sabato 31 maggio 2014

Infermieri, pronti i codici tributo codici e causali per i contributi



Versamenti da fare con l’F24, i primi, e con l’F24 Accise, i secondi. Tutto nasce da convenzioni stipulate tra l’Agenzia e gli Enti previdenziali.

I nuovi codici tributo dovranno essere utilizzati a partire dal 3 giugno 2014 per i contributi dovuti agli Enti previdenziali dei consulenti del lavoro e degli infermieri.

Con le risoluzioni 55/E e 54/E del 29.05.2014 dell’Agenzia delle Entrate  sono stati istituiti i codici tributo per versare i contributi dovuti, a vario titolo, dai soggetti assistiti dall'Ente nazionale di previdenza e assistenza per i consulenti del lavoro e dall'Ente nazionale di previdenza e assistenza della professione infermieristica.

I codici tributo Enpacl dovranno essere versati con F24 mentre quelli Enpapi con F24 Accise. Vista la molteplicità dei codici.

L’istituzione di codici e causali è frutto delle convenzioni sottoscritte nel mese di aprile dall’Agenzia delle Entrate e dai due Enti previdenziali, per regolare il servizio di riscossione, mediante F24, dei contributi dovuti dagli iscritti ai rispettivi Istituti

Causali Enpacl
Per tutti i gusti le causali a uso dei consulenti del lavoro per i versamenti all’Enpacl. Le somme dovute riguardano, infatti, i contributi connessi al reddito, ma anche il riscatto del periodo di militare e di laurea, e poi sanzioni, ravvedimento e altro ancora.
Eccoli nel dettaglio:

•    E050 – Contribuzione soggettiva – pari al 12% del reddito professionale
•    E051 – Contribuzione integrativa – pari al 4% del volume d’affari Ibs
•    E052 – Contribuzione facoltativa aggiuntiva – pari a 500 euro o multipli”
•    E053 – Contribuzione in acconto – contribuzione soggettiva e integrativa
•    E054 – Contribuzione per maternità – per oneri della relativa indennità
•    E055 – Rateazione – morosità contributiva
•    E056 – Ravvedimento – morosità contributiva
•    E057 – Contribuzione volontaria ai fini della pensione di vecchiaia”
•    E058 – Sanzioni fisse o percentuali
•    E059 – Ricongiunzione – onere a carico del richiedente
•    E060 – Riscatto militare – onere a carico del richiedente
•    E061 – Riscatto laurea – onere a carico del richiedente
•    E062 – Riscatto praticantato – onere a carico del richiedente
•    E063 – Riscatto quote ridotte – onere a carico del richiedente
•    E064 – Altro – causale generica.
Le codifiche trovano posto nella sezione “Altri enti previdenziali e assicurativi”, in corrispondenza, esclusivamente, degli “importi a debito versati”. Per quanto riguarda gli altri spazi, il “codice ente” è lo “0006”, il “codice sede” e il “codice posizione” restano in bianco, il periodo di riferimento” è quello di competenza del contributo da versare e va indicato nel formato “MM/AAAA”.

Codici Enpapi
In totale ventotto, come anticipato, i nuovi codici tributo che dal 3 giugno gli infermieri dovranno inserire nel modello F24 Accise per versare i contributi o altri tipi di importi diretti al loro Ente nazionale di previdenza e assistenza.
I primi dodici sono relativi alla Gestione separata-Committenti:
•    E001 – Committenti – contributi obbligatori correnti (legge 135/2012 – articolo 3 del regolamento gestione separata)
•    E002 – Committenti – contributi obbligatori pregressi (legge 135/2012 – articolo 3 del regolamento gestione separata)
•    E003 – Contributi oggetto di recupero tramite azione legale (legge 135/2012 – articolo 3 del regolamento gestione separata)
•    E004 – Differenze contributive (legge 135/2012 – articolo 3 del regolamento gestione separata)
•    E005 – Anticipo rateazione (legge 135/2012 – regolamento gestione separata)
•    E006 – Rata debito rateizzato (legge 135/2012 – regolamento gestione separata)
•    E007 – Rata contributi sospesi per calamità naturali (legge 135/2012 – regolamento gestione separata)
•    E008 – Contributi dovuti per accertamento ispettivo (legge 135/2012 – articolo 3 del regolamento gestione separata)
•    E009 – Sanzioni civili dovute per accertamento ispettivo (legge 388/2000)
•    E010 Sanzioni civili (legge 388/2000 - articolo 5 del regolamento di previdenza)
•    E011 – Contributi dovuti per costituzione di rendita vitalizia (legge 135/2012 – articolo 35 del regolamento gestione separata)
•    E012 – Spese legali.
Gli altri sedici codici riguardano la Gestione principale:
•    E013 – Contributi minimi anno in corso (Dlgs 103/1996 – regolamento previdenza e assistenza)
•    E014 – Contributi minimi anno in corso e anticipo saldo anno precedente (Dlgs 103/1996 – regolamento previdenza e assistenza)
•    E015 – Anticipo saldo anno precedente (Dlgs 103/1996 – regolamento previdenza e assistenza)
•    E016 – Conguaglio unica soluzione (Dlgs 103/1996 – regolamento previdenza e assistenza)
•    E017 – Pagamento rateale conguaglio (Dlgs 103/1996 – regolamento previdenza e assistenza)
•    E018 – Contributi pregressi – pagamento unica soluzione (Dlgs 103/1996 – regolamento previdenza e assistenza)
•    E019 – Contributi pregressi – singolo anno (Dlgs 103/1996 – regolamento previdenza e assistenza)
•    E020 – Acconto accesso rateizzazione (Dlgs 103/1996 – regolamento previdenza e assistenza)
•    E021 – Rate (Dlgs 103/1996 – regolamento previdenza e assistenza)
•    E022 – Sanzioni - interessi (Dlgs 103/1996 – regolamento previdenza e assistenza)
•    E023 – Sanzioni amministrative (iscrizione-redditi) (Dlgs 103/1996 – regolamento previdenza e assistenza)
•    E024 – Contribuzione volontaria (Dlgs 184/1997 – regolamento previdenza e assistenza)
•    E025 – Contributi da riscatto (Dlgs 184/1997 – regolamento previdenza e assistenza)
•    E026 – Pagamento unica soluzione – recupero crediti (Dlgs 103/1996 – regolamento previdenza e assistenza)
•    E027 – Acconto recupero crediti (Dlgs 103/1996 – regolamento previdenza e assistenza)
•    E028 – Rata recupero crediti (Dlgs 103/1996 – regolamento previdenza e assistenza).

