gli eventi decorrenti nell'anno 2020;

cinque volte  per gli eventi decorrenti nell'anno 2021.

L’assegno di solidarietà è una prestazione a sostegno del reddito garantita ai lavoratori dipendenti da datori di lavoro che, al fine di evitare o ridurre le eccedenze di personale nel corso della procedura di licenziamento collettivo o al fine di evitare licenziamenti plurimi individuali per giustificato motivo oggettivo, stipulano con le organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative accordi collettivi aziendali che stabiliscono una riduzione di orario.

La durata massima della prestazione è pari a 12 mesi in un biennio mobile. Ai fini del calcolo di detto periodo va verificato che, durante le 103 settimane a ritroso dalla fine della prima settimana di riduzione di orario, non siano state già usufruite 52 settimane di riduzione.

In ogni caso la riduzione media oraria non può essere superiore al 60 per cento dell’orario giornaliero, settimanale o mensile dei lavoratori interessati. Per ciascun lavoratore la percentuale di riduzione complessiva dell’orario di lavoro non può essere superiore al 70 per cento nell’arco dell’intero periodo per il quale l’accordo di solidarietà è stipulato.

L’istanza deve essere presentata alla sede INPS competente entro sette giorni dalla data dell’accordo sindacale, allegando:

l’accordo collettivo aziendale che stabilisce la riduzione dell’orario di lavoro con l’elenco dei lavoratori interessati alla riduzione di orario sottoscritto dalle organizzazioni sindacali e dal datore di lavoro;

l’elenco dei lavoratori in forza all'unità produttiva, integrato con le informazioni inerenti alla qualifica, all'orario contrattuale e alle altre informazioni presenti nel file in formato .csv.

La riduzione dell’attività lavorativa deve avere inizio entro il trentesimo giorno successivo alla data di presentazione della domanda.

L’assegno ordinario spetta ai dipendenti di datori di lavoro che occupano mediamente più di quindici dipendenti, compresi gli apprendisti, nel semestre precedente la data di inizio delle sospensioni o riduzioni dell’orario di lavoro, posti in sospensione o riduzione di attività a seguito di:

situazioni aziendali dovute a eventi transitori e non imputabili all'impresa o ai dipendenti, escluse le intemperie stagionali;

situazioni temporanee di mercato;

riorganizzazione aziendale;

crisi aziendale, ad esclusione dei casi di cessazione dell’attività produttiva dell’azienda o di un ramo di essa.

Il periodo massimo di fruizione è fissato in 26 settimane in un biennio mobile.

La domanda di accesso all'assegno ordinario deve essere presentata alla Struttura INPS territorialmente competente non prima di 30 giorni e non oltre il termine di 15 giorni dall'inizio della sospensione o riduzione dell’attività lavorativa.


Coca Cola HBC : offerte di lavoro e stage



Coca-Cola HBC Italia mette a disposizione nuove opportunità di stage e lavoro presso le sedi del gruppo dislocate in tutta la penisola. Le selezioni solo rivolte a giovani laureati senza esperienza e professionisti, tenuti a svolgere un percorso formativo di tre mesi.

E' una società che si occupa di imbottigliare i prodotti della The Coca-Cola Company, una delle più grandi aziende produttrici e distributrici di bevande analcoliche e concentrati di sciroppi a livello mondiale. L’azienda, nata nel 1995, è una delle maggiori attive nel settore delle bevande analcoliche nel nostro Paese. Si occupa di gestire i processi di produzione, vendita e distribuzione delle bevande, e delle attività di Trade Marketing e Category Management, sul territorio nazionale, Sicilia esclusa. Coca-Cola HBC Italia ha sede principale a Sesto San Giovanni, in provincia di Milano, conta 3 stabilimenti produttivi. Questi sono situati a Nogara (Verona), Oricola (L’Aquila) e Marcianise (Caserta) con un deposito a Buccinasco (Mi). Dal 2006 opera anche nel settore delle acque minerali grazie all'acquisizione di Fonti del Vulture in Basilicata. Gli uffici sono a Milano, Roma e Marcianise, e ha una forza lavoro di oltre 2.000 dipendenti.

Le figure professionali ricercate sono diverse: Market Developer, Talent Acquisition Specialist, UPI Manager, Stage Internal Communication, Stage Routing Support, Tirocinio Promo Manager, Tecnichal Engineer, Cold Drink Field Inspector.

