domenica 4 dicembre 2016

Natale 2016: assunzioni e offerte di lavoro



Oltre 13mila offerte di lavoro in vista delle festività natalizie, nella GDO, turismo, benessere e altro. Grande distribuzione, turismo, benessere e lusso: ecco i settori che si caratterizzano per un aumento delle opportunità di lavoro in vista del Natale, tanto che si stimano le offerte provenienti dalle Agenzie per il lavoro del territorio.

Profili ricercati
A rivelarlo è Assolavoro, che sottolinea come in ambito GDO tra i profili più ricercati figurino gli addetti all'inventario, scaffalisti e magazzinieri, sales assistant e store manager, addetti alle casse.

Nel turismo non mancano le opportunità per i lavori stagionali presso ristoranti e alberghi, ma anche nei villaggi turistici. E ancora, si cercano animatori per i centri commerciali, ottici e optometristi.

Candidature
Per consultare l’elenco delle offerte è sufficiente accedere alla sezione “Agenzie associate” del sito Assolavoro.eu, consultando i singoli portali.

Il periodo delle festività Natalizie è uno dei momenti dell’anno più atteso da grandi e piccini, in cui tutti sono in continuo fermento e sono alla ricerca dei doni da regalare ai propri cari per il tanto atteso Natale. Complici degli ultimi anni del continuo fermento, che incrementano le vendite, sono i piccoli sconti che i negozianti attuano un po’ prima dell’inizio ufficiale dei saldi previsti di norma nel mese di gennaio.

Con l’incremento degli acquisti e di molti clienti, tutti i negozi, centri commerciali, ristoranti, si servono di assunzioni a tempo determinato per far fronte alla grande richiesta di personale, che siano in grado di sopperire tutte le richieste dei clienti.

In questo articolo vi segnaliamo tutte le opportunità di lavoro Natalizio per diverse città del nord e del sud Italia che hanno richiesto personale in differenti settori di vendita tra i quali, settore moda, settore ristorazione, settore intrattenimento e animazione, addetti bar e altre figure che vi elenchiamo in dettaglio di seguito, con le relative città.

Le offerte di lavoro per questo determinato periodo dell’anno sono tanto attese soprattutto da giovani studenti o da persone interessate ad arrotondare con un secondo lavoro, ma è anche il momento per mettersi in gioco per testare la propria “resistenza” a far fronte ad un pubblico di clienti sempre più esigente e che magari si è ridotto all'ultimo momento per far spese sfrenate.

Il periodo che interessa le nuove opportunità lavorative in differenti settori è il periodo che va dal mese di novembre fino al mese di gennaio, alcuni negozi o catene, testato il nuovo personale nel periodo natalizio con un contratto a tempo determinato può anche decidere di assumere il candidato idoneo con contratto a tempo indeterminato.

Quindi occhio, a tener bene in mente tutte le possibilità lavorative offerte in questo articolo.

Le assunzioni previste in tutta Italia sono più di 2000 e variano in differenti settori, vediamo quali:

Assunzioni presso settore della Grande distribuzione organizzata: per le città di Torino, Vercelli, Bergamo, Brescia, Modena e provincia, Roma, Bari e provincia.

20 Addetti Banco Ortofrutta;

20 Addetti Banco Panetteria;

20 Addetti Confezionamento Pacchi;

80 Addetti scaffali e magazzinieri;

200 Addetti all’Inventario.

50 Addetti Cassa;

50 Addetti alla vendita;

20 Addetti Banco Macelleria;

20 Addetti Banco Pescheria;

20 Addetti Banco Gastronomia;

Per le candidature è necessario inviare una mail all’indirizzo: gdo@articolo1.it.

Allegando il proprio curriculum vitae.

Assunzioni per centri commerciali e punti vendita si cercano:

100 promoter per la città di Taranto

20 addetti vendita settore beauty per la città di Roma

Per le candidature inviare domanda di partecipazione alle selezioni ai seguenti indirizzi di posta elettronica:

taranto@articolo1.it;

roma@articolo1.it.

Assunzioni per il settore moda: presso le sedi di Milano, Roma, Venezia, Firenze, Noventa, Leccio, Serravalle Scrivia, Barberino

100 sales assistant;

50 hostess

Requisiti richiesti per l’ammissione conoscenza della lingua Inglese e esperienza di almeno 2 anni nel settore moda.

