lunedì 23 dicembre 2013

Legge stabilita 2014: pensioni, rivalutazione ed esodati




Vediamo cosa accadrà innanzitutto per la previdenza e per le pensioni nel 2014, anno che si sta preparando ad iniziare.

Nuove rivalutazioni delle rendite, con un leggero vantaggio per chi guadagna attorno a 1.500-2mila euro lordi al mese (cioè tra 3 e 4 volte il trattamento minimo).

E' stato mantenuto l’impegno di garantire nel 2014 un recupero pieno o quasi dell’inflazione (comunque bassa lo scorso anno, 1,2 per cento) ai trattamenti bassi e medio-bassi, fino a circa 2.000 euro lordi al mese. Ma se l’assegno risulta essere più alto, ad esempio 2.500 euro, la rivalutazione è solo a metà: su base annua si perde quindi un importo lordo di quasi 200 euro, che si riduce però in termini netti a poco più della metà visto che in conseguenza diminuisce anche la quota aggiuntiva di imposta sul reddito.

Molto più importante la differenza  per le pensioni d’oro, per l’introduzione di un contributo di solidarietà crescente fino al 18 per cento: chi percepisce 200 mila euro l’anno se ne vede togliere oltre 11 mila lorde, equivalenti ad una decurtazione netta di poco più di 6 mila euro.

Oltre mille euro in meno all’anno per chi ha una pensione di poco superiore a tre volte il minimo. Anche se dal 2014 riparte l’indicizzazione dell’assegno previdenziale, nei prossimi tre anni gli importi saranno comunque più leggeri rispetto alla normativa in vigore prima del blocco temporaneo introdotto dal decreto salva Italia di fine 2011.

L’indicizzazione piena dell’1,2% si applica agli 11,5 milioni di pensionati che incassano un assegno di importo fino a tre volte il minimo. Per quelli nella fascia tra tre e quattro volte il minimo (altri 2,5 milioni di persone), la rivalutazione effettiva sarà dell’1,14 per cento; tra quattro e cinque volte il minimo si scende allo 0,9 per cento; tra cinque e sei volte non si va oltre lo 0,6 per cento.

Per esempio, che chi ora incassa un assegno di 1.600 euro lordi 8mensili, nel 2014 riceverà 1.618,24 euro, cioè 237,12 euro in più in un anno per tredici mensilità. Chi, con un assegno attuale di 1.486,29 euro beneficia di una rivalutazione piena, l’anno prossimo avrà un aumento complessivo di 231,92 euro.

Ben più significativi i tagli che subiranno le pensioni redditi più elevati attraverso l'indicizzazione all'inflazione, per cui saranno riviste al 95% gli assegni pari a 4 volte il minimo, del 50% le pensioni superiori a 5 volte il minimo e pari o inferiori a 6 volte il minimo e del 40% nel 2014 per i trattamenti 6 volte sopra il minimo e al 45% per gli anni 2015-2016.

La platea degli esodati salvaguardati aumenta di altre 17.000 unità, che però dovranno perfezionare i requisiti pensionistici entro 36 mesi dall'entrata in vigore della riforma Fornero (entro il 7 dicembre 2014). La copertura, pari a 199 mln nel 2014, arriva attraverso l'aumento dell'aliquota contributiva per gli autonomi e la riduzione di diversi fondi. E previsto lo stanziamento di 950 milioni dal prossimo anno fino al 2020 per sei diverse categorie. Altra novità approvata dopo giorni e giorni di dibattito è lo stop al cumulo di pensioni e stipendi da incarichi pubblici fino a un massimo di 303.000 euro l'anno. Per quanto riguarda gli statali, confermato il blocco della contrattazione oltre il 2014.

Mentre i disoccupati riceveranno un sussidio e un accompagnamento finalizzato all'inclusione nel mondo del lavoro. La maggior parte del finanziamento necessario pari a 40 milioni per 3 anni, arriva grazie al contributo di solidarietà ovvero al prelievo aggiuntivo dagli assegni pensionistici più pesanti. Saranno infatti trattenuti il 6%, 12% e 18% da chi incassa oltre 90.000, 128.000 e 193.000 euro. A proposito di previdenza, la rivalutazione delle pensioni sarà al 100% per gli assegni fino a tre volte il minimo (1.486,29 euro), al 90% fino a 4 volte, al 75% fino a 5 volte, al 50% fino a sei volte.

Via libera anche al contributo di solidarietà per le pensioni di importi elevati. Il contributo sarà del 6% per parte eccedente l’importo superiore a quattordici volte il trattamento minimo I.N.P.S; del 12% per la parte eccedente venti volte il trattamento stesso e del 18% per la parte eccedente l’importo di trenta volte il medesimo.

In sintesi la legge di stabilità ha posto queste novità che saranno introdotte a partire dal 2014:

Pensioni: per le pensioni fino a tre volte il minimo viene garantita la rivalutazione del 100%; fino a quattro volte il minimo sono rivalutate al 95%; l’indicizzazione scende col salire dell’assegno.

Esodati: vengono stanziati 950 milioni dal 2014 al 2020 per altri 17.000 esodati di sei diverse categorie.

Pensioni d’oro: contributo di solidarietà per le pensioni elevate: 6% per la parte eccedente i 90.168,26 euro annui; il 12% oltre i 128.811,80 euro; il 18% per la parte eccedente i 193.217,70 euro annui.