Tra i requisiti figurano la laurea in ingegneria, economia e materie umanistiche. Sono previste attività di coaching e training individuale, oltre alla partecipazione a project work ed esperienze internazionali.

Per candidarsi è necessario consultare il sito del gruppo Coca Cola ed inviare il curriculum vitae online.

Le opportunità di lavoro

Ecco una guida delle opportunità di lavoro e delle figure ricercate:

MARKET DEVELOPER – Italia
Aperta la ricerca di laureati con indirizzo economico-umanistico e commerciale e conoscenza della lingua inglese. Seguiranno un percorso di crescita in ambito sales e vendita. Opereranno nell'ambito dei canali di distribuzione: da una parte la Grande Distribuzione (GDO), dall’altra il canale ho.re.ca e superho.re.ca (bar, ristoranti ecc.). Richiesta disponibilità a trasferimenti e trasferte su tutto il territorio Nazionale. Richieste capacità relazionali, commerciali e di negoziazione.

TALENT ACQUISITION SPECIALIST – Sesto San Giovanni
La selezione è rivolta a candidati laureati in Economia, Giurisprudenza o materie umanistiche con almeno 3 anni di esperienza nel campo delle Risorse Umane. Serve inoltre la conoscenza dell’inglese e dei programmi Excel, Word e Power Point. La figura seguirà le attività connesse all'inserimento di giovani attraverso il Graduates recruiting program. Si occuperà delle diverse fasi di selezione, della partecipazione ad eventi dedicati all'incontro con potenziali candidati. Dovrà riuscire ad individuare i migliori talenti da inserire in azienda.

UPI MANAGER – Marcianise
Si ricercano laureati in Ingegneria, con almeno 4 anni di esperienza, preferibilmente provenienti dal settore del Largo Consumo. La figura dovrà definire i Piani di Produzione con l’obiettivo di garantire i più alti standard di qualità e l’ottimizzazione dei costi. Gestirà un Team di risorse dedicate che daranno supporto nella implementazione dei production plan.

STAGE INTERNAL COMMUNICATION – Sesto San Giovanni
Il tirocinante si occuperà dell’aggiornamento dell’intranet del gruppo, creerà presentazioni e darà supporto all'ufficio comunicazione. Serve un’ottima conoscenza dell’inglese, utilizzo di power point, competenze di base nell'uso di programmi di grafica.

STAGE ROUTING SUPPORT – Sesto San Giovanni
Gli stagisti avranno l’opportunità di vivere una vera esperienza di lavoro nella struttura commerciale di Coca-Cola HBC Italia. Conosceranno le dinamiche di una realtà multinazionale e parteciperanno allo sviluppo del business plan. Ricerca rivolta a laureandi o laureati in economia, ingegneria gestionale, management o titoli equipollenti. Tirocinio di 6 mesi.

TIROCINIO PROMO MANAGER – Sesto San Giovanni
Si cerca un neolaureato in Economia, Marketing o Ingegneria Gestionale che supporti la Direzione del canale Modern Trade. Sarà coinvolto nelle procedure di introduzione di un nuovo software dedicato alla gestione promozionale. Darà supporto nella fase di test, mappatura dei flussi, ottimizzazione e promo spending.

TECHNICAL ENGINEER – Oricola, L’Aquila
La risorsa dovrà assicurare l’implementazione dei progetti Capex in accordo con il Business Plan di Country. Si occuperà anche di definire il piano tecnico nel Plant assegnato e dare supporto all'organizzazione tecnica. Si cercano laureati in ingegneria Meccanica, Elettrica, Automazione, Chimica con almeno 3 anni di esperienza in ruoli affini.

COLD DRINK FIELD INSPECTOR – Roma, Napoli
La figura ha il compito di garantire un alto livello di servizio e di mantenimento dell’attrezzatura Cold Drink, la cui gestione è affidata ad un provider esterno. Deve realizzare una attività di monitoraggio e assicurarsi del corretto funzionamento delle apparecchiature presenti sul mercato. Si cerca una persona che abbia Background Supply Chain e/o di servizio / mantenimento tecnico di attrezzature CD. Assunzione a tempo indeterminato.




Anticipo pensionistico - APE anche per le Partite IVA



L’anticipo pensionistico APE non sarà un diritto per i soli lavoratori dipendenti ma «per tutti, indipendentemente dalla gestione previdenziale. Quindi vale per gli Autonomi, per le Partite IVA della gestione separata, vale per Artigiani e Commercianti»: lo ha sottolineato Tommaso Nannicini, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.