Per le candidature inviare domanda all'indirizzo mail:

fashion@articolo1.it.

Assunzioni per il Settore intrattenimento e animazione:

50 Animatori Parco Giochi;
20 Maschere;
10 Vice Responsabili Parco Giochi;
100 assistenti di sala slot / vlt;
100 Addetti Bar.

Per candidarsi inviare curriculum vitae e foto all'indirizzo mail: intrattenimento@articolo1.it

Assunzioni per lavorare nel settore ristorazione e strutture alberghiere: presso le città di Milano e Roma

25 Chef de Rang: si selezionano candidati esperti in servizio alla francese;

25 commis di sala, si richiede esperienza nella mansione e ottima conoscenza della lingua Inglese.

25 camerieri ai piani, i candidati ideali dovranno possedere esperienza nel settore e disponibilità a lavorare su turni.

25 camerieri di sala: diplomati di scuola alberghiera, con esperienza pregressa di almeno un anno.

Inviare il proprio curriculum vitae allegando i propri attestati agli indirizzi mail:

micentro@articolo1.it (per la sede di Milano)
roma@articolo1.it. (per la sede di Roma)

Articolo 1 Soluzioni Hr dà il via alla campagna di selezioni per reclutare nuove risorse da inserire nelle imprese durante le festività natalizie, offrendo opportunità di lavoro per far fronte al boom di acquisti atteso per Natale nel settore del Largo Consumo, del comparto della moda e del lusso e nel ramo Hospitality, ma anche nella sanità.

Per quanto riguarda le figure professionali ricercate, Articolo 1 informa sui profili e sulle zone di riferimento:

Largo Consumo: addetti cassa, addetti alla vendita, addetti banco macelleria, addetti banco pescheria, addetti banco gastronomia, addetti banco ortofrutta, addetti banco panetteria, addetti scaffali e magazzinieri, 300 addetti all’inventario. La sede di lavoro è in Lazio (per candidarsi inviare una email a: gdo@articolo1.it).

Industria: 20 autisti patente C. da inserire in Lombardia (email: micentro@articolo1.it).

Moda e lusso: addetti preparazione pacchetti, sales assistant (lingue inglese, russo, cinese), addetti cassa, hostess, magazzinieri di negozio, runner, beauty consultant, make up artist. Sedi di Milano, Roma, Venezia, Verona, Firenze, Bologna (email fashion@articolo1.it).

Hospitality: addetti servizi mensa, addetti pulizie e lavaggio, cuochi e aiuto cuochi, chef de rang, comis di sala, camerieri ai piani, camerieri di sala. Sedi di lavoro Milano e Roma (micentro@articolo1.it; roma-centro@articolo1.it).

Sanità: ottici/optometristi, infermieri, operatori socio sanitari, farmacisti (sanita@articolo1.it).






venerdì 2 dicembre 2016

Pensione APE: calcolo, costi e importo



Dal primo maggio del 2017 i lavoratori che compiranno 63 anni potranno raggiungere la pensione anticipata grazie all’APE: secondo l’Inps gli italiani che potrebbero beneficiare di questa misura introdotta dalla riforma pensioni in via sperimentale per due anni sono circa 350.000; vediamo quali sono i requisiti per richiedere l’uscita anticipata con l’anticipo pensionistico, quanto costa ottenerlo e come fare il calcolo dell’importo.

Ricordiamo innanzitutto le regole di base dell’anticipo pensionistico APE: lo possono utilizzare dipendenti pubblici e privati e lavoratori autonomi con 63 anni di età a cui mancano tre anni e sette mesi per il raggiungimento della pensione di vecchiaia, con almeno 20 anni di contributi.

I requisiti di accesso all’Ape Agevolato prevedono almeno 63 anni di età con 30 o 36 anni di contributi ed un assegno pensionistico lordo inferiore a 1500 euro mensili. Per accedere alla quota 41, invece, sono richiesti, oltre l’appartenenza ad una delle categorie da tutelare, 12 mesi di lavoro effettivo prima del compimento dei 19 anni e 41 anni di contributi versati.

Il trattamento è erogato dall’INPS ma finanziato dalle banche. Il lavoratore può scegliere quale percentuale farsi anticipare. Rappresenta una sorta di anticipo sulla pensione, che verrà poi restituito con rate distribuite su 20 anni.