Contributo solidarietà redditi elevati: per i redditi superiori ai 300.000 euro l’anno viene confermato il contributo di solidarietà del 3% per il triennio 2014-2016.


sabato 21 dicembre 2013

Stipendi dei parlamentari: gli italiani sono i più pagati d'Europa



Infatti prendono 4,7 volte il pil procapite rispetto all'1,8 del Regno Unito. I parlamentari italiani sono, in base alla dimensione dell'indennità in rapporto al Pil pro capite, di gran lunga i più pagati d'Europa. Nel 2012, infatti, lo stipendio da deputato in Italia era pari a 4,7 volte il Pil pro-capite, contro l'1,8 del Regno Unito. Contando anche i rimborsi spese (con e senza documentazione) i contributi ai gruppi parlamentari, i rimborsi elettorali e le spese di trasporto questo rapporto sale al 9,8 per il deputato italiano e al 6,6 per quello inglese.

A fare i conti in tasca ai 945 parlamentari italiani è il rapporto di fine anno del Centro studi di Confindustria.

Risparmiare si può: riducendo del 30% l'indennità dei parlamentari, ridimensionandone il numero, riformando le loro pensioni e abolendo i contributi ai gruppi parlamentari, i rimborsi elettorali e le spese di trasporto ma mantenendo la diaria oppure eliminandola e introducendo un tetto massimo alle spese rimborsabili, calcola ancora Confindustria, si potrebbe arrivare a risparmiare fino a 1 miliardo di euro.

I costi della politica sottolinea il Csc, non si esauriscono qui: ricomprendono anche tutte le altre istituzioni elettive (Comuni, Regioni, dando per abolite le Province) nonché quelle attività improprie svolte da una moltitudine di società partecipate dalla pubblica amministrazione che sono più di 7.700 e costano, in termini di ripiano delle perdite, circa 22 miliardi di euro.

Il ricorso alla Cig comincerà lentamente a sgonfiarsi da inizio 2014.

Il processo continuerà per tutto il biennio, riportando la forza lavoro coinvolta dagli ammortizzatori sociali verso le 200 mila unità, un livello poco superore a quello di inizio 2009. La stima è del Csc di Confindustria nell'ultimo Rapporto di fine anno. Il dimagrimento della Cig però si ripercuoterà sull'occupazione : «il riassorbimento in azienda dei cassintegrati ovviamente rallenta la creazione di nuovi posti di lavoro», spiegano ancora da Viale dell'Astronomia ricordando come tra il 2011 ed il 2012 siano rientrati al lavoro il 51,7% dei lavoratori in cassa contro il 77% degli anni precedenti. Ipotizzando che non tutti i cassintegrati rientreranno al lavoro, «il numero delle persone occupate potrà lievemente aumentare dalla primavera 2014», stimano ancora da Confindustria ipotizzando una crescita dell'occupazione totale dello 0,1% nel 2014 e dello 0,5% nel 2015 salvo il verificarsi di scenari sfavorevoli che la farebbero crollare a -0,1% nel 2014 per lasciarla a zero nel 2015.

Si appiattirà anche la disoccupazione che ha raggiunto il suo apice nell'autunno 2013. Il tasso di disoccupazione , per il Csc, infatti, non crescerà nei prossimi anni anche se rimarrà alto, attestandosi intorno al 12,3% per tutto il 2014. Scenderà di un decimo di punto nel 2015, al 12,2% in media d'anno.

Ricordiamo inoltre un altro dato sconcertante che l’Italia figura addirittura al primo posto in un'altra classifica: quella pubblicata dall'Ocse, che racconta la differenza tra stipendi dei cittadini e dei parlamentari in Europa. Per l’Italia le cifre sono da primato: 23.400 euro l'anno per i primi, contro una busta paga moltiplicata per sei: 144mila euro.

Stage presso la Banca Mondiale a Washington entro il 31 gennaio 2014



Per i tirocini retribuiti di 4 mesi a Washington le domande vanno inviate entro il 31 gennaio 2014.

La Banca Mondiale offre la possibilità a studenti universitari o laureati in discipline umanistiche, economiche, sociali o in discipline ambientali e dello sviluppo, la possibilità di svolgere uno stage.

Questi tirocini retribuitisi svolgeranno nel periodo tra giugno e settembre 2014 una retribuzione oraria basata sui valori di mercato, in base ai percorsi formativi, all'esperienza professionale e al livello del titolo di studio di ciascun candidato e sono inoltre previsti un rimborso spese e un contributo per le spese di viaggio.

Tra i candidati verranno preferiti coloro con più alto grado di istruzione e preparazione migliore. La conoscenza dell'inglese è un requisito fondamentale, accompagnato da esperienza lavorativa, competenze informatiche e la conoscenza di un'altra lingua (preferibilmente tra spagnolo, francese, russo, arabo, portoghese, cinese).

La maggior parte delle posizioni disponibili si trovano a Washington DC, ma si trovano anche negli uffici regionali.


La Banca Mondiale è una delle istituzioni specializzate delle Nazioni Unite, e ha l'obiettivo  di ridurre la povertà.

Sintetizziamo i requisiti necessari sono:

- essere iscritti a un corso di laurea magistrale/specialistica o di dottorato in Economia, Finanza, Sviluppo Umano (sanità pubblica, istruzione, nutrizione, popolazione), Scienze Sociali (antropologia, sociologia), Agricoltura, Ambiente e Sviluppo del settore privato

- avere un’ottima conoscenza dell’inglese; costituirà un valore aggiunto la conoscenza di una seconda lingua tra francese, spagnolo, russo, arabo, portoghese e cinese. Le candidature devono essere inviate entro il 31 gennaio 2014.

Per visualizzare il bando completo si consiglia di visitare il sito della World Bank.






Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...
BlogItalia - La directory italiana dei blog