I codici devono essere indicati nella sezione “Accise/Monopoli e altri versamenti non ammessi in compensazione” del modello F24 Accise, tra gli “importi a debito versati”. Procedendo con la compilazione del modulo, la lettera “E” va a riempire il campo “ente”, nessun valore alla “provincia”, mentre nel “codice identificativo” va messo, a sei cifre, il codice dell’azienda nel caso della Gestione separata, il numero di matricola dell’iscritto nel caso di Gestione principale; mese e anno sono quelli per cui si effettua il versamento.

Infine, soltanto per i codici E006, E007, E017, E021 e E028, nel campo “rateazione” va riportato il numero della rata nel formato “NNRR”, dove “NN” rappresenta il numero della rata in pagamento e “RR” il totale delle quote.



mercoledì 28 maggio 2014

I benefici dei lavoratori per la maternità e la paternità



Le condizioni di lavoro devono assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione (art. 37 Cost.). La tutela costituzionalmente garantita alla madre non si riferisce solamente al lavoro subordinato, ma anche a quello autonomo. L'art. 2110 c.c. garantisce nei casi di malattia, infortunio e gravidanza al prestatore di lavoro la retribuzione o un'indennità nella misura e per il tempo determinati dalle leggi speciali, dagli usi o secondo equità.

Il congedo obbligatorio e il congedo facoltativo previsto dalla Legge 28 giugno 2012, n. 92 sono fruibili dal padre, lavoratore dipendente, entro il quinto mese di vita del figlio. E' quanto prevede il D.M. Lavoro 22 dicembre 2012 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale 13 febbraio 2013, n. 37) il quale attua alcune previsioni della Riforma Fornero.

In particolare, il congedo obbligatorio di un giorno è fruibile dal padre anche durante il congedo di maternità della madre lavoratrice, in aggiunta ad esso. La fruizione, da parte del padre, del congedo facoltativo, di uno o due giorni, anche continuativi, è condizionata alla scelta della madre lavoratrice di non fruire di altrettanti giorni del proprio congedo di maternità, con conseguente anticipazione del termine finale del congedo post-partum della madre per un numero di giorni pari al numero di giorni fruiti dal padre. Il congedo facoltativo è fruibile dal padre anche contemporaneamente all'astensione della madre. Il giorno di congedo obbligatorio è riconosciuto anche al padre che fruisce del congedo di paternità (art. 28, D.Lgs. 26 marzo 2001, n. 151). Il padre lavoratore dipendente ha diritto, per i giorni di congedo obbligatorio e facoltativo, a un'indennità giornaliera a carico dell'INPS, pari al 100% della retribuzione.

La madre lavoratrice, al termine del periodo di congedo di maternità e negli undici mesi successivi, ha la facoltà di richiedere, in luogo del congedo parentale, un contributo utilizzabile alternativamente per il servizio di baby-sitting o per far fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l'infanzia o dei servizi privati accreditati: il contributo è pari a un importo di 300 euro mensili, per un massimo di sei mesi.

Consultando, tramite questo link, la scheda “Maternità e paternità” puoi accedere a informazioni sulle tutele previste per legge a favore delle lavoratrici e dei lavoratori nel periodo della maternità e paternità quali, i congedi di maternità/paternità e il relativo trattamento economico per ciascuna delle le categorie di lavoratrici/lavoratori a cui spettano.

Nella scheda accessibile da questo link sono illustrate le recenti novità introdotte dal legislatore a favore del padre lavoratore dipendente: un congedo obbligatorio di un giorno e un congedo facoltativo di due giorni, alternativo al congedo di maternità della madre.