L’APE sociale è pari alla pensione maturata senza costi aggiuntivi (le rate di restituzione del prestito sono a carico dello Stato) per assegni fino a 1.500 euro, mentre sull’eccedenza si paga invece una quota di rimborso. Di fatto, l’indennità di accompagnamento alla pensione senza nulla a pretendere è riservata per trattamenti fino alla soglia indicata.

Costi
In base alle stime del Governo con il presupposto di una richiesta al 95% per tre anni con detrazione del 50% sulla quota interessi (vale per tutti), su una pensione di mille euro lordi (865 euro netti), l’APE sociale sarà di 899 euro senza nulla da restituire.

Su un trattamento lordo di 1.808 euro, invece, l’anticipo sarà di 1.404 euro netti al mese e, al momento della pensione, si applicherà una rata di 21 euro mensili per 20 anni.
Tenendo conto delle detrazioni, la pensione netta nel momento in cui viene maturata sarà pari a 1.386 euro.

La rata incide per lo 0,26% sul lordo per ogni anno di anticipo e per lo 0,34% sul netto. Quindi, nel caso in cui il trattamento sia percepito per tre anni, il costo di restituzione è di poco superiore all’1% (molto inferiore a quello dell’APE volontario, intorno al 4,6 – 4,7% annuo, sempre secondo i calcoli del governo).

Indennità
Vista la sua natura, l’APE sociale non è compatibile con un eventuale altro trattamento pensionistico diretto o con sussidi di disoccupazione, mentre lo è con altri redditi nei seguenti limiti: fino a 8mila euro da lavoro dipendente, fino a 4.800 euro da lavoro autonomo. Il trattamento non è soggetto a rivalutazione e si interrompe nel momento in cui il lavoratore raggiunge il diritto alla pensione anticipata.

Requisiti
Per accedervi, così come per l’APE volontario, bisogna avere 63 anni ma in più è necessario rientrare in alcune categorie specifiche di lavoratori e possedere determinati requisiti contributivi:

disoccupati senza ammortizzatori, invalidi al 74%, lavoratori che assistono parenti di primo grado con disabilità grave: 30 anni di contributi;

lavoratori impiegati in mansioni pesanti (elencate in tabella) in via continuativa per almeno sei anni: 36 anni di contributi.

Insomma, andare in pensione prima ha un costo: il lavoratore perde dal 2% al 5,5% per ciascun anno di anticipo. L’importo ottenuto e il costo dell’APE dipendono sia dal numero di anni di anticipo che dalla percentuale richiesta dal lavoratore (che può chiedere di farsi erogare dal 50% fino al 95% dell’assegno maturato).

Chi chiede un anticipo dell’85% della pensione netta maturata al momento dell’uscita con APE volontaria andrà incontro ad una rata media del 4,7% per ogni anno di anticipo.

Per capire bene i costi di questo meccanismo Tommaso Nannicini (sottosegretario alla presidenza del Consiglio) ha preparato un documento che illustra degli esempi, uno dei quali vede protagonista un lavoratore che ha maturato una pensione lorda di 1.000 euro, che netta diventa di 865 euro; chiedendo un anticipo dell’85% riceverà per tre anni un importo mensile di 736 euro, mentre da quando raggiungerà i requisiti per ottenere la pensione “vera”, il suo importo scenderà a 725 euro, con un costo medio del 4,6% per ogni anno di anticipo. Nell'esempio appena riportato si tiene già conto delle agevolazioni fiscali (lo Stato copre il 50% del premio assicurativo attraverso una detrazione).

Alcuni aspetti della pensione anticipata con l'APE devono essere ancora chiariti. Si può comunque pensare che chi chiede un importo pari al 95% dell’assegno maturato va incontro ad un costo tra il 5% e il 6% per ogni anno di anticipo, quindi la decurtazione massima (quella che andrà a colpire chi sceglie di uscire con 3 anni e 7 mesi di anticipo richiedendo l’importo massimo) può arrivare fino al 20%. Come detto, il costo diminuisce se si riduce l’entità dell’anticipo richiesto (chi si accontenta di ricevere il 50% dell’assegno maturato dovrà sopportare un costo medio del 3,2% per ogni anno di anticipo).