Anche le gestioni separate INPS, interessate dall’APE, quindi non solo lavoratori dipendenti, pubblici e privati, ma anche autonomi e partite IVA iscritti alla Gestione separata . Nel suo intervento, il sottosegretario ha anche specificato che chi ricorrerà all’anticipo con il prestito assicurato  avrà una decurtazione per  ogni anno di anticipo di circa 50/60 euro mensili, per vent’anni.  Ma per  i  soggetti disoccupati privi di ammortizzatori sociali o occupati in lavori pesanti  l’anticipo sarà a costo zero . Ugualmente avvantaggiato da un apposito bonus fiscale sarà chi ha in famiglia un disabile . Il sottosegretario ha anche ribadito l’intenzione di intervenire sulle pensioni minime , sotto i mille euro in nella prossima legge di stabilità  con assegni di "quattordicesima" di circa 400 euro annuali.

L’APE entrerà in vigore il prossimo anno (per i lavoratori nati tra i 1951 e il 1954) con un periodo sperimentale di due anni. Ulteriore argomento di confronto è stato il tema delle ricongiunzioni tra i periodi assicurativi in diverse gestioni che dall'anno prossimo non dovrebbero essere più onerose. Dovrebbero allargarsi le maglie, inoltre, per quanto riguarda le attività usuranti facendo rientrare probabilmente categorie come quelle dell'edilizia, maestre d'asilo e degli infermieri.

Si conferma , come era stato già anticipato e come risultato di un percorso di mediazione, che si potrà usufruire di tale istituto dall’età di 63 anni, con un periodo di anticipo quindi di 3 anni e 7 mesi.

L’APE entrerà in vigore il prossimo anno (per i lavoratori nati tra i 1951 e il 1954) con un periodo sperimentale di due anni e, come chiarito dallo stesso sottosegretario Nannicini in una intervista televisiva, varrà per tutte le categorie di lavoratori (dipendenti privati, sembra pacifico anche i dipendenti pubblici, gli autonomi, le partite Iva delle gestioni separate), indipendentemente dalla gestione previdenziale.

Le stime numeriche dei beneficiari sono di una platea di almeno 150 mila lavoratori l’anno, 350 mila nel primo triennio.

Il meccanismo di funzionamento è quello noto del prestito previdenziale ventennale in maniera tale da non impattare sul debito pubblico con un costo variabile in funzione dell'ammontare della pensione e della durata dell'anticipo con una impostazione selettiva. Per chi decide volontariamente di lasciare il lavoro prima, il taglio dell’assegno lordo dovrebbe essere del 5 per cento per ogni anno di anticipo, il 6 per cento sull’assegno netto.

L’APE sarà utilizzabile dal 2017 (con una sperimentazione biennale) per chi è a meno di 3 anni e 7 mesi dall’età pensionabile (63 anni di età).

L’anticipo si restituisce con rate ventennali decurtate dall’assegno pensionistico pieno una volta maturato, la prestazione è erogata dall’INPS ma finanziata dalle banche (a cui si versano gli interessi).

Secondo le anticipazioni, il taglio sulla pensione rappresentato dalle rate di restituzione del prestito sarebbe intorno al 5% l’anno. Nannicini propone un esempio: «per chi lavora, un anno di anticipo costerà una cifra da 50 a 60 euro al mese per 20 anni».

Il costo tenderà a zero per chi è disoccupato, disabile, svolge attività rischiose. Confermate infatti le detrazioni concentrate sui redditi più bassi, coprendo di fatto interessi e assicurazione, e in alcuni casi anche il capitale anticipato. I lavoratori beneficiari delle detrazioni dovrebbero essere quelli con un importo massimo della pensione pari a 1.200 euro netti.

L'anticipo pensionistico non dovrebbe prevedere invece penalizzazioni, utilizzando il meccanismo delle detrazioni fiscali, per i disoccupati di “lungo corso”, le persone che hanno svolto lavori usuranti e che hanno iniziato a lavorare molto presto.

La rata di ammortamento dovrebbe inoltre essere azzerata per le pensioni che arrivano a 1.200 euro netti. L’APE potrà essere poi modellabile in termini di durata e di importo sulle concrete esigenze del richiedente anche in sinergia con la previdenza complementare con il concorso della RITA (rendita integrativa temporanea anticipata).




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