Le Partite IVA sanno bene che il loro mondo sarà rivoluzionato dalla Fatturazione Elettronica. I più timorosi e meno avvezzi al cambiamento guardano a questo passaggio con timore, considerando il nuovo adempimento come un aggravio di costi; i più ottimisti come a una grande opportunità. Il vero punto chiave di questa rivoluzione è la disintermediazione della consulenza fiscale, ovvero il cambio di passo nel rapporto tra impresa e commercialista.
Maggior controllo sulle entrate Iva, anche a supporto della lotta all'evasione fiscale, fino ai maggiori investimenti nell'ambito della digitalizzazione delle piccole e medie imprese. Sono alcuni dei vantaggi e delle opportunità della fatturazione elettronica che investirà anche i privati dal primo gennaio 2019. La fatturazione elettronica è l’evoluzione naturale che serve anche per tenere conto dei pagamenti elettronici. Sempre più infatti aziende, srl, manager, imprenditori utilizzano carte di credito per pagamenti in cui la moneta è smaterializzata ma con un processo connesso a una fatturazione. Una volta, ad esempio, su Amazon compravano i privati, sempre più invece vi operano le aziende, sia per vendere che per comprare.
Sperimentata prima all’interno della Pubblica amministrazione e introdotta dal 1° luglio 2018 anche per i subappaltatori della Pa, la fatturazione elettronica si appresta dunque a diventare obbligatoria anche per le transazioni tra privati. L'obbligo sarà esteso a tutti i possessori di partita Iva, esclusi i contribuenti nel regime forfettario e del regime dei minimi.
Per l’Italia il dato è significativo: sarà la prima nazione dell'Unione europea a introdurre la fatturazione elettronica per tutte le attività produttive e commerciali, indifferentemente dal fatto che si tratti di società o di liberi professionisti con partita Iva.
L'introduzione della fatturazione elettronica può essere considerata un'importante opportunità per crescere sul fronte dell’innovazione e della digitalizzazione e migliorare la propria competitività a livello continentale. Per molte aziende, infatti, l'obbligatorietà della fatturazione elettronica, tra privati, sarà solo il primo passo verso la piena digitalizzazione dei processi produttivi e amministrativi e la conseguente ottimizzazione dei processi aziendali. Non sono necessari, peraltro, investimenti economici e formativi ingenti per riuscire ad adempiere alle prescrizioni legislative previste dall'introduzione della fatturazione elettronica. Le aziende potranno infatti scegliere un gestionale 'pronto all’uso'.
Il beneficio ottenibile passando da un processo tradizionale basato su carta alla fatturazione elettronica, deriva in larga parte da risparmi legati alla gestione della relazione con il cliente (tempi dedicati a capire se la fattura è effettivamente arrivata, se è stata presa in carico, se e quando verrà pagata ecc.) e gestione della conservazione, che introduce risparmi legati all'eliminazione dei costi di gestione dell'archivio cartaceo.
Tuttavia la maggior parte dei vantaggi economici non deriva da minori costi di stampa e spedizione, ma dalla completa automazione e integrazione dei processi tra le parti che generano una riduzione e ottimizzazione dei costi (no data entry manuale, no errori registrazioni, no smarrimenti), ridotto rischio falsi e duplicazioni (riconciliazione automatica dei dati e processi autorizzativi con controlli sui dati fattura più efficienti) e riduzione errori nei pagamenti e riduzione dei tempi medi di pagamento.
La fatturazione elettronica permette, inoltre, di inviare e ricevere fatture senza dover stampare sulla carta nessuna fattura, e quindi azzera completamente qualsiasi costo di stampa, eventuale spedizione, e poi i costi di marca da bollo e di uno spazio fisico in cui conservare le fatture cartacee. Insomma, una rivoluzione digitale che permette di inviare fatture in forma elettronica, e di compilarle e mandare a clienti, commercialisti e a tutti i diretti interessati in maniera semplice, virtualizzando tutto e senza necessità di ricorrere, quindi, alla carta.
Lo scenario operativo
Quella del 2019 rappresenta l’ultima fase di una filiera che si articola in diversi passaggi fondamentali:
luglio 2018 – fattura elettronica obbligatoria per le cessioni di benzina o gasolio per motori e prestazioni rese da subappaltatori nel quadro di un contratto di appalti pubblici;
settembre 2018 – fattura elettronica obbligatoria nei confronti di soggetti extra-UE per fatture emesse in ambito tax free shopping (ai sensi dell’art.4-bis del Decreto Legge 22 ottobre 2016, n. 193);
gennaio 2019 – fattura elettronica obbligatoria per tutte le operazioni tra privati, persone fisiche e giuridiche.
Dall’invio alla ricezione, passando per la registrazione telematica, si tratta di un adempimento che cambierà l’organizzazione di imprese e studi. Nello specifico, la nuova disciplina impone non solo la generazione di fatture elettroniche attraverso appositi sistemi informatici, ma che si provveda anche alla conservazione sostitutiva a norma della contabilità. Sarà dunque necessario dotarsi di adeguati sistemi di archiviazione e classificazione delle fatture, per garantire maggiori controlli e neutralizzare il rischio di errore.