martedì 29 novembre 2016

Contratto dei metalmeccanici i dettagli sul rinnovo del contratto



E' stato siglato il contratto nazionale dei metalmeccanici per il periodo 2016-2019. A regime si stima un aumento mensile medio di circa 92 euro, calcolando tutte le diverse voci, dal recupero previsto per l’inflazione al welfare. Sempre a regime, si stimano incrementi mensili medi in busta paga di 51,7 euro per la prevista inflazione (con un tasso stimato al 2,7%), di 7,69 euro per la previdenza integrativa, di 12 euro per l’assistenza sanità, estesa ai familiari. A cui si aggiungono 13,6 euro di salario non tassato (che includono 450 euro annui di ‘ticket’ più l’una tantum di 80 euro da erogare a marzo prossimo). Completano il quadro 7,69 euro di formazione. Riassumendo si tratta precisamente di 92,68 euro mensili. Così si chiude il rinnovo per un milione di metalmeccanici dopo una trattativa durata più di un anno e una ‘no stop’ iniziata mercoledì. Sul filo di lana sono stati infatti superati gli scogli: niente decalage e recupero del 100% dell’inflazione per tutta la durata del contratto e riconoscimento pieno degli scatti di anzianità.

Più peso alle prestazioni di welfare, premi di risultato realmente variabili, assorbimento nei minimi contrattuali degli incrementi retributivi individuali e degli aumenti fissi collettivi. Nell’ipotesi di contratto nazionale dei metalmeccanici 2016-2019 firmato sabato 26 novembre viene confermato il suo ruolo regolatorio.

Entrando nel merito: gli aumenti del Ccnl sono riconosciuti a tutti i lavoratori, ma non sono più erogati a gennaio, bensì a giugno. Se verranno confermate le attuali previsioni sull’andamento dell’inflazione nel triennio, il nuovo contratto a regime in media equivale a 51 euro di incremento.
Dal lato della sanità integrativa, viene azzerato il contributo a Metasalute a carico del lavoratore, mentre 156 euro annui vengono assicurati dall’azienda per la copertura di prestazioni mediche con un valore di mercato stimato in 700 euro. Questo è inoltre il primo contratto nazionale che prevede l’introduzione del diritto soggettivo alla formazione continua della durata di 24 ore pro-capite nel periodo 2017-2019. Per chi non coinvolto in piani di aggiornamento sarà disponibile un contributo massimo di 300 euro da spendere per attività formative.

Tra il 19 ed il 21 dicembre si svolgerà il referendum tra i lavoratori per la validazione del rinnovo. Il contratto sarà valido se votato a maggioranza semplice, un principio che le stesse imprese hanno riconosciuto valido in un allegato al testo dell’accordo.

I punti salienti dell’intesa:

Aumenti – L’intesa prevede a regime un aumento medio mensile di 92,67 euro, cifra comprensiva di parte salariale, welfare, formazione. Per il recupero dell’inflazione sono previsti 51,7 euro, per il salario non tassato 13,5, 7,69 per la previdenza, 12 per sanità e 19 per welfare; in totale sono 85 euro a cui vanno aggiunti 7,69 euro per la formazione. L’aumento medio calcolato al quinto livello è di 89 euro. I 13,6 euro comprendono anche 80 euro come una tantum in pagamento a marzo prossimo.
Posizioni di partenza – Federmeccanica non prevedeva alcun incremento per il 2016 e un beneficio solo per chi ha un salario individuale inferiore a quello di garanzia. La proposta è stata immediatamente bocciata da Fim, Fiom, Uilm, secondo cui l’aumento sarebbe andato ad appena un 5% dei lavoratori. La piattaforma di Fim e Uilm chiedeva un aumento di 105 euro mensili (per il quinto livello), e sulla stessa linea la Fiom. I sindacati hanno risposto con venti ore di sciopero, decine di manifestazioni, blocchi degli straordinari e delle flessibilità.

Salario ​- Riconoscimento dell’inflazione ex post anno su anno a partire dal 2017. Incrementi retributivi dal mese di giugno di ciascun anno (e non gennaio).
Assistenza sanitaria - Prevista Meta’salute, l’assistenza sanitaria integrativa (156 euro totalmente a carico delle aziende e riconosciuto a tutti i lavoratori metalmeccanici e ai loro familiari a carico, anche ai conviventi).