La legge prevede periodi di riposo per le necessità dell’allattamento e la possibilità di usufruire di ulteriori periodi di astensione dal lavoro (congedi parentali) finalizzati all’assistenza e all’educazione dei figli. Tramite questo link accedi alla scheda con informazioni dettagliate su chi ne ha diritto, quando spettano e come presentare la domanda.

Un’altra agevolazione legata alla maternità consiste nella possibilità di richiedere voucher per l’acquisto di servizi di baby sitting o un contributo per sostenere le spese dell’asilo nido. Accedendo dal link alla scheda dedicata è possibile sapere a chi spetta e in cosa consiste il beneficio.

Per accedere alle procedure online di richiesta dei benefici per la maternità/paternità occorre utilizzare il PIN dispositivo. Per richiedere il PIN e/o per convertirlo in PIN dispositivo bisogna andare alla sezione PIN online. Tramite questo link, dopo aver inserito il tuo PIN dispositivo, puoi accedere allo Sportello virtuale per la richiesta telematica delle prestazioni di congedo di maternità/paternità, congedo parentale, congedo obbligatorio o facoltativo per il padre. Inserendo il PIN l’utente viene riconosciuto ed il menù dei servizi si personalizzerà sulla base del genitore (madre o padre) mostrando le prestazioni che la madre o il padre ha diritto di richiedere online.

In particolare, le madri potranno accedere alle procedure per inoltrare le domande per il congedo di maternità e congedo parentale differenziate per le lavoratrici dipendenti, autonome o iscritte alla gestione separata, mentre i padri visualizzeranno le procedure per inoltrare le domande di congedo di paternità, congedo parentale (esclusivamente per lavoratori dipendenti o iscritti alla gestione separata), di congedo obbligatorio e di congedo facoltativo.
Dal menù a sinistra della procedura è possibile selezionare la prestazione di proprio interesse e compilare i campi della procedura per inviare la domanda.

Tramite questo link, accedendo direttamente tramite PIN dispositivo, è possibile accedere allo Sportello virtuale per la richiesta telematica dei voucher e dei contributi per l’acquisto dei servizi per l’infanzia.

Conciliazione dei tempi di vita e di lavoro: il datore di lavoro, ancorché non presenti progetti di richiesta di contributi per la promozione di azioni volte ad incentivare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, non è esonerato dal dovere di leale collaborazione sotto i profili della buona fede, correttezza e ragionevolezza nello svolgimento del rapporto di lavoro. Pertanto lo stesso è tenuto a valutare con la massima attenzione ogni soluzione utile ad agevolare l'assolvimento della funzione genitoriale del dipendente, in particolare attraverso una diversa organizzazione del lavoro o una flessibilizzazione degli orari e con riferimento all'oggettiva e comprovata situazione di difficoltà familiare


martedì 27 maggio 2014

Poletti accelera sul ddl lavoro chiusura entro il 2014




Il ministro del lavoro, Giuliano Poletti, accelera sul ddl lavoro: "La riforma è strutturale, uno di quei cambiamenti radicali che il presidente del consiglio Renzi dice che bisogna fare e anche in fretta. La legge delega è immaginabile che si chiuda entro la fine dell'anno e se ciò accadesse noi saremo in grado di metterla rapidamente a regime".

Giuliano Poletti conferma l'intenzione del governo di accelerare sul ddl delega sul lavoro: «È una riforma strutturale. Ed è immaginabile che si chiuda entro la fine dell'anno e se ciò accadesse noi saremo in grado di metterla rapidamente a regime», ha detto il ministro. L'obiettivo è condiviso dal relatore e presidente della commissione Lavoro del Senato, Maurizio Sacconi che ha sottolineato l'intenzione di chiudere la parte di discussione e l'approvazione a Palazzo Madama del testo di legge delega entro luglio.

Se si coglierà questo obiettivo, ha aggiunto Poletti, «già a settembre si potrà avere il ddl in Aula alla Camera e quindi farlo camminare velocemente». Naturalmente, ha spiegato il titolare del Lavoro, «se nel merito le posizioni interne alla maggioranza e in Parlamento saranno sufficientemente vicine si potranno evitare più passaggi parlamentari».

Poletti ha detto anche che il ministero del Lavoro sta lavorando «per predisporre tutti gli elementi per la stesura dei decreti attuativi della delega. Faremo un lavoro preparatorio che ci metterà in condizione di agire rapidamente appena il Parlamento approverà la legge delega».

Naturalmente, ha aggiunto ministro del Lavoro, "se nel merito le posizioni interne alla maggioranza e in Parlamento saranno sufficientemente vicine si potranno evitare più passaggi parlamentari, quindi io credo che sia possibile farlo velocemente".

Il Ministero si sta "attrezzando, nel senso che stiamo lavorando per predisporre tutti gli elementi per la stesura dei decreti attuativi della delega e questo per non aspettare i tempi della predisposizione e - ha sottolineato - faremo un lavoro preparatorio che ci metterà in condizione di agire rapidamente appena il Parlamento approverà la legge delega".
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