Welfare aziendale – Previsti Flexible Benefits pari a 100 euro nel 2017, 150 euro nel 2018, 200 euro nel 2019. Soldi netti da spendere, a titolo di esempio, come “carrello della spesa”, buoni carburante, spese scolastiche, e altri beni e servizi.

Formazione – Dal 1 gennaio 2017 le aziende coinvolgeranno i lavoratori a tempo indeterminato ad effettuare, nel triennio, almeno un percorso di formazione di 24 ore pro-capite a loro carico. In assenza di percorsi aziendali, il lavoratore ha il diritto di ricercare e partecipare a corsi di formazione all’esterno, con un contributo di spese direttamente a carico delle aziende fino a 300 euro.

Diritto allo studio – Per i lavoratori studenti universitari, oltre i giorni retribuiti per ciascun giorno d’esame e le 120 ore annue non retribuite, le 150 ore retribuite triennali (50 ore annue) potranno essere utilizzate con maggior flessibilità per la preparazione degli esami. Oltre i 9 esami triennali il lavoratore avrà diritto a 16 ore retribuite aggiuntive per ogni esame.

Congedi parentali - Il padre lavoratore e la madre lavoratrice, per ogni bambino nei primi suoi dodici anni di vita, hanno diritto al congedo parentale che potrà essere utilizzato anche su base oraria (a gruppi di due o quattro ore) oltrechè giornaliera o continuativa.

Previdenza complementare – Cometa, la previdenza integrativa, vede aumentare il contributo a carico dell’azienda dall’1,6% al 2% per incentivare e valorizzare uno strumento fondamentale per le pensioni del futuro, soprattutto per i giovani.
Permessi per eventi, cause particolari, ex art 33, L.104. - Il lavoratore ha diritto ad usufruire di 3 giorni di permesso retributi in caso di decesso o di grave infermità del coniuge anche legalmente separato, o di un parente di secondo grado anche non convivente. I permessi legge 104 sono cumulabili; il lavoratore deve presentare un piano di programmazione mensile.

Salute e sicurezza – Istituita un Commissione con il compito di realizzare un evento annuale a livello nazionale, degli approfondimenti. Nelle aziende con almeno 200 dipendenti si terranno due incontri annuali nelle diverse aree di lavoro, per metà del tempo in orario di lavoro, sui fattori di rischio e per individuare le possibili soluzioni; saranno sperimentati i cosiddetti break formativi dei lavoratori, di 15/20 minuti in orario di lavoro, di aggiornamento sulle procedure di sicurezza dell’area di lavoro. Si introduce infine una piccola ma significativa novità, prevedendo Gli RLS saranno dotati di elementi di identificazione (cartellino, badge, spilla, ecc.) per valorizzare il loro ruolo in azienda. Vengono aumentate lievemente le ore a disposizione del singolo RLS nelle aziende oltre i 300 dipendenti (elevate a 72 ore annue) e oltre i 1000 (elevate a 76 ore annue).

Trasferimenti – Per i trasferimenti individuali di sede di lavoro viene portata a 52 anni (oggi 50) per gli uomini e a 48 per le donne (oggi 45) l’età oltre la quale i trasferimenti possono avvenire solo in casi eccezionali.

Comitato consultivo di partecipazione – Viene istituito nelle aziende con oltre 1.500 dipendenti e con almeno due unità produttive con più di 300 dipendenti, o almeno una unità produttiva con almeno 500 dipendenti, su richiesta di una delle parti. Il comitato verrà convocato dall’azienda in caso di scelte strategiche rilevanti su cui verrà chiesto il parere del sindacato.

Appalti – Viene introdotto, in modo condiviso, il principio di salvaguardare l’occupazione in caso di cambio appalto nell’ambito dei pubblici servizi. Su richiesta di una delle parti, verrà attivato un tavolo di confronto che coinvolgerà le organizzazioni sindacali, l’impresa uscente e quella subentrante, allo scopo di definire l’ambito del “cambio appalto”, il numero dei lavoratori coinvolti.
Contrattazione territoriale – Rilancio della contrattazione aziendale con parametri variabili per rilanciare la produttività aziendale e far crescere i salari. Gli Osservatori territoriali, per la prima volta, avranno il compito di promuovere la contrattazione aziendale anche in quelle aziende in cui non c’è.
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